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Feininger l'aveva predetto o...?


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avatarsenior
inviato il 17 Giugno 2019 ore 18:32

Come non è necessario essere tecnicamente il più bravo, altrimenti probabilmente staremmo tutti ascoltando solo Satriani o Malmsteen invece che Comfortably Numb dei Pink Floyd (secondo il mio parere l'assolo più della storia della musica).


+1 (se per "più... della storia della musica" si intende più bello o intenso o qualsiasi altro aggettivo elogiativo).

avatarsenior
inviato il 17 Giugno 2019 ore 19:07


L'altro giorno ho trovato un paio di vecchi libri di Feininger ad un mercatino dell'usato, ho subito approfittato nel comprarli perchè venivano dati via ad un prezzo ridicolo.
Per quanto per alcune cose siano sorpassati, trovo che ci siano ancora consigli e temi attualissimi!!!

Ieri leggendo "La nuova tecnica della fotografia" che tanto nuovo non è perchè del 1965, incappo in queste frase, che mi ha davvero fatto sorridere perchè l'ho trovata veramente calata nei tempi moderni.

Così mi sono chiesta: era Feininger così avanti da notare un fenomeno appena nato e che nel tempo si sarebbe sviluppato per prendere le dimensioni che ha oggi giorno, oppure è l'uomo che ha sempre lo stesso schema comportamentale, e non importa se nel 2019 o nel 1965, ci saranno sempre quelli che amano la tecnologia più della pratica che questa tecnologia consente?
Che ne pensate?

ecco le frasi incriminate....

ibb.co/p07v0LS

ibb.co/Z2MpXK9


I libri di Feininger li trovo attualissimi, in fondo rispetto a 50 anni fa è cambiata solo la tecnologia, ovvero lo strumento usato per fotografare, ma le regole sono sempre rimaste le stesse.

Riguardo la frase postata, beh semplice, l'evoluzione dell'uomo è molto più lenta rispetto alla tecnologia, non mi stupisce che i feticci, le ossessioni, il piacere del possesso, dell'uomo di 50 anni fa siano molto simili a quelli dell'uomo del ventunesimo secolo.

user39791
avatar
inviato il 17 Giugno 2019 ore 19:26

Una cosa non esclude l'altra nel senso che si può avere una grande passione per le attrezzature ed essere un ottimo fotografo. Allo stesso tempo si può essere poco attratti dalle attrezzature ed essere un pessimo fotografo. Di certo che per ogni post che parla di fotografia ce ne sono cento che parlano di attrezzature, e non solo su Juza. Questo qualcosa vorrà pur dire.

avatarsenior
inviato il 17 Giugno 2019 ore 19:34

Una cosa non esclude l'altra nel senso che si può avere una grande passione per le attrezzature ed essere un ottimo fotografo


Nulla esclude nulla Filiberto. Ma... se da un secolo l'argomento viene in mente, forse il tema un pochino c'è, dai Cool

avatarsenior
inviato il 17 Giugno 2019 ore 19:38

Questo qualcosa vorrà pur dire.


Dissertare sui mezzi costa nulla, ma praticare è un'altra cosa... c'è la cultura teorica e quella applicativa...
Alla prima si accede facilmente, anche se infuria la tempesta o si sta in ospedale, ma nella seconda intervengono tutt'altre implicazioni...

avatarsenior
inviato il 17 Giugno 2019 ore 19:43

mettiamola cosi'… se si dovesse migliorare l'attrezzatura solo quando indispensabile..(tipo in russia per esempio) Avremmo nell'ordine:

Fotografi ed Amatori che conoscono bene la loro attrezzatura e non soltanto persone che eseguono un veloce test prima di cambiare aggeggio.

Fotografi che propongono idee e fotografie invece che test di obiettivi… delle tre pile e del fante di picche non ne possiamo piuMrGreen



le case fotografiche sarebbero a stracci peggio che la kodak con le pellicole.



NON AVREMMO GLI AUTOVELOX… i fottutissimi autovelox automaticiMrGreen

Avremmo modelle fighissime (come quelle russe)MrGreen che si accontenterebbero di qualche stampa argentica.


NON DOVREMMO COMPRARE COMPUTER ENORMI per postprodurre le solite tre pile con il fante di picche. O , in alternativa, le bocce della fidanzata al mare.

