| inviato il 27 Settembre 2019 ore 22:29
mancava valgrassi io su merklinger ho qualche riserva in realtà, ma tutto è lecito se si porta a casa lo scatto |
| inviato il 27 Settembre 2019 ore 23:12
@Gma ci sono, ci sono! Dedico Agosto e soprattutto la settimana di Ferragosto a prove che conduco con rigore scientifico, come fossero un mini-progetto di ricerca. Quest'anno ho voluto indagare perché i Foveon subiscono meno la diffrazione dei Bayer. Pesantino per chi non ha familiarità con approcci di questo tipo www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=3244007&show=13 Ed ecco un esempio limite di Merklinger applicato. SIGMA Merrill dp2m, obiettivo 30/2.8 chiuso a f/16. La distanza dalla Sony è meno di 50cm. Secondo Merklinger dovrebbe essere a fuoco qualsiasi particolare più grande di 30/16=~2mm. Quasi si leggono i caratteri sull'obiettivo Planar! Il fuoco è a infinito.
 Quello che ha chiesto Marco all'inizio è bene rappresentato qui: flic.kr/p/2gHqpWA È scaricabile in JPG integrale da Flickr. Ancora f/16 focheggiato a infinito ottico. Se lo scaricate, notare come sia perfettamente a fuoco lo sfondo (ovviamente) e tuttavia l'erba in primo piano sia ben definita, proprio quello che cerca Marco per i suoi fiori con le montagne nello sfondo. Con un 14mm basta f/11 (14/11=~1.3mm). Con l'iperfocale verrebbe meglio l'erba vicina, ma lo sfondo sarebbe meno nitido. Merklinger si applica se interessa lo sfondo più del primo piano, come è ovvio. |
| inviato il 27 Settembre 2019 ore 23:41
Interessante quello scritto da Valgrassi. E grazie proprio alla sua ultima frase capisco perché ho sempre preferito utilizzare l'iperfocale piuttosto che Merklinger. Alla fine per come è abituato il mio occhio/cervello preferisco avere il primo piano più nitido e sacrificare leggermente lo sfondo, il tutto mi sembra più naturale. In ogni caso è bene conoscere tutti e 2 i procedimenti, poiché in alcune situazioni Merklinger potrebbe essere più appropriato. |
| inviato il 28 Settembre 2019 ore 0:10
@ Marco Gazzato "Ecco la foto in oggetto come esempio: www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=3308363" Per me la foto è ok, in una prospettiva con un oggetto di interesse vicino (margherita) mi pare che corrisponda ad una visione naturale quella in cui i monti lontani sullo sfondo siano un pochino meno nitidi. Lo sono a sufficienza, se guardi la foto nel suo insieme. Nessun problema anche se la stampi grande. Per il monte nitido: un medio tele con fuoco su infinito. |
| inviato il 28 Settembre 2019 ore 0:20
@Simone la foto in oggetto sembra ideata apposta per Merklinger. Così com'è appare spezzata in due in termini di maf. |
| inviato il 28 Settembre 2019 ore 3:30
Commissario ricordati che le parole sono come le pietre ... |
| inviato il 28 Settembre 2019 ore 3:44
Hai ragione Walther, come politico sarei anche più scadente di quanto non sia come fotografo, e se ti capitasse di leggere il mio libro ti renderesti conto di quanto sia scarso anche in questa veste ancor più di quanto non sia irrilevante come fotografo, però non mi piace nascondermi dietro a un dito o, peggio, dietro le parole ... piuttosto voglio continuare a essere il bambino che davanti all'evidenza dei fatti esclama : il Re è nudo! |
| inviato il 28 Settembre 2019 ore 3:48
Ah, a proposito: la fotografia macro e la fotografia close-up sono due cose un poco diverse. In buona sostanza si può dire che la prima inizia dove termina la seconda. |
| inviato il 28 Settembre 2019 ore 5:26
@Valgrassi: premetto che ammiro la tua preparazione, e più di chiunque altro qui dentro hai il merito di aver diffuso articoli che meritano di essere letti 4 volte almeno. Però all'atto pratico, sotto una determinata focale, non trovo differenze tra i due metodi: pensiamo a un grandangolo.. |
| inviato il 28 Settembre 2019 ore 6:16
Caro Marco ma su quale distanza hai messo a fuoco? Il calcolo dell'iperfocale presuppone che il punto di messa a fuoco sia compreso fra i 2 estremi, in tal caso 18.85 ed infinito l vecchi obiettivi analogici erano dotati delle opportune tacche: si posizionava l'infinito su quella relativa al diaframma impostato e si vedeva per la tacca opposta qual'era l'altro estremo di distanza a fuoco per quel diaframma; nel tuo caso il punto di iperfocale l'avresti trovato ad una distanza intermedia, supponiamo 50 cm (quel calcolo dovrebbe servire per darti questa distanza) Non so se sono stato chiaro, ma se potessi mostrarti una vecchia ottica sarebbe tutto di immediata comprensione |
user175007 | inviato il 28 Settembre 2019 ore 6:32
se la PDC non esiste scattare a f2 o f8 è lo stesso ma così non è |
| inviato il 28 Settembre 2019 ore 7:11
@Paolo “ e se ti capitasse di leggere il mio libro „ dove lo trovo? grazie! @Gma differenze: - con Merklinger scegli tu la grandezza del dettaglio da tenere a fuoco; - mediamente è più facile trovare l'infinito ottico piuttosto che una distanza iperfocale quando fra primo piano e sfondo può anche esserci niente; - Merklinger spiega "lo stacco dei piani" delle MF; - vale allo stesso modo per un telefonino e un banco ottico; - PERÒ NON È UNA PANACEA |
| inviato il 28 Settembre 2019 ore 7:54
Commissario ricordati che le parole sono come le pietre ... Certamente, ma non sono cementate tra di loro si possono anche spostare o sostituire. Se la profondità di campo la chiamiamo...che ne so...zona di nitidezza percepita (la famosa znp )potrebbe andare meglio? |
user117231 | inviato il 28 Settembre 2019 ore 8:07
Si..meglio, ma anche uguale.. tanto io rimango con f/11 a 1/3 sotto del fotogramma, e la calcolatrice la lascio ai matematici. |
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