| inviato il 28 Luglio 2020 ore 14:41
Io ho il sigma 150 non stabilizzato. McBrandon, provo a risponderti dicendoti che è un obiettivo molto nitido, più maneggevole rispetto al 180 macro, moltiplicabile con un 1.4x senza gravi perdite di nitidezza, permette di avere una buona distanza dal soggetto e un certo stacco dallo sfondo. Non è facile da usare a mano libera, occorre usare tempi adeguati altrimenti il micromosso è dietro l'angolo. Insomma, col 150 devi essere consapevole del fatto che fare macro ti piace davvero e che, quando esci di casa, ti porti con gioia il tuo bel treppiedi ed eventualmente flash e pannelli riflettenti, tanta pazienza e del tempo libero. Se sei consapevole di questo, puoi essere anche un principiante ma sai che con questo obiettivo potrai farti le ossa e ti accompagnerà a lungo. Se già l'idea di portarti sulle spalle il treppiede ti spaventa, allora è il caso di orientarsi su altro. |
| inviato il 28 Luglio 2020 ore 16:08
Grazie Nemo, sì allora avevo compreso quello che aveva scritto PaoloMcmlx. Volevo esserne sicuro di non aver frainteso o di aver capito male. Personalmente quando ho voluto iniziare a scattare fotografie macro ero già ben deciso e sapevo a cosa sarei andato incontro e che avrei dovuto usare il treppiedi in alcune occasioni (a volte faccio macro anche senza treppiedi, a volte appoggio il canon Mp-e 65mm sulla borsa e scatto così a 2x o 3 x): sapevo già che la mia passione inerente tale genere fotografico non sarebbe scemata. Chi invece magari non ha le idee chiarissime può incorrere nell'errore di stufarsi dopo poco tempo. |
| inviato il 28 Luglio 2020 ore 17:32
Ordunque McBrandon, e scusa se rispondo con un po' di ritardo, quello che voglio dire è che per iniziare qualsivoglia tipo di fotografia si può adoperare ogni tipo di obiettivo, ovviamente, ma è altrettanto chiaro che, se non si ha un minimo di competenza di base, è sempre preferibile non discostarsi troppo dalla focale standard che per immediatezza d'uso, qualità, prospettiva restituita, peso, prezzo e dimensioni è e resta la focale d'elezione. Chiaro che più ti allontani da quella focale più le caratteristiche peculiari dell'ottica in uso ti impongono delle difficoltà via via maggiori che richiedono una ben maggiore esperienza per essere affrontate. Ecco quindi che una cosa è affrontare una branca della fotografia, francamente già di per sé ardua come la macro, con un 100 mm, ottica di uso tutto sommato agevole, altra cosa è cercare di fare le stesse cose con un'ottica più grossa, più pesante, più costosa, meno maneggevole e con delle specificità legate al controllo dell'angolo di campo più ridotto, dello sfondo diverso e, soprattutto, della diretta conseguenza che questo comporta sulla riproduzione finale dello sfondo stesso. In definitiva l'uso di un 50 o un 60 macro è tutto sommato agevole, un 90/100/105 è ancora intuitivo ma un 150, e ancor più un 180 o un 200, sono le classiche ottiche da appassionati... come dire... ben motivati ecco! |
| inviato il 28 Luglio 2020 ore 19:40
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| inviato il 28 Luglio 2020 ore 21:52
Su 250d partirei con il Canon 60mm macro a differenza delle focali maggiori e ancora valido x i close-up ambientati e non ti costringo ad accorciare troppo i tempi di scatto - x contro e' so x aps-c e devi avvicinarti di + al soggetto - come dice Paolo, meglio rimanere su focali "standard" - personalmente faccio macro o close-up esclusivamente a mano libera con focali che vanno dal fish eye al 400mm - sia con macro specifico che ottiche convenzionali + tubi di prolunga - uso tutte le possibili combinazioni di illuminazione - punti luce fissi, flash anulare, flesh laterali, led dall'ottica, flash pop-up schermato, pannelli ecc - unica controindicazione la pdc sempre risicata se non usi treppiede e focus staking |
| inviato il 28 Luglio 2020 ore 23:35
Beh si, la PdC è sempre risicata... per non dire inesistente. In fondo però questa è la caratteristica precipua della macrofotografia e con un minimo di accortezza non solo ci convivi senza difficoltà ma addirittura la apprezzi per le infinite opportunità creative che offre al punto che, per esempio, io che non adopero mai una fonte luminosa che non sia quella ambiente ho preso, da molti anni ormai, la buona abitudine di non chiudere mai, o quasi mai, oltre f 5,6 e mi ci trovo non bene... di più! |
| inviato il 29 Luglio 2020 ore 11:55
Concordo, lo sfocato progressivo, con il soggetto alla giusta angolazione, da risultati molto gradevoli - ma a mano libera, spesso la pdc così limitata non compensa i minimi movimenti inevitabili a mano libera - senza contare che in close-up si ha comunque un po' di margine, ma già da RR 1:1 personalmente, sotto f 11 non riesco a ottenere molti risultati... |
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