| inviato il 04 Ottobre 2019 ore 19:35
“ LR lo usi anche da telefono o tablet, a dire il vero. „ Si ma rimane comunque un'applicazione non proprio per uso comune. Avendo l'abbonamento non so quali siano le limitazioni per chi la usa senza. “ l'intelligenza artificiale applicata a questi software serve invece per aumentare , o quanto meno a coadiuvare, la creatività dell'essere umano che utilizza questi tool, il quale non deve più occuparsi di fare decine di operazioni ripetitive (click, trascina, sposta, taglia, annulla, ri-sposta, ingrandisci, diminuisci, ecc...) per raggiungere il risultato voluto, compiti che vengono demandati all'AI, ma dedicare il proprio tempo a procedimenti più creativi ed ispirati. „ Con questa scusa di venire in aiuto della produttività e dell'uomo in generale, l'essere umano non farà più nulla con il proprio cervello se non quello di produrre "cose" che diminuiscano l'impegno fisico e cerebrale, tanto da diventare vegetali... Un po' disastrosa come analisi ma se ci pensi si cerca sempre di ridurre l'intervento umano perchè qualcuno si inventa delle necessità, con la scusa di aumentare il tempo per noi stessi, per la famiglia etc etc... Una grande cazzata perchè non mi pare che le ore di lavoro siano diminuite... anzi... |
| inviato il 04 Ottobre 2019 ore 19:59
Concordo Hires |
| inviato il 04 Ottobre 2019 ore 20:25
Si ma in Potoshop, Lightroom, o qualsiasi altro software di fotoritocco puoi fare le stesse cose anche in meno di un secondo con dei pre set. La differenza tra app per smartphone e software per pc sta nella quantità di funzioni e nella potenza di calcolo hardware, tutto ovviamente a favore del secondo. Dici che la fotografia è destinata a diventare un'arte di nicchia, in realtà lo è sempre stata. Che poi si vedano come dici foto bellissime scattate da chi non sa nulla di fotografia, ammesso e non concesso che per fare un'affermazione del genere si debba conoscre la persona che ha fatto la foto, non mi stupisce. Tra la moltitudine di immagini che ogni giorno vengono caricate sui social può esserci anche uno scatto straordinario riuscito per puro caso. |
| inviato il 04 Ottobre 2019 ore 20:34
Possono sviluppare tutta la IA che vogliono, la fotografia rimarrà fotografia fin quando questa IA ne sta al di fuori. Perché la vera fotografia si segue dalle impostazioni di scatto sino all'ultimo intervento di post-produzione, così da poter liberare l'idea del fotografo attraverso la sua immagine. Nel momento in cui qualcuno o qualcosa interviene nel processo creativo, per me, a quel punto di artistico, personale e genuino non c'è più nulla... |
| inviato il 04 Ottobre 2019 ore 20:48
Torno un attimo alla riflessione iniziale... Con una domanda un po' bruta, ma che credo riassuma bene. Adesso mia figlia ha 8 mesi. Nei prossimi 10-15 anni, riuscirò a farle capire la differenza tra "reale" e "virtuale"? Non ne sono così convinto. Non stiamo parlando di strumenti, ma del modo di fruire ed approcciarsi alle immagini... |
| inviato il 04 Ottobre 2019 ore 20:54
“ Con questa scusa di venire in aiuto della produttività e dell'uomo in generale, l'essere umano non farà più nulla con il proprio cervello se non quello di produrre "cose" che diminuiscano l'impegno fisico e cerebrale, tanto da diventare vegetali... Un po' disastrosa come analisi ma se ci pensi si cerca sempre di ridurre l'intervento umano perchè qualcuno si inventa delle necessità, con la scusa di aumentare il tempo per noi stessi, per la famiglia etc etc... Una grande cazzata perchè non mi pare che le ore di lavoro siano diminuite... anzi... „ Stiamo sempre parlando di AI applicata a Photoshop e simili o oppure stiamo divangando su discorsi più generali e astratti? Perché allargando il discorso secondo me poi si finisce come Lino Banfi in "Vieni Avanti ×" Rimandendo a PS, per scontornare un oggetto ora - grazie anche ai nuovi algoritmi "intelligenti" - ci si impiega un bel po' di tempo in meno rispetto a qualche anno fa: a me questa diminuzione di impegno fisico e mentale non mi pare che mi abbia fatto diventare un vegetale, anzi mi lascia più tempo per dedicarmi alla parte creativa della post produzione. E lo stesso vale per il context-aware e le sue capacità sempre più avanzate ed "intelligenti": perché far cancellare un cestino all'AI invece di perdere mezz'ora (si fa per dire, eh) per farlo a mano, diminuendo quindi il mio impegno fisico e mentale in quella fase del retouching dovrebbe ridurre anche le mie capacità senzienti e minare la mia vena creativa? |
