user30556 | inviato il 09 Gennaio 2018 ore 17:32
“ Anni fa vidi un documentario in tv dove un ingegnere russo dichiarava proprio questo problema su delle stampanti Canon e sosteneva di avere trovato il sistema di farle funzionare piu' a lungo aggirando appunto il blocco programmato di fabbrica. „ Ho trovato conferma ai miei vaghi ricordi da quest'articolo (pure il ragazzo trova la soluzione da un sito, guardacaso, in russo...). Ecco cosa intendo io per obsolescenza programmata. Una vera e propria t*fa progettata a tavolino ai danni del consumatore ignaro. Link: www.ilcambiamento.it/articoli/difendersi_obsolescenza_programmata_cons |
| inviato il 09 Gennaio 2018 ore 17:37
“ La durata degli elettrodomestici una volta era di gran lunga superiore. „ Ma lo era anche il prezzo relativo a uno stipendio medio! Ho trovato una fonte: leportedelfreddo.wordpress.com/2015/11/20/il-frigorifero-nel-boom-econ “ Infatti, il listino dei prezzi dell'epoca parlava di un costo di 139mila lire per un frigorifero da 160 litri; e in quell'anno la retribuzione media in Italia era di 24mila lire mensili. Oggi, in listino, un frigorifero classe A con una capacita? di 180 litri costa 239 euro e la retribuzione media e? di 1.250 euro mensili „ Sticazzi no? In proporzione (139*1250/24) sarebbero 7200 EURO! “ Però era poco redditizio per che li produceva e vendeva. „ Con quei numeri, ne dubito. “ Il paragone tra gomme e smartphone è un po' forte. Negli pneumatici c'è un discorso sicurezza, stile di guida ecc ecc. „ Per me ci sta, forse sarebbe possibile fare gomme da 100 Mm ma comporterebbero altri difetti, è lo stesso discorso delle lampadine. “ Uno smartphone che nel tempo non è più in grado di lavorare al meglio perchè 'rallentato' è uno smartphone poco utile, il cui cambio diventa quasi doveroso. „ Falso perché l'aggiornamento serviva a regolare le funzioni in base alle prestazioni che poteva garantire la batteria, senza ci sarebbero stati problemi lo stesso e chi ha sostituito solo la batteria ha risolto e gli è tornato veloce. La scorrettezza è solo nel non averlo detto altrimenti ci sta, è come una centralina dell'auto che metta un limitatore se le gomme sono lisce, nessuno si lamenterebbe che si sente costretto a cambiare auto! |
| inviato il 09 Gennaio 2018 ore 17:41
“ " Però era poco redditizio per che li produceva e vendeva." Con quei numeri, ne dubito „ Intendevo che vendutone uno poi non sarebbe stato sostituito per almeno 20 anni. E questo per l'azienda non era un bene... |
| inviato il 09 Gennaio 2018 ore 17:48
Da quell'articolo citato da Kaveri63: “ Marcos, alle prese con una stampante che misteriosamente smette improvvisamente di funzionare; tre diverse assistenze gli consigliano di comprare un apparecchio nuovo, dato che il suo costo sarebbe di gran lunga inferiore rispetto alla riparazione. „ Non è una roba misteriosa. E' successo più o meno a tutti quelli che hanno acquistato stampanti Epson, anche a me più volte. A un certo punto, dopo un numero programmato di stampe (comunque abbastanza elevato), appare una spia rossa che lampeggia. Il manuale spiega che la stampante deve essere portata al centro assistenza Epson. Io all'inizio le ho portate a quello di Bologna. Il motivo è il riempimento del recipiente interno che raccoglie l'inchiostro residuo, una vaschetta che, con una buona dose di certosina pazienza si può smontare e ripulire da soli. Il "software russo" per il faidate ( Wik Reset ) lo trovi con una semplicissima ricerca con Google o sul mulo, ed è quello che permette il reset della stampante dopo la pulizia. Ma la stampante così ripulita può andare avanti ancora molti anni. L'ultima volta che è successo, con una Epson Photo 1400, ho fatto da me col Wik Reset. Ma poi la stampante, che funzionava egregiamente, è defunta a causa dell'acquisto di cartucce riempibili con inchiostri non Epson. Non voglio difendere i prezzi alti degli inchiostri originali, ma quelle cartucce con chip non segnalarono che due inchiostri erano finiti e la stampante proseguì mentre io ero uscito dopo aver inviato la stampa di una cinquantina di pagine di provini fotografici. Al ritorno la testina aveva due ugelli secchi, e non c'è più stato verso di farla rifunzionare. Ho provato di tutto. Ma la stampante è ancora qui, sotto la scrivania, non mi decido a buttarla e penso sempre di riprovarci a "sturare" quelle testine. |
