| inviato il 13 Maggio 2017 ore 19:07
Per risolvere il problema dei bordi la Leitz aveva progettato il colorplan CF.....curved field... |
| inviato il 13 Maggio 2017 ore 21:10
Immagino volesse dire che con l'avvento del digitale i prezzi di tutte le attrezzature legate alla pellicola sono crollati e ciò che prima era costosissimo e inavvicinabile è diventato d'un tratto abbordabile, che si tratti macchine fotografiche e ancor più di apparecchi per proiezione. Ho indovinato? Eh ... certo che hai indovinato caro Diego! Parliamoci chiaro: la prima volta che ho visto un proiettore Kodak correva l'anno 1970 ... beh, si ... più o meno dovrebbe essere quello il periodo perché avevo all'incirca 10 anni, e rimasi letteralmente impietrito non tanto a causa del prezzo improponibile che aveva quanto piuttosto dalle sue dimensioni. Ovviamente non mi ha mai nemmeno sfiorato la mente l'idea di poterne avere uno, figuriamoci, a quei prezzi! ... poi però l'avvento del digitale ha rovesciato le carte in tavola e all'improvviso tutte quelle attrezzature che prima potevo solo sognare di colpo me le sono potute permettere ... e ovviamente ne ho approfittato |
| inviato il 13 Maggio 2017 ore 21:17
Per risolvere il problema dei bordi la Leitz aveva progettato il colorplan CF.....curved field... Certo ... solo che aveva due problemi! Il primo era la focale, esisteva solo il Colorplan 90/2.5 ... peraltro mai prodotto nemmeno in versione Supercolorplan. E il secondo era che l'obiettivo era calcolato per una curvatura "media" ... che come tutte le medie alla fine ben poche volte riusciva a corrispondere alla situazione operativa del momento. |
| inviato il 13 Maggio 2017 ore 21:20
Lo stesso vale per me, mai mi sarei potuto permettere i proiettori che ho, stessa cosa x l'attrezzatura fotografica medio formato. A proposito di proiettori, poco tempo fa newoldcamera vendeva il PCP80 Hasselblad con 2 obiettivi a 800 euro, mi pare. Nuovo costava oltre 8 milioni di lire solo il proiettore! |
| inviato il 13 Maggio 2017 ore 21:21
Il limite del popping, ripeto, si risolve (non voglio dire totalmente ... ma quantomeno al 95%) solo adoperando in pianta stabile i proiettori Kodak Ektapro. |
| inviato il 13 Maggio 2017 ore 21:43
Lo stesso vale per me, mai mi sarei potuto permettere i proiettori che ho, stessa cosa x l'attrezzatura fotografica medio formato. A proposito di proiettori, poco tempo fa newoldcamera vendeva il PCP80 Hasselblad con 2 obiettivi a 800 euro, mi pare. Nuovo costava oltre 8 milioni di lire solo il proiettore! Pensa che una decina di anni orsono io ho acquistato il mio primo 9020, era un fondo di magazzino, pagandolo 700 euro full optional, e chiaramente si trattava di un proiettore letteralmente mai usato tanto è vero che aveva ancora il sigillo che il collaudatore applicava al pulsante d'accensione dopo averne verificato il corretto funzionamento all'uscita dalla linea di produzione. La produzione di quel proiettore, come peraltro anche di tutta la linea dei proiettori Kodak Ektapro, era stata interrotta a Dicembre del 2004 e l'ultimo listino aggiornato e risalente al mese precedente, Novembre 2004 quindi, riportava per lo stesso un prezzo, IVA esclusa chiaramente, di 1.829,00 euro per il solo corpo. A tale prezzo andavano poi aggiunti 470,00 euro per lo zoom 100-200/3.5; 299,00 euro per il telecomando IR LP (Laser Point); e 132,00 euro per il ricevitore IR RA ... e anche questi erano prezzi IVA esclusa. In pratica avevo acquistato merce per 3276,00 euro, IVA compresa, pagandola poco più del 20% del totale ... roba da vergognarsene come un ladro! |
| inviato il 13 Maggio 2017 ore 21:47
Beh.....lo stesso dicasi per le ottiche Leitz R che oggi comperi con poco mentre una volta..... |
| inviato il 13 Maggio 2017 ore 21:48
Ehhh ... vogliamo parlare di quanto ho pagato tutta la linea delle ottiche da proiezione che posseggo? |
| inviato il 13 Maggio 2017 ore 22:38
Buonasera a tutti e ben ritrovati. Domenico Mancuso: grazie del benvenuto. Diebu: grazie delle tue ottime considerazioni. PaoloMcmlx: Finalmente dopo pellegrinaggi su vari siti dove le mie richieste rimanevano una flatus vocis ho trovato il mio mentore, i tuoi interventi sono per me lezioni cattedratiche da cui sto imparando molto, complimenti! In merito al tuo sistema di miglioramento dell'efficienza tramite l'aggiunta del filtro anticalore agli Ektapro, hai fatto come indicato nella prima riga della tabella a pag.39 della seguente guida di riferimento? resources.kodak.com/support/pdf/en/manuals/slideProj/ektapro_QuickRefe Hai introdotto quello da 3 o da 6mm? E come lampade usi le EXY, FHS o EXR? Leone Giuliano: Il tuo efficace escamotage per mettere in dissolvenza 2 proiettori senza centralina funziona solo manualmente o è possibile articolare il tutto anche in automatico tramite i timer , i tempi di fader e le modalità dimmer presenti nei 66dualP ? PaoloMcmlx Ehhh ... vogliamo parlare di quanto ho pagato tutta la linea delle ottiche da proiezione che posseggo? Certo! E non solo, interesserebbe anche sapere a quanto oggi è possibile reperirle una descrizione delle loro rese ed eventuali link a test o recensioni dato che queste sono introvabili, anche in MP per non monopolzzare la discussione. |
