| inviato il 22 Febbraio 2019 ore 20:10
Per questo, ad esempio, un film come Matrix (con ombre tendendenti al verde) è sbagliato... |
| inviato il 22 Febbraio 2019 ore 20:13
Quoto in pieno SergioDerosas in ogni suo intervento in questa discussione!!! |
| inviato il 23 Febbraio 2019 ore 21:32
La post sarà anche personale ma quando la canno lo ammetto... |
| inviato il 23 Febbraio 2019 ore 22:06
Diverso invece è se c'è una dominante blu, palese in tutta la foto, perché per enfatizzare il cielo l'amatore di turno ha pasticciato coi cursori senza badare al resto della foto. Oppure aberrazioni assurde poiché si è spostato al massimo il contrasto, ecc ecc... in questi casi penso che sia giusto far notare il problema , e se la risposta è "a me piace così" non fa molto piacere, inoltre questo atteggiamento di chiusura non porta sicuramente ad un miglioramento. Non ho capito la differenza! In pratica se un tuo amico colora di blu un'ombra per te va bene , se un altro utente fa lo stesso con tutta una sua immagine allora per te non va più bene ! E non ti sovviene il dubbio che questo secondo utente abbia pensato bene (o male ... dipende dai punti di vista) di personalizzare così tutte le sue fotografie? Parliamoci chiaro: un'ombra è nera, e ai tempi della pellicola si facevano sforzi enormi per poter produrre (e quindi proporre al pubblico) delle pellicole che fossero capaci di riportare un nero perfettamente neutro; se tanto mi da tanto quindi ci sarebbe da ritenere che riprodurla colorata sia comunque un errore ... un errore che però in certi casi è un tratto distintivo mentre in altri è un errore e basta. Interessante come tesi, non c'è che dire |
| inviato il 23 Febbraio 2019 ore 22:09
L'ombra blu va bene nei seguenti casi: la foto è mia. Va male nei seguenti casi: la foto non è mia |
| inviato il 23 Febbraio 2019 ore 22:32
Paolo e Marco, cercherò di chiarire anche se mi sembra che state cercando di trovare qualcosa che non ho detto. Innanzitutto non conosco Sergio, e probabilmente questo è il primo messaggio che ci scambiamo sul forum, quindi puoi benissimo intuire che non ci lega una rapporto di amicizia. Quelli che ho cercato di dire è che se trovo una post produzione coerente negli scatti di un qualsiasi utente (un tratto distintivo) questo può piacermi oppure no (e posso benissimo dirglielo) ma sicuramente so che quel che fa non deriva dal caso o da un uso improprio della post ma bensì da una sua idea. Ti faccio un esempio per farmi capire meglio, l'utente Arconudo (no, non sono amico manco con lui) ha uno stile ben preciso e per capirlo basta guardare le sue gallerie per 30 secondi, ora la sua post può piacermi o no (non è importante), in ogni caso se io comentassi una sua foto dicendogli che nei suoi bianchi e nero ci sono pochi grigi, il mio commento sarebbe alquanto inutile e poco sensato. Quindi se noto una certa coerenza nella post, posso discutere sui gusti, ma sicuramente posso capire l'intento, se invece vedo tante foto post prodotte a caso e con errori (anche banali) mi sento, senza nessuna spocchia, di poter farlo notare. |
| inviato il 24 Febbraio 2019 ore 1:04
Confermo anche io di non conoscere Peda. Il suo discorso è comunque coerente, c'è da distinguere sempre una post voluta da una post sbagliata, ma anche qui la linea è spesso sottile e andrebbe ridimensionata ulteriormente. Forse il miglior modo per non sbagliare è fare come faccio io, non commento mai le foto di nessuno, non critico le foto di nessuno e soprattutto mi tengo il mio pensiero. Può essere capitato che in passato dicessi la mia opinione ma rendendomi conto che alla fine la mia opinione vale relativamente, ho imparato che la critica è inutile per i motivi indicati nel mio post precedente. Io se voglio fare le ombre tendenti al blu le faccio perchè mi piace che siano così. In foto pubblicitarie commissionate mi tengo molto più neutro anche se capita che qualche cliente mi chieda espressamente di avere le foto come le "faccio io". Sta il fatto che se io volessi fare delle foto con i neri assoluti potrei farle tranquillamente, ma sinceramente mi interessa ben poco se sono per me e non per qualcuno, perchè non ricalcano il mio stile. Quindi se per alcuni certi tipi di post sono un errore allora pace, vuol dire che vedremo per l'eternità foto con neri assoluti, bianchi assoluti, e gli altri colori che sono perfetti. E ognuno è libero di pensare il contrario e tutti di pensare il contrario di tutti. Tra i rabbini ebrei esiste un detto: Se hai una teoria dilla ad un altro che ti darà una sua teoria, in quel caso ditelo ad un terzo così avrete una terza teoria. Eppure credo che questo discorso importi ben poco a chi la fotografia la fa non solo quando passeggia la domenica. |
