| inviato il 25 Aprile 2018 ore 10:00
“ è oggetto di culto per ricchi feticisti ma non c'entra nulla con la fotografia, „
Guarda che l'affermazione era riferita ai discorsi sulla resa delle lenti in generale e alla ricerca di millimetriche differenze fra queste, non a Leica nello specifico. |
| inviato il 25 Aprile 2018 ore 13:21
Le foto che devo fare per lavoro, le faccio tutte con Canon Eos, tecnologia ai massimi livelli, qualità e affidabilità totali, prezzi giusti, (in barba ai prezzi Leitz/ca ). Non esiste foto o genere fotografico praticabile con Leica che non possa essere praticato ugualmente bene con Canon. Il contrario così non è, invece, molti generi praticabili con Canon non sono praticabili con Leitz.
A parità di generi e di costi (ma spesso anche con molto meno), i risultati sono indistinguibili.
Se poi si vuole paragonare un Summicron da migliaia di euro a un 50ino Canon da 100 euro, allora sì, non c'è confronto.
Poi ci sono la passione, il divertimento, il gioco.
Qui entra in campo Leitz (e Zeiss e altri). Poichè sono oggetti bellissimi, quelli che costano poco e che reputo ottimi, tra cui Leitz, mi piace averli, usarli, farci foto senza impegno (lavorativo intendo), divertirmi.
Ma non spenderei mai 8000€, ad esempio, per una SL usata con 24-90.
Con la stessa cifra, in tanti anni, mi sono fatto questo corredino
www.juzaphoto.com/galleria.php?t=2735856&l=it
prima analogico, poi, alla prima occasione giusta, ho aggiunto il corpo digitale.
Mi piace molto maneggiare i Leitz. Materiale M non ne ho, non mi sono mai trovato col telemetro. Ma ho tre corpi R e molte ottiche. Montarle sulla R9, mettere a fuoco e scattare è molto piacevole. Ogni tanto lo faccio ed è appagante.
Ma personalmente trovo molto più gratificante prendere in mano la 645N, o la 645Z, corpi macchina fantastici, facili da utilizzare, tosti come carri armati, coi pulsanti al posto giusto, mirini stellari e montarvi il 35mm, o il 28-45, o il 300ED, ottiche meravigliose, fluide, costruite in metallo e di qualità ottica ineccepibile.
Ma chiaramente sono gigantesche, non puoi usarle sempre.
Anche a me piace avere macchinette silenziose, piccole, sobrie. Ho preferito Sony, soprattutto perchè ff, su cui monto tutto quello che ho, af e mf, di qualsiasi marca, e che più silenziose non ce n'è.
Poi chiaramente è questione di gusti. Se uno prova gratificazione con Leica fa benissimo a usarla.
Personalmente usare una attrezzatura costosa non mi dà nessun piacere particolare, se no starei sempre con l'800mm in mano, che invece uso molto poco, data la particolarità dell'ottica.
Mi diverte molto invece usare le cose buone ma pagate poco. Ultimamente mi sto dilettando molto con il canon FD 100mm f2, un'ottica pagata due soldi e di una qualità ottica, ma anche meccanica, veramente impensabile.
Insomma, chi ama Leica fa benissimo a passarsi lo sfizio e a provarne appagamento nell'uso, ma credere per questo di poter fare fotografie che si elevano dalle altre per una qualità finale, sul campo, superiore, non mi convince
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user92023 | inviato il 25 Aprile 2018 ore 13:37
Mi pare che il discorso di Leone sia equilibrato. Purtroppo, proprio perche' equilibrato, NON sara' conclusivo come, invece, dovrebbe essere...cosi' vanno le cose nel mondo...e nei forum! Ciao. G. |
| inviato il 25 Aprile 2018 ore 16:10
molti marchi hanno caratteristiche di base uniche che lo distinguono dagli altri, a parità di post produzione forse una distinzione si può fare. io ricordo che tra un leica, uno zeiss e uno zuiko si riusciva a riconoscerli, non per qualità (alta per tutti) ma per carattere, contrasti e colori, mentre altri brand (vedi nikon e canon) avendo risultati molto differenti tra i vari modelli era difficilissimo distinguerli...
col digitale, si inseriscono due variabili non da poco, il sensore e la post produzione che possono stravolgere completamente i risultati finali, basta vedere nel m4/3 dove si intrecciano leica e zuiko e dopo la post produzione sfido chiunque a distinguerli l'uno dall'altro...
poi ci sono i fenomeni  |
| inviato il 25 Aprile 2018 ore 16:54
A pellicola si notavano fácilmente, soprattutto per i colori meno forti....
