| inviato il 27 Febbraio 2021 ore 18:50
Seguo con interesse crescente ; sono di Torino ma non particolarmente attratto dal genere, più che altro per questioni... anagrafiche (non mi fiderei ad intrufolarmi in luoghi impervi o di difficile accesso) tuttavia comprendo e in parte condivido l'interesse per luoghi che hanno avuto "un passato" magari illustre e ora sono in stato di abbandono.... sarebbe bello poter avere in parallelo immagini di com'erano questi luoghi e come sono adesso. Comprendo anche la necessità della riservatezza : sono scandalizzato dal racconto dell'intrusione nella cripta con relativa profanazione... non riuscirò mai ad abituarmi alla follia di certi figuri ... comunque, complimenti per le vostre ricerche e buon lavoro a voi ! |
| inviato il 27 Febbraio 2021 ore 18:52
“ C'è il mensile fotografico on-line Giroinfoto (fare semplice ricerca sul web per il sito), ruota attorno Torino e dintorni, alcuni articoli pubblicati sono Urbex. E' scaricabile liberamente. „ Si, sono uno dei 'membri'. Il prossimo numero dovrebbe contenere alcune foto (del sottoscritto anche) della Villa del Maggiordomo (nel quale siamo entrati con il permesso e la guida). |
| inviato il 27 Febbraio 2021 ore 18:53
“ in parallelo immagini di com'erano questi luoghi e come sono adesso. „ E' una tecnica che utilizza la mia 'socia' di avventure urbex. Trovi qualcosa sul suo sito: www.lorenadurante.it |
| inviato il 27 Febbraio 2021 ore 19:02
“ Questo per dire: se vi date al genere per vostra soddisfazione strettamente personale e vi fate gli affari vostri, è molto meglio. „ “ Il genere Urbex ha una sua bellezza indiscutibilmente ma è greve, pesante. „ Non sono d'accordo, almeno non del tutto, con le Vostre affermazioni. Il genere urbex è ANCHE un genere di denuncia. Sentirmi colpevole perché un × dopo aver visto una mia foto ha disegnato un graffito sulla parete di un reperto storico anche no. La colpa è in primis del ×, in secondo delle istituzioni/proprietari che non hanno curato il reperto storico. Se nessuno ne parla cadranno in disgrazia e in breve per colpa del tempo che passa e delle intemperie cadranno su se stessi e di questi luoghi non rimarrà nulla. Forse è meglio salvarne uno e farne distruggere 3 che non recuperare niente. Quando ho pubblicato le foto di un celebre teatro in abbandono si è alzato un polverone e la giunta comunale è stata costretta a mettere in sicurezza e a programmare un'idea di recupero. E chiaro che in molti casi, soprattutto nel privato, sarebbe meglio non rivelare l'ubicazione. In altri casi diventa un DOVERE. Dire che il manicomio di Racconigi sta cadendo a pezzi in centro alla città e pubblicare le foto forse porterà qualche ragazzino all'interno (ma tanto lo conoscono tutti), ma magari porterà all'attenzione la situazione di mal gestione. Sulla Villa del Maggiordomo (bellissima, in pieno centro di Torino) ci è stato chiesto espressamente di pubblicare le foto e portare all'attenzione la situazione. Idem per quanto concerne il Castello di Marene che andrà all'asta lunedì nella speranza di riuscire a farlo tornare agli antichi splendori grazie ai soldi dei privati. Ci sono casi e casi. Fare di tutta un'erba un fascio è quasi sempre un errore. |
| inviato il 27 Febbraio 2021 ore 19:16
Grazie Samuele, sono andato a vedere il sito indicato... grande ! |
| inviato il 27 Febbraio 2021 ore 20:51
Samuele, dove c'è decadenza sia le proprietà che la sovraintendenza ne sono al corrente... mancano come sempre i fondi! (Così dicono) Quindi tenere il più possibile riservata l'ubicazione è l'unico modo per salvare una meraviglia che ha fatto la storia |
| inviato il 27 Febbraio 2021 ore 21:42
“ ...Il genere urbex è ANCHE un genere di denuncia. Sentirmi colpevole perché un × dopo aver visto una mia foto ha disegnato un graffito sulla parete di un reperto storico anche no... „ Se un graffito fa seguito ad una mia foto la colpa ripeto è indiscutibilmente mia; su un muro di un'antica villa può anche essere cancellato, ammesso che si provveda ad un recupero totale della stessa, se su un affresco di seicento anni or sono o giù di lì il costo relativo presso un centro di restauro di Belle Arti è enorme e costituisce di per se stesso ulteriore negativo messaggio. |
