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La trappola del bonus fedeltà di TIM


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avatarsenior
inviato il 17 Luglio 2020 ore 12:09

Hardy
È il bello delle privatizzazioni: l' investitore privato si dedica a quello che può rendere, il resto non gli interessa. È così con le ferrovie, la sanità, i servizi, le autostrade... Sono anni che cercano di mettere le mani su alcune municipalizzate che, anche se in mano alla politica, funzionano, almeno dalle mie parti, ancora decentemente.


Luca.90
La privatizzazione non ha mai dato nulla di buono. È il sogno di ogni imprenditore. Gestire opere essenziali costruite con soldi pubblici e che danno un guadagno sicuro. In cambio ridurre al minimo le spese di manutenzione e reinvestire gli utili per interessi privati


Giuseppe Conte
Ieri è successo qualcosa di assolutamente inedito nella storia politica italiana. Il Governo ha affermato un principio, in passato calpestato: le infrastrutture pubbliche sono un bene pubblico prezioso, che deve essere gestito in modo responsabile, garantendo la piena sicurezza dei cittadini e un servizio efficiente.

Non spetta al Governo accertare le responsabilità penali per il crollo del Ponte Morandi. Questo è compito della magistratura e confidiamo che presto si completino questi accertamenti in modo da rendere giustizia a tutte le vittime di questa tragedia.

Il compito del Governo è contestare le gravi violazioni contrattuali e la cattiva gestione di cui si è resa responsabile Aspi e impedire che i privati possano continuare ad avvantaggiarsi di una concessione totalmente squilibrata a loro favore sia dal punto di vista giuridico sia dal punto di vista economico. Dopo un negoziato durissimo, il risultato è:

A) L'estromissione della famiglia Benetton

I Benetton hanno accettato di cedere la loro partecipazione in Aspi e quindi la gestione della infrastruttura (attraverso due percorsi societari alternativi);

B)Autostrade per l'Italia (Aspi) diventa una public company.

E comunque avrà un socio pubblico di riferimento e sarà aperta a nuovi investitori istituzionali;

C) Risarcimento Danni

Hanno accettato di corrispondere un cospicuo risarcimento danni (3,4 miliardi);

D) Disciplina dell'inadempimento

Hanno rinunciato alla clausola di assoluto privilegio che gli attribuiva il diritto di ottenere i mancati guadagni per tutta la durata della concessione (circa 23 miliardi) pur in caso di scioglimento del contratto per gravissimo inadempimento (come nel caso del crollo del Ponte Morandi);

E) Nessuno spazio a negligenza, incuria e manutenzione approssimativa.

Anzi, maggiori investimenti in manutenzione e sicurezza. La sicurezza dei cittadini non è revocabile. Puntiamo ad un rafforzamento del sistema dei controlli e all'aumento delle sanzioni anche in caso di lievi violazioni. Nessuno resterà impunito;

F) Tutela del lavoro

La partita su Aspi non poteva essere giocata sulla pelle di famiglie. L'intervento dello Stato tutela i posti di lavoro e in una prospettiva di lungo periodo offre anzi una visione occupazionale di ampia portata;

G) Moderazione del sistema tariffario

Nostri i pedaggi, loro i profitti? Non più. Hanno accettato di riformulare il piano tariffario secondo le nuove indicazioni dell'autorità regolatoria (ART) e hanno accettato di riportare in equilibrio economico e giuridico la convenzione che appariva totalmente squilibrata a favore di Aspi, cosa questa che è all'origine delle difficoltà di questo negoziato;

H) Hanno accettato di rinunciare e abbandonare tutte le cause contro il concedente.

Tutto questo andrà tradotto nei prossimi giorni in un accordo chiaro e trasparente.
Questa è l'unica strada che potrà impedire la revoca della concessione.

Nel Cdm di ieri è stata scritta una pagina inedita della nostra storia. L'interesse pubblico ha avuto il sopravvento rispetto a un grumo ben consolidato di interessi privati. È successo qualcosa di straordinario che dovrebbe essere semplicemente ordinario. Ha vinto lo Stato. Hanno vinto i cittadini. Avremo tariffe più eque e trasparenti, più efficienza, più controlli, più sicurezza. Ha vinto, infine, il rispetto della memoria delle 43 vittime del crollo del Ponte Morandi.


FORSE UN'INVERSIONE DI TENDENZA...

avatarsenior
inviato il 17 Luglio 2020 ore 13:15

Gestire opere essenziali costruite con soldi pubblici e che danno un guadagno sicuro.


E in regime di monopolio...

Comunque, anche nel caso di Autostrade, quello che a mio parere fa scandalo non sono tanto i risultati della gestione privata, che potevano essere in qualche modo ipotizzabili, quanto la colpevole superficialità con cui fu data a suo tempo la concessione, senza clausole di rivalsa in caso di gravi inadempienze.

avatarsenior
inviato il 17 Luglio 2020 ore 13:19

quanto la colpevole superficialità con cui fu data a suo tempo la concessione, senza clausole di rivalsa in caso di gravi inadempienze.


eh si.
gli italiani ci misero i territori, gli investimenti, i costi ambientali per costruire una rete autostradale all'altezza per poi finire col svenderla a pochi privati.
Follie di una nazione che non ha nessuna consapevolezza di sè stessa.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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