| inviato il 04 Ottobre 2019 ore 21:12
Preferisco i risultati di DXO |
| inviato il 04 Ottobre 2019 ore 21:59
“ Stiamo sempre parlando di AI applicata a Photoshop e simili o oppure stiamo divangando su discorsi più generali e astratti? Perché allargando il discorso secondo me poi si finisce come Lino Banfi in "Vieni Avanti ×" :-P Rimandendo a PS, per scontornare un oggetto ora - grazie anche ai nuovi algoritmi "intelligenti" - ci si impiega un bel po' di tempo in meno rispetto a qualche anno fa: a me questa diminuzione di impegno fisico e mentale non mi pare che mi abbia fatto diventare un vegetale, anzi mi lascia più tempo per dedicarmi alla parte creativa della post produzione. E lo stesso vale per il context-aware e le sue capacità sempre più avanzate ed "intelligenti": perché far cancellare un cestino all'AI invece di perdere mezz'ora (si fa per dire, eh) per farlo a mano, diminuendo quindi il mio impegno fisico e mentale in quella fase del retouching dovrebbe ridurre anche le mie capacità senzienti e minare la mia vena creativa? „ Non così astratti come possa sembrare... solo che adesso non te ne rendi conto perchè i passaggi sono graduali e minimi ma prova a rivedere questo discorso tra qualche anno quando con un "click" farai molte più cose in un colpo solo...lasciando spazio alla tua creatività... spazio che si ridurrà sempre di più perchè sarai assuefatto dalla comodità di fare un solo click ;) Tutti questi bei discorsi possono tranquillamente passare da Photoshop alle auto che ti svegliano se dormi (questo magari è utile) o che parcheggiano da sole................... con monitor sempre più pieni di funzioni che alla fine ti distraggono più dello smartphone in mano. E allora invece di mettere le funzioni su di un display decentrato che distrae il guidatore, perchè non mettere tutto direttamente sul parabrezza? Poi si capirà che sul parabrezza verrà compromessa la visibilità, ma nel frattempo la macchina sarà in grado di andare da sola e tu effettivamente potrai dormire mentre guidi e quindi il tuo cervello sarà sempre più atrofizzato nel non fare un beneamato × per il 90% della tua vita quotidiana, perchè poi arriveranno i robot che ti lavano, stirano, cucinano e ti portano a spasso il cane... Vedi come ci vuole poco? scherzando ma non troppo... |
| inviato il 04 Ottobre 2019 ore 22:10
Quoto Hires. Hai totalmente ragione. E piu' sei “babbo” e piu' sei gestibile da chi tiene le redini. Loro puntano a quello. A loro non frega nulla semplificarci la vita, a migliorarcela, ma solo ad avere piu' persone in pugno per far far loro quello che vogliono. |
| inviato il 04 Ottobre 2019 ore 23:33
“ Non così astratti come possa sembrare... solo che adesso non te ne rendi conto perchè i passaggi sono graduali e minimi ma prova a rivedere questo discorso tra qualche anno quando con un "click" farai molte più cose in un colpo solo...lasciando spazio alla tua creatività... spazio che si ridurrà sempre di più perchè sarai assuefatto dalla comodità di fare un solo click ;) Tutti questi bei discorsi possono tranquillamente passare da Photoshop alle auto che ti svegliano se dormi (questo magari è utile) o che parcheggiano da sole................... con monitor sempre più pieni di funzioni che alla fine ti distraggono più dello smartphone in mano. E allora invece di mettere le funzioni su di un display decentrato che distrae il guidatore, perchè non mettere tutto direttamente sul parabrezza? Poi si capirà che sul parabrezza verrà compromessa la visibilità, ma nel frattempo la macchina sarà in grado di andare da sola e tu effettivamente potrai dormire mentre guidi e quindi il tuo cervello sarà sempre più atrofizzato nel non fare un beneamato × per il 90% della tua vita quotidiana, perchè poi arriveranno i robot che ti lavano, stirano, cucinano e ti portano a spasso il cane... „ Secondo me hai visto troppi film di fantascienza, quasi quanto me.  