| inviato il 16 Luglio 2017 ore 11:32
“ ...mi sembra di ritornare alle discussioni (automobilistiche) degli anni '60, quando si contrapponevano le belle, eleganti, confortevoli e, tecnicamente all'avanguardia Giulia Spider, alle fascinose MG A Twin Cam, assolutamente irresistibili per il "sapore" che emanavano, ma tecnicamente delle vere "baracche" (frullati di bielle che si sprecavano!). Grazie a tutti per i piacevoli ricordi! G. „ Proprio cosi... e lasciamo perdere la Giulia Spider con quel fantastico quattro cilindri, che però se non lo scaldavi bene prima di partire, te lo giocavi in pochi giorni... Ps... spero che si capisca che è una risposta scherzosa... tengo a precisarlo perché più avanti verrò criticato per il tono. L'Alfa Romeo era una passione di famiglia, ma il modello preferito era il Gt junior. |
user92023 | inviato il 16 Luglio 2017 ore 11:50
...ho sempre scrupolosamente scaldato (e rodato!!!)! Ciao. G. |
| inviato il 16 Luglio 2017 ore 15:07
Interessantissima la discussione (sebbene letta altre volte, in termini generali); io "sto con Ulisse", sia per motivi di budget, sia per motivi di affezione al materiale sovietico. Prima o poi, avanzando 100€, sarà possessore di una medio formato sovietica, russa o tedesca dell'est :) Oltre la Lubitel che già ho (che farà inorridire al solo nominarla, ma io mi ci trovo benone da 20 anni e passa. E ne ho 36 :D ). Se mai potessi spendere cifre più importanti... Pentax 6x7 senza pensarci troppo. |
| inviato il 16 Luglio 2017 ore 15:58
La Lubitel! Purtroppo i fotoamatori dell'est europa non avevano tutta la dovizia di fotocamere che abbiamo noi. La Lubitel era un cavallo da battaglia presso di loro, pur essendo una fotocamera molto semplice. Come avete visto, anche all'est avevano sistemi medio formato (forse piu' che qui) ed anche diverse fotocamere sia a cassetta che folding a soffietto. Ricordo in particolare con piacere le folding (a soffietto collassabile) medio formato Iskra, per essere delle 'copie' delle Zeiss Super Ikonta che, invece di essere inferiori, erano superiori in tutto all'originale. La Iskra oltre ad avere un telemetro (non comune tra le folding) aveva otturatore ed ottica superiori alla omologa Zeiss, oltre ad una costruzione meticolosissima. Se ne trovano poche e care per cui se ne trovate, sappiatelo. Costano, anche. |
| inviato il 16 Luglio 2017 ore 16:14
Bellissimi racconti, grazie per la condivisione. |
| inviato il 16 Luglio 2017 ore 17:14
Di Kiev 88 ne ho una, comprata ancora negli anni '80, fornita del solito 80 mm e del più insolito 30 mm. Non la uso più e la tengo più che altro come ricordo, tuttavia le foto che faceva erano buone ... a patto di trattarla coi guanti. Meccanismi parecchio delicati, bisognava stare attenti a non forzare il tamburo (chiamarlo rotella sarebbe un vezzeggiativo ) di regolazione dei tempi di scatto, che tendeva a non agganciare perfettamente il meccanismo interno con conseguente impossibilità di scattare; se però lo forzavi troppo rischiavi che l'otturatore si incantasse aperto. Era, ovviamente, una fotocamera spartana e che richiedeva qualche accorgimento "fai da te", come ad esempio per rimediare alla mancanza di guarnizioni dei dorsi, che perciò avevo realizzato con sottili striscie di gommapiuma leggera per evitare che, durante l'avanzamento della pellicola, una strisciata di luce rovinasse il fotogramma successivo. Però, ripeto, una volta messe in atto queste accortezze, le foto che sfornava ti ripagavano abbondantemente. |
| inviato il 16 Luglio 2017 ore 18:15
