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Quel che conta non è .......


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avatarsenior
inviato il 21 Giugno 2019 ore 14:03

Secondo me Caputo, la cosa principale è essere lucidi nel collocare le cose.

Quando prima ho condiviso l'idea di "convinzioni e principi", non intendevo che questi debbano esistere e guidarci in modo cieco. Non è questione di vivere "anema e core" ;-)
Ma che questi elementi determinano scelte o gusti, del tutto legittimamente.

Immaginiamo la questione che hai riportato tu, e diciamo che esista una valutazione oggettiva di una fotografia (secondo me è un ossimoro, in senso generale, ma diciamo che esista).

In questo caso io troverei erroneo, nella stessa misura, negare l'oggettività (se c'è) solo per gusto mio, o vicecevesa dover cambiare io gusto per questioni di oggettività.

E se quindi l'osservazione lucida e onesta non la nego certamente (anzi, credo sarebbe sempre e solo auspicabile), questa, nella vita, si traduce poi in valutazioni e scelte. E sono queste ultime che dipendono dai nostri principi e valori.
E sono queste che poi fanno la vita reale, nel bene e nel male...

user90373
avatar
inviato il 21 Giugno 2019 ore 14:06

@ Caputo
La libertà di espressione pero'scatta le foto dallo stesso punto, e il dato potrebbe essere verificabile tramite le parole chiave exif e tag.

Quindi la libertà di espressione diviene "oggettiva" ma percepita "soggettivamente" in base alle nozioni oggettive propugnateci (che ci vengon propugnate) da " soggetti oggettivamente accreditati". Semplice e lineare. Hi-hi-hi.

avatarsenior
inviato il 21 Giugno 2019 ore 14:20

Quel che conta non è....visibile a tutti ma a pochissimi.

Francesco
i traduce poi in valutazioni e scelte. E sono queste ultime che dipendono dai nostri principi e valori.
E sono queste che poi fanno la vita reale, nel bene e nel male...


Concordo al 1000% ( se matematicamente possibile). Quello che bisogna sottolineare è che nella società mondiale odierna sono le potenze ( economiche, politiche e religiose) a dettare quali siano i valori da seguire e sono in molti quelli che le accettano e li fanno propri senza porsi troppe domande. I valori principali sono: potere, ricchezza, ego. Ecco perchè possedere mezzi costosi ( anche nell'ambito delle fotografia) è per molti cosa essenziale al di là dei risultati.

Un saluto
Maila

P.S. mi spiegate come sia fa ripotere il discorso scritto da qualcuno nella propria casella commento?

avatarsenior
inviato il 21 Giugno 2019 ore 14:27

mi spiegate come sia fa ripotere il discorso scritto da qualcuno nella propria casella commento?

Copi il testo, premi il tasto QUOTE ed incolli il testo in mezzo fra le due parentesi quadre. Sul telefonino non c'è questa funzione.

user170782
avatar
inviato il 21 Giugno 2019 ore 14:28

mi spiegate come sia fa ripotere il discorso scritto da qualcuno nella propria casella commento?


Selezioni il testo, premi il pulsante QUOTE e incolli il testo tra i due QUOTE in parentesi

avatarsenior
inviato il 21 Giugno 2019 ore 15:03

è che nella società mondiale odierna sono le potenze ( economiche, politiche e religiose )


in realtà sono migliaia di anni che popoli interi vengono comandati tramite la religione...anzi, oserei dire addirittura da sempre, da che se ne abbia traccia in qualsiasi forma di scrittura.

l'unica differenza è che, oggi, la possibilità di confrontarsi oltre la cerchia della tribu' o della città permette a molte più persone di mettere in discussione quanto gli viene raccontato dal predicatore di turno (questa stessa conversazione, con persone potenzialmente dall'altro lato del mondo, anche solo 50 anni fa' sarebbe stata impensabile, immagina 100-200-500 anni fa)

avatarsenior
inviato il 21 Giugno 2019 ore 15:12

Comunque sia, a prescindere dal COME si formino principi e convinzioni, senza partire da quelli ogni considerazione è alla fine piuttosto insignificante.

