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I consigli per migliorare!


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avatarsenior
inviato il 11 Ottobre 2017 ore 22:05

Alex@ : se uno scrive 'non mi piace' e poi spiega perchè, a me va bene. Potrò ( o meno ) condividere il suo parere. Ma i consigli per migliorare sono altra cosa.
Ribadisco: migliorare cosa? Potrebbe darsi che le mie fotografie ( la mia Fotografia ) rispondano a criteri che io ho presenti e voglio perseguire con uno spirito di ricerca che, non sempre, incontra i gusti generali, magari basati su certi standard estetico/tecnici che a me, magari, non interessano.
Appunto, come dici: le regole dei terzi; il soggetto al centro; l'aria 'sopra la capoccia', ecc. sono criteri un po' inventati da certi analisti che tengono molto presente la Pittura ( arte mooolto diversa dalla Fotografia ). Del resto, a confutare molti di questi presunti criteri è Andreas Feininger in un saggio di cui non ricordo il titolo ( se lo trovo, lo posto:-) ) e che dimostra come certe 'regole' non hanno gran senso; anche perchè molti Grandi fotografi ( non certo io, figuriamoci ! ) le hanno ignorate tranquillamente.

Insomma, apprezzo quanto dici e aggiungo che il discorso è più complesso di quanto non sembri a prima vista.
Sempre disponibile e interessato a discuterne qui e anche con te personalmente.;-)

user21096
avatar
inviato il 11 Ottobre 2017 ore 22:46

Innanzitutto ti ringrazio. Ti leggo sempre volentieri (anche in altri thread) per la tua estrema pacatezza e disponibilità.

anche perchè molti Grandi fotografi ( non certo io, figuriamoci ! ) le hanno ignorate tranquillamente.


Verissimo e sacrosanto. E' accaduto e accade anche con grandi registi del cinema. Però, osservando foto e film, alla fine lo hanno fatto consapevolmente, cioè stavano stravolgendo la "regola" che se rispettata = NERO ma siccome volevano dire bianco hanno stravolto la regola che di solito dice nero piuttosto che utilizzare altro modo "perbenenista". In tal caso non vedo ciò come un errore, piuttosto come una "genialata". Ecco che si esce dai canoni pur scardinando qualcosa di "intoccabile" che ai puristi farebbe urlare allo scandalo. Però è palese la consapevolezza di colui che l'ha infranta, cioè è evidente, tangibile dal racconto sia statico che filmico della loro consapevolezza nel stravolgerla.

il discorso è più complesso di quanto non sembri a prima vista


Non posso che essere d'accordo, ma fa piacere poter scambiare opinioni. Personalmente, non voglio mai smettere di imparare.

avatarsupporter
inviato il 11 Ottobre 2017 ore 22:50

Ribadisco: migliorare cosa?

Una banalità ma potrei citarne tante altre, non sai quanti non correggono le aberrazioni cromatiche semplicemente perché ignorano si possa fare, un consiglio in tal senso certo non migliorerà lo spessore delle immagini ma certo li aiuterà ad eliminare un fastidioso problema tecnico.
Per Feininger credo che ti riferisca al quasi introvabile su carta "principi di composizione" in cui giustamente smitizza l'uso di certe regole ma a sua volta ne fissa tre per lui inderogabili.

avatarsenior
inviato il 11 Ottobre 2017 ore 23:33

@ Caterina Bruzzone: grazie, il saggio di Feininger dev'essere quello che citi. Ne ho una versione in PDF che ho salvato in qualche cartella.

Quanto ai consigli, se sono di natura tecnica, legata alla PP, sono d'accordo con te.
Specialmente se sono richiesti, possono essere opportunie molto utili.
Un po' meno quelli non richiesti, che arrivano un po' ... a gamba tesa.

user90373
avatar
inviato il 12 Ottobre 2017 ore 16:22

Crescere per migliorare oppure migliorare per crescere, sembra quasi che i due termini siano sinonimi uno dell'altro. E' possibile peraltro migliorare nel salto in alto senza crescere di statura, così come crescere fotograficamente senza apportare migliorie visibili alle immagini. Delle due, una. ;-)

avatarsenior
inviato il 12 Ottobre 2017 ore 19:44

Crescere vuol dire tutto è niente. Se fai le cose tanto per farle passano gli anni è il livello sarà sempre lo stesso. Se ci metti passione e ti poni un obiettivo non è detto che lo raggiungi ma sicuramente se guardi i lavori degli anni precedenti noterai un cambiamento che può essere sia tecnico che per lo stile affinato nel corso degli anni. Questa la considero crescita. Non importa se sei considerato un artista o meno, quello è un'altro discorso. Un conto è seguire un percorso e sentirsi gratificanti del risultato raggiunto, altro è seguire il mercato è sentirsi "artista".

