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Miglior reflex/mirrorless per fotografia macro


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user12181
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inviato il 09 Agosto 2017 ore 1:34

Per Murmunto:
se il 100 mm presunto macro arriva da sè al RR 1:2 per arrivare al RR 1:1occorrono solo 50 mm di tubi di prolunga.
Se si tratta di un 100 mm "normale" invece occorrono 100 mm di tubi di estensione per arrivare al RR 1:1, con l'obiettivo focheggiato sull'infinito, ne occorrono solo 90 mm invece con l'ottica focheggiata sulla distanza minima di messa a fuoco.


Esatto, ho trovato un calcolatore www.cambridgeincolour.com/tutorials/macro-extension-tubes-closeup.htm

Allo stesso modo ormai tutte le semiprofessionali possono gestire il flash in HSS.


In effetti mi sono accorto che il flash in HSS, e dunque un trigger che riesca a comandarlo in remoto in HSS, è molto importante per i close-up all'aperto (se poi è in grado di farlo la macchina tanto meglio, forse le nuove macchine lo fanno? - Intendo, comandare in HSS da sola via radio il flash in remoto, magari tenuto con la mano o più o meno precariamente appoggiato a terra - Questa sarebbe già una caratteristica da tener presente per una macchina macrofila).

Qui blog.kasson.com/the-last-word/focus-shift-and-loca-in-the-leica-r-1002 c'è una ricerca riguardo il focus shift e l'aberrazione cromatica longitudinale in diversi obiettivi macro tra cui lo Zeiss 100 makro (non Milvus, ma non dovrebbe cambiare nulla). Obiettivi testati con la Sony a7RII. Mi sono immerso nella lettura ma sono immediatamente riemerso, stavo per affogare. Ho fatto prima a chiedergli diretttamente, mi ha detto che con il mio obiettivo sarebbe più sicuro focheggiare a f/8. Io solitamente focheggio a f/5.6 e se chiudo non vado oltre f/11. A f/8 ho qualche maggior difficoltà a focheggiare sul live view della D800E, proverò. Ci sarebbe anche il vantaggio che stresserei un po' meno la ghiera dei diaframmi, che non è in condizioni di massima freschezza.

avatarsenior
inviato il 09 Agosto 2017 ore 8:34

Per macro Olympus, oltre i pregi già indicati, ha un 60 macro (120 equivalente) microscopico. Per macro itineranti é una soluzione molto comoda.

avatarsenior
inviato il 09 Agosto 2017 ore 8:58

E tu pretendi di stabilire se un obiettivo è un macro oppure no osservando delle fotografie digitali?
Ma dai ... lo sai meglio di me che con i sensori basta croppare e anche un 35 focheggiato all'infinito diviene un macro 1:1 ma su ... dai ... ma di che stiamo parlando!

E comunque, ripeto all'infinito, il significato vero dei termini che più comunemente si adoperano quando si parla di questa tipologia di obiettivi te l'ho spiegato in precedenza, e a meno di incappare in clamorosi strafancioni a causa del fatto che il Liceo l'ho terminato quasi quarant'anni orsono la questione sta nei termini nei quali l'ho descritta io ... e non in quelli in cui la spacciano i tecnici Cosina e pure quelli di Canon ... seppure un poco meno sfacciata!

avatarsenior
inviato il 09 Agosto 2017 ore 9:01

E poi, francamente, tutto questo abisso di differenza non è che si veda tanto eh:

www.the-digital-picture.com/Reviews/ISO-12233-Sample-Crops.aspx?Lens=6

ah, a proposito: il test di DxO non considerarlo proprio, su quel sito un qualsiasi prodotto Canon non vince un confronto neppure se gioca da solo!

avatarsenior
inviato il 09 Agosto 2017 ore 9:09

Beh anche te stai spacciando le tue conoscenze per verità assoluta. A cominciare dalla correzione che hai fatto sul termine macro.


Macro- (davanti a voc. anche macr-) [dal gr. ?????? «lungo, esteso», in composizione ?????- o ????-] . – Primo elemento di parole composte (sostantivi o aggettivi), derivate dal greco o formate modernamente (anche nella terminologia latina scient.), nelle quali significa «grande» o indica in genere dimensioni notevoli; in qualche caso assume il sign. di «in grande scala, in generale, da un punto di vista complessivo». Si contrappone di solito a micro- «piccolo»: macrocosmo (opposto a microcosmo), macroscopico (opposto a microscopico), macroevoluzione, macrospora, macrosmotico; in questa accezione (e talora anche nel sign. medico) si alterna in qualche caso con mega-, meno spesso con megalo-; con il sign. etimologico di «lungo», si contrappone invece, talvolta, a brachi- «breve» (per es. macruri, opposto a brachiuri). In medicina, indica sviluppo superiore al normale di un organo o di una parte di esso: macrocefalia, macrocheilia, macrochiria, ecc.


Che può significare sia grande esteso, che lungo..

