| inviato il 08 Settembre 2019 ore 14:18
Alessandro, ma cosa c'entra. Depura gli scatti dalle luci bruciate ad entrambe le sensibilità - gli scatti dove si vede il muro sullo sfondo oltre la lampadina sono ottimi - e ti rendi conto che il clip delle luci a 500 iso inizia molto prima. Di converso le ombre vengono salvaguardate meglio. Perché rendersi ulteriormente ridicoli? Guarda che tutti possono sbagliare. Ammetterlo è sintomo di maturità. Cresci. |
| inviato il 08 Settembre 2019 ore 14:51
Se permetti, non è che sbagli tu e devo ammetterlo io. Ho scritto un gran numero di volte di rispettare il criterio per cui A LIVELLO DI SATURAZIONE le luci devono essere perfette E NON BRUCIATE a iso 100. Questo vuol dire esporre a 13,7 ev e avere un margine di oltre 2 bit sul file. Non so se per ignoranza o per avere a tutti i costi ragione, avete fatto 3 volte i test e sbagliati. Io cosa c' entro con i VOSTRI ERRORI di valutazione sull' esposizione e le luci RECUPERATE? Io non c' entro nulla. I gain sono due. I margini nel file ci sono tutti se SALVI le luci. Se vai oltre le tagli, ma il problema non è la fotocamera, ma il fotografo. |
| inviato il 08 Settembre 2019 ore 15:03
Ecco cosa c' entra. Ce la fai a capirlo? Ce la fai a rifare il test senza saturare il sensore? Tutte le conclusioni errate derivano da quell' errore. Se vuoi capire davvero qualcosa lo rifai. Al netto dell' errore, gd ed snr non sono cambiati. Hai la stessa eatensione di gd e lo stesso snr. Ciò che hai tagliato in alto lo hai registrato in basso. Questo l' avevo scritto già nella scorsa discussione e lv esito del teat con le luci già bruciate a iso 100 aveva questi risultati garantiti. Credi che io non lo sapessi? Ti avevo anticipato tutto. E con test che dimostrano esattamente ciò che avevo scritto una discussione e una 20ina di pagine fa ti fai grande. Questi test per te sono difficili da comprendere ed analizzare, tutto ti risulterà più chiaro facendo COME TI AVEVO CHIESTO. Perchè è più facile valutare gd e snr su due foto identiche piuttosto che al netto di una traslazione della gd. Ce la fai a fare al quarto tentativo una foto con luci dettagliate e salve? Perchè non ci riesci? |
| inviato il 08 Settembre 2019 ore 15:26
“ Evidentemente il filamento di una lampada al tungsteno emette una luce bianca „ Le lampadine a filamento al tungsteno (le sclassiche a incandescenza) emettono luce intorno ai 2700K, non bianca. A giudicare dalla forma del "filamento" luminoso che si vede meglio nella prima foto, quelle lampadine secondo me sono LED a stecche, fatte per simulare il filamento a incandescenza. Sono anch'esse a luce calda, ma chiediamo conferma a Otto. “ Il tutto per l' incapacità di effettueare un test salvando le luci. „ Alessandro, questo test è stato fatto su tua insistenza, ho caricato i RAW, ma a parte lamentarti non hai ancora risposto alle domande. Il mio file a ISO 100 brucia le luci? E quello a ISO 640? “ Allora, sono uguali? La recuperabilità è identica? Cosa vedi clippato a ISO 100 e 640? E cosa alle sensibilità superiori dopo aver "recuperato"? „ Se non riesci a vedere la zona clippata (ma non ci credo), ti ho già suggerito come fare, o te la fai evidenziare dal programma, oppure abbassi molto l'esposizione e modifichi la temperatura colore (se avessi utilizzato una copertina non a sfondo bianco sarebbe stato più facile vedere la zona bruciata, ma sarebbe stata anche meno riflettente). “ Ammetterlo è sintomo di maturità „ Già. “ Questo vuol dire esporre a 13,7 ev e avere un margine di oltre 2 bit sul file „ Un attimo... Prima di risponderti, per non rischiare di aver frainteso, potresti chiarire questo punto? “ Sensibilità minori permetteranno un recupero delle luci migliore, mentre la scelta di quelle più alte permetterà di aprire maggiormente le ombre. „ Sai Otto che proprio a proposito del secondo punto ho visto dei risultati strani che non mi spiego... appena voltiamo pagina introduco il discorso. |
| inviato il 08 Settembre 2019 ore 16:33