| inviato il 14 Maggio 2017 ore 8:02
Ho scattato migliaia di diapositive ma sono sempre stato minimalista con l'attrezzatura da proiezione. Leitz Pradovit 2500 con colorplan 2.5 90 mm. Poi ho provato il 90 CF per un certo periodo per poi passare al supercolorplan e allo Zeiss P-sonnar. Per un certo periodo ebbi il Rollei per dissolvenza incrociata con 2 ottiche Schneider Kreuznach e poi ritornai al Leitz P2000.Ora è lì....non lo uso quasi mai.Le ultime dia le scattai 10 anni fa, un rullino in vacanza. |
| inviato il 14 Maggio 2017 ore 8:22
“ Leone Giuliano: Il tuo efficace escamotage per mettere in dissolvenza 2 proiettori senza centralina funziona solo manualmente o è possibile articolare il tutto anche in automatico tramite i timer , i tempi di fader e le modalità dimmer presenti nei 66dualP ? „ Lo uso solo manualmente perchè ormai si tratta quasi sempre di una fruizione personale, dunque ogni tanto mi soffermo un po' di più su una immagine particolare, oppure, non usando i telaietti coi vetri, ogni tanto intervengo sulla messa a fuoco. Poichè ovviamente i proiettori usano il medesimo telecomando a infrarossi, con un solo telecomando li manovro entrambi. Quando do l'impulso partono contemporaneamente solo che uno proietta effettivamente una dia, mentre l'altro ha uno spazio vuoto nel caricatore. E viceversa. Per cui mi sta bene comandarli manualmente. Ma nulla vieta di impostare automaticamente timer, dissolvenza e intensità luminosa delle lampade. Il limite è che per ciascuna di queste grandezze è possibile impostare un unico valore costante per proiettore, mentre una centralina come si deve sarebbe in grado di farle variare immagine per immagine. Ma per un utilizzo personale mi basta e avanza questa modalità, che risulta relativamente semplice e facile da realizzare, e soprattutto immediata. Basta selezionare le dia, disporle secondo la sequenza preferita, e poi posizionarne una su un caricatore e una su un altro, alternatamente, lasciando sempre uno spazio libero fra l'una e l'altra |
| inviato il 14 Maggio 2017 ore 11:04
PaoloMcmlx: Finalmente dopo pellegrinaggi su vari siti dove le mie richieste rimanevano una flatus vocis ho trovato il mio mentore , i tuoi interventi sono per me lezioni cattedratiche da cui sto imparando molto, complimenti! In merito al tuo sistema di miglioramento dell'efficienza tramite l'aggiunta del filtro anticalore agli Ektapro, hai fatto come indicato nella prima riga della tabella a pag.39 della seguente guida di riferimento? resources.kodak.com/support/pdf/en/manuals/slideProj/ektapro_QuickRefe Hai introdotto quello da 3 o da 6mm? E come lampade usi le EXY, FHS o EXR? Ciao Super Flash premetto che Mentore è una parola grossa visto che la mia è solo una modesta esperienza (peraltro anche assolutamente autarchica) costruita sul campo anche perché, come hai già avuto modo di constatare, le notizie relativa alla proiezione di diapositive sono sempre alquanto vaghe, per non dire del tutto inesistenti e la cosa, alla fin della fiera, è pure comprensibile dal momento che all'epoca della fotografia chimica, che ricordiamoci si è quasi estinta già una quindicina d'anni orsono, le quote di mercate erano così suddivise: negativo colore 89% (del mercato); negativo Bianco & Nero 10%; diapositiva colore 1% ... la diapositiva quindi, come puoi facilmente notare, era già allora una entità assolutamente residuale! Inoltre poi la diapositiva Bianco & Nero di fatto non esisteva e, soprattutto, la stragrande maggioranza di quel risicato 1% del mercato adoperava le diapositive solo perché costavano meno dei negativi colore e quindi il più delle volte quelle povere diapositive non venivano nemmeno proiettate ... la qual cosa significa che, all'epoca d'oro della fotografia in Italia, stiamo parlando degli anni '70, '80 e prima metà dei '90, forse c'erano quattro o cinque persone davvero esperte nel campo della dissolvenza incrociata ... e ovviamente io NON ERO fra queste ... mi sarebbe piaciuto essere fra loro, molto, ma, sic et