| inviato il 01 Dicembre 2020 ore 19:04
Sono d'accordo con te. Ma che alternative ci sono per le 1Ds III? Ma come fai ad avere i documenti di laboratorio? |
| inviato il 01 Dicembre 2020 ore 19:11
Per i manuali sono riuscito a reperire qualcosa in rete, ma nella maggior parte dei casi sono relativi a prodotti abbastanza datati (il che non è necessariamente un male, dato che ho diverse ottiche ef vintage). Non è materiale che viene fornito all'utente finale, comunque. Per la 1ds mark III, proverei a contattare i vari camera service autorizzati (a parte rcc, che probabilmente si rifiuterebbe di intervenire), per sapere se abbiano ancora ricambi a disposizione: purtroppo Canon ha chiuso camera service Milano (o meglio, hanno chiuso dato che Canon non ha rinnovato loro il contratto), per cui ne sono rimasti pochi. Quelli di Napoli e Roma sono ancora operativi. |
| inviato il 02 Dicembre 2020 ore 11:46
Comunque se decidi di provarci, ti consiglio per curiosità una semplicissima prova, utile a capire come viene la riparazione (immagino che qualche scatto riesca a farlo, prima che il corpo vada in errore). Ti serve una parete illuminata solo da luce artificiale, in condizioni ripetibili. Esponi in M a 100 ISO e apertura massima, regolando il tempo in modo da avere un istogramma centrato (vedi le istruzioni di Canon nella pagina precedente). Per avere nel grafico una "campana" abbastanza stretta devi avere un'illuminazione uniforme. Poi prendi altri scatti raddoppiando o dimezzando il tempo (per spostare la campana, come nel test ufficiale) e conserva le immagini con gli exif. Ovviamente non ha nulla a che fare con l'accuratezza della strumentazione di testing ufficiale. Ma almeno ti rimane qualche termine di confronto. Se dopo la riparazione l'otturatore funziona alle varie velocità e riesci a ripetere risultati simili, hai poco motivo per piangere. Anche con una differenza di mezzo stop. Parere personale, al solito. |
| inviato il 02 Dicembre 2020 ore 12:47
grazie dei preziosi consigli. Per la cronaca gli otturatori disponibili sarebbero circa 1000 !!!!!! |
| inviato il 02 Dicembre 2020 ore 13:15
Mi inserisco in questa discussione visto che mi ero interessato recentemente all'acquisto di una 1dsIII usata, di cui apprezzo la resa dei colori, il file RAW e in generale l'esperienza di scatto (anche per via del bellissimo mirino ottico). Tuttavia ho desistito per varie considerazioni. Innanzitutto, non si riesce a trovare un esemplare a prezzi decenti (diciamo 700 euro) che abbia anche una buona condizione d'uso. Recentemente me ne è capitato un esemplare che soffriva di shutter bouncing (ovvero l'otturatore colpiva e rimbalzava, creando una banda di luce sul lato superiore dellla foto). Questo problema si verifica spesso con le 1dsIII soprattutto quando l'otturatore sta arrivando a fine vita operativa. Molte di queste macchine si trovano in condizioni di 300k scatti, ma non è dato sapere gli scatti effettivi perchè non c'è modo di farlo se non all'interno di un lab Canon (correggetemi se sbaglio). Dunque all'atto dell'acquisto usato, non si sa quanta vita operativa aspettarsi (perchè gli scatti sono ignoti) e inoltre il cambio otturatore non è procedura banale. Insomma per quanto sopra, mi chiedo e vi chiedo: ha senso oggi comprare una di queste macchine? Mi piace moltissimo la resa "analogica" dei file, se riesco a spiegarmi. Ma a fronte di una aspettativa di vita che può essere magari anni (se si è fortunati) oppure pochi scatti se l'otturatore è già al limite operativo. |
| inviato il 02 Dicembre 2020 ore 13:21
