| inviato il 08 Agosto 2019 ore 13:45
presupponendo che le basi siano note, mi pare un po' eccessivo fare sempre la ramanzina sul piano di messa a fuoco. Chiamatela figura retorica o semplificazione, ma è un termine acquisito che si usa normalmente. diversamente da PPI e DPI, che vengono erroneamente espressi spesso in DPI, l'utilizzo di "piano di fuoco" non mi pare generi malintesi o errori. |
| inviato il 08 Agosto 2019 ore 13:57
“ Si semplifica, avete ragione ma una cosa è semplificare il piano di messa a fuoco considerandolo appunto un piano, prima approssimazione, nitido, seconda approssimazione, e un'altra è dire che da 20cm all'infinito è tutto a fuoco. „ Sì, però credo sia importante sottolineare che il criterio con cui si determina la nitidezza accettabile è sempre lo stesso. In un'altra discussione su questi temi ho letto che "la profondità di campo non esiste"; è un'affermazione che paradossalmente, se presa alla lettera, costringerebbe di conseguenza ad accettare anche l'idea che in una fotografia niente possa essere nitido, nemmeno sul teorico piano di messa a fuoco! Dopo di che, penso senz'altro sia opportuno mettere in guardia chi potrebbe affidarsi a queste tecniche con troppa leggerezza, con il rischio poi di avere brutte sorprese. So che alcune fotocamere consentono di avere le indicazioni della profondità di campo e dell'iperfocale basandosi sia su valori del circolo di confusione attorno a quelli tradizionalmente adottati (basati sulle dimensioni di stampa e tutto il resto) sia su quelli più restrittivi possibili legati alla risoluzione della macchina. |
| inviato il 08 Agosto 2019 ore 14:03
Ovviamente, il discorso andrebbe sempre semplificato o meno in base a chi si ha davanti. “ C'è da dire poi che diffrazione e micromosso „ Aspetti che come il fuori fuoco e tutto il resto incidono sulla parte a fuoco. Dato che quando si parla di sfocato-nitido mi sembrava giusto elencarli, sono comunque elmenti che incidono sulla "nitidetta". “ è innegabile che se il soggetto è posto sull'ipotetico piano di messa a fuoco è maggiormente identificabile „ Sì, nessuno lo mette in dubbio, anzi è proprio su questo che si basa la PDC. Ci sono parti più a fuoco e altre meno. Ma se distingui una parte più a fuoco nella parte che dovrebbe essere ipoteticamente a fuoco vuol dire che devi usare una CoC più restrittiva (o altri metodi, certamente). Da notare che una foto si guarda norlmalmente alla distanza pari la diagonale. Norlmalmente. “ sia opportuno mettere in guardia chi potrebbe affidarsi a queste tecniche con troppa leggerezza, con il rischio poi di avere brutte sorprese. „ Sì un aspetto importante! Consiglio sempre di non essere troppo precisi nell'impostare l'iperfocale e fare anche una prova veloce prima di fotografare seriamente. ---- Tecnicismi comunque. Riguardo il topic, il suo obiettivo dovrebbe avere tutte le indicazioni. |
| inviato il 08 Agosto 2019 ore 14:15
“ Consiglio sempre di non essere troppo precisi nell'impostare l'iperfocale e fare anche una prova veloce prima di fotografare seriamente. „ Concordo, affidarsi pedissequamente ai vari DOF calculators può portare ad avere parti che possono mostrare una morbidezza eccessiva in punti indesiderati dell'inquadratura! Me ne sono reso conto solo adesso che posseggo il grandangolare con MAF manuale... come dire, uno ci deve sbattere il grugno per rendersene conto, insomma. |
| inviato il 08 Agosto 2019 ore 14:16
“ Me ne sono reso conto solo adesso che posseggo il grandangolare con MAF manuale... „ Soprattutto con ottiche economiche (vedi molti con Samyang) che sono tutto tranne che precisi. |
| inviato il 08 Agosto 2019 ore 14:17
c'è sempre il metodo merklinger per chi non ha le tabelle dietro |
| inviato il 08 Agosto 2019 ore 14:18
