| inviato il 31 Dicembre 2019 ore 21:59
Ho scattato per anni in manuale con yashica fx3 Adesso che tecnologicamente le macchine foto sono avanti anni luce perché scattare così ? Lo capisco per una questione didattica per intendere certi meccanismi ma non per altro Con soggetti statici uso priorità diaframmi e con soggetti in movimento priorità Speed E lascio lavorare l'esposimetro della macchina. Poi come altri hanno già detto puoi controllare comunque ISO ..ev spot ..Matrix...ecc |
| inviato il 31 Dicembre 2019 ore 22:13
“ Adesso che tecnologicamente le macchine foto sono avanti anni luce perché scattare così ? L „ Mentalità ed età dell'insegnate di quei corsi Ci sono quelli più inclini a partire dalle basi moderne, e quelli che preferiscono un'approccio più old school partendo dalle basi di un tempo. Io consiglierei sempre a chiunque di partire in Priorità Diaframma e di passare alla Manuale SOLO quando vuole fare lunghe esposizioni o panoramiche dove quindi meglio tenere stessi settaggi. |
| inviato il 01 Gennaio 2020 ore 2:24
Mai |
| inviato il 01 Gennaio 2020 ore 2:34
“ Io consiglierei sempre a chiunque di partire in Priorità Diaframma e di passare alla Manuale SOLO quando vuole fare lunghe esposizioni o panoramiche dove quindi meglio tenere stessi settaggi. „ Consigliandolo SOLO in quel caso, devo supporre escludi il resto peché hai praticato con sufficiente dovizia di tempo tutto quanto, dallo sport indoor al teatro, dal jazz club alla macro spinta al ritatto in studio. Se è così può essere interessante dialogarne, non per mezzo di slogan e boutade. Se così non è, vabbè, possiamo lasciar stare. “ Adesso che tecnologicamente le macchine foto sono avanti anni luce perché scattare così? „ Nel 90% dei casi non serve. Nel restante 10 il motivo è che il manuale permette migliore efficienza operativa e velocità, molto banalmente. Va da sé che se non si pratica una fotografia in cui è vantaggioso, non si vede il bisogno di usarlo. Come qualsiasi altra cosa. |
| inviato il 01 Gennaio 2020 ore 7:58
Perché scattare in manuale? Perché ti dá controllo su quello che fai. Dall'apertura del diaframma dipendono infatti: - quantità di luce che arriva al sensore - profondità di campo/quantità di sfocato - nitidezza e omogeneità di nitidezza tra centro e bordi - comparsa/scomparsa di aberrazioni cromatiche, coma, astigmatismo - contrasto - caratteristiche dello sfocato Dal tempo di esposizione dipendono: - mosso/mosso creativo/mosso selettivo - micromosso - quantità di luce che arriva al sensore Dagli ISO dipendono: - sensibilità del sensore alla luce - profondità di colore - gamma dinamica - rumore. Le modalità di esposizione automatica delle fotocamere si occupano solo della parte inerente l'esposizione (quantità di luce che arriva al sensore e sensibilità del sensore alla luce). Tutto il resto lo ignorano completamente. E a volte l'esposimetro della fotocamera sbaglia e allora non si occupano più efficacemente nemmeno dell'esposizione. In più se parliamo di utilizzare luce flash + luce ambiente, le proporzioni tra la quantità di luce flash e la quantità di luce ambiente nella scena vengono selezionate anche in base ai parametri espositivi e la modalità ittl della fotocamera non si occupa di questo, ma solo di dosare il flash perché illumini adeguatamente il soggetto a fuoco in base ai parametri esposimetrici. Ma se scatto con potenza flash 1/1, f8, 100 ISO, 1/200s il mio soggetto in un ambiente poco illuminato da luce ambiente (naturale o artificiale), otterrò solo il soggetto illuminato con uno sfondo per lo più buio, mentre se scatto con flash 1/32, f2.8, ISO 400, 1/200S, la luce ambiente sarà 5 volte più intensa, pur essendo il soggetto sempre correttamente esposto. Il risultato finale ovviamente cambia. |
| inviato il 01 Gennaio 2020 ore 9:41
Io ribadisco solo che impostando io a piacimento il diaframma e il tempo di scatto in sicurezza , non ho grandi differenze sullo scatto finale, solo sono più veloce e sicuro di non perdere nessuna foto che vorrei fare! Arconudo, cosa intendi con mai? |
| inviato il 01 Gennaio 2020 ore 10:27
“ Io ribadisco solo che impostando io a piacimento il diaframma e il tempo di scatto in sicurezza , non ho grandi differenze sullo scatto finale, solo sono più veloce e sicuro di non perdere nessuna foto che vorrei fare! „ mi dimenticherei molto velocemente delle impostazioni manuali se non in casi particolari come in precedenza di hanno detto, il 99% risolvibili con sotto o sovra esposizione. I settaggi e quant'altro la macchina come "oggetto" costa in attenzione, è tutta energia creativa che viene sottratta all'attenzione dello scatto, alla concentrazione del luogo, alla visione interpretativa ecc ecc. Meno condizionamenti hai meglio è, si è vero che è sempre il mezzo che immagazzina l'immagine, ma meglio un ottimo scatto con qualche micro diffettuccio, che una banalità fotografata bene.... buon cammino |
| inviato il 01 Gennaio 2020 ore 10:33
Innanzitutto.... buon anno! “ Io ribadisco solo che impostando io a piacimento il diaframma e il tempo di scatto in sicurezza , non ho grandi differenze sullo scatto finale „ Il punto Juri, a parte tutto, è che tu sappia cosa succede (ovvero la teoria del tuo corso, immagino) e poi ne faccia uso per come ti torna. Quello che hai detto ok, ma poi c'è il modo in cui hai letto (spot? Valutativa? A naso?) e il punto in cui misuri, perché le cose sono legate. Se leggi in spot il cambiamento è evidente, se misuri su toni molto diversi. Ma in valutativa? Qui molti hanno detto che le "macchine moderne" fanno comunque bene, intendendo più o meno che la valutativa ci azzecca. Ma.... ho fatto due scatti ora, 3 minuti fa, per far capire meglio cosa intendo. Automatismo a priorità dei diaframmi, autoiso e lettura valutativa. Stessa stanza e stessa luce. Con una macchina "moderna". Guarda il quadro di Franco Angeli sul muro per esempio: o una o l'altra, non possono andare bene entrambe, giusto? Forse un'esposizione stabile avrebbe fatto meglio, no? E non ci sono tempi lunghi, qui... Chiaramente ho estremizzato inquadrando in un caso con forte controluce, ma era per rendere meglio l'idea di come la macchina sceglie, e di come potremmo volere qualcosa di diverso. Cosa volevo io qui? Cosa avresti voluto tu?