| inviato il 24 Febbraio 2019 ore 8:44
A me pare che il mio dubbio iniziale non sia affatto chiarito. In questo thread si sono sviluppati due schieramenti contrapposti: uno minoritario, forse rappresentato solo da me, che sottolinea il dovuto rispetto per alcune regole percettive, o almeno la necessità di non strafare; l'altro schieramento è quello dell' "a me piace così", che si autocensura di fronte a post palesemente mal fatte, perché ognuno ha il diritto di fare quello che gli pare. Sono dell'idea che la dialettica alla fine vada in qualche modo ricomposta. La libertà è sempre una cosa bella e più ce n'è e meglio è. Altrimenti dovremmo tenere segregate tutte le persone potenzialmente violente o togliere la patente alla prima infrazione. Il problema è l'utilizzo che si fa della libertà. Faccio un esempio. Uno scrittore per un suo romanzo in piena libertà può decidere di usare un linguaggio piano e scorrevole, il più possibile aderente alla realtà; oppure di usare un linguaggio fantasioso, barocco, strano, addirittura di ignorare le regole dell'ortografia e della punteggiatura. Va bene in entrambi i casi, a patto di conoscere le regole, sia nel caso si decida di rispettarle, sia nel caso si decida deliberatamente di trasgredirle; comunque bisogna vedere se la scelta del linguaggio è funzionale e coerente alla narrazione e se il contenuto e la qualità del romanzo supportano le scelte stilistiche. Il problema nasce dal fatto che la maggior parte di chi fotografa non ha certo la consapevolezza e le macerazioni di chiunque si accinga a scrivere un testo complesso e spesso adotta soluzioni stilistiche per imitazione e per moda e non per un ragionamento; inoltre nella stragrande maggioranza dei casi la qualità dell'immagine non è tale da giustificare né la norma né la deviazione dalla norma. A volte mi sembra che i fotografi, fotoamatori o professionisti, siano come persone del tutto ignare di musica alle quali sia stato dato in mano un fagotto e che definiscono musica qualunque suono che ne venga prodotto. |
| inviato il 24 Febbraio 2019 ore 9:09
Io non conosco Beppe, non conosco Pino, e non conosco nessuno, e soprattutto NON li voglio conoscere fotograficamente parlando. E non li voglio conoscere perché la Fotografia, se è bella e fatta bene, DEVE dirmi qualcosa senza che me lo dica l'autore. Nelle Fotografie il messaggio, DEVE essere chiaro, che cosa vogliono dire con le loro foto, gli autori lo devono dire SOLO con l'immagine, e NON ME LO DEVONO SPIEGARE a parole, se una foto ha bisogno di spiegazioni, la foto è un cesso, e stop. Ed è un cesso perché non riesce a trasmettere il messaggio che il fotografo voleva trasmettere, è un obiettivo mancato. In Fotografia conta solo l'immagine finita, tutto quello che non si vede in Fotografia, non conta assolutamente nulla. Detto questo l'editing deve rispondere ai canoni che vuole il fotografo, scelti da lui, per dare, il più chiaro possibile, il suo messaggio. Su Marte, il cielo durante la giornata è giallo arancione, mentre il nostro è blu, ed al tramonto il cielo di Marte vira al blu, mentre il nostro vira al rosso: NON esiste un'unica realtà cromatica nel mondo VERO, figuriamoci in Fotografia, che di vero non ha nulla. Quindi uno in Fotografia è liberissimo di fare quello che gli pare. Peccato però che resta il problema di dare un messaggio il più chiaro possibile all'osservatore serio e preparato, con quella immagine sulla quale può fare quello che ti pare, e quel problema lì VA SEMPRE RISOLTO, sempre, perché una Fotografia sia bella, e se non lo risolvi, tu non sei un bravo Fotografo e la fotografia resta un emerito cesso. E se uno fa ombre blu in Fotografia normale, e non astratta, fa un cesso d'immagine, perché non è compatibile con la realtà, e se la foto è del mondo reale, e non astratto, è sbagliata, perché stona all'occhio abituato ad altri cromatismi del mondo reale, e chi l'ha fatta non solo non sa fare il fotoritocco, ma non sa nemmeno che cosa sia una bella Fotografia con colori armonici e compatibili con la realtà. Fare le ombre bòu è facilissimo, vengono benissimo da sé se c'è un bel cielo blu, la luce del cielo illumina le zone in ombra e te le fa belle blu: l'incompetente NON sa correggere bene quelle ombre blu e ce le lascia, non ce le sa levare bene, mentre quello esperto, le scontorna in automatico, in più zone, e ci cambia il bilanciamento del bianco facendo una operazione localizzata in più aree, perché ci sono ombre tanto blu, quando sono illuminate solo dal cielo, ed ombre che hanno un blu diverso, magari perché davanti c'è un palazzo rosso che in luce riflessa illumina parte delle ombre blu illuminate dal cielo, ed in quella zona di luce riflessa, il WB è diverso da quello in sola luce illuminata dal cielo blu. Tutto questo l'incompetente nemmeno lo conosce, figurati te se riesce a fare un lavoro bello pulito di correzione, ed allora, l'incopetente, lascia le ombre blu. Amen. |
