user33434 | inviato il 19 Marzo 2021 ore 14:57
Quella sull'onanismo fotografico era una battuta autodiretta, non ci conosciamo e non mi permetterei mai . Condivido pienamente quanto da te scritto, dobbiamo però immedesimarci per quanto possibile in chi inizia un percorso con un differente mezzo, se gli diciamo che deve sviluppare da sé e allestirsi una camera oscura per poter godere appieno del mezzo che ha scelto credo che in parte lo stiamo fuorviando e in parte lo stiamo anche avvilendo, pur rimanendo un consiglio valido in sé nel caso abbia l'obbiettivo di arrivare un giorno a controllare la sua filiera. Come scrivevo nel primo intervento, condivido tutto quello che hai detto, avrei solo sostituito il DEVI con il PUOI. |
| inviato il 19 Marzo 2021 ore 15:45
OK |
| inviato il 22 Marzo 2021 ore 10:18
“ Io conosco fotografi che fanno matrimoni che scattano solo in jpg, ho chiesto il perché mi hanno risposto che in raw perdono troppo tempo in pp tanto aggiustamenti si possono fare benissimo in PS col jpg in effetti ho visto i risultati non sono male anzi „ Confermo, anzi aggiungo che una volta capita la stampante (i colori e i contrasti che si ottengonin fase in di stampa il tipo di carta ecc..) si puù fare un semplice picture control (in casa nikon, non so come li chiamino gli altri) da applicare in fase di scatto ed hai la foto già bella e pronta per la stampa senza post produzione, poi è ovvio che c'è sempre possibilità di intervento se qualcosa non soddisfa gli standard, ma di solito sta diventanto la normalità utilizzare i jpeg senza perdere troppo tempo dopo. Quando scattavo in analogico (anzi gli altri perché io all'epoca reggevo solo faretti e riflettori ) i rullini si spedivano nel laboratorio con un foglietto recante le indicazioni di sviluppo e quando tornavano dopo una breve selezione si consegnavano al cliente. |
| inviato il 22 Marzo 2021 ore 10:34
@Mauro: grazie per gli auguri, molto apprezzati davvero @Claudio: non so se è la stessa cosa scattare in analogico e in digitale. Potrò confermarlo solo quando lo avrò fatto. Ma tengo presente il punto di vista, che arriva da una persona competente e con esperienza di molti anni. Certo, il mio punto di vista sarà quello meno esperto e competente, ma alla fine quello che conta è il risultato finale e personale. A mio avviso quello che fa prediligere uno piuttosto che l'altro è l'insieme del risultato finale e del processo a cui ci si arriva, altrimenti mi chiedo perchè alcuni prediligono ancora l'analogico, pur conoscendo il digitale. Vi tengo aggiornati. |
| inviato il 22 Marzo 2021 ore 16:04
Trackmaster. Non puoi generalizzare; chiedi soprattutto ai paesaggisti e guarda i loro blog, o youtube anche di alcuni presenti su Juza tipo Matteo Bertetto, Renè Colella (Renè e una serie di numeri dopo) Massimiliano Coniglio, Mauro Tronto ecc e vedi se scattano in jpeg e fanno POCA postproduzione. Tempo fa parlavo con Fabio Marchini e mi mandò delle sue foto via mail (oggi è un professionista, organizza viaggi e insegna post) e mi diceva che per un solo RAW, 2 ore di lavoro era il minimo. Quindi dipende da cosa ti serve e di quale livello è il tuo . Noi mediocri possiamo decidere diversamente ma non è la realtà assoluta. Per quanto mi riguarda, trovo abbastanza semplice fare post per stampare una foto di street o d'ambiente (e qualche volta uso anche io il jpeg della mia Olympus che uso solo per la street), ma è tutto molto più complicato per un paesaggio in cui per stampare come desidero ci metto tantissimo! |
| inviato il 22 Marzo 2021 ore 16:17
