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Bianco e nero - come lo realizzate (Photoshop vs LR)


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avatarsenior
inviato il 19 Ottobre 2019 ore 17:06

Io parto sempre dallo sviluppo raw prima a colori, poi passo a silver efex per l'elaborazione in B/N

user86925
avatar
inviato il 19 Ottobre 2019 ore 17:11

jpg on camera con contrasto al massimo e nitidezza al minimo...

se la partenza e' una foto a colori, cosa assai rara, tolgo la saturazione e aggiungo a palla il contrasto facendo attenzione a non bucare i bianchi, altrimenti con le curve chiudo le ombre...tempo totale per ogni foto 2 - 3 secondi

avatarsenior
inviato il 19 Ottobre 2019 ore 17:47

@Martitton

"..i...la stampa è affascinante! "

E...soprattutto, le stampe vanno viste, gustate sulla carta.

Il solo parlare di stampe ha poco senso, è come………….. descrivere, parlare di una bella ragazza ma senza vederla di persona!

Se c'è l'opportunità, ci troviamo con le stampe alla mano!

avatarsenior
inviato il 19 Ottobre 2019 ore 17:49

@Nove. Ecco un jpg direttamente in camera, con i settaggi che vi ho riferito...
www.juzaphoto.com/galleria.php?t=3327873&l=it

avatarsenior
inviato il 19 Ottobre 2019 ore 22:44

Lo so, voi siete artisti ed io per nulla, ma tutto quello sfocato e quella grana sarà anche vintage ma a me non piace per nulla. Le foto di Alessandro Pollastrini invece mi piacciono molto.

avatarsenior
inviato il 20 Ottobre 2019 ore 0:05

Tranquillo: e' tutta questione di gusti !

avatarsenior
inviato il 20 Ottobre 2019 ore 6:42

"ma come si fa a far vedere le anteprime delle foto qui?

1) Inserisci le tue foto in formato giusto, tipo 1200 x 844 Px, nelle gallerie personali Juza, poi vai nella pagina della fotografia e la guardi a formato pieno: in cima, il browser ti mostra il link, e devi copiare il numero presente alla fine del link.

2) quando scrivi nel post, clicchi sul rettangolo che riporta "IMG", e ti appaio nel testo due caselle con la scritta IMG e /IMG.

3) Aggiungi un 2 dopo le due scritte IMG nelle caselline

4) Incolli nel post il numero del link copiato, in mezzo al comando [IMG2]***Incolla qui***[/IMG2] il numero appena copiato.

e ti appare l'anteprima nel testo

Per vedere la foto più grande, basta cliccarci sopra.

avatarsenior
inviato il 20 Ottobre 2019 ore 7:16

"Tranquillo: e' tutta questione di gusti ! "

Occhio che ci sono gusti buoni e gusti cattivi!

Detta in altre parole, ci sono dei canoni tecnici che permettono di realizzare fotografie con stampa tecnicamente buona, o ineccepibile, ottima, ed il non rispettarli, porta a fotografie invece scadenti come stampa.

La grande modulazione dei grigi e dei colori, estesa soprattutto ai toni delicati molto chiari, ossia il leggere bene nelle alte luci, ed estesa ai toni forti dei grigi scuri, ossia la possibilità di leggere dettagli e colore nelle ombre scure, danno immagini con effetto 3D e sono attrattive per l'occhio umano, che invece rifugge le patacche bianche e le patacche nere, come pure le zone confuse, "impiastricciate".

Su questo non c'è nulla da fare, la nostra psiche è fatta così, che piaccia o no, ed il non rispettare questi canoni, ossia il non rispettare la NOSTRA natura porta ad immagini giudicate sgradevoli da che le osserva.

Fate stampe con buona lettura dei dettagli e colori nelle alte luci ma soprattutto nei grigi molto scuri NON è, e per nulla, compito facile, è molto difficile, richiede la correzione cromatica e tonale delle immagini in quelle aree, solo in quelle, perché la curva caratteristica dei sensori nei confronti del colore è una retta che declina con l'aumentare degli ISO, nelle ombre il sensore legge male, o malissimo, i colori, non li registra allo stesso livello dei colori in luce media o forte.