user90373
avatar
inviato il 12 Ottobre 2017 ore 21:47

Sorvoliamo i binomi fotografia<>arte poi quello crescita<>miglioramento e anche percorso<>risultato perchè questi condizionano pesantemente la spontaneità del gesto rendendolo ad essi asservito. Tolte tali sovrastrutture resterà la suggestione del momento nel quale il gesto si compie. Sorriso

avatarsenior
inviato il 12 Ottobre 2017 ore 22:19

Se elimini tutto secondo me fai foto tanto per farle, o semplicemente per ricordare un viaggio, un momento particolare per cui non hai nessun motivo per migliorare. La spontaneità del gesto può essere in questo caso a casaccio, se invece sai cosa cerchi lo fai perché hai acquisito con il tempo una certa esperienza quindi avrai un gesto spontaneo ma non a casaccio. ;-)

user90373
avatar
inviato il 12 Ottobre 2017 ore 22:33

Il "gesto spontaneo" è innanzitutto mentale e richiede libertà, libertà limitata nel momento in cui si cerca qualcosa di specifico.
Ammetto la stramberia di certe teorie ma attualmente non riesco a far di meglio. Sorriso

avatarsenior
inviato il 13 Ottobre 2017 ore 6:02

Il gesto spontaneo che dici tu lo acquisisci con il tempo e con l'esperienza. Penso che il post parli di come migliorare, la libertà che tu parli secondo me arriva dopo. ;-)

user90373
avatar
inviato il 13 Ottobre 2017 ore 10:02

Nel post iniziale era insito il dubbio sul significato di miglioramento, lasciando ad ognuno libertà di interpretazione. Suggerire non definire. Sorriso

avatarjunior
inviato il 13 Ottobre 2017 ore 10:44

Ritengo che prima bisognerebbe definire il concetto di "miglioramento" in questo specifico caso, fotografico.

Fotografare è come, ad esempio parlare. Tutti possiamo parlare; qualcuno parla meglio di altri, perchè? e prima ancora, cosa ci porta a dire costui parla meglio di altri? Anche noi parliamo e usiamo le stesse parole che usano gli altri; perchè a volte avremmo voluto parlare usando una forma diversa per esprimere lo stesso concetto?

Sfogliando distrattamente una banale rivista, poniamo, mentre attendiamo il nostro turno dal dentista, ci capita di essere colpiti da una immagine più che da altre. Novanta volte su cento si tratta di un fotografo molto noto (Newton ad esempio per le foto di moda) o altri del suo calibro.
Quindi anche senza il pregiudizio della conoscenza d'autore, qualche cosa ci colpisce. Evidentemente, quell'immagine è "migliore" di tante altre dello stesso genere. Migliore, migliorare, miglioramento.

Mostrare il nostro prodotto significa accettare anche il disinteresse di un visitatore. Certo, il visitatore può essere un incolto e non in grado di apprezzare il nostro lavoro, però.......

Perdonatemi, forse dico delle banalità.

franco santi



avatarsenior
inviato il 13 Ottobre 2017 ore 14:35

@ Franco: interessante quanto dici. Migliorare può significare il raggiungimento progressivo di un'espressione chiara, efficace, secondo cui un'immagine fotografica suscita consenso anche in altri. Un consenso che non è compiacimento, ma piuttosto qualcosa che 'risuona' dentro di me in modo autentico. Credo che una buona comunicazione ( l'immagine ne è uno strumento ) riesca a far provare ad altri ciò che io provo e che ritengo importante.
Ci sono delle categorie universali anche nell'immagine. Per cui un'immagine efficace è capace di trascendere le diversità culturali, temporali, geografiche...
Insomma, un'immagine buona o 'migliore' di altre è un'immagine che sa andare dritta all'essenziale, pizzicando le corde 'giuste' nel...cuore ( passatemi il termine, che non vuole essere melenso ),di chi guarda l'immagine stessa.
Un universo, una serie di implicazioni, di riferimenti, di allusioni, in un solo scatto.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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