| inviato il 08 Settembre 2020 ore 11:38
“ l'amplificatore come lo inserisco nel sistema? Come finale dell'amplificatore che gia' ho? „ se devi ascoltare segnali AV processati devi inserirlo in una uscita linea (VCR o main LR) dell'ampli AV se ascolti da sorgente stereo CD/DVD dovresti collegarlo direttamente alla sorgente non passando dal sinto AV. poi dipende nei tuoi apparati da quale convertitore sia migliore, quello della sorgente o quello dell'ampli-AV, nel secondo caso devi collegare la sorgente in digitale ed utilizzare la conversione dell'ampli AV. |
| inviato il 08 Settembre 2020 ore 12:03
Grazie Amrvf, lLe sorgenti da cui ascolto sono: 1) File flac da NAS o chiavetta USB che ho rippato con il PC usando exact audio copy; non ho lettore di CD, quando ne compero uno lo rippo subito e uso direttamente i suoi file 2) (non menatemi) Spotify; 3) comprero' un giradischi (qualcosa di estremamente basic ed entry level, tipo il Rega Planar 1) per ascoltare i vinili comperati da ragazzo Mi pare di capire che in tutti i casi vada usato il DAC dell'amplificatore AV, bypassando quello eventuale dell'amplificatore cuffie Grazie ancora |
| inviato il 08 Settembre 2020 ore 12:29
“ l'amplificatore come lo inserisco nel sistema? Come finale dell'amplificatore che gia' ho? „ Se il tuo amplificatore ha un'uscita pre-out, puoi usare quella, altrimenti, come ti è già stato detto, una qualsiasi uscita livello linea, tipo un'uscita per il registratore. “ Grazie per la segnalazione dell'amplificatore! „ Prego! |
| inviato il 08 Settembre 2020 ore 13:17
“ “ p.s.: farlo non costa nulla, non farlo nemmeno se non si ritiene di farlo. ? Ecco, questa mi sembra una verita' sacrosanta. „ C'è da dire che è così che nascono le superstizioni Cmq ripeto, una differenza dovuta al burn in è una cosa veramente banalissima da testare strumentalmente, l'ha mai fatto qualcuno? |
| inviato il 08 Settembre 2020 ore 14:24
“ C'è da dire che è così che nascono le superstizioni „ Bubu93, perdonami, ma mi sembra un ragionamento semplicistico. Parere personalissimo di uno che per formazione culturale e professionale ha una visione a volte anche eccessivamente scientifica del mondo. “ Una differenza dovuta al burn in è una cosa veramente banalissima da testare strumentalmente, l'ha mai fatto qualcuno „ Di banalissimo nel mondo delle misurazioni non c'e' niente, purtroppo. Ecco i motivi che mi vengono in mente: 1) fare esperimenti bene e' un'attivita' molto costosa sia economicamente che in termini di tempo, ci deve essere una forte motivazione dietro. A chi frega qualcosa del burn in degli altoparlanti? 2) Non e' un esperimento a due stati (variazione si', variazione no). Diciamo che prendi 3 esemplari delle stesse casse e misuri lo spettro di frequenza in camera anecoica, con stessa temperatura, umidita', etc, una volta out of the box e una volta dopo tre mesi di funzionamento uguale per tutti e tre i campioni (ti rendi conto questo quanto e' gia' complicato da fare?). Calcoli, ad esempio, in norma 2 la differenza relativa tra lo spettro prima e dopo e per i tre campioni e trovi delta_1=0.02+-0.01, delta_2=0.03+-0.01, delta_3=0.05+-0.02. Cosa concludi? 3) In realta' non ti interessa analizzare la variazione di una grandezza misurabile ma della "piacevolezza" di ascolto. E' come parlare di bokeh di una lente o "carattere". Non li misuri, puoi solo, se vuoi, affidarti al giudizio personalissimo di esperti umani. Oppure concludere che sono fandonie da perditempo e passare oltre. Scelta assolutamente lecita, per carita' |
| inviato il 08 Settembre 2020 ore 15:09
“ Cmq ripeto, una differenza dovuta al burn in è una cosa veramente banalissima da testare strumentalmente, l'ha mai fatto qualcuno? „ come ho già scritto l'ho fatto decine e decine di volte, prima di rilevare i parametri di Thiele e Small dei componenti da utilizzare in un progetto. E' la procedura corretta, consolidata e condivisa da tutti i progettisti del mondo. |
