| inviato il 22 Aprile 2020 ore 13:10
I 3 test su lenstip.com sono test di risoluzione ottica fatta a tutta apertura e f/4\5.6. Il problema della diffrazione accade perché la luce comincia a disperdersi quando passa attraverso una piccola apertura (il diaframma) e più si chiude più si avverte. A TA la diffrazione non si manifesta perché la luce non colpisce il diaframma. In macro la diffrazione si accusa di più perché con l'ingrandimento dovuto all'allungamento della distanza tra lente e sensore o pellicola, la profondità di campo del soggetto diventa sempre più poca e allora si è costretti a chiudere il diaframma e così si ha più diffrazione, che però varia da ottiche a ottiche, le ottiche macro sono comunque ottimizzate per tamponare questo fenomeno. Simeone |
| inviato il 22 Aprile 2020 ore 13:23
“ I 3 test su lenstip.com sono test di risoluzione ottica fatta a tutta apertura. „ Non è vero, testano naturalmente tutti i diaframmi, ma hai guardato i link? “ I 3 test su lenstip.com sono test di risoluzione ottica fatta a tutta apertura. Il problema della diffrazione accade perché la luce comincia a disperdersi quando passa attraverso una piccola apertura (il diaframma) e più si chiude più si avverte. A TA la diffrazione non si manifesta perché la luce non colpisce il diaframma. „ Colpisce comunque un ostacolo. Quindi secondo te se facessero un obiettivo macro senza diaframma con apertura fissa f/32 non avrebbe diffrazione? Ne venderebbero a vagonate. “ le ottiche macro sono comunque ottimizzate per tamponare questo fenomeno. Simeone „ Ripeto che non mi risulta ed i link che ho postato lo dimostrano, hai qualche test o fonte affidabile che lo dimostrino? Che non sia semplicemente un'affermazione scritta in uno dei tantissimi siti che scrivono sulla base di quello che trovano su altri siti, così un'affermazione non corretta si diffonde peggio che un virus. Anche i test che ho postato io non sono definitivi, ci potrà essere un macro che va leggermente meglio nei confronti della diffrazione, ma le differenze saranno comunque molto piccole. |
| inviato il 22 Aprile 2020 ore 14:28
Il comportamento di un obiettivo ai vari diaframmi è in funzione di scelte progettuali, ci sono ottiche che hanno una resa impressionante a certi diaframmi e molto scarsa ad altri, mentre altre si mantengono su un livello costante su tutta la gamma di aperture. Tipicamente gli obiettivi partono da un valore più basso a tutta apertura, specie al bordo, per poi migliorare dopo un paio di stop e mantenere una resa uniforme mano mano che si chiude, per tornare a peggiorare (più al centro) a causa della diffrazione, in genere a 16 e 22. Non è scritto da nessuna parte che un ottica macro sia meno affetta da diffrazione, anche se, dovendo scegliere, sarebbe opportuno, in sede di progettazione, privilegiare i diaframmi chiusi. La mia piccola esperienza personale di vecchie ottiche a focale fissa, mi ha insegnato che le lenti Topcon, che uso da decenni, tendono ad una resa uniforme, tra centro e bordo, e risentono poco della diversa apertura di diaframma. |
| inviato il 22 Aprile 2020 ore 17:23
“ Non è scritto da nessuna parte che un ottica macro sia meno affetta da diffrazione, anche se, dovendo scegliere, sarebbe opportuno, in sede di progettazione, privilegiare i diaframmi chiusi. „ Esatto, le ottiche macro sono ottimizzate a diaframmi un po' chiusi, ma dal momento che a f/11/16, al netto della diffrazione, le ottiche tendono a livellarsi perchè a diaframmi chiusi calano le aberrazioni, l'ottimizzazione dei macro sui diaframmi chiusi conta meno della diffrazione, e quindi il beneficio risulterà molto piccolo, come dimostrato dei test, e non solo quelli che ho linkato. |
