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Consigli vestiario x Norvegia ed Islanda


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avatarsenior
inviato il 25 Dicembre 2019 ore 10:43

Thanks

user12181
avatar
inviato il 25 Dicembre 2019 ore 19:39

"Da allora le mie giacche sono in cordura e cotone pesante cerato (+/- ulteriore strato impermeabile interno).
Mi fosse successo mentre ero in spedizione, cosa avrei fatto? Perdevo un braccio assiderato? "

Questa può andar bene?
i-dailymail-co-uk.cdn.ampproject.org/i/s/i.dailymail.co.uk/i/pix/2011/

avatarsenior
inviato il 25 Dicembre 2019 ore 21:23

Boh, non capisco dalla foto che materiale sia, l'ideale sarebbe provarla dal vivo

user12181
avatar
inviato il 27 Dicembre 2019 ore 7:06

Cordura sicuramente no, parrebbe qualcosa di cerato. Provarla dal vivo ormai è impossibile, Shackleton è morto nel 1922 d'infarto (forse rottura del papillare?) nella Georgia del sud (lui si interessava all'Antartide) upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/f/f4/Shackleton_Grave_SouthGeor Non aveva vicino l'efficiente cardiochirurgia d'urgenza lecchese pronta a salvargli la vita, come al sottoscritto. Interessante anche l'abbigliamento tecnico minutamente rappresentato in questo suo monumento upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/6/63/Shackleton.jpg
Mi astengo dal mostrare foto di Amundsen e Peary coperti di pelliccia, oggi questo abbigliamento scatenerebbe l'ira furiosa degli animalisti.

P.S. A proposito del mio piumino Crazy idea, piccola marca valtellinese che ha inventato la tuta per scialpinismo, non proprio gli ultimi venuti, l'ho provato il giorno di Natale con temperatura calda, di qualche grado sopra zero, nella mia passeggiata cardio di un po' più di un'ora a passo piuttosto veloce, in salita/discesa.
Qualche sensazione di umidità vicino alle ascelle in salita. Alla fine la pelle era comunque perfettamente asciutta. Mi pare un buon risultato, considerando il caldo che mantiene all'interno e la temperatura esterna alta, c'era a tratti un certo vento, tenuto benissimo. In quanto alla sua resistenza a sfregamenti su roccia (lasciamo perdere tizzoni ardenti e spuntoni arborei), la sensazione al tatto è di discreta solidità, certo non è cordura, però se è stato testato qui www.planetmountain.com/it/foto/denali-alaska-diretta-slovacca-per-davi (-40°C a 5800 m, vetta a 6190 m, nella foto è la giacca a destra www.montagna.tv/114395/luca-moroni-entra-a-far-parte-dei-ragni-di-lecc ), qualche toccatina sulla roccia granitica del McKinley (sono rimasto all'antica) forse l'ha data, comunque vedremo.



avatarsenior
inviato il 27 Dicembre 2019 ore 9:42

Conviene vestirsi a strati.. intimo in melinos, strato o strati medi (pile pesante o softshell) un sintetico se cammini molto ed hai bisogno di traspirare ed un piumino se invece rimani molto fermo. In fine un guscio (3 strati) che ti protegga da vento ed intemperie. Idem la parte inferiore: strato termico, pantalone in dwr e guscio.
Se vuoi andare sul sicuro punta su ArcTeryx, Patagonia, Columbia, Marmot

avatarsenior
inviato il 27 Dicembre 2019 ore 11:58

Grazie Antonio Aleo. Qui in zona ho trovato 1 negozio che vende Columbia ed 1 altro Salewa. La prossima settimana andrò a fare shopping.

user12181
avatar
inviato il 27 Dicembre 2019 ore 12:02

Allora Salewa, senza se e senza ma.

avatarsenior
inviato il 27 Dicembre 2019 ore 12:03

Mumunto perché? Scusa ma sono totalmente ignorante in materiaMrGreen

avatarsenior
inviato il 27 Dicembre 2019 ore 12:14

Columbia è ottima

user12181
avatar
inviato il 27 Dicembre 2019 ore 13:26

Mumunto perché?


