RCE Foto

(i) Per navigare su JuzaPhoto, è consigliato disabilitare gli adblocker (perchè?)






Login LogoutIscriviti a JuzaPhoto!
JuzaPhoto utilizza cookies tecnici e cookies di terze parti per ottimizzare la navigazione e per rendere possibile il funzionamento della maggior parte delle pagine; ad esempio, è necessario l'utilizzo dei cookie per registarsi e fare il login (maggiori informazioni).

Proseguendo nella navigazione confermi di aver letto e accettato i Termini di utilizzo e Privacy e preso visione delle opzioni per la gestione dei cookie.

OK, confermo


Puoi gestire in qualsiasi momento le tue preferenze cookie dalla pagina Preferenze Cookie, raggiugibile da qualsiasi pagina del sito tramite il link a fondo pagina, o direttamente tramite da qui:

Accetta CookiePersonalizzaRifiuta Cookie

Scanner negativi e dia 35mm


  1. Forum
  2. »
  3. Fotocamere, Accessori e Fotoritocco
  4. » Scanner negativi e dia 35mm





avatarsenior
inviato il 09 Aprile 2020 ore 13:12

Si mi ricordo.
Il tema grana ricorre spesso nelle discussioni relative agli scanner; secondo la mia esperienza (riepilogo a beneficio di tutti) posso dire che:
- gli scanner CCD come gli ingranditori hanno diversi sistemi di illuminazione, più o meno diffusa o concentrata e come gli ingranditori quelli con luce piu concentrata assicurano maggiore nitidezza ma anche una maggiore evidenziazione della grana. Non è un problema di "tecnologia scanner" ma di illuminazione, proprio come negli ingranditori. Quindi come non demonizzo gli ingranditori a condensatore non demonizzo gli scanner.
- molti pensano che le loro scansioni sono nitide perché vedono la grana, in realtà la grana che si vede con scansioni di bassa qualità (tipicamente scanner piani), è molto più fioccosa e grossa rispetto a come appare quando la scansione è nitida. Si tratta di grain aliasing. È un po' quello che succede a una luce puntiforme che mano a mano che si sfoca diventa più grossa e morbida.
- le prestazioni reclamizzate da molti fabbricanti sono troppo ottimistiche, se non addirittura fantasiose, il mio punto di riferimento per i test è filmscanner.info/en/FilmscannerTestberichte.html

avatarsenior
inviato il 09 Aprile 2020 ore 14:58

SI!

Anche il mio.

Questo sono davvero bravi e seri.

Buona Pasqua ancora a tutti.

Tony Rigo

avatarjunior
inviato il 09 Aprile 2020 ore 15:03

Ma quante ne devi scannerizzare?
Per capire cosa ti serve è importante partire da questo.
Io mi sono trovato bene con Nikon coolscan 5000.
Preferisco il programma originale Nikon che controlla al meglio anche il caricatore automatico.
Come avevo scovato in internet... dopo aver installato Vuescan si installa il programma originale che si serve dei driver di vuescan per funzionare.
Ciao

avatarsenior
inviato il 09 Aprile 2020 ore 15:15

Toglimi una curiosità Stefano: il 500/4,5 FD che sfoggi nell'avatar lo usi su F-1n?

avatarjunior
inviato il 09 Aprile 2020 ore 15:30

Si avevo una f1n e stavo facendo delle foto ai gheppi.
Peccato non aver avuto un corredo digitale
Quella è una dia scannerizzata dei primi anni '90.

avatarsenior
inviato il 09 Aprile 2020 ore 20:45

Complimenti, un'ottica grandiosa e una macchina altrettanto significativa.
Per il vetrino di messa a fuoco invece immagino il K...

avatarjunior
inviato il 09 Aprile 2020 ore 23:00

Avevo preso a Milano il vetrino k per le ottiche sopra i 300 mm e dopo qualche anno il power winder.
Funzionava molto bene ma la pellicola....era il punto debole... anche usando epr64 non regge il confronto con niente di moderno .
Poi dopo una vacanza ho ritirato 4 rullini lasciati a bruciare nella sviluppatrice e dopo un mese ho preso la 5d su cui montavo il 500 fd... E faceva foto superlative. Messa a fuoco manuale.
E non era colpa delle ottiche guarda come lavora il 500 old su corpo digitale:
www.juzaphoto.com/galleria.php?t=1858409&l=it
Tre anni fa l'ho venduto e ho preso la versione af sempre fluorite.
Tornando in tema... specialmente scannerizzando le diapo ti accorgi che foto grandiose di un tempo sono micro mosse o non perfettamente a fuoco ecc... Alcune rigate dal proiettore o rigate da chi ha montato i telaietti...
Insomma metà delle diapo sono bei ricordi ma non belle foto che meritano di essere scannerizzate con cura maniacale. Quindi va fatta una bella scelta a monte...
Per non parlare del tempo in pp per ottenere risultati discreti partendo da una diapo perfetta e sono poche...
Ciao