| inviato il 09 Gennaio 2018 ore 17:55
“ Ho trovato conferma ai miei vaghi ricordi da quest'articolo (pure il ragazzo trova la soluzione da un sito, guarda caso, in russo...). „ Questo articolo cade nella solita contraddizione delle due definizioni opposte , cioè che OP significherebbe sia che i prodotti si rompono velocemente ma anche che si cambiano quando funzionano ancora! Insomma siamo ai livelli delle missioni Apollo tutte false, falsa solo la prima, ma anche vere però hanno rifatto le foto in studio perché si erano rovinati i rullini per le radiazioni cosmiche. Poche idee e ben confuse. Se una stampante si blocca per un codice maligno questo si chiama sabotaggio, l'obsolescenza non c'entra niente. Obsoleto vuol dire tecnologie vecchie e superate come fax, VHS, floppy disk ecc. Bisogna chiamare le cose col nome giusto e non mescolare situazioni completamente diverse. Se ti sabotano i freni dell'auto, non è una tattica di marketing per indurti a comprarne una nuova ma tentato omicidio! |
| inviato il 09 Gennaio 2018 ore 18:04
Non ci vuole una scienza per capire che te lo rallentano (l'iphone) ad ogni uscita di un nuovo modello che ultimamente e' uguale in toto a quello vecchio. Quando installi il nuovo IOS sul modello che e' appena uscito di produzione te ne accorgi subito. E lo fanno apposta. Ricordo che all'uscita del 5 i ricambisti erano pieni di 4s con i microfoni bruciati. In pratica apple aveva aumentato il voltaggio di lettura del mic sul 5 per favorire il danneggiamento al 4s. Cosa che dopo sostituzione non avveniva piu' per il mic sostituito aveva voltaggio modificato. Tanti hanno cambiato il microfono, ma molti di piu' hanno cambiato l'intero telefono perche' ormai obsolescente. Chi ha vinto? Apple o l'utente ? Sarebbero da mettere in galera per come si permettono di prendere per il c.ulo chi gli regala fior di quattrini per uno strumento prodotto dallo sfruttamento del 3zo mondo. Andatevi un po' a vedere cosa facevano alla foxconn agli operai apple. |
| inviato il 09 Gennaio 2018 ore 18:07
“ Il motivo è il riempimento del recipiente interno che raccoglie l'inchiostro residuo, una vaschetta che, con una buona dose di certosina pazienza si può smontare e ripulire da soli. Il "software russo" per il faidate ( Wik Reset ) lo trovi con una semplicissima ricerca con Google o sul mulo, ed è quello che permette il reset della stampante dopo la pulizia. „ Non lo sapevo, grazie per l'info. Ennesimo esempio che dimostra che trovare le spiegazioni non è semplice come trarre conclusioni complottiste. “ L'obsolescenza programmata esiste eccome e non c'e' bisogno di andare tanto indietro per provarlo. „ Finché continua a non arrivare una definizione precisa ma ce ne sono diverse che si contraddicono completamente, non hai dimostrato un bel ciufolo. Anzi qui vedo che consideri un male mettere fuori legge materiali inquinanti per cui esistono alternative migliori, mancava solo l'amianto e vai col minestrone! |
user30556 | inviato il 09 Gennaio 2018 ore 18:28
Insomma, sempre e solo complotti. In pratica Trystero, sostieni che il blocco e' dovuto al riempimento di questo serbatoio/raccoglitore anche per Canon e che, essendo di costosa manutenzione, i centri assistenza consigliavano piuttosto l'acquisto di una nuova stampante(credo piu' per modelli economici). Allora a che servirebbe quel chip che bloccherebbe a 18.000cicli... Forse che corrisponderebbe approsimativamente ai cicli per il riempimento di suddetto serbatoio facendo le veci di un sensore vero e proprio? Personalmente, secondo la logica di mercato attuale, potrei pure dare credenza alla tesi complottistica. Certo che 18.000cicli sono tanti, non penso arrivero' mai a stampare cosi' tanto in vita mia. Quindi complotto piu', complotto meno... Ma chi se ne frega . |