“ Io dalla cina un otturatore di 30-40€ non lo comprerei mai „ Ma perchè da dove pensi che arrivi il 90% della componentistica? E questo nonostante sulla macchina ci sia scritto made in Japan... |
| inviato il 02 Dicembre 2020 ore 14:06
Annoluce, io ritengo che l'ultimo dei problemi della 1Ds III, se verifichi che funziona bene, sia quello di preoccuparsi dell'otturatore. Anche una 6d o altre, benchè riparabile attualmente o fino a pochi mesi fa, il costo era altissimo (ad eccezioni delle promozioni) per il valore della macchina. Per cui pur sapendone la riparabilità, nessuno lo farebbe. Ho conosciuto personalmente solo una 1Ds III con 300.000 scatti, tutte e altre sui 50-100.000 massimo 200.000 scatti. Di 1D III, invece ho conosciuto anche macchine con 900.000 scatti (proprio x via della raffica). E l'otturatore è lo stesso della 1ds III. Molti di noi cambiano fotocamera non certo perchè si preoccupano di aver fatto molti scatti, ma semplicemente per necessità di nuove funzionalità e/ qualità in determinati ambiti. O solo per il gusto di averne una nuova. Del resto la 1Ds III fa 5 fotogrammi al secondo, non 8, 12 o 14 pertanto il numero degli scatti non è mai altissimo. E lo stato esteriore non è un indicatore del numero di scatti. Una 1Dx la trovi raramente con 200.000 scatti ma spesso con 5-600.000 scatti proprio in virtù della raffica che ha. Ovviamente la resa sui ritratti la 1Ds III è tra le migliori e forse tra le FF Canon Reflex. Anche il 300/2.8 IS oppure 500/4 IS e altri non sono riparabili e costano molto di più. |
| inviato il 02 Dicembre 2020 ore 14:24
Tutto si può guastare eh... però il mio fotoriparatore mi ha garantito che la maggior parte degli otturatori delle serie 1 che ha sostituito erano sostituzioni per motivi "commerciali"... nel senso che se metti in vendita una 1DX con 500.000 scatti nessun privato te la compra, mentre se fai la sostituzione la macchina aumenta di parecchio il valore e la vendibilità. Il mio socio ha acquistato una Nikon D4 con 650.000 scatti (ovviamente trattando il prezzo) e adesso ha superato i 900.000 senza problemi (ovviamente non la sta usando come unico corpo...) Se la macchina funziona, io non la farei toccare... poi se vuoi acquistare un otturatore a 40€ da tenere di scorta nel cassetto non credo sia un investimento così ingente... (e magari ti prolunga la vita della macchina che avresti dovuto altrimenti buttare) |
| inviato il 02 Dicembre 2020 ore 14:33
Io la comprerei proprio in virtù della resa sui ritratti, genere che amo. Quando l'ho provata è stato un colpo di fulmine, in termini di uso e resa dei files. Certo il discorso di posizionarne il valore è difficile farlo proprio perchè purtroppo sulla 1ds3 non si riesce a sapere il numero effettivo di scatti, occorre andare in un lab Canon per saperlo. Se la trovassi a una cifra decente magari la prenderei comunque, è una macchina favolosa. Di recente ho tentennato e mi sono lasciato sfuggire un buon esemplare. Mi sono detto "con 7/800 euro metti su una buona base per poi investire in una R6". Valido discorso, ma sono due cose completamente diverse. |
| inviato il 02 Dicembre 2020 ore 14:45
Hai provato a sentire Canon Germany ... ? In Germania la NIKON ripara ancora tantissime cose che in Italia non guardano nemmeno, tipo lo zoom AFS 80-200 ... qua da noi sono ormai 4-5 anni che ti dicono che non esistono ricambi .. |
| inviato il 02 Dicembre 2020 ore 15:47
