| inviato il 27 Novembre 2019 ore 11:30
Metto qua i miei due cents. Ho iniziato a correre circa dieci anni fa con l'unico scopo di dimagrire. L'unico consiglio che ho seguito è sempre stato di non strafare, di ascoltarmi e comunque di puntare ad almeno un'ora di attività. Nel tempo sono calato di peso e aumentato come prestazioni, ma ad un certo punto ho plafonato. Cercando di capire come migliorarmi sono incappato nel sito di Orlando Pizzolato e approfittando di un corso breve a Peschiera del Garda, mi sono iscritto. E' stata una vera manna dal cielo che consiglio a chiunque voglia cimentarsi con una certa costanza in questa meravigliosa disciplina. Questo naturalmente a prescindere dagli obbiettivi che ci si pongono. |
| inviato il 27 Novembre 2019 ore 12:22
Andrea Prima di correre ho copiato tutti gli esercizi del video! Grazie |
| inviato il 27 Novembre 2019 ore 12:55
Bene , se vuoi altro basta cercare " andature atletica" |
| inviato il 27 Novembre 2019 ore 12:58
Ok! |
| inviato il 27 Novembre 2019 ore 13:25
Si dividono le scarpe per macro categorie per comodità.Le A3 sono scarpe da allenamento con buona ammortizzazione ma con appoggio del piede neutro, anche le A2 sono da allenamento ma per atleti leggeri e veloci,oppure da gara per corridori piu' pesanti,ma il supporto di ammortizzazione è minore.Ultimamente si trovano delle A3 sempre piu' leggere quasi A2,oppure ci sono delle scarpe sempre con l'appoggio neutro ma per corridori piu' pesanti. Dopo un certo numero di chilometri si osserva un consumo della suola all'interno e l'inclinazione del tallone,per un movimento del piede e allora per evitare il cedimento della suola si inserisce un supporto anti pronazione(movimento naturale del piede piu' accentuato),che è presente nei modelli A4 ma anche leggermente in alcune scarpe A2 e perfino ci sono scarpe neutre che si adattano un po' di piu' al piede rispetto ad altre. Con le A2 se il corridore spinge riesce a trasferire in modo piu' reattivo la velocità,altrimenti si prendono solo piu' urti ai tendini nell'impatto ai muscoli e alle articolazioni. Quando si dice che in fotografia l'attrezzatura non serve.... |
| inviato il 27 Novembre 2019 ore 14:18
Caputo Grazie a te ci ho capito qualcosa! Ps: in effetti ci sta il parallelo con l'attrezzatura fotografica |
| inviato il 28 Novembre 2019 ore 8:36
Per tornare sul cardiofrequenzimetro, non lo definirei come una minchiata. Per chi è alle prime armi e non ha la possibilità di uscire con gente esperta, imparando ad usarlo è un ottimo strumento, utile e che spesso evita ai principianti di correre a caxxo. La propria frequenza la si può "sentire" quando si ha una buona esperienza. Poi c'è gente esperta, con migliaia di km sulle gambe, che ormai sa quello che vuole e come ottenerlo e magari non lo usa perché compensa con l'esperienza. Ripeto secondo me: 1. visita medica 2. info basilari dai vari siti e/o amici esperti 3. scarpe adatte (se non si hanno problemi delle A3 come consigliato vanno benissimo) 4. cardiofrequenzimetro 5. stretching, io per esperienza sul mio fisico lo trovo indispensabile. |
| inviato il 28 Novembre 2019 ore 9:45
Io ce l'ho il cardio frequenzimetro.. non mi sento così esperto da farne a meno. Potreste consigliarmi il modo corretto di utilizzarlo? |
| inviato il 28 Novembre 2019 ore 9:50
“ Io ce l'ho il cardio frequenzimetro.. non mi sento così esperto da farne a meno. Potreste consigliarmi il modo corretto di utilizzarlo? „ Scusa Daniele, intendi il modo corretto per massimizzarne la precisione o su che ritmi impostare gli allenamenti? |
| inviato il 28 Novembre 2019 ore 10:44
Che ritmi tenere in allenamento Penso sia abbastanza preciso .. metto una fascia al petto col frequenzimetro e mi riporta i dati nell'orologio .. se eccedo mi segnala un bip (ad esempio quando sale la frequenza in uno scatto) |
| inviato il 28 Novembre 2019 ore 11:36
La fascia al petto l'ho abbandonata perché mi dava fastidio. Spesso perdeva pure il segnale, ma ho risolto con un po' di gel da ECG. Adesso uso Garmin da polso, sicuramente meno preciso, ma decisamente più comodo. Premesso che ogni atleta è mondo a sé, considerando un allenamento normale, con un percorso collinare intorno ai quindici chilometri, una temperatura intorno ai quindici gradi e un passo intorno ai 5 min/ km, sto sui 140/150 bpm. La scheda allenamenti che mi aveva preparato Pizzolato prevedeva di alternare dei lenti -basandosi esclusivamente sulla frequenza e non sul passo- intorno ai 120/130 e dei corti veloci stando sui 150/160. Quindi penso che tutto l'intervallo che va dai 120 ai 160 sia utilizzabile senza particolari inconvenienti. Naturalmente, più ci si allena, più scende il ritmo cardiaco a parità di condizioni. Penso che l'importante, a parte casi eccezionali, sia non andare mai in affanno. E questo te lo insegnano l'esperienza e la conoscenza del percorso. |
user12181 | inviato il 28 Novembre 2019 ore 11:36
“ Per chi è alle prime armi e non ha la possibilità di uscire con gente esperta, imparando ad usarlo è un ottimo strumento, utile e che spesso evita ai principianti di correre a caxxo. La propria frequenza la si può "sentire" quando si ha una buona esperienza. Poi c'è gente esperta, con migliaia di km sulle gambe, che ormai sa quello che vuole e come ottenerlo e magari non lo usa perché compensa con l'esperienza. „ Discorso sensato. Faccio peraltro notare che è abbastanza frequente vedere nelle gare di fondo di altissimo livello (ciclismo, sci ecc.) atleti con la fascia cardio. P.S. Ma sicuramente si alzerà qualcuno a sentenziare che anche questo è un "falso mito", una "minchiata", che il sensore al polso è altrettanto o più preciso. E naturalmente ci sarà il super aggiornato a dichiarare che queste sono tutte "minchiate" ormai obsolete, che ci sono magliette con sensori che ti fanno l'Ecocardiocolordoppler in movimento e all'occorrenza ti infilano anche uno stent. |
| inviato il 28 Novembre 2019 ore 11:40
“ ...e all'occorrenza ti infilano anche uno stent. „ LOL!!! A me basterebbe uno che mi carichi in macchina.   |
user12181 | inviato il 28 Novembre 2019 ore 11:42
Forse basterebbe una cardioaspirina sotto la lingua… |
| inviato il 28 Novembre 2019 ore 11:44
“ Forse basterebbe una cardioaspirina sotto la lingua… „ Non ne so il motivo, ma conosco più di qualche atleta che ne fa uso. Però siamo in un altro contesto sportivo. |
Che cosa ne pensi di questo argomento?Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!
Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 251000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista. |

Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info) |