| inviato il 08 Settembre 2020 ore 15:26
Non ci vogliono 3 mesi per l'esperimento, il burn del quale ho sempre sentito parlare io è questione di ore (e anche qui c'è discrepenza enorme, c'è chi parla di poche ore, chi di qualche decina, chi di 400 ore, mah!). A chi frega qualcosa? A molta gente direi vista la quantità di discussioni in merito all'argomento, specialmente in un ambito dove si arriva ad una tale livello di maniacalità che ci sono persone che spendono migliaia di euro in cavi “ come ho già scritto l'ho fatto decine e decine di volte, prima di rilevare i parametri di Thiele e Small dei componenti da utilizzare in un progetto. E' la procedura corretta, consolidata e condivisa da tutti i progettisti del mondo. „ Ecco, io non sono nell'ambiente ma quando mi è capitato di sentire parlare di burn in erano sempre solo tizi che spendevano parole, parole e parole senza mai nulla di concreto. Se ci sono differenze QUANTO sono grandi? “ In realta' non ti interessa analizzare la variazione di una grandezza misurabile ma della "piacevolezza" di ascolto. E' come parlare di bokeh di una lente o "carattere". Non li misuri, puoi solo, se vuoi, affidarti al giudizio personalissimo di esperti umani. „ Il punto che dico io è che se qualcosa varia e diventa più o meno piacevole, comunque CI DEVE ESSERE una differenza misurabile, e non deve nemmeno essere una differenza tanto piccola! Tradurre la misurazione in qualcosa di più o meno piacevole è un altro discorso, ma se un processo porta veramente ad una differenza di percezione allora è misurabile, e se non lo è significa che è solamente un fattore psicologico. L'esempio del bokeh delle lenti è sbagliato dato che lenti con bokeh diversi avranno parametri misurabili diversi, se prendi due 85mm diversi e li metti fianco a fianco la foto sarà diversa, e la foto stessa è la misurazione Poi ripeto, che ti piaccia di più l'uno o l'altro è soggettivo, ma esiste una differenza chiaramente misurabile. Un paragone più giusto è quello che succede quando si passa da uno schermo ad un altro, se l'occhio è abituato ad una certa temperatura colore passando ad uno schermo con una temperatura di colore più alta o più bassa (magari anche più corretta del monitor iniziale) l'immagine inizialmente sembrerà sempre sbagliata, ma dopo che l'occhio si sarà abituato sarà il monitor originale a sembrare peggiore. Stessa cosa succede per le cuffie, se l'orecchio è abituato a "compensare" un certo tipo di timbro sonoro al primo impatto con un equipaggiamento diverso il suono può sembrare sbagliato finché non ci si abitua, ed è una cosa che ho sperimentato personalmente usando auricolari diversi nello stesso periodo, nel momento in cui cambi c'è sempre un po' di spaesamento alternandole. Quello che non si capisce è se il rodaggio di un componente audio porti effettivamente al manifestarsi di una differenza elettronica o meccanica difficile da separare dalla percezione psicologica, motivo per cui servirebbe una misurazione strumentale, spero di aver chiarito |
| inviato il 08 Settembre 2020 ore 15:36
“ Se ci sono differenze QUANTO sono grandi? „ dipende dai materiali utilizzati, dalle dimensioni del componente e dalla tipologia costruttiva, sui parametri principali parliamo di poche unità %. |
| inviato il 08 Settembre 2020 ore 16:28
poche unità percentuali? percentuali di cosa? questa è la risposta in freq. di un esemplare di DT880 (250ohm)