Gli album dei matrimoni sarebbero finalmente decenti e composti da una quarantina di belle foto…
Non come oggi che dopo un matrimonio devi farti un w-e di terrore a vederti le settecentocinquanta foto non postprodotte e i tre album da 250 foto postprodotti di merda..(l'ultimo che ho visto aveva i buchi nella carta da quanto erano bruciate le luci) e le sei ore di video traballanti e di riprese col drone impazzito.

Avremmo stampati in grande formato solo quell'unica foto che per culo ti e' venuta benissimo… la foto della vita.
Altro che le pareti tappezzate di improbabili scatti di parenti e gabbiani al tramonto.

Avremmo tutti lo stesso obiettivo: un normale luminoso ed onesto… con cui scatteremmo fotografie che dicono qualcosa.. perche il soggetto ripreso e' leggibile… Altro che quelle riprese a grandangolissimo in cui oltre al papavero ripreso da dieci centimetri, il sole in campo, si vedono anche le punte delle scarpe del fotografo.



avatarsenior
inviato il 17 Giugno 2019 ore 19:49

Quello del "non è lo strumento che fa l'artista" è un concetto atavico applicabile a qualsiasi materia.

Tuttavia, alcune forme d'arte dipendono dallo strumento e dalla tecnologia, la fotografia in primis.
Non esisterebbe la fotografia senza la macchina fotografica, che è, come dice il nome stesso, uno strumento tecnologico.

Senza nulla togliere ai grandi maestri del passato, non ne ho mai visto uno che avesse basato la sua carriera su dei giocattoli. Tutti hanno sfruttato quello che offriva la tecnologia del loro tempo o il massimo che potevano permettersi economicamente.

Questo è normale, perché tutti gli artisti vogliono padroneggiare il risultato espressivo della propria opera e nessuno accetta che lo strumento interferisca in negativo con essa, se non è per una scelta precisa. Se si può fare meglio lo si fa.

Nella fotografia lo strumento determina in modo inequivocabile il significato dell'opera.

Lo stesso Andreas Feininger ha dichiarato, come ovvio che fosse, che senza un teleobiettivo da 40 pollici (1000 mm) non avrebbe mai potuto ottenere quella prospettiva così particolare per molti dei suoi scatti architettonici. Non avrebbe potuto esprimere l'immensità del George Washington Bridge con una lente dalla focale "normale", non avrebbe potuto fotografare l'Empire State Building a 11 km di distanza e donargli quell'aspetto così maestoso senza un teleobiettivo con quelle capacità.

Negli anni '30 e '40 quelle fotografie sbalordivano il pubblico non solo per la maestria indiscussa dell'autore, ma anche per le peculiarità tecniche. Un teleobiettivo da 1000 mm all'epoca era roba per pochi eletti sulla Terra ed è innegabile che quello strumento abbia condizionato le opere e la carriera del fotografo, rendendo possibile scatti che altrimenti non sarebbero mai esistiti in quegli anni.

Dunque lo strumento è importante, in certi casi addirittura fondamentale, soprattutto all'inizio di un'era quando tutto è nuovo.

Vogliamo rimarcare il fatto che se al posto di Feininger dietro il 1000 mm ci fossi stato io o un altro sig. Nessuno quelle fotografie non sarebbero mai nate. Facciamolo pure, ma è banale.
La verità è anche che senza uno strumento specifico certe opere uniche non sarebbero potute esistere.

avatarjunior
inviato il 17 Giugno 2019 ore 20:02

Vero che lo strumento è importante. Un professionista poi deve avere uno strumento che sia il massimo del mercato, compatibilmente con le sue possibilità finanziarie.
Un amatore però deve essere più libero nelle sue scelte, anche quando non hanno una vera motivazione razionale. Io, per esempio, un 8000 euro potrei anche spenderli per una FF e due o più buoni obiettivi, ma so già che quell'acquisto non mi darebbe la stessa soddisfazione che mi danno prodotti inferiori. L'ultimo acquisto di un mese fa è stata una Olympus OM10 Mark III con due zoom in kit (14-42 e 40-140) e mi sento soddisfatto così. Irrazionale? Può darsi, ma è così

avatarsupporter
inviato il 17 Giugno 2019 ore 20:27

Lo stesso Andreas Feininger ha dichiarato, come ovvio che fosse, che senza un teleobiettivo da 40 pollici (1000 mm) non avrebbe mai potuto ottenere quella prospettiva così particolare per molti dei suoi scatti architettonici. Non avrebbe potuto esprimere l'immensità del George Washington Bridge con una lente dalla focale "normale", non avrebbe potuto fotografare l'Empire State Building a 11 km di distanza e donargli quell'aspetto così maestoso senza un teleobiettivo con quelle capacità.









user117231
avatar
inviato il 17 Giugno 2019 ore 20:33

Beh..io non so voi,
ma per quanto mi riguarda,
ultimamente mi sono fotograficamente evoluto.