Se è vero che anche il piano della MAF non è perfetto , figuriamoci l'iperfocale |
| inviato il 08 Agosto 2019 ore 14:29
Si la ghiera è un po' approssimativa! Ma basta farci l'abitudine, lo scostamento è sempre quello! OT: avevo anche visto un video in cui la "aggiustavano" facilmente.... |
| inviato il 08 Agosto 2019 ore 16:12
“ Aspetti che come il fuori fuoco e tutto il resto incidono sulla parte a fuoco. Dato che quando si parla di sfocato-nitido mi sembrava giusto elencarli, sono comunque elmenti che incidono sulla "nitidetta". „ Sì ma a differenza della messa a fuoco incidono su tutta l'immagine degradandola uniformemente. Direi di stare attenti a queste definizioni visto che c'è ancora, e sono tanti, chi confonde mosso e sfuocato e considera sfuocato tutto ciò che non è nitido |
| inviato il 08 Agosto 2019 ore 19:23
ribadisco che neltempo di messa a fuoco, manuale o af che sia ci devi anche aggiungere il tempo del fotografo... avere già l'idea di dove sara l'area a fuoco è un bel vantaggio... poi non è che se che la ghiera la saldi sull'infinito...la puoi anche muovere ehh ... io scatto molto in settoriale, seleziono f11, metto l'indicatore di 1-2 metri sul primo 11 e vedo dove cado sul secondo e il risultato è buono, considerando quanto riesco ad essere più veloce e a concentrarmi solo sulla composizione sono contento del metodo. Poi non è che scatto sempre così... per la cronaca questo metodo me lo ha insegnato eolo perfido, lui scatta così e non è proprio l'ultimo × in street. |
| inviato il 09 Agosto 2019 ore 8:17
“ Direi di stare attenti a queste definizioni visto che c'è ancora, e sono tanti, chi confonde mosso e sfuocato e considera sfuocato tutto ciò che non è nitido „ Hai ragione, in effetti avevo in testa il termine tedesco Unschärfe (non-nitido in senso generale) e l'ho tradotto un po' superficialmente in sfocato. |
| inviato il 09 Agosto 2019 ore 9:21
Secondo me per il discorso di "approssimazione" che si diceva prima e su cui Mario puntava il dito. L'iperfocale porta ad averre "tutto accettabilmente a fuoco", ma non completamente e non allo stesso modo attraverso l'ampio e profondo piano di messa a fuoco che esce dal calcolo. Magari il paesello era un pelino oltre il - pur ampissimo - piano in cui hai il "perfettamente a fuoco". Sarebbe interessante lo stesso scatto ma con focus sui 5/10 metri (cioè sul pontile), per vedere quanto cambia l'incisione delle case del paesello! Ho lo stesso fenomeno se uso l'iperfocale sul 14mm, anche se DOF mi dice che a f8 da 144cm a infinito dovrei avere tutto a fuoco, se pedissequamente pianto la ghiera della MAF su mezzo metro e poi vado a diaframmare a f8 gli oggetti in fondo non hanno tutta questa "incisione". Guardando la foto nel complesso non lo diresti, sembra tutto a fuoco, ma se vai a fare le pulci non è proprio completamente vero. La cosa interessante sarebbe poter avere o riuscire a farsi un calcolatore di profondità di campo in cui questo limite di ciò che è "accettabilmente a fuoco" sia meno blando, più stringente. |
| inviato il 09 Agosto 2019 ore 9:41
Bravo! Ecco qua la prova di quello che ho scritto e che hanno più o meno ribadito tutti via via nei post di questo topic. E comunque c'è ancora margine direi... Il calcolo dell'iperfocale va interpretato con spirito critico, perché il range che esce dai calcolatori (e spesso anche quello che indicano le ghiere sui barilotti) in cui dovrebbe essere "tutto a fuoco" deriva da una soglia di "tutto a fuoco" un po' troppo gentile e generosa! Certo, se stampi fino all'A4 magari va benone con le risoluzioni attuali, o con sensori meno densi, ma con 20+ megapizze e stampando più grande (o facendo pixel peeping ) il discorso e il calcolo vanno un po' a farsi benedire. |
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