avatarsenior
inviato il 11 Aprile 2020 ore 11:58

Beh Stefano si, indubbiamente la pellicola, soprattutto in certi ambiti e fra questi l'avifauna in particolare, ha fin troppi limiti che invece il digitale scavalca in assoluta tranquillità, in particolare per quanto riguarda la sua capacità di limitare il micromosso grazie a sensibilità molto più alte rispetto a quelle adoperabili con la pellcola.
Per il dettaglio invece la pellicola, e qui certo non mi riferisco alle Kodak, vanta una nitidezza di base in tutto e per tutto paragonabile a quella assicurata dai migliori sensori odierni... l'unica differenza è che con la pellicola la nitidezza quella è e quella resta, mentre col digitale la nitidezza assicurata dal sensore è solo una base di partenza cui aggiungere molto altro a posteriori ;-)

Toglimi un'altra curiosità, che adattatore adoperavi per montare il 500 sulla 5 D? Immagino uno dotato di lente di correzione del tiraggio, ovviamente, ma quale?

avatarsenior
inviato il 15 Aprile 2020 ore 10:07

Ciao Paolo e Stefano.

Vi dico la mia:
concordo con Stefano che (purtroppo) quando si vanno a scannerizzare con un buon scanner le DIA o le negative degli anni 70' il risultato è deludente.
Ma quella volta avevamo un altro occhio: eravamo abituati a vedere tutte le foto, anche le più belle così.
Oggi è molto diverso.
Quando stampavo le foto più grandi erano il 30X40 (anche se ho stampato cose di 2 metri, ma fatte con il banco ottico).
30 X 40 è l'attuale A3.
Oggi faccio post produzione su di un monitor di 32 pollici che corrisponde al formato A2 all'incirca.
Quindi ogni visione corrisponde ad una stampa (come dimensione A2, cioè circa 40X60).
La pellicola su quella dimensione fa una gran fatica, anzi non ce la fa proprio (facendo tutto il percorso in analogico, fino alla stampa è diverso e le cose migliorano decisamente, ma ancora non siamo allo stesso livello).
Ma io che faccio sport (sci e calcio) spesso vedo ottimamente su quella dimensione (monitor A2) una foto con il 100% ed anche ben più di ingrandimento (partendo da un 42MPX) scattata a 1600 - 3200 ISO ...
Fantascienza per la pellicola!

Rispondendo invece a Paolo:
purtroppo, credimi, il formato 135 non ce la fa neanche lontanamente a tenere il passo dei moderni sensori digitali.
Solo con le quasi introvabili pellicole pancromatiche (ed in BN) da 20-25 ASA (ISO) si incomincia a vedere qualcosa, ma non ci siamo lo stesso.
Almeno passando da analogico, scanner e poi stampa digitale.
Tutto il percorso analogico con queste pellicole non l'ho provato di recente, i miei ricordi sono di oltre 35 anni fa ed allora vale la regola che quella volta ci accontentavamo perchè non avevamo metri di paragone...
Occorre andare sul 6X6 od ancor meglio 6X9 per avere un risultato paragonabile ad un sensore FF moderno.
E guarda che io, da buon collezionista, continuo a scattare tanto il 35mm, che il 6X6 e 6X9 e più per tenere vive le mie bambine con l'otturatore e provare a giocare un pò con i miei giocattoli di un tempo.

Adesso ne dico un'altra: 2 o 3 anni fa ho voluto fare una prova.
Ho fatto il servizio ad una gara di sci con la mia solita attrezzatura: SONY A99.2 + 70/400 SSM II.
Ma ho portato anche una MINOLTA DYNAX 7 che è stata l'ultima MINOLTA analogica, il modello di punta degli anni 90', che aveva l'AF, faceva 6 o 7 FPS e riusciva anche a gestire le allora nuovissime ottiche dotate di motore SSM.
Insomma la antenata della A99.2, che poteva anche utilizzare la stessa nuovissima lente.
Ho così fatto anche un paio di rullini con la DYNAX 7 e il 70/400 con su delle HP5 (anche sulla neve si scatta spessissimo a 400 - 1600 ISO se si vogliono avere tempi di otturazione intorno a 1/1500 almeno).
Sviluppate e scannerizzate le foto il confronto è stato impietoso, drammaticamente impietoso.

Purtroppo o per fortuna è il progresso.

Basti pensare all'evoluzione delle automobili, come prestazioni e sicurezza, dagli anni 70' ad oggi ...

avatarsupporter
inviato il 15 Aprile 2020 ore 10:25

Purtroppo o per fortuna è il progresso.


Interessanti considerazioni le tue e credo anche condivisibili.
Il mio scopo non sarebbe ricominciare a scattare in analogico (anche se ogni tanto mi regalo una passeggiata con la Yashica 6x6) ma recuperare foto di famiglia per le quali dispongo solo dei negativi e di molte diapositive, tutto in 35mm.

In pratica potrei accontentarmi per quanto riguarda la qualità.