Ai magazzini di solito revisionavo i feltrini interni e non ricordo di avere avuto problemi di infiltrazioni di luce con il corpo macchina, ma se gli agganci dei magazzini erano troppo esposti risultando l'accoppiamento lento, li usavo soltanto come ricambi. Di magazzini se ne trovavano a quintali nei mercatini... Il tamburo di selezione si slabbrava facilmente nei fori dei tempi, in quanto il perno entrata di pochissimo e forzando anche poco tendeva a saltare fuori. Poi una volta iniziata la slabbratura, se non si era accorti non poteva che peggiorare. Dopo questa discussione ne ho dedotto che per la Kiev88 non fosse un problema di controllo di qualità, ma che la possibilità che "sopravvivesse" nel tragitto dalla ditta fino all'utilizzatore, erano piuttosto scarse, considerata la facilità di bloccarsi per uno stupido errore. Infatti la mia prima fu una bloccata e acquistata per due soldi nell'89. L'80 mm lo usavo con adattatore sulla Leica R5 ed ero entusiasta dei suoi colori. Poi siccome propendo per i deboli, volli approfondire... |
| inviato il 16 Luglio 2017 ore 19:41
“ Dopo questa discussione ne ho dedotto che per la Kiev88 non fosse un problema di controllo di qualità, ma che la possibilità che "sopravvivesse" nel tragitto dalla ditta fino all'utilizzatore, erano piuttosto scarse „ Non era sicuramente un problema di controllo di qualità, perchè non esisteva assolutamente. Comunque, dopo che ho scritto che ho provato in pochi giorni 3 Kiev88, e dopo l' ammissione del negozio che sono invendibili, sentirmi rispondere che le ho distrutte io..... ma per favore, un po' di decenza. E vedo che usi lo stesso tono anche con gli altri..... |
| inviato il 16 Luglio 2017 ore 20:06
“ Non era sicuramente un problema di controllo di qualità, perchè non esisteva assolutamente. „ Come fai ad asserirlo? L'hai visto personalmente? Me ne sono passate in mano tre, acquistate nuove e tutte funzionavano benissimo. Quelli a cui poi le ho rivendute, nessuno si è lamentato, ma erano tutti al corrente delle necessarie procedure. “ Comunque, dopo che ho scritto che ho provato in pochi giorni 3 Kiev88, e dopo l' ammissione del negozio che sono invendibili, sentirmi rispondere che le ho distrutte io..... ma per favore, un po' di decenza. „ Hai provato in tre giorni tre fotocamere, tutte e tre sono andate in avaria e il negoziante ti ha assicurato che sono invendibili... Nessuna argomentazione o accenni sugli eventuali inghippi riscontrati. Per me la conclusione non può essere altra. Peraltro nell'ultima mia considerazione menziono la possibilità che i corpi fossero già difettati da malaccorte prove di precedenti interessati all'acquisto. Comunque se ti senti certo di averle usate correttamente e di essere del tutto incolpevole, quale è il problema? Però se spari a zero su qualcosa, un minimo accenno a come non ha funzionato, non potresti fornirlo? Scusa ma qui sembra diventato un vizio denigrare i marchi... |
| inviato il 16 Luglio 2017 ore 20:28
“ Inutile menzionare che dopo ciò che hai scritto, le probabilità che le abbia rotte tu, non diminuiscono... „ Mah guarda, la mia l'ho trattata con i guanti, meglio di qualunque altra macchina che abbia posseduto. Inoltre so come si tratta una macchina meccanica e so come si trattano le macchine russe, quindi se avessi fatto qualche cazzata... me ne sarei reso conto. Sono semplicemente macchine che si rompono con una facilità estrema, per i motivi sopra riportati. Eddai su. Sono macchine con una qualità meccanica, di materiali e di assemblaggio scadente. È così, inutile girarci intorno, e di testimonianze simili ce ne sono a decine se non centinaia, anche da parte di gente molto più che informata e che con queste macchine ci ha lavorato, le ha aperte e ci ha guardato dentro "cum grano salis". Te puoi anche pensare che per ogni kiev 88 rotta ci sia dietro qualcuno che non sa come usarla e ha fatto cazzate, ma la realtà è un'altra. |
| inviato il 16 Luglio 2017 ore 20:41
“ Te puoi anche pensare che per ogni kiev 88 rotta ci sia dietro qualcuno che non sa come usarla e ha fatto cazzate, ma la realtà è un'altra. „ Roby qui anche se dialetticamente tendiamo a dare un senso conclusivo al discorso, la realtà è sempre ipotetica poiché approssimata alla deduzione da quello che si scrive. Il mio approccio è prettamente tecnico e mi baso su quello che hai scritto. Però potresti avere ragione tu. |