Sì, ammetto che è un'opinione espressa in modo un po' troppo perentorio. Perché ho un loro guscio in goretex pro e un paio di pantaloni da alpinismo invernali entrambi ottimi dopo anni, molto molto confortevoli (anche se non posso dire di averli sottoposti a prove impegnative, il guscio comunque l'ho portato sia d'estate sia d'inverno), perché fa molta ricerca, perché ha la sede in territorio italiano (sud Tirolo), perché, almeno nel negozio Salewa di Chiuro, hanno un reparto outlet con prezzi scontati interessanti. Più in generale, ho capito da un pezzo che le marche italiane non hanno veramente nulla da imparare dagli altri, le marche straniere e in particolare americane, vanno bene per chi non ha una produzione nazionale all'altezza, non è il nostro caso. Poi che siano fatte un po' tutte in gran parte in Asia è un altro conto, non Montura che ha una fabbrica sua in Romania, non Crazyidea che produce molto in Valtellina e comunque sicuramente in Europa, Salewa non ricordo se in Asia o in Europa dell'est.
Su Columbia non posso dire nulla, ho guardato un po', ma mi pare che di roba veramente tecnica ci sia poco, ho guardato gli Ambassadors... veste il personale dei parchi inglesi…, corrente del golfo… Forse è roba solida (Crazyidea, per dire, piccolina com'è, è nata con Fabio Meraldi, ha fatto la storia dello scialpinismo, manda il suo piumino, per vedere se funziona, con un aspirante ragno - poi promosso ragno - sul MacKinley su una via estrema, mica pizza e fichi, lì veramente si rischia la pelle a ogni passo, già solo per venirti a raccogliere cadavere è un'impresa). Su Patagonia anche nulla da dire, anzi, ha il merito di usare ampiamente materiali riciclati. Molto attenta a un comportamento etico. Ho un gilet da anni che fa il suo dovere molto bene, come infiniti altri in verità, e una giacca Nano air hoody (200 euro) da qualche mese, con imbottitura leggera (usata da sola è per temperature freddine moderate e un po' più fredde, non propriamente invernali, comunque d'inverno non viene tolta dagli scaffali dei negozi, almeno a Lecco). Fa già molti pallini, non è impermeabile, solo un po' (molto poco) idrorepellente per il trattamento DWR, obiettivamente ho sudato più con questa sullo stesso percorso a ottobre/novembre che con il Piumino Crazy idea da -50° e 20.000 mm di colonna d'acqua l'altro ieri, quando la temperatura era abbastanza autunnale, anzi con questo non ho sudato affatto. Proprietà antivento (della giacca Patagonia) completamente assenti, cioè: traspirabilità 'nzomma, però fa passare tutto il vento che c'è. Grazie, questa è una grande novità!
Ancora un'esperienza (fuori tema in verità) su 'sta roba illustre americana. Qualche anno fa avevo preso bastoncini da trekking Black Diamond, quando il gioco si è fatto appena un pochino più duro (caduta in un buco nella neve), uno si è immediatamente spezzato in due. I vecchi Leki (ormai li ho da più di vent'anni, austriaci, d'accordo), sottoposti a prove analoghe, non hanno mai fatto una piega.

user109536
avatar
inviato il 27 Dicembre 2019 ore 13:46

Io prenderei quello che già ho per il freddo dalle nostre parti poi chiederei consiglio in Islanda. Posso immaginare che voi sarete in giro in auto, con mezzi pubblici e un po' a piedi per fotografare e che starete anche un po' in piedi fermi sempre per fare foto. Guardando come si vestono i locali e chiedendo in qualche negozio troverete di sicuro l'abbigliamento adatto. Loro hanno capi che da noi non arrivano, che usano quotidianamente e che sono pensati proprio per vivere al freddo. Certo non costeranno poco perché a quanto mi dicono lassù tutto è caro ma magari ci sono gli outlet anche lì.
Buona vacanza

avatarsenior
inviato il 27 Dicembre 2019 ore 13:50

Murmunto grazie mille xle delucidazioni

avatarsenior
inviato il 27 Dicembre 2019 ore 13:55

Salewa è un ottimo marchio a quanto so, ma personalmente non ho nulla di quest'azienda, quindi non saprei dirti. Ma ho tutte quelle che ho citato e non posso che parlartene bene. Arc Teryx credo sia il top del top, ma anche i prezzi...

avatarsenior
inviato il 27 Dicembre 2019 ore 13:58

Sì Antonio ho dato 1 occhiata...prezzi economici...MrGreen.
Purtroppo qui in zona ho trovato solo questi ed online ho molte remore causa il mio fisichetto non proprio da atletaMrGreen

avatarjunior
inviato il 27 Dicembre 2019 ore 13:59

Io prenderei quello che già ho per il freddo dalle nostre parti poi chiederei consiglio in Islanda. Di sicuro loro hanno capi che da noi non arrivano, che usano quotidianamente e che sono pensati proprio per questo e non per praticare ad esempio alpinismo o sci.


I capi della 66th North sono eccellenti, ma non so quanto si riesca a trovare qui da noi o tramite i canali online. Prezzi piuttosto alti, leggermente scontati al duty free in aeroporto al ritorno a casa dall'Islanda: www.66north.com/
Io a febbraio in Islanda avevo a -27 questa: https://www.amazon.it/gp/product/B07DWW9YLR/ref=ppx_yo_dt_b_search_asi e nessun problema di freddo. Intimo della x-bionic e capi intermedi di varie marche (Salewa, CMP, North Face...). Calzettoni termici X-bionic sopra a calzini in alpaca. Scarponi da neve CMP.

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