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| inviato il 01 Gennaio 2020 ore 10:35
Io scatto come sopra riportato e non ho mai avuto problemi di cali di energia creativa e di visione interpretativa. A girare due ghiere non costa nulla, certo se lo fai 1 volta l'anno non é che venga immediato, ma io ormai so che valori ho impostato girando le ghiere senza nemmeno guardare (sapendo da dove partivo). Inoltre l'energia creativa e la visione interpretativa non possono prescindere da un accurato controllo dei parametri di immagine. Esempio banale: sposa ferma con velo mosso dal vento. Se vuoi far venire mosso il velo e fermo il resto, non ti resta che impostare i tempi di scatto adeguati. Se lavori in priorità di diaframmi coi tempi di sicurezza, devi prima cambiare modalità e passare in manuale e poi impostare tutto e perdi molto più tempo che a lavorare direttamente in manuale e girare la ghiera dei tempi. |
| inviato il 01 Gennaio 2020 ore 10:35
Ovviamente le foto sono come uscite dalla camera, solo ridimensionate. |
| inviato il 01 Gennaio 2020 ore 10:49
Grazie Franco, sempre chiarissimo, solitamente io in situazioni come quella che hai creato, tendo a muovere il punto di messa a fuoco dove voglio esporre correttamente, e anche in questo caso mi fido della macchina, e nelle foto in controluce riesco quasi sempre a scattare sia una siluette in controluce che una foto con il soggetto illuminato correttamente. Forse ho dimenticato di specificare che le mie foto sono praticamente sempre a persone quasi mai faccio paesaggi! |
| inviato il 01 Gennaio 2020 ore 10:55
Vabbè Juri, se vuoi la silouhette va bene. Ma immaginiamo che Pino non la voglia... Qui (credo) si sta facendo un discorso generale, poi ognuno c'ha la storia sua... Ho solo voluto ribadire che l'esposimetro legato alla valutativa può... aver bisogno di noi. “ il 99% risolvibili con sotto o sovra esposizione. „ E grazie Rob! Il punto è proprio qui: quando e se devi correggere a ogni scatto, non fai prima a non cambiare mai? Anche io, per la foto che prevalentemente faccio scatto spessissimo in automatico correggendo. Che poi lo sai Ma in alcuni casi è, come tu dici, solo distrazione inutile. |
| inviato il 01 Gennaio 2020 ore 10:58
Beh ragazzi puoi sempre bloccare l'esposizione automatica. Anche quando faccio panoramiche dopo il primo scatto blocco l'esposizione automatica e rimarrà sempre quella. Nel 2020 con macchine sempre più avanzate gli esposimetri migliorano |
| inviato il 01 Gennaio 2020 ore 11:03
“ Beh ragazzi puoi sempre bloccare l'esposizione automatica „ Ma certo che puoi. E' dal primo post che dico che manuale o auto è la stessa cosa, se sai cosa fare. Poi c'è la funzionalità. E ognuno ha le sue preferenze operative. Ma se invece il punto è fare i puristi e difendere strenuamente il manuale, oppure i modernisti e difendere gli automatismi per principio, allora diciamocelo, che si fa prima, e parlare di fotografia non serve “ Nel 2020 con macchine sempre più avanzate gli esposimetri migliorano „ Gli esempi che ho postato vengono da una Fuji X-T20. Non è l'ultimo modello ma non mi pare preistorica... |
user19933 | inviato il 01 Gennaio 2020 ore 11:15
Rimane sempre il fatto che in manuale devi impostare due valori/due ghiere (se non tre, con l'Iso non auto) mentre nelle altre modalità hai da correggerne solo uno (o due al massimo, con l'Iso non auto). Quindi in manuale sei meno reattivo difronte all'inaspettato. Poi sicuramente ci sono macchine più ergonomiche, con i controlli fisici meglio disposti, che consentono velocità operativa in ogni caso e altre concepite meno bene che rendono più farraginoso il processo. Di base la decisione da prendere è se si preferisce IMPOSTARE oppure CORREGGERE l'esposizione della macchina. Credo che questa sia la discriminante di fondo. Almeno a livello pratico ed ergonomico due impostazioni comportano più dispendio di tempo di una unica azione di correzione. Con la prima decidi tutto tu, con la seconda “dialoghi” con la macchina, “fraseggi” con il suo esposimetro e condividi con lui una parte del lavoro. |
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