Appena potrò uscire liberamente da casa recupererò soffietto e repro. Ma probabilmente uno scannerino economico lo prendo comunque. Valuterò anche i servizi offerti da alcune ditte, sembrano a costi accettabili. Purtroppo anche per questi servizi devo aspettare la fine quarantena.

avatarsenior
inviato il 15 Aprile 2020 ore 10:46

Parliamoci chiaramente Tony: NON ESISTE un solo motivo al mondo per il quale preferire la pellicola al digitale, NEMMENO UNO, di questo sono pienamente convinto, detto questo però si deve, o almeno si dovrebbe, sempre parlare a sostanziale parità di condizioni... cosa che tu NON HAI POTUTO rispettare.

Nelle condizioni da te descritte non ci sarebbe stata partita neppure se tu avessi stampato l'HP5 in 20x30 e il file della A99 in 40x60... ma questo non solo perché, tanto per cominciare, hai confrontato una 400 ASA degli anni '60 con un file di oggi ma, peggio ancora, perché quella 400 l'hai pure scansionata!
Anzi, credo di dovermi correggermi, il file della A99 avrebbe maramaldeggiato anche stampato 50x75.

Come hai giustamente concluso tu caro Tony: "purtroppo o per fortuna è il progresso"... e io aggiungo pure che dal progresso non si torna indietro... ma quella è pure una pellicola che era vecchia già ai tempi di Matusalemme ;-)

avatarsenior
inviato il 16 Aprile 2020 ore 7:36

Ciao Paolo,
in effetti ho scoperto solo subito dopo (avendo da 20 anni abbandonato il mondo analogico, per riscoprirlo come collezionista solo qualche anno fa) che esiste la DELTA 400, che provata da risultati decisamente migliori dell'indigeribile HP5 per lo scanner.

Non appena riaprono le partite di calcio proverò a confrontare la DELTA 400 con i 42 MPX della A99.2, ma credo che comunque la pellicola migliorerà un pò, ma rimanendo comunque anni luce distante dalla SONY.

L'ultima partita che ho fatto, sotto la pioggia e con il cielo plumbeo (tanto che avevano acceso l'illuminazione artificiale), l'ho fatta tra 12.000 e 25.000 ISO ed a colori ovviamente con A99.2 ...

Se usavo una DELTA 3200 tirata a quegli ISO sarebbe venuta una grana grande come pallettoni anche se in BN (tra l'altro i sistemi di PP di riduzione del rumore producono un effetto molto ridotto sui file scannerizzati, perchè la grana è molto più casuale rispetto al digitale).

Ciò non toglie che la pellicola non abbia il suo fascino.
Tanto che un migliaio di foto all'anno le faccio in analogico, ma come ho detto sono più che altro prove.

avatarsenior
inviato il 16 Aprile 2020 ore 10:49

Infatti Tony il confronto è improponibile e del resto il digitale, fra i suoi tanti vantaggi ha anche quello, incommensurabile, di mantenere inalterata la propria capacità analitica pure al variare della sensibilità.
Parliamoci chiaro la A99.2 che tu mi dici avere 42 mega Eeeek!!! (tralaltro pensavo ne avesse solo 24), ha una risoluzione elevata che rimane tale anche a 50000 asa, al contrario della pellicola dove la risoluzione cala all'aumentare della sensibilità anche se, ripeto, una pellicola di qualità, trattata secondo i crismi della massima qualità in fase di esposizione, di sviluppo e anche di stampa, stampa che deve sempre essere rigorosamente da ingranditore, anche nel piccolo formato è ancora in grado di dire la sua... seppure, beninteso, solo a 100 ASA.


avatarsenior
inviato il 16 Aprile 2020 ore 10:56

Poi però, e questo è assodato, già a 200 asa il silicio largheggia e a cominciare da 400 maramaldeggia ConfusoTriste

avatarsenior
inviato il 16 Aprile 2020 ore 11:20

Paolo, se è pur vero che la risoluzione (intesa come numero di pixel) di una digitale resta invariata all'aumentare degli ISO altrettanto non si può dire della definizione e nitidezza che, analogamente alla pellicola (sebbene in misura molto ma molto minore) degrada all'aumentare degli ISO con il rusultato che una foto a 12mila o 25mila ISO non avrà lo stesso dettaglio della stessa foto a a 100 ISO.
Ovviamente come già detto sono sensibilità che la pellicola neanche si sogna e per quello dove può arrivare anche la pellicola (diciamo 3200 ISO, 6400 a esagerare) la differenza a favore del digitale è impietosa.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!

Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 251000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista.







Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info)


 ^

JuzaPhoto contiene link affiliati Amazon ed Ebay e riceve una commissione in caso di acquisto attraverso link affiliati.

Versione per smartphone - juza.ea@gmail.com - Termini di utilizzo e Privacy - Preferenze Cookie - P. IVA 01501900334 - REA 167997- PEC juzaphoto@pec.it

www.juzaphoto.com - www.autoelettrica101.it

Possa la Bellezza Essere Ovunque Attorno a Me