| inviato il 09 Settembre 2020 ore 20:57
Credo Luca, che la tua domanda non abbia una risposta. È impossibile trovare una regola in un mondo costituito da variabili. Soggetti fermi o mobili, intensità delle luci e profondità delle ombre, estensione delle prime e delle seconde, gamma dinamica dell'occhio Umano e delle fotocamere, colore dei soggetti inquadrati e dimensione delle aree con colori chiari e scuri ... come si fa a rispondere? Quando si tratta di tanti, tantissimi parametri, il tentativo ci sta, ma con il tempo e i tentativi, ci arriverai sempre più vicino al primo colpo o al secondo. Cerca di capire come ragiona la macchina fotografica e sfrutta le possibilità che ti offre. In condizioni statiche assolute (es panorama soprattutto notturno con punti luce artificiale) non è strano sovrapporre più scatti con diverse esposizioni. L'esposimetro esterno è utilissimo se lavori con i flash, ma in condizioni di luce ambiente le fotocamere fanno moltissimo. Ogni persona, poi, sviluppa il suo modo di fare in funzione a come si trova meglio e come reagisce la sua camera. In ultimo, secondo me è fondamentale riflettere sul sistema zonale di Ansel Adams. È ancora valido e utile, ma ancora, difficilmente applicabile a soggetti in movimento in zone a luminosità variabile. Non esistono fenomeni con l'occhio esposimetrico e anche le mo non sono oggetti miracolosi. Hanno sempre un sensore che viene colpito dalla luce e non credere che sia tanto diverso dal tuo. |
| inviato il 09 Settembre 2020 ore 21:08
No certo che no...è lo stesso sensore..l'unico vantaggio è che vedi in tempo reale l'esposizione, e quindi vedi subito quanto stai chiudendo le ombre/bruciando le luci ecc...quindi difficile sbagliare in quel caso perché vedi subito il risultato...con la reflex lo devi supporre. Ho deciso comunque che guarderò si cosa misura l'esposimetro in camera e nel contempo valuterò la scena e cosa voglio...ombre chiuse? Luci sfondate...e proverò a compensare senza patemi, a tentativi...prima o poi mi farò l'occhio penso |
| inviato il 09 Settembre 2020 ore 21:27
Sei sicuro? E se sei con il monitor al sole pieno, cosa vedi? Tutte le medaglie hanno due facce. Vuoi fare un bel ritratto un high key? Metti il soggetto in contro luce, misurazione spot, alza l'esposizione di 1/3 di stop e fai il primo scatto. Guardalo a monitor e se è OK, cambia posa, altrimenti varia l'esposizione. Quello scatto non l'hai perso nel caso in cui le condizioni di luce non ti abbiano permesso di vedere bene su un monitor da cinema per le pulci. Le ml non hanno mica monitor da 21”!! E sai quanti felici possessori di ml ho visto fare i tentativi? Aiutano ma non risolvono. E se vuoi una shilouette, sempre misurazione spot sul cielo, se serve sul sole e se vuoi caricare la scena abbassa di 1/3 e scatta. Vuoi fotografare una corsa campestre mentre passano sotto gli alberi con luci e ombre? Allarga l'area esposimetrica e se hanno le maglie bianche accontentati di avere luci un po' bruciate e ombre un po' chiuse, altrimenti, se le maglie sono rosse, blu, verdi, alza anche di 2/3 se 1/3 non basta e poi lavora in post. Voglio vederti controllare l'esposizione a monitor mentre questo corrono in mezzo agli alberi e tutte le foto sono diverse! Vuoi fotografare un bellissimo cavaliere che cova un un ambiente con illuminazione abbastanza omogenea? Esposizione a 0 Matrix, perché se esponi sulle piume nere (spot) ti buggera. Sei sulla neve con il soggetto al sole e il soggetto, dietro, ha una pineta all'ombra? Cambia panorama  anche con la ml! Come puoi vedere questi sono alcuni pochissimi esempi di situazioni che ti possono capitare. Poi servono le luci di riempimento (i flash di giorno sono oro anche per le ml ma l'esposizione flash non la vedi a monitor). Con le ml Cambia poco. Hanno un monitor meraviglioso? Sì, è meglio di quello della mia reflex, ma anche chi ha una ml, la post la fa con il computer. Perché? Se cambi da reflex a ml il tuo quesito resta tale e quale. Impara a conoscere la tua macchina fotografica e vedrai che molte cose diventeranno istintive e questo vantaggio del monitor miracoloso diventerà sempre di più un gadget che una necessità. Scatta, scatta, scatta e scatta. Per fortuna non serve la pellicola |
| inviato il 09 Settembre 2020 ore 21:30
Non conosco Nikon, ma su Fuji se usi la simulazione pellicola Eterna e modifichi: Alte luci (-2) Ombre (-2) Colore (-2) ti ritrovi con l' istogramma molto simile a quello del Raw. Io di solito non guardo l'esposimetro, ma alzo l'esposizione finchè non vedo che "brucia" (l'istogramma tocca a dx); quindi secondo l'esposimetro a volte sottoespongo e a volte sovraespongo ma in post si riesce a gestire. Non sò dirti quali parametri modificare su Nikon ma considerando che il jpeg è sempre "sovraesposto" rispetto al raw, direi di provare a iniziare ad abbassare le alte luci |
