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avatarjunior
inviato il 19 Dicembre 2012 ore 9:22

e comunque la mia domanda non era inerente allo sviluppo che, automatico o no, deve esserci per ovvie ragioni; mi riferivo a maschere solo su parti, clonazione, etc...

avatarsenior
inviato il 19 Dicembre 2012 ore 12:20

Fanno parti dello sviluppo, se un palo della luce ti disturba lo cloni, se devi mascherare qualcosa lo mascheri, così come faceva Ansel Adams 100 anni fa, il RAW è al tuo servizio, non sei tu al servizio del RAW, non c'è nessun limite scritto da nessuna parte alla creatività, i limiti casomai ce li imponiamo noi. Io ad esempio non aggiungo e non tolgo elementi e non croppo quasi mai, ma ad esempio un panorama se è per questo non è un caso di crop all'incontrario? allora mi devo sentire in colpa perchè faccio un panorma.

Ti ripeto c'è solo un parametro di cui si tiene conto, la foto è bella o è brutta? l'unica vera domanda che vale la pena porsi.

avatarjunior
inviato il 20 Dicembre 2012 ore 22:19

Grazie a tutti per le risposte.
Io ero rimasta a "la bellezza è verità, la verità è bellezza" di Keats :)

avatarsenior
inviato il 21 Dicembre 2012 ore 9:08

"la bellezza è verità, la verità è bellezza"

La bellezza è la bellezza, il concetto di verità applicato alla fotografia è fuorviante.
Ti faccio un esempio a livello terra terra.
Guarda il palmo della tua mano contro la luce , neanche troppo forte di una giornata grigia fuori dalla finestra di casa. Sei perfettamente in grado di vedere il palmo con tutte le sue venature e al contempo di vedere perfettamente il paesaggio all'esterno. Prova a fare una foto (magari non con una d800) al palmo della mano. Il tuo sensore ha due alternative, o esporre per l'esterno e ti ritrovi con una silouette nera della tua mano e i dettagli dell'esterno esposti bene (Scatto A), o esporre per la mano e ti ritrovi la mano ben esposta ma in corrispondenza della finestra trovi una luce bianca bruciata (Scatto B).
Ora unisci i due scatti A+B prendendo ciò che di buono hanno, con tecniche di blending e ottieni uno scatto C dove vedi sia la mano che l'esterno.

Qual'è la verità? Lo scatto A, quello B o quello C ottenuto con la post-produzione?

Moltiplica lo stesso discorso per larga parte delle situazioni che uno fotografa, in misura + o meno accentuata lo scatto ottenuto con un JPG o comunque senza post è lontano qualche centimetro o qualche secolo luce da quello che i tuoi occhi percepiscono, salvo situazioni di luce perfettamente controllata e uniforme troverai differenze insoddisfacenti.

Se poi parliamo di luci e toni complessi tipici dei paesaggi ti rendi conto che senza un corretto e coerente sviluppo ottieni delle scialbe e lontane rappresentazioni di quello che definisci come verità

user14286
avatar
inviato il 21 Dicembre 2012 ore 12:44

per me la pp ha senso solo fin quando è migliorativa dello scatto originale; quando si presenta una macro scontornata, oppure un paesaggio con un cielo incollato da un altra foto, quella non è più pp ma fotomontaggio vero e proprio e per me non ha più senso.

avatarsenior
inviato il 21 Dicembre 2012 ore 20:37

per me la pp ha senso solo fin quando è migliorativa dello scatto originale; quando si presenta una macro scontornata, oppure un paesaggio con un cielo incollato da un altra foto, quella non è più pp ma fotomontaggio vero e proprio e per me non ha più senso.



esatto...come una bella donna che migliora con il trucco o una donna "belloccia" tutta rifatta al silicone MrGreen;-)

avatarjunior
inviato il 21 Dicembre 2012 ore 22:37

Sì, esatto... Sono abbastanza d'accordo con questi due ultimi commenti.
Mi capita spesso di scontornare quando devo fare foto di oggetti da mettere in vendita, ma non si può certo chiamarle "foto artistiche".