user92023 | inviato il 16 Luglio 2017 ore 20:44
@Abulafia. 36 Lubitel, o anni di eta'? Scherzi a parte, faccio un piccolo OT: personalmente mai, MAI, piu' una Pentax 6 x 7! Ne ho avuta una per un mese, l'ho provata, e...me ne sono liberato senza rimpianti! Il problema e' la dimensione dell'enorme specchio, ed il micro mosso che ne deriva. Con il "normale", il 125esimo e' un avventura!!! Uno dice: allora la uso in studio con i flashes! Una sverza! Perche' il sincro flash e' ad 1/30 -mi pare- di sec., e le doppie immagini sono garantite! L'ottica poi, non sarebbe male in assoluto ma, quando l'ho paragonata -a parita' di condizioni- con il Planar 80/2.8 della mia Rollei... Guarda, penso di poter vantare una certa esperienza nelle medio formato analogiche, ed essa mi dice Hasselblad o macchine a telemetro (Memiya 7 o, al limite, 6 e' il massimo) e/o Rolleiflex (ottica fissa, pero'). Ciao. G. |
| inviato il 17 Luglio 2017 ore 0:52
“ Però se spari a zero su qualcosa, un minimo accenno a come non ha funzionato, non potresti fornirlo? „ Il solito trascinamento che fa sovrapporre le foto..... La terza l' abbiamo provata in negozio, ed a quel punto il negoziante, molto onestamente, mi ha reso i soldi con le scuse. Dettagli più precisi, dopo 37 anni, non te ne posso dare. “ Peraltro nell'ultima mia considerazione menziono la possibilità che i corpi fossero già difettati da malaccorte prove di precedenti interessati all'acquisto. „ Ed insisti a difendere l' indifendibile..... Ovviamente tutte e 3 erano nuove ed inscatolate. Dopo queste, Marvin, che non era un "commerciante", ma il più grosso e conosciuto negozio del Piemonte, ha deciso di chiudere con le macchine fotografiche russe. Detto ciò, continua sempre a piacermi, e come soprammobile la prenderei volentieri. |
| inviato il 17 Luglio 2017 ore 7:47
“ Guarda, penso di poter vantare una certa esperienza nelle medio formato analogiche, ed essa mi dice Hasselblad o macchine a telemetro (Memiya 7 o, al limite, 6 e' il massimo) e/o Rolleiflex (ottica fissa, pero'). „ Beh dai, mica ci sono solo queste come medio formato di alto livello. Rolleiflex SL66, fuji GX680, Mamiya RB/RZ, Fuji GW (nelle varie versioni) sono anche loro delle eccellenze, ed è molto probabile che me ne sia scordata qualcuna. |
| inviato il 17 Luglio 2017 ore 10:33
“ Dettagli più precisi, dopo 37 anni, non te ne posso dare. „ Bastano questi. Se lo facevi prima... Il trascinamento è il solo problema che con le Kiev88 non si riesce a superare, perlomeno facilmente. Nella mia "epoca d'oro" delle Kiev, testai una decina di magazzini per trovarne tre utilizzabili tra cui uno era perfetto, due trascinavano un po' più lenti e bisognava aiutare (altrimenti sovrapponevano) osservando il numerino dalla finestrella posteriore, un paio trascinano troppo e questi ovviamente erano utilizzabili, ma tenendo conto che un fotogramma si perdeva o veniva "raffilato". Uno 6x4,5, non aveva finestrella posteriore e sovrapponeva di tre millimetri e lo usavo così. Gli altri, inutilizzabili. Delle tre Kiev che presi nuove, due erano per amici che mi avevano chiesto aiuto per non prenderne avariate e gliele "consegnai" a casa mia previo "minicorso d'uso" e mi risulta che rimanessero più che soddisfatti del successivo utilizzo. Di certo che se ci si aspettava l'Hasselblad, la delusione era inevitabile. Da quello che posso sintetizzare circa l'esperienza Kiev, la premessa dei magazzini più o meno difettosi "e da aiutare" è obbligata. In Germania vi stavano professionisti che le utilizzavano come "muletti", ma non certo per la fotografia d'azione. |
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