| inviato il 09 Settembre 2020 ore 21:44
Io non ho esperienza di jpeg. Avere corpi macchina costosi e scattare in jpeg, a mio avviso, equivale a comperare una Porsche e usare solo la prima marcia. Il jpeg serve a chi non farà post per nessun motivo (es chi deve scattare a mandare subito o quai subito la foto in redazione). Un jpeg è un raw elaborato dal software della macchina (come lo smartphone), compresso, che non ti permette più di lavorarci sopra. A questo punto non preoccupiamoci dell'esposizione, degli stop, Matrix etc. Oggi ci sono smartphone che sfornano jpeg di tutto rispetto. Tanto, se scatti in jpeg non farai mai un ingrandimento importante e per un jpeg di smartphone, un 40” non è troppo grande. |
| inviato il 09 Settembre 2020 ore 21:54
Ottieni buoni risultati con l'esposizione semispot manuale: facendo due tre scatti a forcella e guardando il risultato in modo da ottenere almeno uno scatto corretto In automatico: per mia esperienza viene bene al primo scatto impostando una sottoesposizione fissa di due terzi di stop. In questo modo ottengo ombre scure ma luci non bruciate |
| inviato il 09 Settembre 2020 ore 21:59
Mi ripeto: regola del 16 è utile, dà una resa molto corretta se usata bene ed insegna a leggere la luce e a scegliere un chiaro soggetto. |
| inviato il 09 Settembre 2020 ore 22:00
Nelle mie foto ho un soggetto Espongo per risaltare lui |
| inviato il 09 Settembre 2020 ore 22:00
Io ti rispondo...dipende dalla foto e da cosa voglio fare Esempio: Paesaggio Espongo (conoscendo bene la macchina che uso, il suo sensore, in che modo mi fornisce indicazioni la lettura dell'istogramma) in modo da ottimizzare la dinamica della scena per poi lavorare la foto in Post per come meglio credo rispetto all idea che avevo al momento di scatto. Ritratto Per me la priorità e il soggetto per cui la mia attenzione si pone esclusivamente sul massimizzare la dinamica suo soggetto: poco male se Brucio una luce o un nero, guaio se questo mi capita sulla pelle del soggetto Street A sentimento sul momento Still Life Vedi ritratto Eventi/cerimonie Mi concentro sui soggetti nei limiti del possibile. Questo si traduce nel fatto che uso la fotocamera eternamente in Priorità diaframma ISO auto in tutto tranne il paesaggio e lo still life, compensazione esposizione da -3 a +3 a seconda di come voglio che poi alla fine la fotocamera espone (usando da anni sempre la stessa fotocamera so a memoria come reagisce in questa modalità rispetto alla luce che ho) Nei generi citati sopra (paesaggio e macro) rigorosamente in M andando ad agire su diaframmi tempi e ISO Quando provo fotocamere per qualche settimana uso un approccio diverso xk voglio capire quanto preciso sia l esposimetro della fotocamera.. per cui mi ci affido pur sapendo che presenterà sicuramente dei limiti e poi dopo aver capito come ragiona mi muovo di conseguenza. Spero di esserti stato utile. Un saluto |
| inviato il 09 Settembre 2020 ore 22:05
Tutti utilissimi, vi ringrazio molto Si fondo i miei quesiti riguardano le foto con forte differenze tra luci e ombre...e come e quanto compensare. Per il resto è chiaro che se faccio un ritratto guardo al soggetto. La regola del sedici me la Segno e mi preparerò un po' di abbinamenti tempo/diaframma in maniera da non dover far conti al momento |
| inviato il 09 Settembre 2020 ore 22:11
Ma a che ti serve la regola del 16? |
| inviato il 09 Settembre 2020 ore 22:15
“ Io non ho esperienza di jpeg. Avere corpi macchina costosi e scattare in jpeg, a mio avviso, equivale a comperare una Porsche e usare solo la prima marcia. Il jpeg serve a chi non farà post per nessun motivo (es chi deve scattare a mandare subito o quai subito la foto in redazione). Un jpeg è un raw elaborato dal software della macchina (come lo smartphone), compresso, che non ti permette più di lavorarci sopra. A questo punto non preoccupiamoci dell'esposizione, degli stop, Matrix etc. Oggi ci sono smartphone che sfornano jpeg di tutto rispetto. Tanto, se scatti in jpeg non farai mai un ingrandimento importante e per un jpeg di smartphone, un 40” non è troppo grande. „ Quello che ho scritto non serve per scattare in jpeg, anche perchè se abbassi alte luci, ombre e colore la foto viene slavata e orrenda. Serve per avere meno discrepanza tra l'istogramma, che è sempre riferito al jpeg, e il raw. Spesso l'istogramma dice che stai bruciando la foto, ma il raw poi non è bruciato. Quindi uso questo metodo per sovraesporre il più possibile e aver più informazioni in post. Il classico ettr. In questo modo le ombre le puoi chiudere in post se vuoi, ma hai comunque più margine |
| inviato il 09 Settembre 2020 ore 22:19
“ Ma a che ti serve la regola del 16? MrGreen “ Boh io prendo appunti „ „ |
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