| inviato il 09 Gennaio 2018 ore 18:44
“ essendo di costosa manutenzione, i centri assistenza consigliavano piuttosto l'acquisto di una nuova stampante „ Certo l'intervento dell'assistenza non conviene nel caso di stampanti economiche. Ne vedo in A4 che costano anche meno di 50 euro nei supermercati. In quei casi può bastare il reset fatto in casa senza neppure preoccuparsi dell'inchiostro residuo, si può mettere la stampante sopra un panno assorbente o un cartone, e se poi davvero l'inchiostro dovesse uscire... allora e solo allora si farà la vera pulizia, da soli o all'assistenza. Ma le mie stampanti Epson A3 erano sempre abbastanza costose e le portavo all'assistenza. Mi viene in mente che anche altri laboratori non ufficiali facevano quell'operazione, ad esempio Refill, dove compravo gli inchiostri per le Epson precedenti che non avevano il chip sulle cartucce. Per chi è interessato, qui alcune pagine sulla vaschetta dell'inchiostro e il reset, per Epson e un filmato per Canon: www.blotek.it/resettare-contatore-del-tampone-inchiostro-epson/ www.stampantiepson.com/epson-stylus/reset-assorbitore-per-stampanti-ep www.mobiletekblog.it/2013/06/fare-reset-assorbitore-di-inchiostro-epso goo.gl/GKSjCs |
| inviato il 09 Gennaio 2018 ore 18:49
A voler essere pignoli sarebbe più corretto parlare FI "senescenza" programmata. Infatti l'obsolescenza è data dall'uscita di nuovi modelli in rapporto ai quali le prestazioni del vecchio modello non dono o non appaiono più adeguate. Invece la senescenza è l'invecchiamento vero e proprio del prodotto e il peggioramento (naturale o, come sembrerebbe in questo caso, programmato) delle sue prestazioni. Ad esempio: una macchina con 100.000 km che da problemi di consumi, prestazioni, affidabilità, soffre di senescenza, anche se è un modello attuale; una macchina del 1998 molto probabilmente è ormai obsoleta anche se ha solo 10.000 km e funziona alla perfezione. |
| inviato il 09 Gennaio 2018 ore 21:13
@MARSFOREVER------- " L'obsolescenza programmata esiste eccome e non c'e' bisogno di andare tanto indietro per provarlo." Finché continua a non arrivare una definizione precisa ma ce ne sono diverse che si contraddicono completamente, non hai dimostrato un bel ciufolo. Anzi qui vedo che consideri un male mettere fuori legge materiali inquinanti per cui esistono alternative migliori, mancava solo l'amianto e vai col minestrone! ------ Come dice un mio amico... i forum, oltre che scriverci sopra, bisognerebbe prima leggerli. C'e' poco da dimostrare.. basta aprire gli occhi e non tenerci davanti le fette di prosciutto. L'obsolescenza programmata FA PARTE DEL DESIGN di qualsiasi oggetto si parli oggi. Addirittura di un oggetto, oltre alla vita prevista, se ne progetta gia' anche lo smaltimento ed il tipo di riutilizzo dei suoi componenti, prima che venga costruito. Non ho mai detto inoltre di considerare un male l'obsolescenza programmata. Anzi, la considero necessaria per far evolvere in modo coerente sistemi distribuiti di una certa dimensione. Certo pero' poi c'e' qualcuno che su questo ci lucra e ci specula. |
user14286 | inviato il 09 Gennaio 2018 ore 21:34
“ L'obsolescenza programmata non si è ancora capito che cavolo sia „ una leggenda metropolitana. |
user30556 | inviato il 09 Gennaio 2018 ore 21:49
Io la intendo come un ciclo di vita prestabilito gia' in progettazione, indipendentemente dallo stato effettivo di funzionamento al momento del blocco. Allora , se cosi fosse, il fabbricante dovrebbe essere tenuto(per legge) a dichiararlo nelle specifiche. Se gestisco un lab stampa, per stabilire il prezzo finale al pubblico, devo tenere conto dell'ammortamento annuale pure della stampante che, nel caso di Canon, se vendo 18.000 stampe l'anno, sarebbe pari a tutto l'importo d'acquisto . |
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