| inviato il 08 Maggio 2017 ore 9:04
Franz67... Anche io conosco una persona che segue i lupi (appenninici)..lo fa praticamente come mestiere....E di foto wow non ne ha...Ma non perché è scarso...Proprio perché è intrinseco nella specie (rara e sfuggente) la quasi impossibilità di realizzare scatti ravvicinati... Qualche possibilità in più si ha in abruzzo...Dalle mie parti, al nord, è praticamente impossibile... Massimiliano, se non sbaglio si tratta della persona con cui il vincitore dell'Oasis ha scattato quella serie di foto... Max, in realtà parliamo di un ottimo fotografo...Per questo ho trovato molto strana la vicenda... Leggendo la didascalia della foto su oasis, riporta "mentre camminavo nei boschi ho incontrato questa mantide"...Li la cosa mi fa arrabbiare... |
| inviato il 08 Maggio 2017 ore 9:07
“ ... nel sottobosco accanto ai funghi „ Funghi che crescono ovviamente in India del Sud e nello Sri Lanka, in praterie e zone semiaride Non ho parole. |
| inviato il 08 Maggio 2017 ore 10:11
Mi spiace per Alberto che stimo molto sia come persona che come fotografo, casi come questi succedono e dipendono molto dalla giuria, qualche anno passato, sempre al Oasis Photo Contest - Màtè Bence (fotografo conosciuto) partecipò con una foto delle formiche taglia foglie che in processione portavano delle foglie di diversi colori (si discusse molto tra membri della giuria - perché qualcuno sosteneva che in natura non era possibile fosse avvenuto questo) poi il direttore della rivista tedesca di natura (in giuria)- precisò che Màtè era stato alla televisione tedesca e aveva spiegato come aveva creato il set.. naturalmente la foto è stata squalificata. giusto o sbagliato non lo so. |
| inviato il 08 Maggio 2017 ore 10:22
Anch'io stamani ho visto la carrellata delle foto su Repubblica dell'Oasis Photocontest e devo ammettere che il 90% è passato sotto una forte postproduzione. E' un bene, un male? non so. La sposina il giorno del matrimonio è tutta un'altra persona fotograficamente parlando rispetto a quella che ritrovi solitamente la mattina, con capelli arruffati, borse sotto gli occhi, e qualche brufolo di quà e là. Tutto dipende dalla finalità cui è destinata la foto. Se deve diventare la copertina della National Geographic è un conto, se la devo conservare nel mio album da far vedere ad amici e parenti è un'altra. Il fatto poi che le foto " non woow" debbano sempre essere accompagnate dalla didascalia o dal commento tipo: "queste sono vere, senza photoshop, senza trucchi e senza inganni" è anche deprimente, perchè significa giustificarsi con lo spettatore non dotato di cultura fotografica, e sottolineare sempre che quelle immagini non possono che essere solo così se scattate normalmente senza interventi successivi. In pratica andare in campagna dai nonni a raccogliere mele o ciliege e rendersi conto che sono frutti certamente naturali, ma brutti, macchiati e ammaccati a differenza di quelle che trovi al supermercato anche con la scritta bio, può creare un certo disorientamento. |
| inviato il 08 Maggio 2017 ore 10:31
L'esistenza di PS permette di migliorare (ad es. colore contrasto ritaglio) le immagini riprese. Il fatto di stravolgere la foto con PS rientra nei gusti personali. Allestire set con specie che non si possono incontrare in natura (un serpente a sonagli americano che viene attaccato da un cinghiale europeo) e' un falso: la foto deve essere squalificata perche' e' una bufala. |
| inviato il 08 Maggio 2017 ore 10:39
@Claudio Cortesi: concordo. C'è una bella differenza fra postproduzione e fotomontaggio. Un conto è enfatizzare, ravvivare, esaltare quello che già c'è, un altro è spostare, ricollocare, assemblare immagini e fotogrammi. |
| inviato il 08 Maggio 2017 ore 10:49