Bel digitale con le lenti nuove ....praticamente impossibile!
Ormai tutti i brand hanno lenti che portano una progettazione in un unico senso....la massima risoluzione, a volte a discapito di altre caratteristiche, come i fuori fuoco, etc. |
user92023 | inviato il 25 Aprile 2018 ore 17:19
Vero Gobbo! "Questa è la telecentricità, bellezza!"!
@Ubrigantu. Si, è giusto! Ai tempi della pellicola gli "amatori" utilizzavano le diapositive, in prevalenza (non c'era tempo per sviluppo/stampa, a causa degli impegni di lavoro incombenti). Tutti sapevamo qual'era la migliore-del-momento, e quella utilizzavamo; il suo trattamento era un on/off, un si/no, giusto o sbagliato; non introduceva "interpretazioni" dell'operatore. Il corpo macchina (se sano) era perfettamente ininfluente. Gli obiettivi da proiezione (sempre per noi "amatori") si contavano sulle dita di una mano e, comunque, ognuno utilizzava SEMPRE il proprio (quindi anche questa era praticamente una costante)...quindi l'UNICA VERA VARIABILE era rappresentata dall'ottica di ripresa (ed la sua "timbrica" risultava sempre ben evidenziata dall'ineguagliata qualità della diaproiezione!)!
Oggi, invece: sensori, firmware, microprocessori, filtri RGB, filtri antialiasing, programmi di trasferimento delle immagini, programmi di PP, monitors su cui vengono visionate le immagini...e non considero ulteriori "n" variabili nel caso della stampa! Come valutare un obiettivo nella sua individualità? Mica facile!
Sono certo di aver dimenticato di citare parecchie altre variabili ma, già quelle sopra indicate mi pare che bastino ed abbondino!
Ciao a tutti! G. |
| inviato il 25 Aprile 2018 ore 18:48
Bon.. allora.
Io mi sto guardando in giro per vedere quanto costerebbe la follia M , la 240 o risparmiando e rischiando la ME , ma ripeto.. RISCHIANDO.
Perche' mi faccio influenzare? si ovvio..
Perche' il punto di partenza e' stato una m film di mio padre poi rubata da casa dei miei con una lente che solo qualche anno fa ho visto quanto valeva ..(nocti 50 1.2) ..e ci sono rimasto un filo male..? si
Perche' mi piace la filosofia semplice collegata al , punta e cattura avendo la scena piu' grande.. esporta un pezzo.
Perche' sono oggetti di culto.SI
O.. perche' anni fa ho provato un schifoso e pulcioso R summarit 90 2.8 su una altrettanto becera 6d.
Scatto, torno a casa e sembrava di avere un monitor 3d.. pastosita' .. tridimensionalita'... sostanza..
Ora, fossi un miliardario uscirei, atraverserei la strada e mi prenderei al volo la 007 MF che ho visto esposta scontata perche'.. si sa se una cosa vale farla vale farla per bene.
Ma ragionando in termini semplicistici.. se il mio lavoro si spostera' ancora di piu' sul lato video, presto daro' via 5ds, lenti varie , sigma merrill ecc..
E mi faro' una m 240 (sicuro di non avere piu' magagne nel sensore come il purtroppo non affidabile ccd kodak) usata con due summicron.
EBBASTA.