Adesso,
della mia attrezzatura apprezzo
solo la bellezza estetica e basta.

Apro l'armadio.
Tiro fuori dalle borse che le contengono.
Le guardo.
Accendo e spengo.
Rimetto al loro posto.
..
È un modo di fotografare
diverso ma appassionante. Cool

avatarsenior
inviato il 17 Giugno 2019 ore 20:48

Quella di Andreas Feininger non è una predizione
ma una descrizione sagace degli uomini del suo periodo
al quale apparteniamo anche noi

avatarsenior
inviato il 17 Giugno 2019 ore 20:56

Questo tipo di discussioni (l'argomento dico, non gli interventi in questo 3d) hanno la qualità di potersi perpetrare all'infinito Sorriso

Perché è evidente che, argomentando alla ricerca di presumibili "fatti", hanno ragione tutti.

Spezzettando, come si può negare che senza l'attrezzatura opportune certe cose non le fai?
Ma al contrario, come negare che un fenomeno con la macchinetta fa meglio del pir.la con l'ammiraglia?

Come si può confutare che migliori tecnologie espandono possibilità, sia per i fenomeni che per i mediocri?
Ma a rovescia, come si può negare che se sei totalmente privo di sensibilità e talenti, non lo risolverai con qualche pixel in più?

E lo stesso in senso generale: non appare ottuso, medievale, rifuggire il progresso tecnologico? E non ha però un po' di ragione chi dice che non bisogna essere schiavi della tecnologia?

Per cui, a livello personale, condivido tutto e abbraccio tutte e due le sponde.

Ma detto questo, se osserviamo il mondo senza immaginare solo scenari "plausibili", a me pare di tutta evidenza che la tendenza a fare di tutto ciò una gara a chi ce l'ha più lungo sia parecchio diffusa.
E rivendico semplicemente il diritto a considerarla una coglio.nata.
Riguarda tutti "quelli che"? Certo che no.
I buoni fotografi ci sta che c'abbiano attrezzature di qualità? Certo che si.
Ma sarebbe come affrontare, che so, l'osservazione della tossicodipendenza dicendo "ci sono un sacco di bravi ragazzi in giro": verissimo, ma che c'entra?

E siccome la gara c'è, e io insegnerei a mio figlio che A) come detto sopra, è una coglio.nata B) che con la fotografia non c'entra una cippa.

E dire che tutto ciò esiste da sempre (vero) non sposta granché la questione: l'omicidio c'è da sempre, e per questo è meno reato?
Visto che l'adulterio è antico come il mondo, se trovi tua moglie con l'idraulico è così anomalo che appena un po' ti incaxxi? ;-)

Così, per chiacchierare Sorriso

avatarsenior
inviato il 17 Giugno 2019 ore 21:08

Il principio fondamentale che si dovrebbe tenere sempre presente (posto che, questo è sottinteso, l'interesse sia quello di fare buone foto e/o salvaguardare il portafogli), anch'esso mi pare enunciato da Feininger, è quello per cui chi non è in grado di fare buone fotografie con l'attrezzatura più scarsa non sarà in grado di farle nemmeno con quella più sofisticata. Questo dovrebbe mettere al riparo dai soliti equivoci ma soprattutto ha il pregio, per fortuna o purtroppo, di risolvere la questione per la stragrande maggioranza di noi.

avatarsenior
inviato il 17 Giugno 2019 ore 22:00

“ Lo stesso Andreas Feininger ha dichiarato, come ovvio che fosse, che senza un teleobiettivo da 40 pollici (1000 mm) non avrebbe mai potuto ottenere quella prospettiva così particolare per molti dei suoi scatti architettonici. Non avrebbe potuto esprimere l'immensità del George Washington Bridge con una lente dalla focale "normale", non avrebbe potuto fotografare l'Empire State Building a 11 km di distanza e donargli quell'aspetto così maestoso senza un teleobiettivo con quelle capacità. ?

E infatti le ottiche sono le parti del corredo più mi interessano rispetto al sensore, mentre si assiste ad una corsa al sensore più performante.

avatarjunior
inviato il 17 Giugno 2019 ore 22:02

Credo che conoscere (la tecnica, l'attrezzatura) sia importante, ma anche che
L'immaginazione è più importante della conoscenza
(A. Einstein)

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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