| inviato il 15 Novembre 2020 ore 9:10
Alesandro tieni duro. Personalmente ho un sacco di foto da sviluppare e selezionare per stampa (non casalinga) e se fossi chiuso in casa con maggior tempo (che cmq non ho perché da casa lavoro ugualmente) ne approffitterei x sviluppare vecchie foto e selezionarne x nuove stampe. Considera che questa situazione finirà quindi preparati a mostrare un sacco di stampe nuove ai tuoi amici che dopo tanto tempo saranno "affamati" Approfitto per segnalare questo thread x chi volesse dare consigli: www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=3765925 |
| inviato il 15 Novembre 2020 ore 9:18
Io è da quando è iniziato sto schifo che non stampo più. Attività ferma da marzo, con una leggera ripresa a ottobre e poi nuovamente lockdown. Con tutta la sincerità mi vergogno di essere italiano (ma forse meglio dire europeo). Le mie spese sono fatte con il contagocce e devo dire che stampare mi manca tantissimo. Non esiste l'immortalità e se ci fermassimo per ogni amico che muore, smetteremmo ancor prima di iniziare. A me sono morti amici di malattie, tumori, incidenti, suicidi eppure sono ancora qui. Ho avuto molti amici con il covid, non è morto nessuno. E' difficile morire di covid, è molto più facile cadere in depressione per il covid.. |
| inviato il 15 Novembre 2020 ore 9:34
guarda, adesso che sono qui in gabbia, sto stampando diverse foto che avrei voluto stampare e non ho mai fatto, o sto ristampando foto che la pro1 ha massacrato. A luglio ho preso la epson L1800, altissima resa delle stampe e bassissimo costo per pagina. Ho anche approffitato per ristampare diversi bn (sia in 135 che il 4x5") di cui sapevo di poter fare meglio. Quindi, la gabbia covid, gran rottura di scatole, ma da rispettare per rispetto della propria salute e di quella altrui, mi ha portato a stampare molto. |
| inviato il 15 Novembre 2020 ore 9:35
Antonio, scusami se lo dico, ma a me, il tuo pare un pò troppo semplicistico come punto di vista. Non puoi affermare che è difficile morire di Covid quando continuano a registrarsi 500 e passa decessi al giorno e quando, in un periodo di circa 2 mesi, i morti sono stati 30.000. Anche io conosco gente che si è ammalata di altra patologie e che è morta per altre cause ma non posso negare l'evidenza dei fatti. Purtroppo, in questi mesi, ho preso coscienza anche degli effetti drammatici di questa pandemia. La mia, non è una critica nei tuoi confronti, non mi permetterei mai. Ho scritto solo perché non mi trovo d'accordo con il tuo punto di vista. |
| inviato il 15 Novembre 2020 ore 9:38
indubbiamente l'emergenza covid ha dato una bella botta alla fotografia amatoriale e non solo: - Un mio amico del paese ha chiuso definitivamente l'attività di fotografo professionista. - Poi ho un cugino che anche lui fa il fotografo di professione, ma ha deciso di resistere e per ora è lui che mi fa le stampe di cui ho bisogno. - Con il gruppo di Fotografi di BS (NFF) con i quali mi vedevo per fare delle uscite o per fare serate di discussioni sia tecniche che artistiche per ora è tutto sospeso e tutto tace. - poi le limitazioni alla circolazione di fatto impediscono di utilizzare l'attrezzatura fotografica se non per tecniche all'interno della propri spazi. - per ora sto riordinando e scansionando molte vecchie pellicole e dia in ricordo dei bei periodi dove si poteva girare il mondo senza troppi intoppi. - ho realizzato un fotolibro di reportage del quale avrei venduto almeno 13 copie ma causa emergenza covid non sappiamo ora quante persone sono ancora interessate. In sostanza sia la fotografia professionale che amatoriale ha subito dei bei danni, e pure i laboratori di stampa hanno diminuito di molto il volume di affari. Mi era venuta la temporanea e malsana idea di vendere buona parte del corredo fotografico, ma ho avuto poi una forte reazione allo stallo della situazione, ho deciso di resistere e anzi sto pensando di vendere due ottiche per rimpiazzarle con due di nuova generazione. Appena potremmo di nuovo circolare ho in progetto un reportage fotografico in ambito aeronautico con relativa stampe e testi dedicati. In questa fase delicata ci si può dedicare alle pianificazioni di progetti futuri in fondo storicamente le epidemie hanno una durata fisiologica di due o max tre anni e quindi presto torneremo alle nostre passioni anche perchè poi la società civile avrà voglia di tornare a vivere, pensare e divertirsi. Quindi lancio un messaggio di fiducia ad Alessandro e a tutti i fotografi del forum a non mollare, ma resistere perchè torneremo a veicolare il pensiero critico e l'arte come prima. . . . |
| inviato il 15 Novembre 2020 ore 9:46