| inviato il 28 Febbraio 2021 ore 12:00
Samuele, io parlo dell'urbex come filosofia di esplorazione, scoperta e conservazione. Tu mi citi esempi dove se non sei ingaggiato ufficialmente da terzi, poco ci manca. Mi parli di edifici famosi e sulla bocca di tutti, io ti parlo anche della chiesetta abbandonata nel cuore di un bosco e nemmeno segnata sulle cartine: se, in questo caso, scatto le foto o ne pubblico troppe sui social o con riferimenti troppo evidenti, la condanno a morte. Tu parli di responsabilità nel "denunciare" gli esempi che hai portato e dal tuo punto di vista hai ragione... ma anche quella di "proteggere" certi luoghi - che non potranno mai godere di un restauro per ovvi motivi - dalla vandalizzazione è una nostra responsabilità, non meno importante. |
| inviato il 01 Marzo 2021 ore 14:51
Mah.... io credo che se pubblico una foto di un luogo come quelli di cui stiamo parlando e poi gli × lo vanno a rovinare, in primis la colpa è loro. Poi io posso aver contribuito ma io non posso essere responsabile x la deficienza degli altri, sennò sarei responsabile x mezza Italia, visto come stanno andando le cose in generale. Diciamo che capisco il non divulgare a cani e porci, però nemmeno togliere la possibilità agli amanti della fotografia e del genere di provare le stesse emozioni di coloro che li hanno visitati, questi luoghi bellissimi, e privarli della gioia di fotografarli. C'è un precario equilibrio tra le due cose. |
| inviato il 01 Marzo 2021 ore 14:53
Che io non abbia la possibilità di fotografarli x colpa di ×, non lo ritengo giusto. Forse un passaparola oculato tra i fotografi potrebbe essere un modo. |
| inviato il 01 Marzo 2021 ore 15:26
“ ... Che io non abbia la possibilità di fotografarli x colpa di ×, non lo ritengo giusto... “ Non è in ballo la possibilità di fotografare ma il pericolo di una diffusione che, ripeto, a livello locale non nasconde niente; poi, aperta la falla, poco o tanto la stessa si allarga. L'impulso al graffito è incontrollabile; potrei citarti una chiesa dell'ascolano deturpata non ora ma secoli addietro, al punto che quanto si è trovato scritto è arrivato al punto di essere storicamente interessante. Non è l'archivio personale ad essere pericoloso è chiaro ma il suo cattivo uso. Se qualcuno va a deturpare un bene comune perché da me indirizzato, la mia responsabilità esiste e l'altrui essere un irresponsabile non mi decolpevolizza. „ „ |
| inviato il 01 Marzo 2021 ore 15:28
Ok. Tu allora come li hai trovati quei posti? Se a te li hanno segnalati, perché non possono essere segnalati anche a me? |
| inviato il 01 Marzo 2021 ore 15:31
Io, se venissi a conoscenza di qst luoghi, sceglierei con cura le persone a cui rivelarli. |
| inviato il 01 Marzo 2021 ore 15:41
Le chiese che conosco derivano da tanto, tanto studio su questa o quella scuola medioevale di pittura;, non le ho trovate nei social ed entrarci ha significato parlare a lungo con le persone preposte che hanno preventivamente accertato il mio tipo di interessamento. |
| inviato il 01 Marzo 2021 ore 23:12
“ Mah.... io credo che se pubblico una foto di un luogo come quelli di cui stiamo parlando e poi gli × lo vanno a rovinare, in primis la colpa è loro. „ Questo punto è fondamentale. La colpa è sempre di chi rovina. Chi fotografa e divulga non è responsabile nemmeno in modo infinitesimale. E' un po' come dire che la colpa dello stupro è della donna in minigonna. “ Io, se venissi a conoscenza di qst luoghi, sceglierei con cura le persone a cui rivelarli. „ Io sono assolutamente d'accordo con te, ma questo è un punto focale. Se tu hai due persone 'fidate' al quale rivelare i luoghi a loro volta queste due persone hanno altre due persone fidate. E diventano in 8 e si cresce in modo esponenziale. Il punto è che se vogliamo 'preservare' non dobbiamo pubblicare. Quando un luogo viene pubblicato anche in una singola foto è destinato a durare poco (ma non per colpa di chi pubblica la foto): in un senso (ripristino)(quasi mai) oppure nell'altro (devastazione)(quasi sempre). Perchè quando pubblichi sai comunque di avere amici oppure debiti e questi ti inseguiranno fino a quando non rivelerai il luogo e si torna al discorso esponenziale di cui sopra. |
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