user14286
avatar
inviato il 21 Dicembre 2012 ore 23:45

No, infatti.
Per me la foto è la cattura dell'attimo nel suo insieme. Dunque se ne devo valorizzare luci, ombre, colori e nitidezza ok; se devo invece stravolgere la composizione originale per creare di sana pianta un insieme che non esiste, quella non è più fotografia.

user1856
avatar
inviato il 22 Dicembre 2012 ore 0:22

Io ero rimasta a "la bellezza è verità, la verità è bellezza" di Keats :)


io invece ero rimasto alla famosissima frase che porto in firma... Cool

avatarjunior
inviato il 22 Dicembre 2012 ore 0:38

Si ma Keats usava una Nikon o una Canon? No perche' cambia.

avatarjunior
inviato il 22 Dicembre 2012 ore 11:32

Keats usava una Pennon. :P

Il motivo di tutto questo dibattimento immagino sia da ricercare nelle radici storiche della nascita della fotografia: nata per riprodurre la realtà adesso si sta discostando dal mero utilitarismo e prendendo una strada tutta sua.

user493
avatar
inviato il 22 Dicembre 2012 ore 11:41

@Cos78: e' bellissima :D

avatarsenior
inviato il 22 Dicembre 2012 ore 11:45

Ciao, ho assistito e partecipato a diverse discussioni simili su Juza Sorriso
e questo è quello che posso dirti da parte mia, ho scritto un articolo sul mio blog ;-):
www.pietraccia.ch/2012/10/fotografia-la-camera-chiara-e.html
Saluti cordiali

avatarsenior
inviato il 22 Dicembre 2012 ore 12:04

Ciao Lucy, ti racconto un aneddoto .. :-P

Un paio di mattine fa son uscito di casa per andare in ufficio, eran circa le 7.30. Giusto in tempo per vedermi l'alba..
Bhè, il cielo era tutto completamente magenta/rossastro. Un vero spettacolo ... il colore era talmente saturo e brillante che ci son davvero rimasto di sasso (oltre ad una buona dose di sane imprecazioni dato che invece di godermelo con la reflex in mano io ero in macchina diretto verso l'ufficio MrGreen ).

Pensando a quel colore mi vien spontaneo fare il collegamento al pensiero che talvolta la realtà è di gran lunga più "cool" di qualsiasi post.
Ora però mi chiedo .. riuscendo ad avvicinarsi a quel vibrance e gamma cromatica con uno scatto, in quanti avrebbero pensato "si ma tanto è tutto photoshop?" :-P .. ;-)

user1856
avatar
inviato il 22 Dicembre 2012 ore 12:05

Il motivo di tutto questo dibattimento immagino sia da ricercare nelle radici storiche della nascita della fotografia: nata per riprodurre la realtà adesso si sta discostando dal mero utilitarismo e prendendo una strada tutta sua.

adesso?

uhm... propongo, se posso (casomai se è OT cancellate pure), una carrellata di foto passate alla storia con relativa data...

Marquise Casati di Man ray - 1922




Piston de courant d'air di Marcel Duchamp - 1914




Dali atomicus di Philippe Halsman - 1948





c'è un libro di Adriano Altamira che è "La vera storia della fotografia concettuale" e parte proprio dalla foto del 1914 di Duchamp e prosegue nel percorso storico della fotografia intesa NON come tecnica riproduttiva ma dal punto di vista del messaggio concettuale che vuole trasmetterci.


se invece ci spostiamo un po' e parliamo di fotomontaggi, beh nascono negli anni 40 del 1800... come non citare il primo fontomonaggio della storia, ovvero "Autoritratto di un suicida annegato" di Hippolyte Bayard???





oppure "dieci anni dopo: Padri e figli" di John Heartfield





concluderei questo OT con una citazione di Ando Gilardi da Confessioni di un fotografo pentito :


"? la fotografia non ha bisogno di essere garantita da qualcuno: la garanzia che quello che mostra è "vero" è radicata nella nostra coscienza al punto da confondersi con la propria libera volontà. Nella fotografia si crede di credere "liberamente": si afferma addirittura che non possiamo rifiutarci di credere ai nostri occhi. Non ci rendiamo conto che con questa affermazione rinunciamo proprio ai nostri occhi per guardare attraverso quelli della fotografia".

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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