| inviato il 23 Febbraio 2013 ore 18:58
ciao Ulysseita, la foto che hai mostrato non mi dice molto sul piano della tridimensionalità, nel senso che ha varie cose da ammirare su vari livelli, molto dettagliata con dei bei colori e un buon contrasto, poi sicuramente sbaglio, però mi sembra ci sia un pò di post produzione che migliori le cose... |
| inviato il 23 Febbraio 2013 ore 19:01
se la guardi nel suo complesso ( e a schermo intero e non zoommata) a mio avviso ha un aspetto profondo e tridimensionale..se paliamo di tridimesionalità.... Al contrario se parliamo di sfocato, di fuoco fuorifuoco è ovvio che non trasmetta ciò che cerchi, ma penso che non sia tridimensionalità quella, ma stacco ... Infatti gli esempi vedono un 50 f1 e un 135 f2...;) Come in mille discussioni qua dentro gia affrontate :D |
| inviato il 23 Febbraio 2013 ore 19:06
sicuramente aumentare il contrasto, aumentare la saturazione aiuta e non di poco, poi secondo mè sei stato avvantaggiato dal muro dietro al pilastro sinistro che sembra un pò consumato/corroso e quindi con molto stacco dal pilastro ultra nitido , a differenza e non di poco dal pilastro di destra |
user18686 | inviato il 23 Febbraio 2013 ore 19:16
Un mio modesto contributo.
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| inviato il 23 Febbraio 2013 ore 19:18
Ecco...si parla di tridimensionalità e si finisce con lo sfocato..che cmq...anche nell'ultima di Alex alex è magnifico ;) |
user18686 | inviato il 23 Febbraio 2013 ore 19:20
Grazie. Il merito è tutto del 135. Sarò zuccone, ma dopo 1000 discussioni fatte e lette faccio ancora fatica a distinguere 3d e sfocato! |
| inviato il 23 Febbraio 2013 ore 20:47
Anche con un cheap 50 ino se metti il fuoco fra due diverse zone di fuorifuoco, una prima e una dopo, rendi più "tridimensionale"...ma ripeto....a mio avviso è più vicino alla percezione personale , e anche più complesso da legare esclusivamente allo sfocato..
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| inviato il 23 Febbraio 2013 ore 21:52
Mhà ...a mio avviso l'errore stà nel cercare di separare i vari aspetti, (prospettiva, sfocato etc..) perchè concorrono tutti allo stesso scopo e a seconda di come sono mescolati rendono più, meno, o per niente 3D uno scatto. |
| inviato il 23 Febbraio 2013 ore 22:01
L'esempio della bici e' bellissimo ed e' ancora più forte considerando quello che il cervello legge più facilmente come tridimensionali esempi dai parametri radicalmente opposti a questo. Sicuramente la luce gioca il ruolo fondamentale assieme alla capacità della lente ed alla composizione della scena di separare i piani in modo che il piano di fuoco dove giace il soggetto risulti quasi spinto fuori ai nostri occhi . Dicevo della bici , che e' un esempio difficile , perche' in ogni lavoro in cui rientra la percezione tridimensionale anche video , si cerca di fare in modo che la figura che deve uscire dallo schermo si completi nel fotogramma. Nel caso di un uomo, ad esempio, sia tutto visibile, con i "piedi per terra " e nessun elemento troncato . Questo consente al cervello di collocarlo , di vederne un origine. Viceversa , per quanto una lente e la situazione possano consentirlo , se l'elemento di maggiore percezione tridimensionale e' tagliato il cervello non ne coglie l'origine e lo piazza automaticamente su un piano . Questo in linea di massima , poi ci sono casi , come quello di questa bici, che funzionano comunque ! |
| inviato il 24 Febbraio 2013 ore 10:07
Stavolta sono daccordo con te Franco ;) La figura intera, sia annegata nel bokeh, sia non annegata ma staccata dalle geometrie è un plus che rende più tridimensionale al nostro occhio l'immagine. Nel mio esempio probabilmente il sellino risulta facilitante in questo compito ( e la definizione nonostante i 4000 iso :)) .. |
| inviato il 24 Febbraio 2013 ore 10:42
Mi fa piacere Ulysse , non mi fa piacere essere sempre in disaccordo o farlo per partito preso!:) Il 3D e' un tema che mi e' stato molto vicino dal punto di vista professionale ( dal 1992 al 2007) sia inteso come modellazione/animazione 3d che come 3D stereo Nel 1998 sono stato capo progetto di uno , penso , dei primi filmati progettati e realizzati in Italia con l'ausilio delle tecniche 3D stereo per parchi a tema . Sono passati un po di anni , ma a parte le tecnologie ( lavoravamo con 2 camere reali e/o virtuali ) lo studio della percezione del 3D nella progettazione della scena penso abbia molti punti in comune con quanto stiamo discutendo. |
| inviato il 24 Febbraio 2013 ore 10:55
Sono pienamente d'accordo, parliamo di percezioni e non di regole, quindi uno studio che va oltre la singola immagine e tocca cmq quello che arriva al nostro cervello, magari durante un video, può essere anche più utile del semplice osservare la quantità di crema che sta dietro al soggetto in una foto ;) |
| inviato il 25 Febbraio 2013 ore 22:13
@Gabrieleb Si , cambia tantissimo. Ho sia la 7D che la 5DII e ti posso assicurare che i fissi veloci ( da sfocato ) sulla 7D sono quasi inutili . Se hai la possibilità di avere in prova una FF , anche solo per qualche minuto , montaci su l'85 e porta l'occhio al mirino , ti accorgerai già dalla visualizzazione di quanto sia diverso il mondo guardato utilizzando tutta la lente e quello visualizzato croppando al centro ( come sulla 7D). |
| inviato il 25 Febbraio 2013 ore 22:53
La foto di Cos è quella che rappresenta il mio personale concetto; concetto che Formha ha spiegato benissimo. Ma ci sono un paio di vecchi thread di circa 15 pagine aperti in merito. |
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