P.S. da Treccani, che penso sia più attendibile di Paolo.

avatarsenior
inviato il 09 Agosto 2017 ore 15:29

Macro - (davanti a voc. anche macr-) [dal gr. ?????? «lungo, esteso», in composizione ?????- o ????-] . – Primo elemento di parole composte (sostantivi o aggettivi), derivate dal greco o formate modernamente (anche nella terminologia latina scient.), nelle quali significa «grande» o indica in genere dimensioni notevoli; in qualche caso assume il sign. di «in grande scala, in generale, da un punto di vista complessivo». Si contrappone di solito a micro- «piccolo»: macrocosmo (opposto a microcosmo), macroscopico (opposto a microscopico), macroevoluzione, macrospora, macrosmotico; in questa accezione (e talora anche nel sign. medico) si alterna in qualche caso con mega-, meno spesso con megalo-; con il sign. etimologico di «lungo», si contrappone invece, talvolta, a brachi- «breve» (per es. macruri, opposto a brachiuri). In medicina, indica sviluppo superiore al normale di un organo o di una parte di esso: macrocefalia, macrocheilia, macrochiria, ecc."


Ecco caro Ninnì Barbera, il punto è proprio che in greco antico esistono due termini per definire in concetto di grandezza: il primo è macròs e il secondo è megàs .

Il primo, macròs appunto, letteralmente significa largo ... quindi è particolarmente adatto a descrivere dei soggetti bidimensionali: un grande appezzamento di terreno è un macro-appezzamento (e non un mega-appezzamento), un grande foglio di carta è un macro-foglio di carta e non un mega-foglio di carta, un grande fazzoletto è un macro-fazzoletto e non un mega-fazzoletto ecc. ecc.
Il secondo, megàs appunto, letteralmente significa grande ... e quindi è più adatto a definire dei soggetti tridimensionali: una grande pietra è allora un mega-lite (e non un macro-lite), una grande casa è una mega-casa, e non una macro-casa, uno di quei giganteschi camion da cantiere che si adoperano nelle miniere a cielo aperto è una mega-camion e non un macro-camion e via discorrendo.

Che poi questi due aggettivi vengano fin troppo spesso adoperati come sinonimi è un altro paio di maniche: ma a stretto rigore di termine l'interpretazione esatta è quella che ne ho data io ... pur non potendo certo vantarmi di essere un Accademico della Crusca beninteso!

avatarsenior
inviato il 09 Agosto 2017 ore 15:37

A proposito Ninnì ... come hai giustamente rimarcato tu macro può significare sia esteso che lungo ... guarda caso anche essi due aggettivi che si possono riferire a un soggetto bidimensionale come è APPUNTO una fotografia ... macro(fotografia) o meno che sia!

avatarsenior
inviato il 09 Agosto 2017 ore 15:41

vabbè ho capito, sono su scherzi a parte... MrGreenMrGreenMrGreen

avatarsenior
inviato il 09 Agosto 2017 ore 15:51

Secondo molti il miglior macro è il Sony 90 G e le recensioni in giro sembrano unanimi, il Canon 100L (che possiedo) avrebbe bisogno di essere rimpiazzato visto che su 5Ds arranca,lo Zeiss pecca della mancanza di AF utile negli stacking automatizzati e del rapporto 1:2

avatarsenior
inviato il 10 Agosto 2017 ore 8:46

Non so tu Ninni ... ma io non di certo.

avatarsenior
inviato il 10 Agosto 2017 ore 8:48

Non conosco il Sony ma non escludo che possa esserlo davvero il miglior macro in circolazione.
Sinceramente aspetto con curiosità l'uscita di un 105 Art Macro, perché viste le ultime realizzazioni di Sigma sarebbe certamente stratosferico.

avatarsupporter
inviato il 10 Agosto 2017 ore 11:46

Dipende da che tipo di fotografia macro si parla.
Se vuoi ottenere degli sfondi molto pittorici il consiglio è di andare su un formato FF. Se ti interessa solo la massima nitidezza e la massima PDC allora i formati più piccoli sono interessanti.
Sony ha quello che per me è un grande problema per la macro ovvero l'ingrandimento a display segue solo due step predefiniti e quindi non puoi selezionare gradualmente l'ingrandimento.

Facci vedere che tipo di foto vorresti realizzare...

avatarsenior
inviato il 06 Novembre 2020 ore 14:04

Ritiro su questo 3d perchè l'argomento è ancora interessante e poi anche per ricordare i bei tempi quando @Lespauly ed io eravamo in sintonia!!! MrGreen;-)MrGreen

avatarjunior
inviato il 06 Novembre 2020 ore 22:41

Mah, io non escluderei una D850 con i pregi e difetti in questo caso del 35mm con possibilità di Focus stacking, per chi vuole mirrorless con le stesse caratteristiche (per macro) allora Z7. E con i 45mpx, all'occorrenza, c'è anche da poter croppare “un pò”, Di seguito un esempio pratico, magari si possono saltare i primi 45 secondi di inutile introduzione...:


avatarjunior
inviato il 06 Novembre 2020 ore 23:29

Ciao, da macrofotografo ti consiglio di non iniziare a scattare con meccanismi automatici come fStacking se non ne hai la necessità. Cerca di imparare a gestire lo scatto singolo.
Per la macchina (mpx) dipende se stampi o meno. Per grandi stampe puoi scegliere una macchina con molti megapixel per avere maggior dettaglio. Per il resto vanno tutte bene anche le micro 4/3, soprattutto se pubblichi solo su social e forum.


Una cosa sicuramente utile è il display basculante per comodità nello scattare dal basso.
Per le lenti vanno bene quasi tutte, soprattutto per chi inizia.Scegli invece bene la focale per il tipo di foto macro che hai intenzione di fare.

un saluto

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