Sono ormai più di vent'anni che Deep blue ha battuto Kasparov, quindi quelli che tu chiami "passi minimi e graduali" sono la realtà ormai da decenni (figurati che di "singolarità tecnologica" si discuteva già negli anni 50/60). I sistemi esperti, che sono una delle branche dell'intelligenza artificiale, sono in uso (non in sperimentazione, ma proprio in USO quotidiano) da decenni, anche per sistemi critici come il monitoraggio delle dighe e delle centrali nucleari, oltre ovviamente alla robotica, alla gestione dei voli aerei, nella finanza, nello studio delle malattie e dei virus, ed in tanti altri campi industriali, scientifici e commerciali. Solo che ultimamente questo termine "AI" è diventato molto di moda, soprattutto nel marketing, e viene enfatizzato sempre di più spacciandolo come una novità, come qualcosa di avveneristico, come se il futuro fosse arrivato oggi nei nostri PC e nei nostri telefonini, quando in realtà le applicazioni di questa branca dell'informatica sono ormai entrati da diversi anni nel nostro quotidiano e che ci semplificano la vita di tutti i giorni senza che nessuno si sia fatto troppi problemi dall'utilizzarli o che ci siano stati crolli nei nostri livelli di creatività umana (anche se a vedere molti giovani di oggi chini sui loro telefonini qualche dubbio mi viene ) |
user90373 | inviato il 04 Ottobre 2019 ore 23:53
Tutto molto bello, comodo, facile ed invitante ma solo fino a quando riusciremo nel poterne fare a meno. |
| inviato il 05 Ottobre 2019 ore 0:08
Ricordo che fino a qualche anno fa l'IA in fotografia funzionava benissimo. Faceva tutto lei e mai visti topic su problemi di demosaicizzazione o apertura ombre quando si usava la pellicola |
| inviato il 05 Ottobre 2019 ore 7:47
@Catand: quoto al 100% Se si va a vedere la produzione di ricerca nel mondo, negli ultimi 5 anni c'è stato un aumento esponenziale del deep learning e di tutto quello che ha a che fare con reti neurali. Applicate a qualsiasi campo della scienza e conoscenza umana. A guardare bene, la ricerca sull'AI sembra rispondere al problema fondamentale della contemporaneità, la mancanza di tempo "libero" di cui tutti soffriamo, soprattutto se ci confrontiamo con le generazioni passate. La ricerca dell'innovazione è insita nel genere umano, altrimenti saremmo ancora primati in cerca di banane. Senza questa volontà di ricerca, di migliorare le condizioni di vita (qualsiasi esse siano) la fotografia non ci sarebbe. Anche i pittori di fine ottocento vedevano la fotografia come la fine del mondo: lo è stato per alcuni, ma l'arte ha continuato ad andare avanti. Senza l'avvento della fotografia, ad esempio, non avremmo l'arte contemporanea. Non ci sarebbe potuto essere il cubismo: Braque e Picasso si sarebbero dovuti accontentare di fare ritratti a questo o quell'industriale senza avere il tempo per sviluppare la loro visione delle cose. Liberare il tempo, IMHO, libera la mente e permette all'essere umano di fare quello che una AI, per il momento, non sembra essere in grado di fare: trasmettere attraverso l'arte il proprio vissuto e i propri demoni. |
| inviato il 05 Ottobre 2019 ore 7:54
io a volte per curiosità o per pigrizia clicco sulle impostazioni predefinite del software che uso per vedere come il programma "vede" la foto e come invece la voglio io. A volte ci prende, ma più spesso devo cambiare totalmente i parametri |
| inviato il 05 Ottobre 2019 ore 15:59
Grazie per le risposte. Comunque quello che intendevo non era tanto l'IA come mezzo per risparmiare tempo in compiti ripetitivi, quanto il cambiamento che questa comporterà, sopratutto spinta da major, Corporation o big company chiamatele come volete, nella percezione che le persone avranno di molte cose che adesso noi diamo per scontato. Un dispositivo, qualunque sia, scatta una foto, il sistema software imposta i parametri necessari, sistema l'immagine in termini di luce, composizione, drop, sostituisce elementi, ne rendi migliori altri, applica filtri e .... trasforma la foto in un bellissimo esperimento di foto ritocco o forse neanche più quello. Una volta sdoganata l'idea di certe foto......miliardi di persone ormai riescono a vedere le foto solo "alla Instagram" , esisterà un futuro per la fotografia intesa come la intendiamo oggi ? |
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