"Un attimo... Prima di risponderti, per non rischiare di aver frainteso, potresti chiarire questo punto?" La gd è in relazione alla quantità di luce. Relativamente, tramite amplificazione ed elettronica sovradimensionata (convertitore e file) si ottiene un' estensione in basso, ma l' ev guadagnato ha un snr così basso che diventa complicato considerarlo. È ciò che ti dicevo riguardo il segnale minimo. Per questo motivo Dxo come criterio ha stabilito un snr per misurare la gd massima. In parole povere, data la tecnologia è stato messo in pratica questo tipo di valutazione: non mi interessa niente come ottieni la massima gd, ti conto gli ev massimi che hanno un snr minimo garantito. È il motivo per cui l' iso invarianza e l' abbattimento del read-noise porta a gd massima elevata a parità diuce raccolta. È principalmente un guadagno nelle ombre. La relazione gd-snr è indissolubile a livello di luce, le variazioni di rapporto tra quelle due misure dipendono dall' elettronica. Non ha senso avere una gd di 18 ev con 15 db di snr, tanto quanto 100 db di snr e un solo ev. Ecco perchè in tutto questo mischione occorre fare comparazioni come si deve sulle alte luci a basse sensibilità (in buone condizioni di luce) e comparazioni come si deve in scarsa luce (stessa quantità di luce, il diaframma e il tempo sono decisi dalla scena quando "scatti ad alti iso") per cui l' elettronica ha un ruolo decisivo sul risultato (read-noise in primis). Questo significa che prima di credere che ad iso 200 il segnale sia quello ad iso 100 amplificato elettricamente, bisogna NON SATURARE IL SENSORE, NON DEVI ANNEGARLO DI LUCE. La cosa a 14,7 ev di gd è inevitabile (sei al limite di saturazione massima, è il punto in cui anneghi i pixel del sensore) . Un margine è necessario. Volendo essere clementi si tratta di un margine di solo 0,3 ev che ritengo passabile, ma un buon lavoro per le luci è quello di lasciare un margine di uno stop. Qui bisogna appellarsi a un fotografo esperto per chiedergli come espone per un' alba o un tramonto, dato che sinora si sono visti solo obbrobri. Anche con un margine decente di esposizione a iso 100 (solo 0,3 dal limite) ti trovi nella situazione di ottenere 14,4 ev di gd che su 16 bit permettono gli iso 200 perfettamente recuperabili e gli iso 400, con un taglio di solo 0,4 ev in alto che ha come conseguenza un guadagno di 0,4 ev in basso. Al giusto limite (dettaglio delle luci) hai 13,7 ev, il che (a parte l' incapacità del fotografo) porta a un file completamente recuperabile da iso 100 a 400. Per questo, ripeto, per fare un test SALVANDO LE LUCI, il fotografo dobbiamo pagarlo? O esiste un fotografo serio sul forum che vi spieghi come esporre per un controluce? Lo devo pagare? In buona luce, in cui i limiti del sensore e dell' elettronica serve valutarli tutti, questo test su iso invariante serve solo a capire come l' amplificazione digitale non varia la gd e l' snr. Non ho consigliato all' atto pratico di usare iso 200 o 400 in quelle condizioni di luce (dato che differenze di amplificazione hardware non ce ne sono). All' atto pratico è qualcosa di estremamente conveniente in scarsa luce. La gd è bassa in funzione della luce. 16 bit sono tanti per gd bassa. Gli errori per cui vengono tagliati gli estremi di gamma sono difficili da commettere. Spero che non ci siano dubbi sulla gd e l' snr in funzione dell' esposizione. |
| inviato il 08 Settembre 2019 ore 16:37
Alessandro, ma cosa vai dicendo? Ma stai veramente sbarellando!! Non mi aspettavo siffatta ignoranza. Cosa significa saturare il sensore?? Ad una certa terna tempo/diaframma/iso ci sarà un livello di luminosita ASSOLUTO delle luci oltre il quale le stesse clippano. Ma clippano appunto quelle fuori gamma. Il resto continua a essere correttamente registrato. E a 100iso questo accade per un livello (delle luci) superiore a quanto succede a 500. Parimenti, ci sarà un livello minimo di luminosità non registrabile correttamente sul raw. E a 100 iso questo livello è più alto, ed infatti le ombre sono più rumorose. A quale livello della catena sensore/convertitore/memorizzazione sul raw non è facile stabilirlo, ma questo avviene. Non so proprio più come spiegartelo. Credo che a questo punto ti manchino proprio le basi. Ripassa, va, che è meglio, altrimenti continui a collezionare figure barbine. |
| inviato il 08 Settembre 2019 ore 16:55
Le basi mancano a te. Definisci differenze di luce in terne che hanno la stessa coppia f/t. Sei messo piuttosto male. |
| inviato il 08 Settembre 2019 ore 17:12
Sei totalmente incapace di dividere i due stadi. Il sensore e la luce e tutto ciò che viene dopo. Se a livello di sensore hai un limite per esporre (ed è i limite di saturazione massima) , quello è sempre il limite più basso. Quanto margine c' è per amplificare analogicamente e digitalmente il segnale dipende dall' elettronica (mai sottodimensionata). Quel limite lo hai sfondato in tutti i test e le conclusioni sono state sbagliate a causa dei tuoi errori. Fai un test in cui le luci NON SONO BRUCIATE a iso 100, poi usi iso 200 e 400 recuperandoli. Hai uno stop di headroom, che su 14,7 ev di gd al limite di saturazione massima significa dover esporre per le luci al limite dei 13,7 ev. È matematicamente impossibile che l' amplificazione digitale (ma neanche quella hardware) possano mandare quei valori fuoriscala a un convertitore a 16 bit moltiplicando il segnale x4 (15,7 ev di picco). C' è solo un problema nel test: chi lo ha fatto. |