Personalmente ho sempre stampato parecchio e ormai da qualche anno lo faccio direttamente a casa con una Epson della serie Eco Tank che si è rivelata estremamente economica e con stampe di discreta qualità. Per foto di famiglia va benone, stampo in A4 e le foto sono molto apprezzate. Non demordere, a breve arriveranno tempi migliori |
| inviato il 15 Novembre 2020 ore 9:57
Con questa pandemia speriamo di riuscire a campare noi e i nostri cari. Gli hobby passano decisamente in secondo luogo, anche se rappresentano una fetta importante del nostro tempo. |
| inviato il 15 Novembre 2020 ore 10:00
“in fondo storicamente le epidemie hanno una durata fisiologica di due o max tre anni” Prega che non si arrivi a tanto altrimenti saranno piu' i morti di fame (deceduti perche' non piu' in grado di sostentarsi) che di questa influenza. |
| inviato il 15 Novembre 2020 ore 10:02
Io sto aprendo un mutuo, giusto per star sicuro che campo |
| inviato il 15 Novembre 2020 ore 10:08
Stampo ovviamente solo le foto che mi piacciono di più in proprio sulla mia Epson 3880 mantenendo le proporzioni del fotogramma in tutti i formati che desidero fino all'A2. 0 problemi di COVID e tanta soddisfazione. |
| inviato il 15 Novembre 2020 ore 10:12
Puoi sempre fare la foto con attrezzatura pro Svilupparla in modo pro con programmi pro Stamparla pro con roba pro ... Poi fai una foto alla stampa col cell da 60€ e la shari col foto club su internet... Però, se ci pensi bene, lo stampare in proprio è un'attività ideale da portare avanti proprio in tempi tristi come questi... Avrai ben qualche scatto da rivedere o da recuperare che non hai mai avuto tempo di lavorare prima. Su, dai. Almeno in casa puoi fare a meno della mascherina (se hai la fortuna di non avere familiari positivi). Passerà per tutti (con l'accento sennò si creano assembramenti) |
| inviato il 15 Novembre 2020 ore 10:16
Io stampo le foto che più mi piacciono e in formato A3 o A3+ e stampo per mia soddisfazione, non sento la necessità di mostrarle o confrontarle con altri appassionati di fotografia, mi basta l'approvazione dei miei familiari (moglie e figlia) le faccio vedere agli amici se me lo chiedono. in questo periodo di pandemia dovendo stare in casa il tempo lo passo a rivedere tuttte le foto per cercarne qualcuna che valga la pena di stampare. Per poco tempo ho frequentato un gruppo fotografico ma smisi dopo pochi giorni prchè mi resi conto che c'era tanta falsità (sentivo i commenti critici fatti sottofoce nei confronti di alcuni componenti) e percepivo rivalità fra i componenti. Io un gruppo fotofraficolo intendo un gruppo dove tutti si mettono a disposizione di tutti chi sa di più insegna a chi sa meno e la competizione è giusta si ma fra gruppi diversi e non all'interno del medesimo gruppo. |
| inviato il 15 Novembre 2020 ore 10:21
“ “in fondo storicamente le epidemie hanno una durata fisiologica di due o max tre anni” Prega che non si arrivi a tanto altrimenti saranno piu' i morti di fame (deceduti perche' non piu' in grado di sostentarsi) che di questa influenza. „ . . . ci sono già persone che non hanno più di che sostentarsi. Nel mio caso è la prima volta, dopo 40 anni di onorata professione, che perdo tutto il fatturato previsto per quest'anno! se non avessi accantonato dei risparmi quando si poteva farlo oggi sarei messo molto male! Comunque in un modo o nell'altro e con le ossa un po rotte ne verremo fuori ! ricordiamoci che in nostri genitori e i nostri nonni, chi più e chi meno, sono passati in mezzo a due guerre e hanno costruito per noi una ricchezza che ora abbiamo il dovere di tutelare. E per ricchezza non intendo solo quella economica ma anche quella culturale, Noi fotografi ne siamo in parte responsabili. |
| inviato il 15 Novembre 2020 ore 10:43
"Per poco tempo ho frequentato un gruppo fotografico ma smisi dopo pochi giorni prchè mi resi conto che c'era tanta falsità...." Ci sono sicuramente anche quelle realtà lì, io ne ho conosciuta una a Lucca che abbandonai subito, ma non sono tutte così, e le serate al Circolo che frequentavo ormai da anni erano interessanti, ci portavo anche mia moglie, l'ambiente era molto costruttivo e si passavano belle serate. E col passare del tempo anche diversi soci, che prima guardavano le foto a monitor, e le loro le proiettavamo col proiettore al Club, da un paio di anni si erano messi a stampare, perchè le foto stampate grandi sono accattivanti e la qualità, se fatte bene, è alta, estremamente migliore che coi proiettiri normali. Ci sono proiettori ottimi, ma costano sui 12 - 15000 euro e sono fuori tiro per usi di Club o simili. Ora è tutto fermo da marzo scorso. Ma si tornerà a vivere e fotografare! |
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