Sopranostyle: preferire l'analogico dipende da moltissimi fattori. C'è chi è legato psicologicamente ad un processo, chi è legato ad un prodotto materico (anche per me confesso che non avere i raccoglitori con fogli in pergamino in cui conservavo in modo catalogato con precisione e maniacale i vani negativi e invece tenere tutto in modo immateriale in hard disk mi genera disagio). Ci sono alcuni che sono solo nostalgici. Ci sono alcuni che sono affezionati alla camera oscura, alla ricerca e sperimentazione di formule, di tipi di negative, di sviluppi finegranulanti, grana grossa, che danno acutanza, diluiti, concentrati; maniaci (in senso positivo) della sperimentazione che è una parte importantissima dell'usare la pellicola (prendi il classico esempio di Domenico Mancuso qui su Juza, un grandissimo esperto). C'è chi sente il fascino della camera oscura (anche io ancora oggi lo sento) e dell'apparire piano piano in bacinella di quel piccolo miracolo che è la fotografia. C'è chi ha scelto (come PaoloMclx o simile) la bellezza della proiezione in dissolvenza delle diapositive dai colori brillantissimi. C'è chi vede la consistenza della foto stampata in analogico e, pur vedendo qualche limite come il difetto di nitidezza nei formati minori rispetto al digitale, tuttavia scorge quel qualcosa di diverso rispetto ad una stampa digitale. Molti scelgono il bianconero perchè stampano in proprio, mentre moltissimi i digitale si spaventano di farlo o semplicemente trovano la comodità o il risparmio notevole di vedere le foto solo a monitor e di scambiarle , farle vedere in questo modo semplicissimo |
| inviato il 22 Marzo 2021 ore 16:28
Sopranostyle: di motivi ce ne sono tanti e ultimamente un motivo lo hanno fornito anche quelli che usano il digitale: certe foto troppo postprodotte, decisamente finte, eccessive perchè fatte male probabilmente non invogliano chi desidera la fotografia come un processo che generi immagini aderenti alla realtà. Forse certi eccessi inducono a cercare nuove /vecchie soluzioni |
| inviato il 23 Marzo 2021 ore 19:21
“ Trackmaster. Non puoi generalizzare; chiedi soprattutto ai paesaggisti e guarda i loro blog, o youtube anche di alcuni presenti su Juza tipo Matteo Bertetto, Renè Colella (Renè e una serie di numeri dopo) Massimiliano Coniglio, Mauro Tronto ecc e vedi se scattano in jpeg e fanno POCA postproduzione. Tempo fa parlavo con Fabio Marchini e mi mandò delle sue foto via mail (oggi è un professionista, organizza viaggi e insegna post) e mi diceva che per un solo RAW, 2 ore di lavoro era il minimo. Quindi dipende da cosa ti serve e di quale livello è il tuo . Noi mediocri possiamo decidere diversamente ma non è la realtà assoluta. Per quanto mi riguarda, trovo abbastanza semplice fare post per stampare una foto di street o d'ambiente (e qualche volta uso anche io il jpeg della mia Olympus che uso solo per la street), ma è tutto molto più complicato per un paesaggio in cui per stampare come desidero ci metto tantissimo! „ Io ti parlo della mia esperienza, nel campo delle cerimonie la post è ridotta al minimo, passare due ore su una foto è impensabile, per fare una album ci vorrebbe una vita....è ovvio che generi diversi richiedono approcci diversi. cmq c'è un noto paesagista e reporter, un certo Gordon Laing (mi pare sia inglese) che scatta solo in jpeg e senza fare post. Ho visto qualche sua mostra e letto anche un libro anni fa, in cui parlava proprio di come ottenere gli scatti desiderati a partire da un'attenta preparazione in fase di scatto. Devo dire che le sue foto sono davvero notevoli. |
| inviato il 30 Aprile 2021 ore 10:21
“ certe foto troppo postprodotte, decisamente finte, eccessive perchè fatte male probabilmente non invogliano chi desidera la fotografia come un processo che generi immagini aderenti alla realtà „ @Claudio: su questo aspetto ho delle domande, forse una sola, ma farò un thread dedicato per non mischiare gli argomenti. Tornando sul tema, presa la fotocamera, preso anche l'obiettivo, 50/1.4 AI NIKKOR da NOC. Tutto pronto per iniziare e subito la nikon da portare in assistenza www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=3910167 . E adesso ancora dubbi e domande... |
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