 diyaudioheaven.wordpress.com/headphones/measurements/brands-a-i/dt880- come si può vedere già tra il diffusore destro ed il sinistro ci sono delle differenze specie al salire della frequenza. Addirittura a 18.000Hz abbiamo una differenza di 6dB tra uno e l'altro, anche se è ben più grave la differenza di quasi 4dB a 2.700 e 3.300Hz. dai 2.000Hz verso il basso le differenze in pratica scompaiono. è un difetto? certo che è un difetto, grave anche, quello a 2.700Hz e 3.300Hz poichè a quelle frequenze un padiglione suona più del doppio forte dell'altro. Quindi è spazzatura? no. è difficilissimo riuscire ad avere due trasduttori che riproducano tutte le freq. (specie le alte) in modo uguale. Anzi, si tratta di un buon lavoro. Da sottolineare che un secondo esemplare avrebbe risposte molto simili ma necessariamente non uguali. tra i 20 ed i 200Hz abbiamo un disllivello graduale di circa 8dB. |
| inviato il 08 Settembre 2020 ore 16:36
Va beh, mi sembra che siamo entrati in un loop di discussione circolare che non porta a nessuna convergenza. Piu' che del burn in in se' - che onestamente non saprei dire se esista e in che misura - si e' passati mi sembra a parlare di questioni attigue: ci sta vista la natura di questo ramo del forum. Non garantisco di poter seguire assiduamente ulteriori sviluppi. Ringrazio tutti per la partecipazione e gli utili feedback e vi saluto cordialmente PS: Ooo, grazie per lo spettro della cuffia e il link *apprezzatissimo* che hai postato, proprio il modello che ho acquistato io, che ho visto solo dopo il mio post |
| inviato il 08 Settembre 2020 ore 17:05
“ poche unità percentuali? percentuali di cosa? questa è la risposta in freq. di un esemplare di DT880 (250ohm) „ strano... ...mi pareva di essere stato chiaro ed univoco: la differenza viene misurata sullo stesso trasduttore prima e dopo, non su esemplari diversi. cmq, non penso che sia il caso di andare oltre. |
| inviato il 08 Settembre 2020 ore 17:06
Amrvf non sei stato chiaro affatto. percentuale di cosa? quale è l'unità di misura? dB? micron? poche unità percentuali di un dB corrispondono al nulla fattivamente. pochè unità percentuali di un mm a seconda dei casi possono essere un'enormità in una cuffia. |
| inviato il 08 Settembre 2020 ore 18:14
ma stai scherzando vero? hai linkato tutta una serie di parametri degli altoparlanti, cose che non centrano assolutamente come per esempio il volume acustico equivalente, le freq. di risonanza e tanti altri. ma con chi credi di parlare? pensi di prendermi in giro? tu hai parlato di percentuale, percentuale di cosa? e ancora vieni a dire " credevo di essere stato abbastanza chiaro?... " quando si fa riferimento ad una percentuale bisognerebbe esprimerne il soggetto. Tu non lo hai fatto. sembra quindi che quello che non sa di cosa sta parlando sei tu. Qualora ti riferissi al fattore di merito, occorrerebbe fare riferimento comunque ad un'unità di misura, dal momento che il fattore di merito di un altoparlante non lo è ma è determinato da una serie di misure e quindi non si determina mediante percentuali. comunque io non mi accodo, non farò il terzo a dire lasciamo perdere. buona giornata. |
| inviato il 08 Settembre 2020 ore 19:44
io comunque riporterei un poco i piedi per terra. E' vero che cicli di stress termico o meccanico modificano la struttura di uno strumento o di un dispositivo. Il famoso "rodaggio meccanico" era indispensabile per i livelli di finitura grossolani dei tempi. Oggi si usano materiali diversi e metodi di lavorazione piu' sofisticati. Ascolto musica da piu' o meno 50 anni.. da ragazzino passavo le sere a registrare la BBC che aveva un programma di musica rock tutte le sere dopo cena. Ho avuto parecchi impianti discreti.. alcuni pessimi, ma molti li ho costruiti direttamente io. Valvolari compresi. Premetto che ho un laboratorio che mi permette di avvolgere trasformatori.. quindi valvolari costruiti INTERAMENTE. Mi e' capitato di costruire casse e provarle....per esperimento ho equilibrato acusticamente una intera casa (una villetta) in legno usando riflettori e risuonatori di helmholtz. insomma non mi reputo un audiofilo.. non lo sono.. Ma l'orecchio un minimo allenato ce l'ho.. onestamente non ho mai notato differenze strumentali tra diffusori nuovi e dopo qualche ora. |
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