“ devo ammettere che il 90% è passato sotto una forte postproduzione „ qui non è un problema di post produzione, aspetto che fino ad un certo punto è un plus e non un minus... Il problema è che spesso si pubblicano foto scattate in condizioni non naturali con tanto di didascalia favoletta... Io non ho nulla contro chi fotografa una volpe ammaestrata (per fare un esempio)...Deve essere emozionante stare a contatto con quello splendido animale, a prescindere dalle condizioni...Ma per rispetto di chi invece ricerca lo scatto in condizioni naturali e ne ottiene uno ogni secolo dopo fatiche inenarrabili esigo che le condizioni di scatto vengano esplicitate per bene... “ naturalmente la foto è stata squalificata. giusto o sbagliato non lo so. „ Dipende sempre da quali sono le regole del concorso e da cosa si intende per fotografia naturalistica....E ragionando per sfumature di grigi e non per bianco o nero, da QUANTO un set è costruito.... “ Un conto è enfatizzare, ravvivare, esaltare quello che già c'è, un altro è spostare, ricollocare, assemblare immagini e fotogrammi. „ Perfetto... Ma, ancora, qui non si parla di manipolazione di files, ma di collocamento di specie in determinati habitat o di dichiarazioni false relativamente a specie dichiarate fotografate "in natura" quando invece sono "in cattività"... |
user17361 | inviato il 08 Maggio 2017 ore 12:14
Su Facebook su una discussione si è alzato un polverone che nemmeno immaginavo intorno a quella foto, non parteciperò più al concorso e ne rinnoverò l'abbonamento a quella rivista, troppi, troppi dubbi di qualsiasi tipo. |
| inviato il 08 Maggio 2017 ore 12:44
Comunque, senza troppi giri di parole, la foto in questione è un tarocco allestito male e senza la minima conoscenza di quello che si stava riprendendo. Come ha detto un'altra persona, è come fotografare un orso bianco sulle dune del deserto. Affermare che quella mantide è stata fotografata in Sri Lanka equivale a mentire, a meno di non averla fotografata nel sudest asiatico e poi fotoshoppata in un bosco appenninico, quindi comunque un falso. L'autore è già stato "chiaccherato" in passato per vicende del genere, e anche peggio, e sicuramente non aiuta a suo discapito che sia amico della giuria di Oasis, della redazione e sponsorizzato Nital, che a sua volta sponsorizza Oasis, così come non aiuto il fatto che nessuno di Oasis dica nulla. |
| inviato il 08 Maggio 2017 ore 12:45
@Vinx83 ho fatto parte della giuria del concorso per due volte (come me c'era anche Angelo Gandolfi) e ti posso assicurare che le foto premiate sono state esaminate in modo accurato (naturalmente si possono prendere anche cantonate) non mi esprimo sulla foto in questione perché non ero presente. Sergio |
| inviato il 08 Maggio 2017 ore 12:46
un bel pasticcio, e di mezzo ci và tutta la fotografia, anche quelli che non fanno queste cose. |
| inviato il 08 Maggio 2017 ore 13:57
Il mondo cambia. Le tecnologie cambiano ma i comportamenti restano sempre gli stessi... puo' capitare a chiunque di noi. Chi vive di fotografia di questi tempi si deve arrangiare come puo'. |
| inviato il 08 Maggio 2017 ore 14:51
“ Chi vive di fotografia di questi tempi si deve arrangiare come può. „ OK, d'accordo, purché, a mio avviso, non esca dai due binari, richiamati anche in questo thread , che si chiamano RISPETTO e ETICA . |
| inviato il 08 Maggio 2017 ore 15:02
Ghizzi Panizza é tecnicamente bravissimo, sa produrre e vendere, osservo attentamente ogni suo lavoro. Il vero problema é che la fotonaturalistica é morente...e i concorsi si adeguano. Per me va anche bene premiare l'opera, l'importante é evitare di scrivere put-ta-na-te in didascalia. |
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