| inviato il 05 Marzo 2019 ore 11:42
S ono d' accordo con le due riflessioni precedenti. Aggiungerei che Parr va a 'pizzicare' la carne di una società e di un costume, senza forzare i toni: il kitsch parla da sé; il colore e il flash sono il linguaggio delle foto scattate con le usa e getta; c' è un pizzico di ironia, ma prima di tutto conta una descrizione accurata di persone, luoghi, 'riti sociali' senza deformarne troppo i significati. Le sue scelte oggettive costituiscono, da sole, uno stile originale e inconfondibile. |
| inviato il 05 Marzo 2019 ore 11:54
Approfitto per mettere una sua citazione legata appunto alla scelta dei soggetti che fa: “ Il mondo è pieno di fotografie di cose come i circhi, gli ospedali psichiatrici e il carnevale, che la gente fotografa perché questi soggetti permettono di realizzare buone immagini. Non è che la gente si interessi ai circhi o agli ospedali psichiatrici più che ad altro; è solo che questi sono classici soggetti fotografici. Come le zone di guerra, con la loro alta drammaticità. Il linguaggio e gli argomenti della fotografia sono molto limitati. Ancora adesso, c'è gente che si aspetta di poter entrare a Magnum mostrando foto di prostitute o drogati. Ma si tratta di soggetti che vedi continuamente mentre ce ne sono molti altri a cui nessuno si interessa mai. Non pretendo di aver inventato un nuovo genere, ma prendiamo il mio lavoro sul cibo, per esempio. Ho pensato che fare foto del cibo fosse un modo perfetto per osservare il paesaggio sociale. Gran parte del cibo che ho fotografato è junk food – cibo spazzatura, ovviamente, quindi alla fine si è trattato anche di una riflessione sulla globalizzazione. Anche altri soggetti che scelgo sono in qualche modo prosaici, ma riflettono sempre cose che riguardano tutti noi e in ogni momento „ Ma oltre alla scelta del soggetto lui gioca col linguaggio : “ Una delle direttrici forti dell'insieme del mio lavoro è creare la finzione partendo dal mondo reale: mischiare realtà e artificio, confrontare i territori, inventare per esempio un'immagine di moda che somigli a una foto di documentazione o il contrario. Nello stesso modo, trovo interessante giocare con determinati codici della pubblicità, condividere questo linguaggio restando sempre aderente alla mia propria logica e cercando di raggiungere il mio scopo „ |
| inviato il 05 Marzo 2019 ore 11:55
@Ales5a78: “ Guardando le foto di parr viene da buttare tutti i libri sulla composizione e sulla luce oltre che del buon sensoSorriso eppure le sue foto catturano e lasciano interdetti (almeno me) e appaiono sempre concettualmente attuali.... „ Condivido pienamente! Le sue foto hanno qualcosa che cattura, al contrario di altri Fotografi che praticano generi analoghi, ma che alla fine risultano scialbi e piatti. Non faccio nomi sennò mi picchiate |
user39791 | inviato il 05 Marzo 2019 ore 12:20
Matteo nelle frasi che hai citato emerge chiaramente il fatto che un grande fotografo non scatta a caso ma ha sempre ben chiaro un progetto che appoggia su delle solide basi culturali. La scelta delle attrezzature e della post produzione sono congeniali a quel progetto. www.google.com/search?q=martin+parr+flash&safe=off&client=ms-android-s |
| inviato il 05 Marzo 2019 ore 12:40
Jonathan Walker è un fotografo che ho conosciuto grazie ad Instagram e lo trovo molto bravo. Lo propongo come esempio di come si sono possono ottenere immagini interessanti con poco. www.kingofkodak.com |
| inviato il 05 Marzo 2019 ore 12:44
concordo sull'originalita si Parr. La sua capacità di narrazione dell'ordinario è stupefacente. Detto questo non sopporto le sue foto. É un grande romanzo che abbandono dopo poche pagine. |
| inviato il 05 Marzo 2019 ore 13:40
Tento ( sempre che interessi a qualcuno ) di dire perché mi piace Parr: 1. La nostra cultura europea ci ha abituati a vedere la Fotografia 'colta' come una Fotografia in BN. La sua scelta di usare il colore è una scelta di rottura, ma non di protesta: ha una sua ragione d'essere e mi attrae molto. 2. Le scelte compositive: l'assoluta costante inclusione anche di ciò che è 'brutto' e prosaico 3. Il grottesco di molte sue foto non è caricaturale. 4. La quotidianità e il costume nelle sue forme anche più ovvie mi colpisce, perché dà l'impressione di dare voce ai miliioni di istantanee scattate dai domenicali, pur in chiave un po' parodistica; mentre, in realtà, si tratta di una scelta precisa e sorvegliata. |
| inviato il 05 Marzo 2019 ore 13:42
@ Vincenzo: molto interessante questo Walker ( che non conoscevo, grazie ! ) In qualche modo, nelle foto a colori, mi ricorda un po' più Eggleston |
user39791 | inviato il 05 Marzo 2019 ore 13:46
Non è un fotografo che fa belle foto, almeno con il concetto classico di bella foto, non ha mai concesso nulla all'estetica. Solo la rappresentazione della realtà senza filtri e senza orpelli vari. Per me qua sta la sua grandezza, è una cosa che deve fare riflettere dato che solitamente cerchiamo di fare una bella foto. Anche le gallerie di questo sito sono piene di belle foto. Bella composizione, bel soggetto, bei colori, ecc. Però spesso manca la componente intellettuale, quando vedi una sua foto è come se ti chiedesse di cercare il suo significato nascosto. Sono foto profonde che si distinguono dalla massa di foto superficiali che ci circondano nella vita di tutti i giorni. |
| inviato il 05 Marzo 2019 ore 13:58
Condivido quasi tutte le foto di guerra sono brutte foto, uno scempio dell'essere umano, eppure sono grandi foto...ci sono infiniti esempi alcuni veramente terrificanti.. |
| inviato il 05 Marzo 2019 ore 14:32
Mah secondo me la scelta di rappresentare una globalizzazione e un certo tipo di società usando lo stesso linguaggio o comunque un linguaggio che nello stile ricordi proprio quello usato dai soggetti immortalati è vincente, certo a primo impatto fa storcere il naso, ma credo funzioni molto bene |
user39791 | inviato il 05 Marzo 2019 ore 14:56
Vincenzo ho solo il cellulare ora quando riesco vedo le foto del fotografo che hai proposto. |
| inviato il 05 Marzo 2019 ore 16:11
Formale, rigoroso nella composizione, moderno... sicuramente più alla moda |
user39791 | inviato il 05 Marzo 2019 ore 16:20
Riesce a trasformare delle immagini architettoniche molto rigorose, dove spicca sempre un elemento umano, in una scena da film noir. Dietro a queste foto c'è un progetto molto rigoroso svolto in modo esemplare sia in fase di realizzazione che di post produzione. |
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