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Ho capito che la foto deve essere bianca e nera.


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  4. » Ho capito che la foto deve essere bianca e nera.





avatarsenior
inviato il 04 Maggio 2018 ore 9:27

Premesso che parliamo sempre di interpretazioni personali e quindi non di regole o di scienza esatta, il fatto che il cursore della saturazione "scivoli" verso destra non è né il male assoluto né la soluzione per ravvivare una foto insipida.
Volendo, possiamo dire che anche nel b/n ci sono casi in cui il cursore contrasto scivola a destra senza giustificato motivo....
E' la facilità del digitale...

Detto questo, nella mia personale visione, in generale preferisco un uso del colore (e del contrasto) che aiuti a descrivere piuttosto che spingere su un effetto emotivo legato al colore stesso.

Trovo che l'atteggiamento "descrittivo" permetta di "conoscere" meglio l'unicità di quel soggetto, piuttosto che ricondurlo dentro categorie predefinite (tipo: il tramonto). Oltre a ciò si valorizzano meglio altre caratteristiche della fotografia come la capacità di scegliere l'inquadratura oppure il rapporto tra soggetto e contesto.
Naturalmente io stesso faccio eccezioni in certi casi.

Un'idea di un uso del colore come questo è presente nei paesaggisti di scuola "ghirriana" o nei "neo-topografi".
Ma anche in fotografi che lavorano più a diretto contatto con il mondo editoriale (cioè devono fare immagini che piacciono e si vendono) come ad esempio il collettivo Terra Project.



avatarsenior
inviato il 04 Maggio 2018 ore 10:43

Certo fotografare a colori è più difficile. Bisogna riuscire ad avere sia i colori che "il soggetto".
Prima dello "sdoganamento artistico" dei maestri del colore tra l'altro fotografare a colori, riprodurre pedissequamente (???) la realtà era più appannaggio della "vernacular photography" mentre i "grandi" fotografavano solo in bn. Ma direi che un po' di acqua sotto i ponti ne è passata.

Penso all'arte egizia o neolitica, giusto per citare due epoche abbastanza lontane dalla prima lastra fotografica.

Si, ma lì non c'è un'interpretazione autoriale. Semplicemente cercavano di riprodurre la realtà nel modo più fedele possibile secondo la loro "cultura visuale" e conoscenze. Esattamente come per un bambino un tondo impreciso è una testa mentre per un pittore del rinascimento tutto deve essere risolto in prospettiva centrale. Alla fine si cerca sempre la fedeltà anche se con strumenti diversi e adatti al loro periodo. Probabilmente avessi fatto vedere un quadro "realista" in prospettiva a un egiziano probabilmente non avrebbe capito perché due parallele su tela sono raffigurate come convergenti.

avatarjunior
inviato il 04 Maggio 2018 ore 14:54

@opisso
Si, ma lì non c'è un'interpretazione autoriale


Non lo possiamo sapere, del resto alcuni credono non si possa parlare di arte preistorica proprio perché non sappiamo se vi fosse un intento artistico propriamente detto nel riprodurre il reale (argomento per me inconsistente).
di certo qualcosa è esploso dopo l'impressionismo, la fotografia vi ha contribuito in parte, ma solo in parte.

La pittura si è evoluta (e ha avuto molto più tempo per evolversi rispetto alla fotografia) grazie anche ad una serie di scoperte e tecniche che hanno permesso agli artisti di fare cose nuove, ma non sempre il linguaggio pittorico si è modificato in direzione di una maggiore verosimiglianza finché la verosimiglianza l'ha data la fotografia.
Non sempre inoltre una maggiore verosimiglianza è dovuta a maggiori conoscenze. Non credo ad esempio che Giotto sia stato il primo ad accorgersi che il cielo era blu, ma forse è quello che intendi con cultura visuale diversa da lui rispetto a chi l'ha preceduto

user86925
avatar
inviato il 04 Maggio 2018 ore 21:55

con la pittura si parte da una tela vuota e si aggiungono le pennellate, con la fotografia si parte dalla realtà e si sottrae buona parte della stessa.
La scelta della inquadratura, la pdc etc etc sono tutti esempi di sottrazione.


@Enzillo, ti ringrazio, non ne sono convinto, ci devo pensare....

avatarsenior
inviato il 05 Maggio 2018 ore 23:19

Penso che in passato gli artisti cercavano di riprodurre la realtà, più si avvicinavano più erano bravi (parlo in modo generico altrimenti non ne usciamo più!!!). Da un mio piú vista il mondo della pittura prende nuove strade dopo l'ingresso della fotografia.

user35763
avatar
inviato il 06 Maggio 2018 ore 10:03

Penso che in passato gli artisti cercavano di riprodurre la realtà, più si avvicinavano più erano bravi (parlo in modo generico altrimenti non ne usciamo più!!!)