Alcuni mie amici tedeschi dicono che in germania riparano senza problemi le 1Ds III, magari non ti dicono che il ricambio lo comprano dalla Cina o da chissà quale parte. Riparano e basta. E ti danno pure la garanzia. E si vantano di avere laboratori formidabili. per Light Ale: concordo sulla mossa commerciale. a me più che l'otturatore preoccuperebbe il gruppo specchio. Su internet c'è un video di una 1dx fatta funzionare per 8 ore alla massima velocità di raffica senza interruzioni e dopo 500.000 scatti si è fermata con otturatore rotto. Ma questa è un altro tipo di prova. Così come una 7d fatta funzionare in continuo a 8 ftg/s e dopo 200.000 scatti si è rotta. Ma evitando stress questi otturatori avrebbero avuto vita molto più lunga |
| inviato il 02 Dicembre 2020 ore 15:54
esperienza personale di otturatori morti: ricoh kr10x. ha fatto circa 800-1000 rullini, diciamo 30'000 scatti. messa in un cassetto e preso una pentax kx usata. nikon d2h: presa usata con otturatore appena cambiato, ho ucciso due otturatori, entrambi attorno ai 250'000 scatti; l'ho usata solo per lavoro 5d1: presa poco usata poco dopo il day one: a iniziato a dare problemi dieci anni dopo attorno ai 90'000-100'000 scatti (syncro flash sfasata). per il resto funziona ancora bene a 1/8000s. 1ds3: presa usata per pochi soldi con otturatore rotto: aveva 248'000 scatti. |
| inviato il 02 Dicembre 2020 ore 15:57
in sostanza, in statistica si dice che tu rappresenti l'evento certo: con probabilità 1 alle fotocamere che compri si romperà l'otturatore. 4 su 4.... |
| inviato il 02 Dicembre 2020 ore 16:02
gli otturatori per chi scatta tanto sono dei consumabili. Oggi non scatto tanto, ma quando lavoravo come fotografo sportivo, facevo circa 200'000 scatti all'anno. La 1ds3 l'ho presa con l'otturatore rotto in piena coscienza. altrimenti l'avrei pagata più del doppio. Tanto il gioco valeva la candela, considerando la riparazione l'ho pagata un terzo di quello che costava una 6d nuova all'epoca. |
| inviato il 02 Dicembre 2020 ore 17:14
L'otturatore è solo una delle numerose parti soggette a usura, in una reflex: non è nemmeno detto che sia particolarmente costoso sostituirlo, a seconda del modello, dato che per una 6d avevo speso 155 euro (assistenza ufficiale), nel 2017. In quel caso l'otturatore aveva ceduto dopo soli 30000 scatti (e 3 mesi dopo la scadenza della garanzia). Nel caso della 1ds mark III il prezzo era attorno ai 280 euro, quando ancora Canon forniva i ricambi. Più costosa la sostituzione del gruppo specchio e dei relativi servomotori. Non conta solo il numero di scatti, ma anche le condizioni d'uso: se si lavora in ambienti con temperatura molto alte o basse, elevata umidità e pulviscolo, sicuramente le componenti elettromeccaniche ne risentono maggiormente, rispetto a un utilizzo in studio (ad esempio), soprattutto nell'arco di diversi anni di utilizzo della fotocamera. Canon dichiara un ciclo di vita stimato per l'otturatore, ma la durata sul campo può variare in modo significativo, in relazione a quanto scritto sopra, nonché al fatto che anche se sono prodotti in serie, tra un ricambio e l'altro vi è sempre qualche differenza, e questo ha impatto anche sulla durata nel tempo. Ovviamente non basta di certo sostituire l'otturatore e il gruppo specchio, per avere una fotocamera pari al nuovo: pulsanti, ghiere (e meccanismi annessi), guarnizioni, rivestimenti esterni e gli schermi sono tutte componenti che con il tempo e l'uso possono avere un deterioramento o guasti, e a questo si aggiungono tutte le componenti elettroniche, che possono smettere di funzionare improvvisamente per le ragioni più variegate. In sintesi, la 1ds mark III era uno strumento professionale, ma come tutti gli oggetti ha un ciclo di vita commerciale: per un utilizzo amatoriale può avere ancora senso, ma per uno professionale la questione cambia radicalmente, viste le problematiche relative alla riparabilità. |
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