L'occhio umano quei colori in zona scura invece li registra bene: se non aggiungi colore (in modo invisibile, naturale) nelle basse luci, la foto diventa squallida nelle basse luci, morta, perde vivacità, è "piatta", e se vai a fare la conversione in B&N, nelle basse luci diventa o una patacca molto scura, o comunque "impiastricciata", non ci si legge e viene ripudiata.

Per fare quel lavoro lì in digitale NON basta solo della conoscenza, ma ci vuole anche dell'attrezzatura, peraltro costosa, ossia monitor a grande gamut, tenuto in specifica con calibrazione frequente, e stampante a grande gamut pure quella, con carta opportuna.


Chi fa male il fotoritocco e/o non ha l'attrezzatura appropriata, incappa sempre in questo problema, SEMPRE E COMUNQUE, perché questo problema NON si può evitare, è impossibile, semplicemente perché il sensore ha quella curva caratteristica, retta inclinata in basso, di risposta alla profondità di bits colore con il diminuire della luce che riceve, e questo impatta sia sul colore che, e soprattutto, sul B&N.

Le immagini diventano impiastricciate, sgradevoli, smorte ed allora il "trucco" il rimedio, del c azzo, al quale ricorrono tutti i cattivi ed ignoranti stampatori, è quello di aumentare a bestia il contrasto, non sanno fare stampe modulate bene in alta e bassa luce ed allora aumentando a bestia il contrasto eliminano in stampa quei toni che gli rompono le palle.

Peccato però che aumentare fortemente il contrasto peggiora ancor più l'immagine.

E la peggiora perché l'aumentare il contrasto fortemente, per recuperare quell'impiastricciamento, porta ad ulteriore perdita di effetto 3D, dovuta all'aumento in immagine delle aree dove sono presenti patacche bianche e patacche nere.

Le foto perdono di vivacità, si appiattiscono ancora di più ed assumono il tipico aspetto di fotocopie in B&N, è il famigerato "effetto fotocopia".


Chi fa quelle troiate lì dice sempre, invariabilmente, che a lui piacciono le foto molto contrastate, ma la realtà è che a fare fotografie modulate bene con grande estensione tonale e cromatica lui non sa, e nemmeno da lontano, da che parte cominciare e tantomeno finire.

Ed infatti si vede veramente tanto, ma tanto pattume non solo sul web ma anche in mostre di stampe.


Comunque, le stampe serie, quelle a cui fare riferimento, si trovano in mostre serie, tipo quelle di Salgado o di McCurry, o di altri simili, ci vogliono mostre di quel livello, e quella qualità lì va fatta nelle nostre stampe, e si fa, ci si riesce con conoscenza ed attrezzatura opportuna, comunque gestibile anche in casa.

Per chi ama il B&N, prenda a riferimento le stampe fatte oggi, da stampatori seri, tipo Dominic Granier o Natalie Lopparelli, tanto per citare un paio di nomi, ma anche opere B&N del passato vanno benissimo, tipo le foto di Ansel Adams, che si stampava da sé le sue foto, Minor White idem, Robert Mapplethorpe, etc.


Occhio che sono QUELLE stampe lì di foto in B&N da prendere come riferimento per le nostre fotografie stampate in B&N, son quelle di quella gente lì, e NON le fotocopie in B&N, quelle son troppo facili a farsi e son brutte tremende.

avatarsupporter
inviato il 20 Ottobre 2019 ore 7:31

Il problema del bn, vedendolo a monitor, non credo siano i bianchi o i neri neri. Un amico ha un costosissimo tv oleg, i suoi neri sono molto meglio del nero più nero del mio monitor. Sono i toni di grigio che fanno la stampa, il contrasto fra questi toni e non so se uno o dieci profili standard possano generare belle immagini bn. Già in fase di ripresa si usavano i filtri proprio per lavorare sulla gamma di toni e sulla trasposizione dei colori in toni di grigio. Il verde nei ritratti, l'arancione nei paesaggi.. ma anche il giallo o il rosso.. rarissimi i filtri azzurri ciano blu o violetto.
I filtri in macchina danno una simile resa. Ma sempre basata su un profilo che potrebbe non essere adatto o comunque da regolare.
Per questo ho scritto che si va ad occhio, almeno, io faccio così, regolo il contrasto dei mezzo toni ad occhio, foto per foto e nella stessa foto con “pennelli”, più o meno quello che si faceva con le mani o con le mascherine in fase di stampa.

avatarsenior
inviato il 20 Ottobre 2019 ore 7:40

Il "problema" NON sono mai i Bianchi o i Neri, mai, l'ho scritto anche sopra, quelli sono facilissimi a farsi.