Posso avere le stesse foto con canon? no, le posso avere migliori con Canon razie alla infinita selezione di lenti, ma la vita e' bella perche si puo' sempre cambiare quando ci si stufa. |
| inviato il 25 Aprile 2018 ore 19:25
secondo me.... a parità di dimensione sensore e "era tecnologica" con un file raw di canon e una buona ottica (magari L) con un pò di tempo al pc puoi trasformarla in tutto quello che vuoi... aspetto zeiss, aspetto leica, aspetto holga, polaroid...ecc... |
| inviato il 25 Aprile 2018 ore 19:49
“Mi diverte molto invece usare le cose buone ma pagate poco.”
Condivido. Ad esempio mi piace usare un 35 Summaron di 60 anni fa (300 Euro) ed un 90 rientrante (200 Euro), ancora compatibili con le Leica digitali e dalla resa incredibile, considerata l'età.
Il bello di Leica è anche questo |
| inviato il 25 Aprile 2018 ore 19:53
Leica M e' il mio punto di arrivo. Prima di spendere 10k tra corpo e ottiche devo pero' meritarmela fotograficamente. Devo arrivare ad un livello in cui ne vale la pena.
Sono molto lontano. |
user92023 | inviato il 25 Aprile 2018 ore 20:05
@Uly. Te la butto lì: e tenerti ciò che hai (che mi pare "tanta roba"!) e, Leica per Leica, te ne cucchi una analogica... Lì senti davvero il piacere di maneggiare un "pezzo d'arte", spendi una cippa, e porti a casa diapositive & B/N da lasciare a fauci spalancate! Certo tutto diventa lento, ma per il "lavoro" ti resterbbe pur sempre Mamma C.! Da vecchio Leicista (ne ho 5, con 15 ottiche!), per me -lo scrivo maiuscolo: PER ME-, l'ultima "vera" Leica è stata l'M 6, e...quelle "plasticate" che vendono oggi a peso d'oro sono Leica "per modo di dire" (cioè grazie SOLTANTO all'innesto M)! Ciao. G. |
| inviato il 25 Aprile 2018 ore 22:38
“ Secondo la vostra esperienza di fotografi e fotoamatori, vi risulta che le foto scattate con fotocamere e obiettivi Leica siano facilmente ed immediatamente riconoscibili rispetto a tutte le altre? „
certo che si pensa che ho fatto una foto con la eos 500d a colori convertita poi in b/n e messa su instagram.Mi scrive un personaggio di quelli strani che ogni volta che si parla di leica sparano byte gratuiti ed inutili in rete che perchè spendono 5.000€ credono di aver la migliore attrezzatura del mondo,e mi chiede,con quale M monochrom fosse scattata,M o typ 246.Ho dovuto pure mandargli il raw originale con i dati di scatto perchè alle mie continue risposte che era scattata con una canon da 500€ e un 50mm 1.8 II non ci credeva. |
| inviato il 25 Aprile 2018 ore 23:35
Non so che Leica hai visto tu, ma le digitali Leica cho ho non sono plasticate. Ho tante ottiche Leica vintage M, ma quello prodotte oggi sono di un altro livello, quelle per la SL un gradino superiore alle M |
| inviato il 25 Aprile 2018 ore 23:50
Le SL Mi pare le faccia Panasonic |
user92023 | inviato il 25 Aprile 2018 ore 23:51
@Belles. OK: mi sono espresso male. La pigrizia è sempre una pessima consigliera. Ciò che intendevo dire con "plasicate" era, in realtà, "costruite a base di circuiti integrati/stampati", anzichè eccellenti ingranaggi/rotelline metalliche che, nell'uso, hai piacere di sentire "lavorare" con precisione orologiera. I passaggi di corrente e/o le scariche elettriche, i bit ed i byte, non danno (almeno a me) il piacere dei meccanismi costruiti e messi a punto dalla mano dell'uomo. Poi, i gusti sono gusti: c'è chi preferisce un bel grattacielo acciaio e vetro, ad un'abitazione patrizia d'epoca! Ciao. G.
P.S.: ricordo che il mitico Prof. G. Ferzetti sosteneva la "standing" della M4 (Wetzlar) verso le successive M4-II ed M4-P perchè queste ultime, costruite in Ontario, avevano "alcuni" ingranaggi interni in plastica, mentre la primigenia era tutta quanta costruita in "polito acciaro"! |
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