| inviato il 08 Settembre 2019 ore 17:14
Che macello che fai... Dove li hai tirati fuori i 16 bit? Ti riferisci al convertitore? Di quali fotocamere? Informazione presa dove? Allora, per non perdere le informazioni sulle alte luci seguendo la tua teoria, è necessario nello scatto a ISO 100 a) non bruciarle, non saturare b) mantenersi a 0.3 EV dal limite di saturazione c) mantenere uno stop di margine d) "avere un margine di oltre 2 bit sul file" (che vista la confusione che stai facendo, non è un concetto chiaro) Quale accendiamo? Le hai dette tutte queste cose... Dov'è finito il "La recuperabilità del raw è identica"? Se tra ISO 100-200-400-500 non c'è nessuna differenza operativa (così come tra 800 e 6400, sempre parole tue), perchè dovresti tenere un determinato margine dalla saturazione quando scatti a ISO 100? I risultati in seguito al recupero in post dovrebbero essere uguali no? (Sempre parole tue). Ma in tutto questo, è da quando ho pubblicato i file del test che continui a non rispondere alle mie domande... Per la quinta volta, i miei file a ISO 100 e 640 sono bruciati? A seguito del recupero in post, quelli a sensibilità più elevate sono uguali? La recuperabilità alle varie sensibilità è uguale? Cosa vedi di clippato nei file a ISO 100 e 640? Cosa invece alle sensibilità superiori? Metti insieme queste 5 risposte, e vediamo qual'è la conclusione. Ma devi rispondere però... non continuare a parlare d'altro. |
| inviato il 08 Settembre 2019 ore 17:23
“ È matematicamente impossibile che l' amplificazione digitale (ma neanche quella hardware) possano mandare quei valori fuoriscala a un convertitore a 16 bit moltiplicando il segnale x4 (15,7 ev di picco). „ Facci vedere le fonti che queste fotocamere ISO Invarianti utilizzano convertitori a 16 bit. Avevi richiamato ad un file di specifiche del modello sensore utilizzato nella R IV, che non è ancora uscita, dicendo anche che il convertitore lavora a 15 bit perchè ne ha 16 "uno dei quali è destinato alla gestione del convertitore stesso", cosa che ti ho chiesto già due volte di spiegare. Intanto prendo i due scatti del viale di Otto a ISO 160 e 400 e vi faccio vedere cosa intendevo ieri, quando dicevo che anche da quelli si vede chiaramente che la recuperabilità non è affatto identica. |
| inviato il 08 Settembre 2019 ore 17:30
Ti ho detto che 0,3 è un margine (minimo sindacabile) per non bruciare le luci, dato che la gd massima è in funzione del limite di saturazione massima (la quale è misurata dal punto in cui il sensore è già pieno). A quel limite non recuperi i dettagli del' ultimo stadio neanche se diventi papa. Uno stop è un margine da quel limite, più che ragionevole. Perfetto. Se hai 14,7 ev al limite di saturazione massima, dovrai esporre - 1 stop da tale limite e questo comporterà una gd di 13,7 ev. Su convertitore 16 bit il problema degli iso 400 non si pone. Il picco verrà registrato. Più di 2 bit è riferito ai 13,7 ev di gd che andranno gestiti da un convertitore da 16 bit. Qui tutta la confusione nasce dal fatto che non è stato fatto un test, UNO, con dettaglio sulle alte luci. L' esposizione, la prima cosa, la più importante, la luce... è stata cannata per il tipo di test. |
| inviato il 08 Settembre 2019 ore 17:37
Mi fai un crop dei dettagli che riesci a distinguere agli iso più bassi nelle alte luci dei test a coda di gatto che avete fatto? Le chiazze uniformi non sono dettagli, non sono informazioni utili del file. Il cielo bianco, il cielo verde, il libro senza porosità della carta... è tutto già sovraesposto. Chiamiamo qualcuno per riuscire a fare lo scatto? Lasciate stare ciò che (non) capite su cosa accade dopo. Partite dall' esposizione corretta er salvare le luci a iso 100 e SOLO DOPO ALZATE GLI ISO A 200 E 400. DOPO. Non capite perchè debba cambiare? Fatelo, CAMBIA TUTTO e poi ne parliamo. |
| inviato il 08 Settembre 2019 ore 17:43
Però Alessandro ti viene richiesto la fonte o le fonti delle tue informazioni. Come mai non rispondi mai a queste domande? In fondo sono solo dei link, ci vuole pochissimo a indicargli. Purtroppo questo tuo controrispondere appare come il rumore della risacca o un'eco distorta che non indica comunicazione bensì rumore soltanto. |
| inviato il 08 Settembre 2019 ore 17:53
La fate una foto ad iso base con dettagli nelle alte luci (sapete cosa sono i dettagli, vero?) che poi ne parliamo degli iso 200 e 400 della A7r3. Esiste un fotografo su questo forum in grado di esporre lo scatto a iso 100 preservando le luci? |
| inviato il 08 Settembre 2019 ore 18:09
Ma parli da solo? |
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