E' una lettura, benché generica, che non corrisponde alle diverse e contrapposte dinamiche dell'arte nei secoli,

ai suoi corsi e ricorsi.

Allo zeitgeist dei diversi periodi, delle diverse priorità e diverse collettive sensibilità, agli scopi prefissi che sono stati assolutamente altri e antitetici tra loro.

Dinamiche che esulano da una semplicistica progressività formale. Corsi e ricorsi, semmai, nessuna linearità.

Darei , se interessa l'argomento, un occhiata a critici e storici dell'arte come Ernst Gombrich, Jurgis Baltrušaitis, per cominciare almeno.

L'arte medievale, l'arte Gotica, non è certo riconducibile a scarse capacità di raffigurare il reale rispetto al successivo Rinascimento.

Cercavano altro, pensavano ad altro, vedevano e sentivano altro.

Già nelle raffigurazioni artistiche preistoriche in coevo ad un formale naturalismo e mimetismo del reale, troviamo un simbolismo astratto magico-rituale che vuole esprimere tutt'altre necessità.

E se (e sarebbe a questo scopo pure il caso) facciamo una comparazione tra la storia dell'arte occidentale europea (già così poliedrica nei diversi spiriti culturali dei diversi tempi) e la storia dell'arte extraeuropea, indiana, islamica, cinese, mesoamericana, africana ecc. ne avremmo un ulteriore conferma.

Il fare Arte non ha mai espresso uno scopo univoco, formale, progressivo, ma tanti.

avatarsenior
inviato il 06 Maggio 2018 ore 10:56

Sono d'accordo con Silvano.
Se ci limitiamo al "cortile di casa nostra" (l'occidente), vediamo come l'arte figurativa che esprime uno scopo magico-simbolico-religioso abbia dominato per un periodo molto più lungo rispetto a quelle forme successive fondate sul bisogno di rappresentare la realtà.

Per chi si interessa di fotografia è anche utile riflettere su come la necessità della rappresentazione "realistica della realtà" sia nata molto prima della fotografia e quindi l'invenzione della fotografia sia stata una risposta tecnica ad un bisogno impellente.
In molta pittura di epoca "pre-fotografica" esiste già "l'istantanea" nel senso fotografico del termine. Cioè una concezione del tempo che è naturale per la fotografia.

Per questo nella pittura ci sono tanti motivi di studio per i fotografi.


user72446
avatar
inviato il 06 Maggio 2018 ore 11:11

Prendi una macchina fotografica. Tutte le impostazioni a 0. Fai click. Salvi la foto. Al 95% i colori sono quelli che vedi.......poi interviene la post e addio colori nel 95% dei casi.... Perché oggi fa figo hdr, colori luminosi e spinti........etc etc

avatarsupporter
inviato il 06 Maggio 2018 ore 11:52

La fotografia é semplicemente scrittura della luce su un supporto chimico o elettrico. Il modo di questa scrittura ha nella sua infinita varietà la stessa dignità della pittura o del disegno. A!tra cosa è la critica e la valutazione delle fotografie, influenzate entrambe dai limiti culturali di chi osserva.

avatarjunior
inviato il 06 Maggio 2018 ore 12:02

I colori sono quelli che vedi?? Ma dove???

user72446
avatar
inviato il 06 Maggio 2018 ore 13:34

Ma non pensate che sia una discussione basata sul nulla?

user28347
avatar
inviato il 06 Maggio 2018 ore 13:37

www.focusjunior.it/scuola/i-cani-vedono-a-colori-o-in-bianco-e-nero/

avatarjunior
inviato il 06 Maggio 2018 ore 14:07

Perche' continui a scrivere emiliano? Se per te e' basata sul nulla non credo che ci sia un obbligo a scrivere

user72446
avatar
inviato il 06 Maggio 2018 ore 14:16

Perché credo che ci sia argomento di confronto anche quando una discussione intraprende percorsi che esulano dalla realtà....

Mettere in discussione la realtà (in alcuni casi soggettiva) non sempre offre reale argomento costruttivo.

avatarjunior
inviato il 06 Maggio 2018 ore 15:05

Quindi il rapporto tra la riproduzione dei colori nella fotografia e nella pittura sarebbe il nulla? forse vi conviene continuare a scrivere sui megapixell e sui punti di autofocus..
Gia' il tuo esordio in cui sostieni che basta settare a 0 per ottenere la realta' dei colori non prometteva proprio bene....

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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