E a proposito dei COME si formano, personalmente lascio ada altri il piacere di chiacchierarne ;-)

user90373
avatar
inviato il 21 Giugno 2019 ore 15:18

@ Angor
l'unica differenza è che, oggi, la possibilità di confrontarsi oltre la cerchia della tribu' o della città permette a molte più persone di mettere in discussione quanto gli viene raccontato dal predicatore di turno (questa stessa conversazione, con persone potenzialmente dall'altro lato del mondo, anche solo 50 anni fa' sarebbe stata impensabile, immagina 100-200-500 anni fa)

Sembra che tutte queste possibilità di confronto invece di portare alla comprensione "galattica" provochino la reazione opposta, scontri tra popoli diversi, incomprensioni all'interno di uno stesso popolo e, dulcis in fundo, confusione individuale.

avatarsenior
inviato il 21 Giugno 2019 ore 15:24

E si ritorna alla necessità di coltivare un proprio spirito critico , che andrà a selezionare e filtrare le infinite e contrastanti informazioni che ci giungono a getto continuo, per arrivare a formare una propria e personale opinione su ogni cosa. Sbagliata o giusta che sia, ma propria .

avatarsenior
inviato il 21 Giugno 2019 ore 15:24

@Ettore

non saprei...di sicuro 100 anni fa era più facile convincere le persone che i tedeschi brutti e cattivi sono un nemico da combattere per difendere i sacri confini, visto che ben poche persone avevano mai parlato con qualcuno fuori dal proprio paesello.

oggi molte più persone hanno contatti con persone di altre nazioni e dovrebbero rendersi conto che sempre di persone si tratta.....

nonostante ciò, ho usato un bel po' di condizionali perchè ho anche io la tua stessa impressione, a volte.
Triste

avatarsenior
inviato il 21 Giugno 2019 ore 15:33

Beh, 200 anni fa tutti sapevano cos'era giusto e cosa sbagliato, bello o brutto.
Oggi molti credono di saperlo, ma probabilmente sbagliano. I pochi che sono nel giusto non lo sanno e vengono bastonati. Insomma, un gran casino... e poi cos'è giusto ?

Questo vale anche per l'estetica e la qualità di una fotografia.

avatarsenior
inviato il 21 Giugno 2019 ore 15:35

...una propria e personale opinione su ogni cosa. Sbagliata o giusta che sia, ma propria .


Come ho scritto sopra, ho consistenti dubbi che il 99% degli umani abbia concezioni realmente "proprie".
E (a scanso di equivoci) di sicuro non mi metto io nell'altro 1% ;-)

Se già accettassimo questo non come un avvilimento della nostra identità, ma come un processo naturale, sarebbe un grande passo avanti.
Anche se le mie esperienze, soprattutto professionali, mi dicono che per l'individuo (nella stragrande maggioranza dei casi) è molto difficile accettare l'idea di essere assai più condizionato e assai meno libero di quanto pensi.

Perché è peggio non avere questo tipo di dubbio? Perchè per curare la febbre, prima bisogna accettare l'idea di averla ;-)
E se partiamo dal "io penso con la mia testa", quella formazione di senso critico di cui parli diventa molto più improbabile Sorriso

user170782
avatar
inviato il 21 Giugno 2019 ore 15:52

Se non sfocia nel determinismo, sono d'accordo con Francesco.

avatarsenior
inviato il 21 Giugno 2019 ore 16:00

Francesco, come non darti ragione!
Il fatto stesso di porsi qualche domandina ogni tanto invece di farsi trascinare sempre e comunque dal pensiero comune è già un primo piccolo passo.
Comunque di pensieri comuni ce ne sono tanti, anche molto diversi fra loro. Il fatto di tentare di ascoltarne diversi e alla fine cercare di farsi una propria sintesi, anche se molto grezza e superficiale, è come detto un piccolo passo.

Ma alla fine siamo praticamente tutti nel 99%. Il restante 1% è normalmente considerato come disadattato se non addirittura pazzo del tutto.

user90373
avatar
inviato il 21 Giugno 2019 ore 16:03

@ Francesco.merenda

Avere un flusso di idee non è come avere le idee fluide.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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