simpliciter , non potevo permettermelo! Ecco perché ti invito a NON prendere per oro colato tutto quello che affermo, la mia esperienza insomma non è certo quella di Lido Andreella ... ci mancherebbe altro, anche se va detto che cerco sempre quante più conferme possibili a quel che faccio, sperimento e in parte apprendo! Ciò Premesso torniamo al punto: personalmente ho inserito i filtri anticalore da 6 mm, onestamente devo anche aggiungere che tutto sommato non ne sentivo la necessità, anche perché visti gli spazi di cui dispongo solitamente proietto a mezza potenza e quindi il problema è relativo, inotre poi il fatto che il modulo lampade e la camera di proiezione degli Ektapro sia Extra Bright, ovverosia è verniciata in maniera da aumentare del 25/30% la luminosità dell'ambiente senza dover ricorrere a maggiore potenza luminosa, fa si che a parità di luminosità finale la temperatura del vano di proiezione sia globalmente molto più bassa di quanto non sia in un proiettore NON dotato di modulo lampade Extra bright. In pratica: maggiore luminosità e minore innalzamento della temperatura nel vano proiezione. Per quanto riguarda le lampade normalmente adopero quelle di serie: le EXR (82V - 300W), fra le tante che tengo di scorta dispondo anche di qualche FHS (anch'esse 82V - 300W), la differenza fra questi due tipi di lampade è che la prima vanta una luminosità massima che è il 100% di quella disponibile, a fronte però di una durata di sole 35 ore; la seconda invece a fronte di una luminosità leggermente ridotta e pari all'80% di quella assicurata dalle EXR, ha una vita operativa doppia: arriva infatti a 70 ore di proiezione. Le EXY infine non le adopero mai, e nemmeno le acquisto, anche se durano 200 ore ... ma durano così a lungo semplicemente perché sono comuni lampade da 250 W. |
| inviato il 14 Maggio 2017 ore 12:22
A proposito: quella di cui parla Leone Giuliano non è una dissolvenza incrociata; infatti seppure sia fatta con due proiettori all'atto pratico ognuno di essi proietta per conto proprio e le immagini, appunto perché egli alterna gli spazi in modo da far coincidere la proiezione dell'un proiettore con lo spazio vuoto dell'altro, si sostituiscono una all'altra sfumando sì dalla massima luminosità allo spegnimento totale ... ma una alla volta, individualmente e senza mai sovrapporsi. In pratica egli con questo sistema, artigianale finchè si vuole ma non privo di una certa efficacia, elimina quasi totalmente, seppure non del tutto, lo spazio buio fra le varie proiezioni ma le fotografie non si fondono mai insieme e quindi, necessariamente, non c'è la dissolvenza incrociata e con essa quella che è la parte più spettacolare di una proiezione del genere ... ossia quella che io sono solito chiamare terza immagine ... ossia quell'immagine, assolutamente eterea peraltro, che per pochi attimi si crea grazie alla perfetta sovrapposizione di entrambe le fotografie che la generano e che in definitiva è il fine ultimo, e più alto, della proiezione con la tecnica della dissolvenza incrociata. P.S. - resta inteso che con i proiettori più sofisticati il momento clou della dissolvenza incrociata, ossia il momento in cui i due proiettori operano entrambi alla stessa potenza e quindi il peso delle due fotografie reali è assolutamente paritario nell'economia della risultante, la terza immagine appunto, ebbene questo istante può essere bloccato per il tutto tempo che si desidera ... e quindi prolungato a piacere anche nel caso di una dissolvenza che sia stata concepita all'origine per essere completamente automatizzata! |
user120016 | inviato il 14 Maggio 2017 ore 12:36
Sono estasiato e prendo appunti! P.s. come nota a margine posso dire che la mia produzione di DIA si discosta da quella che era la media dell'epoca. Diciamo che in generale della mia produzione fotografica il 90% è analogico ed il 10% è digitale. Della quota analogica il 50% è negativo BW, il 30% negativo colore ed il 20% diapositive, equamente distribuite tra color e bw. Questo vale per 135 e 120 mm. Per le lastre è 100% negativo (non so se esistano ancora lastre grande formato da proiettare). Lo so che non interessa a nessuno ma mi piaceva fare un resoconto! |
| inviato il 14 Maggio 2017 ore 12:50
La mia produzione fotografica invece è assolutamente chimica, al 100%, tempo addietro ho acquistato, veramente sono letteralmente stato costretto ad acquistare , una EOS 5 D ... prontamente rivenduta però alla prima occasione veramente utile, e come credo si sia ormai capito fotografo solo in diapositiva: 90% colore e 10% Bianco & Nero. |
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