| inviato il 22 Aprile 2020 ore 17:28
“ Allora resta da comprendere come molte ottiche macro vengano ancora vendute a caro prezzo e visto che sul mercato ci sono delle ottiche normali eccellenti basterebbe "tubarle" risparmiando un sacco di soldi, ....oppure le tabelle in rete sono una cosa e la realtà poi sul campo macro magari si discosta un attimo;-) „ Semplicemente perchè le ottiche macro sono ottimizzate per le brevi distanze; un obiettivo normale con i tubi renderà sicuramente peggio (soprattutto fuori dal centro) in quanto il suo schema ottico non è progettato per essere spostato in avanti, ma non perchè soffre più di diffrazione. |
| inviato il 22 Aprile 2020 ore 17:44
ciao, i tubi sono molto efficienti, ma devi prendere quelli con i contatti. Io ho i neewer da 10+16mm. Fai attenzione che se li usi su un medio tele come il tuo sony 90 non avrai chissà quale aumento di rapporto di ingrandimento: passerai da 1:1 a circa 1,3:1 (vedi questo calcolatore extreme-macro.co.uk/extension-tubes/#calculator) |
| inviato il 22 Aprile 2020 ore 18:08
I tubi non sono alternativa dei poveri. E sono comunque una parte del tutto. Genere di foto molto tecnico. Il topic che fa per te, anzi i topic, visto che è in più parti: High Magnification Macro - attrezzatura per iniziare Buona lettura. |
| inviato il 22 Aprile 2020 ore 21:20
I tubi prendeteli buoni tipo kenko, lasciate stare quelli da 20 euro, io ci stavo per rompere un obbiettivo, ghiera talmente lenta e ballerina che a fatto il giro incastrandosi nella baionetta della reflex oltre ad un gioco eccessivo. Ora ho i kenko e sono ottimi, nulla a che vedere von i newer |
| inviato il 22 Aprile 2020 ore 23:17
Diciamo che ad oggi i kenko, sia come tubi che come moltiplicatori, sono il miglior compromesso Q/P - uso entrambi anche su 400mm - in questi giorni ho usato i tubi x macro o close-up su zenit 16mm fish eye, Mir 27-1b, 24/105 stm, 70/300 is usm 2 e sigma 400 apo macro - - - insomma buoni tubi li paghi 80/100€ ma sono molto flessibili - non sono a mio avviso, i parenti poveri delle ottiche macro, ma casomai un approccio diverso... |
| inviato il 23 Aprile 2020 ore 8:50
io ho preso i Neewer per Sony, funzionano perfettamente e non hanno nessun gioco, presi su Amazon, ero pronto, in caso di difetti, a restituirli al volo, ma non c'è stato bisogno. I tubi in genere si montano su ottiche di focale non estrema, diciamo eviterei di usare tubi leggerini ed economici su un 400 mm, che in genere è pesante, ma poi, l'allungamento modesto dei tubi, su una focale così lunga, non è che faccia tanto. |
| inviato il 23 Aprile 2020 ore 9:12
I tubi di prolunga sui tele hanno un altro scopo. Su un 400 con 1,5m di maf minima con i tubi di prolunga la porti anche a 80cm x esempio(numero simbolico). Però si perde quella all infinito |
| inviato il 23 Aprile 2020 ore 9:35
@Simone Simonetti Graziear...cangelo Tutti gli obiettivi, usati con i tubi di prolunga, perdono la messa a fuoco a infinito, visto che di fatto si sposta il "range" di messa a fuoco, in quanto l'obiettivo, più si allontana dal sensore (o pellicola) e più vicino si sposta il punto di fuoco. Semplicemente, l'allungamento di pochi cm dovuto ai tubi, su una focale lunga è meno efficace. |
| inviato il 23 Aprile 2020 ore 10:36
Fileo non era una polemica, era x far sapere a chi non lo sapesse |
| inviato il 23 Aprile 2020 ore 12:18
Tranquillo, nessuna polemica |
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