user30556 | inviato il 24 Febbraio 2019 ore 9:19
Secondo me, Lordcasco: “ La consapevolezza del risultato finale è la vera discriminante, della foto e della post. „ e implicitamente Alvar mayor: “ Per i colori, hai mai provato a fare post su un monitor da mercatone, o su un monitor anche decente ma non calibrato? Ottieni effetti "fantasia" in men che non si dica! E l'autore vede la foto proprio così, perché la guarda sempre su quel monitor. Non ha idea che il suo monitor faccia schifo „ hanno detto tutto. Naturalmente, tanto piu' grande sara' questa consapevolezza, tanto maggiore sara' l'autorevolezza della scelta stessa. Anche un semplice mi piace puo' nascondere un'immensa cultura. Di solito, per fortuna, la realta' salta subito all'occhio |
user175007 | inviato il 24 Febbraio 2019 ore 9:25
Palomar dentro la tua domanda c'è già la risposta, ed è una domanda |
| inviato il 24 Febbraio 2019 ore 9:40
Quando la gente fa un'attività amatoriale, spesso non si impegna, lo fa per divertimento e non ci si impegna. Questa vale in tutto, inclusa la Fotografia. Ed in Fotografia, quella gente lì che non ci si impegna, sono quelli che ti dicono che a loro l'immagine piace così, dunque va bene così, e continuano imperterriti a creare delle patacche, del pattume, ed anche qui, nelle Gallerie, c'è infatti pieno di patacche, fatte da gente che approccia superficialmente il mondo della Fotografia, ed il più delle volte la patacca ha molti mi piace, dati da gente altrettanto superficiale Sta alla gente che invece ci si impegna, la gente preparata, discernere il pattume dalle Fotografie. Una cosa che mi ha sempre sorpreso, e continua a sorprendermi, è che la grandissima maggioranza dei fotoamatori spende diverse migliaia di euro in attrezzatura fotografica, e spende poi pochissimo, per non dire nulla, sulla conoscenza tecnica della fotografia, ed ancor meno in libri d'Arte o di Fotografia, comprano le fotocamere da 3500 euro, o la Leica, con ottiche blasonate, poi vai a casa loro, o ci parli un po', e scopri che non ne sanno assolutamente nulla tecnicamente, e non hanno un libro d'arte o di fotografia serio. Prova un po' a chiedere al fotoamatore medio di dirti, in due parole due, due non di più, che cosa è un RAW? Oppure fatti dire, sempre in una parola, una sola, che cosa è la profondità di bits? E' quella gente lì che poi mette la mani in fotoritocco, producendo pattume. Ecco le patacche ed il pattume da dove vengono, da una marea di micci che crede che spendendo solo un po' di soldi in trabiccoli vari, e più blasonati sono meglio è, ci si facciano poi delle belle Fotografia. |
| inviato il 24 Febbraio 2019 ore 10:13
Quindi se noto una certa coerenza nella post, posso discutere sui gusti, ma sicuramente posso capire l'intento, se invece vedo tante foto post prodotte a caso e con errori (anche banali) mi sento, senza nessuna spocchia, di poter farlo notare. Peda ... ho capito benissimo quello che vuoi dire, allo stesso modo in cui lo avevo capito benissimo anche prima, il problema però, a mio modesto avviso, è nel metodo! Per esempio tu affermi che le fotografie di Arconudo si caratterizzano per la quasi totale assenza di grigi e in effetti, sono andato a vedere, concordo teco ... il problema però è sempre lo stesso: sarà anche il suo tratto distintivo , non lo discuto affatto, ma una fotografia in Bianco & Nero è fatta, oltre che di Bianco e di Nero, anche e soprattutto di una infinita scala di grigi per cui, volendo, si potrebbe obiettare che l'eliminazione della stessa sia da considerarsi un errore alla stregua di quanto, per te , sia da considerarsi un errore una post-produzione che, sempre a te , appare grossolana ma potrebbe pur sempre essere voluta, dall'autore della stessa, alla stregua di un qualunque altro tratto distintivo! |
Che cosa ne pensi di questo argomento?Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!
Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 253000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista. |

Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info) |