@ Valerio 79
“ Sono ormai 3 anni che mi sto specializzando nella fotografia a infrarossi con fotocamere modificate, sia con filtro fisso sul sensore che full spectrum.
1) la sola rimozione del filtro UV-IR cut dal sensore rende la fotocamera full spectrum ma non sarà più possibile usare la messa a fuoco automatica tramite mirino. Sarà possibile solo in live view e comunque si potrebbero avere problemi agli estremi di lavoro dell'obiettivo utilizzato (ad es. problemi di messa a fuoco a infinito). Va pertanto inserito un filtro neutro (in caso di modifica full spectrum) correttivo di opportuno spessore. Inoltre il sensore, durante il funzionamento, è una calamita per la polvere e lasciarlo "nudo" è un rischio. Per non parlare del rischio di graffiarlo e comprometterlo irrimediabilmente.
2) una qualsiasi modifica (ad es. infrarosso o full spectrum) che implica la rimozione del filtro UV-IR cut dal sensore permette di scattare con tempi normali pur utilizzando filtri IR esterni davanti all'obiettivo. Anzi, talvolta la sensibilità aumenta e a seconda dei casi i tempi addirittura diminuiscono leggermente.
3) se decidete di fare modificare una fotocamera dovrete accettare di avere qualche puntino di polvere che inevitabilmente rimane sotto il nuovo filtro posto sul sensore. Nessun laboratorio ha una "camera bianca", inoltre a meno di impiegare filtri in vetro ottico extra puro sviluppati appositamente per essere montati sul sensore (dal costo elevatissimo) potrebbero esserci delle microimpurità (oppure microbolle) nello stesso vetro. Questi "difetti" si traducono in piccoli puntini scuri sulla foto come se fosse sporco il sensore. Sono comunque problemi di secondaria importanza poiché si eliminano facilmente in post produzione e comunque si evidenziano a diaframma relativamente chiuso.
4) una qualsiasi fotocamera in generale lavora fra 400 e 700 nm (nanometri) che equivale allo spettro visibile. Quindi per poter usare la propria fotocamera con filtri IR bisogna che essi siano almeno da 720nm e anche molto selettivo (consiglio il filtro Hoya IR72). Filtri con tagli inferiori tipo 590, 630, 665, 680 implicano una finestra di luce fino a 700nm che creerebbe problemi (anche perché siamo in situazione di lunghe esposizioni). L'uso di filtri IR su fotocamere non modificate non raggiungeranno mai la stessa resa di fotocamere modificate anche se comunque i risultati potrebbero essere interessanti e piacevoli.
5) la modifica, a meno di usare sul sensore un filtro di spessore opportunamente calibrato implica la necessità di effettuare una nuova taratura della messa a fuoco (se fosse solo leggermente starata potrebbe venirci in aiuto la modalità live view ma la modalità mirino rimarrebbe comunque inutilizzabile). Quindi quando fate fare una modifica assicuratevi che il laboratorio a cui vi rivolgete effettuerà la taratura elettronica della maf.
6) aprire una fotocamera implica il rischio di danneggiarla. Basta un connettore messo male per danneggiare una scheda. Inoltre se rompete un connettore sono dolori...
Parlo per esperienza diretta sul campo. Non improvvisatevi "tecnici" se non avete gli strumenti e le capacità di effettuare il lavoro „
Per iniziare e, provare con la fotografia a infrarossi, quindi un filtro Hoya IR 72 va bene.
Lo abbinerei ad una Sony A7iii.
Al limite lo prenderei di un diametro più piccolo che sfrutterei solo su alcuni obiettivi, Loxia da 52mm ma, non spenderei tanto.