| inviato il 03 Luglio 2020 ore 10:37
Certo se andate su negative 6x9 cm, scanner a rullo e stampa professionale è un altro discorso, ma a che costi? Per arrivare poi ad una qualità di stampa (forse) paragonabile a quella di una qualunque FF che molti hanno già in casa. |
| inviato il 03 Luglio 2020 ore 10:43
ho visto una mostra ANTROPOCENE a Bologna dove c'erano stampe anche tipo 3x6 mt erano tutti scattati con hasselblad H6D quella da 100mpx, alcune immagini frutto di un multiscatto o di un editing panorama di più scatti. Erano meravigliose a dir poco. Se il budget non è un problema per stampe in grande formato (io più grande di quel formato non ho mai visto nulla) sicuramente è lo strumento migliore |
user120016 | inviato il 03 Luglio 2020 ore 10:43
Roberto, con scansioni fatte bene (e quando dico "fatte bene" intendo scanner a tamburo virtuale, tipo imacon e soci) il rapporto di avvicina molto ad 1:1 già con il 135. Se poi parliamo di rulli 120 o lastre, sempre con questo tipo di scansioni, il FF digitale non basta più.... Fidati, anch'io ero molto scettico riguardo le scansioni ma partivo dal mio scanner piano (un Epson V800 pro, che proprio rumenta non è). Provati gli Imacon la musica cambia.... Per dettagli chiedere a Diebu |
| inviato il 03 Luglio 2020 ore 10:47
Domenico, ti credo sulla parola, ma per uno che lo fa per lavoro e deve poi fatturare i costi ad un cliente è dura! Nemmeno Toscani per i suoi ritratti in formato cartellone pubblicitario... (ora però non iniziamo a litigare su Toscani ) |
| inviato il 03 Luglio 2020 ore 10:47
il problema della digitalizzazione di un negativo è che bisogna avere un bagaglio di conoscenze enorme di analogico per arrivare sempre al risultato che si vuole ottenere tra pellicola - scatto e camera oscura ed un bagaglio altrettanto importante di conoscenze nel mondo digitale per poi trattare in scansione l'immagine come deve essere trattata... una catena di conoscenze non facile da acquisire |
| inviato il 03 Luglio 2020 ore 10:49
Se la filiera rimane tutta nell'analogico è un altro discorso. Il collo di bottiglia è lo scanner: o come qualità o come costo... a volte entrambi. Il santo vale la candela? (a livello professionale) |
| inviato il 03 Luglio 2020 ore 10:58
No skylab il collo di bottiglia è solo quello dove si investe meno risorse, tempo, conoscenze... ho iniziato da poco l'analogico, scansiono con macchina fotografica e obiettivo macro con una risoluzione su digitale di una composizione di scatti circa 80mpx per un 35mm... scattando e sviluppando da solo, con le conoscenze che ho, non riesco ad arrivare a buoni risultati perchè sulla pellicola non ho abbastanza dettaglio... il mio collo di bottiglia non è la scansione ma sicuramente il flusso analogico |
| inviato il 03 Luglio 2020 ore 11:03
In digitale sicuramente quella con più megapixel e con il miglior sistema di pixel-shifting ( ovviamente tutto in base alla qualità del sensore, quelli di 108 mpx degli smartphone non fanno testo ), se hai bisogno di dettaglio questo devi vedere ( puoi farti un idea su dpreview ). Quelle dimensioni le riproduci decentemente anche con un 24 megapixel. Per quanto riguarda la scansioni a pellicola, devi considerare quella con scanner a tamburo molto costose. che attrezzatura hai? |
| inviato il 03 Luglio 2020 ore 11:16
Lenza, non vado oltre, perché non ho abbastanza esperienza. Se hai consigli da darmi a costi accettabili, sono tutt'orecchi Rifotografare con macro ci ho provato anch'io... peggio dello scanner (ma credo mi abbia anche fregato l'illuminazione sbagliata) Forse però mi devo solo comperare un nuovo scanner piano |
| inviato il 03 Luglio 2020 ore 11:18
Tutto questo per recuperare vecchie foto scattate in analogico, ma nel 2020 perché complicarsi la vita? (parlo sempre in ambito professionale) |
user33434 | inviato il 03 Luglio 2020 ore 11:31
@Dino Maglie La scelta del mezzo di acquisizione dell'immagine è una scelta artistica e può essere solo tua, come avrai capito per le dimensioni di stampa che vuoi ottenere va bene tutto tranne il 35mm a pellicola, con FF e qualche accorgimento invece si può fare bene. La mia domanda è un'altra, quale pensi sarà la destinazione di queste stampe? Le vuoi per te stesso? Sono destinate al mercato del collezionismo? |
| inviato il 03 Luglio 2020 ore 12:05
Ora serve un intervento di Dino, sennò parliamo tutti quanti al vento Dice di essere professionista, ma non dice se queste stampe sono per clienti o per sé stesso. Il lavoro è una cosa: il tempo impiegato e i conti devono tornare, devono avere un senso. La passione è un'altra: il tempo non si misura, e a volte nemmeno i soldi. E ora... buon appetito a tutti!!! |
| inviato il 03 Luglio 2020 ore 12:25
Sul digitale andrei su Fujifilm GFX 50 oppure su Sony A7R4 |
| inviato il 03 Luglio 2020 ore 12:39
Scrivete troppo in fretta, non riesco più a seguirvi Gobbo, vero Magari si può rimediare con trucchi, ma se vuole riprendere anche persone che camminano in quel caso non credo riuscirà mai. In oltre tutto quello che devi mettere a posto dopo lo scatto è tempo che perdi, e professionalmente parlando sono molti soldi che se ne vanno. Correggimi se sbaglio. Anche te usi i flash per avere la massima qualità già di partenza e perdere meno tempo in postproduzione. Se si guarda la stampa a distanza pari alla diagonale, mi ricordo che 16 Mpx ho stampato 60x450 cm la stampa era ottima, ma fino ad una certa distanza. Qui parliamo di un filo di pensiero mi pare. |
| inviato il 03 Luglio 2020 ore 12:46
@Bernalor... corretto! |
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