Il problema è fare in immagine una resa ottimale, credibile, dei toni intermedi ed ancor di più dei toni delicatidnei grigi chiari e molto chiari, e dei grigi scuri e molto scuri.

Quello è il problema.

Esempio:




RAW





Immagine finita

Stampa A3, e si legge ancora nelle ombre, come nelle alte luci: questo implica che devi sapere, e bene, che cosa è in grado di fare il tuo sensore (per me della D4) PRIMA dello scatto, altrimenti poi la foto non la fai, non ce la fai.

Quella è a colori, ma la si più fare in B&N.

Oltre a sapere come fare, ti ci vuole monitor calibrato sui giusti valori ed una stampante che i toni tenui te li stampa bene

Questa si regge solo sui toni grigi intermedi, ma ha bisogno del nero e bianco per esaltarli




Idem






Questa





E' estremamente difficile da fare, veramente difficile, contrasto in scatto elevatissimo, ma tirandoli fuori e modulandoli opportunamente in stampa, i toni sottili, chiari e scuri, ci sono tutti: li devi PRIMA vedere a monitor, il che significa che il monitor DEVE essere calibrato bene sulla stampante, e DOPO la stampante te li DEVE stampare, e quindi ci vuole una stampante in grado di farlo, ci vuole una stampante professionale, una da tre palle una lira non te li stampa.


Comunque, se aumenti il contrasto, quelle stampe le ammazzi, mentre così si leggono tutti i grigi intermedi dal Bianco puro al Nero.

CLICCARE SULLE IMMAGINI PER VEDERLE GRANDI!


avatarsenior
inviato il 20 Ottobre 2019 ore 18:21

Tieni conto che io potrei ricercare appositamente immagini con pochi toni di grigio e contrasti sparati e percio' impostare il corretto flusso di lavoro per ottenerle, a partire dall'illuminazione del soggetto, passando per la lente, sensore e impostazioni software.... una foto tecnicamente al massimo delle sue possibilita' tonali potrebbe soddisfarmi meno di una meno ricca di gradazioni, .... ribadisco che secondo me e' sempre questione di gusti.

avatarsenior
inviato il 20 Ottobre 2019 ore 18:44

Sicuramente è questione di gusti (in quel che si fa e che si apprezza).
Ma Pollastrini ha pienamente ragione: conoscere il bianconero e "saperlo fare" è una cosa.
Tirare i contrasti a palla, che acchiappano con poca fatica è un'altra.

Per come la vedo io, superare la precisione adamsiana ci sta: io per primo, oggi e dopo qualche decennio di solo bianconero, non ho più particolare interesse a quell'impostazione espressiva.
Ma un conto è deciderlo se un'idea di cosa fare ce l'hai.
Un altro conto è scegliere una via di comodo per darsi il tono da artista.

Tradotto in pratica: non basta contrastare abbestia per essere Brandt.
Anche se si fa prima ;-)

user177356
avatar
inviato il 20 Ottobre 2019 ore 18:46

Alessandro, grazie per tutte le informazioni.

Ripeto però la domanda: se uno non stampa in proprio ma si rivolge ad uno stampatore (peraltro online), come fa?

avatarsenior
inviato il 20 Ottobre 2019 ore 20:12

@FrancescoMerenda:. Hai detto bene ! "Deciderlo se un idea di cosa fare ce l'hai".
Occorre avere un progetto, pianificare gli scatti prima di farli, conoscere il mezzo tecnologico a disposizione, controllare le condizioni esterne e sapere a priori dove si vuole arrivare e a chi. Senno' puoi fare pure il turista in automatico.

avatarsenior
inviato il 20 Ottobre 2019 ore 20:19

@FrancescoMerenda:. Hai detto bene ! "Deciderlo se un idea di cosa fare ce l'hai".


Per inciso, mi riferivo solo all'aspetto del saper fare bianconero ;-)
E volevo dire: se un bianconero "perfetto" (mi si passi la semplificazione) lo sai fare ok.
Sennò è solo comoda scorciatoia e, per come la vedo io, a valore zero: non è che il progetto, anche se la modernità fotografica lo ha eletto a totem, risolve e conclude Cool

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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