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Nella fotografia bisogna saper togliere


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avatarjunior
inviato il 24 Aprile 2017 ore 10:57

Si toglie tutto quello che non serve, ossia, fotografare solo quello che serve. Elementare, Watson.

user46920
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inviato il 24 Aprile 2017 ore 12:27

Foto:
Bene appurato il fatto che togliere è perciò fondamentale anche se non facile (come saper includere ordinatamente) in quali ambiti si applica meglio "il togliere"?
Nella street e reportage direi ovviamente di si,ma si ferma li?
Non ci sono altri generi nel quale è applicabile "il togliere"?;-)

secondo me, è applicabile in ogni ambito o genere, se si vuole farlo. Perché credo sia solo un "modo di fare" , non proprio una regola ferrea da seguire incodizionatamente. Resta il fatto che
togliere per lasciare l'essenziale
è come correggere gli errori ortografici in uno scritto o come cancellare le linee di costruzione di un disegno geometrico, per lasciare visibilità al risultato pulito.

Un pò come cucinare un piatto: pasta e fagioli .. ad esempio.
Se poi ci metti dentro anche due carote, una cipolla, del sedano, la salvia, il pepe, la maggiorana, il rosmarino, il peperoncino, qualche patata, uno o due peperoni, qualche zucchina, un pò di fecola, il lardo di maiale, una salciccia e due porri verdi ... eh, allora non è più una pasta e fagioli, ma un minestrone misto, dove i sapori non si riconoscono nemmeno Cool

avatarsenior
inviato il 24 Aprile 2017 ore 13:57

L'occhiodelcigno il "modo di fare" è personale ed unico per ognuno,saper correggere errori non tutti lo sanno fare soprattutto chi per primo "sbaglia" e cucinare una pasta e fagioli con più o meno ingredienti aggiuntivi va a gusti direi.
Non sono in disaccordo con te sto semplicemente analizzando ciò che esponi;-)

user46920
avatar
inviato il 24 Aprile 2017 ore 14:14

Fotoddo, tra l'altro la sintassi può essere anche diversa da espressione a espressione ...

ma secondo me si può applicare a tutti i generi, soprattutto Moda-Still-Macro-Paesaggio-ecc ;-)

avatarsenior
inviato il 24 Aprile 2017 ore 14:16

Togliere in senso lato. Nel senso di disTogliere l'attenzione da questo o quel particolare di modo che la foto venga letta come nelle intenzioni. E ci sono molti modi per farlo sia in fase di scatto che post. Non c'è solo "decapitarlo" dall'inquadratura ma anche dargli meno enfasi per luce, posizione, dimensione relativa. In post poi il timbraccio, ma anche scherma/brucia, etc.

Il messaggio dato ai corsi e' quello giusto: che ci sia se serve a gar funzionare lo scatto. Che poi non si possa fare sempre (c'è pure il famoso attimo unico da cogliere) e' pure un fatto.

user46920
avatar
inviato il 24 Aprile 2017 ore 14:31

nella fotografia bisogna saper togliere ... il grandangolo per montare il tele, poi il filtro dall'astuccio senza romperlo, o anche togliere il tappo dall'obiettivo prima di scattare .. insomma, bisogna saper togliere Cool



... soprattutto, il reggiseno alle modelle!

avatarsenior
inviato il 24 Aprile 2017 ore 14:41

la regola più tolgo più è bello è fasulla tanto quanto la regola più sfoco e più è bello.

togliere significa semplicemente ottenere un certo risultato, nulla di più.
Se poi questo risultato spesso piace, ok, ma pensare che si tratti di una regola atta ad ottenere immagini migliori proprio no.

togliere significa semplificare, su tanti versanti, prima di tutto su quello comunicativo, poiché il cervello ha un numero inferiore di elementi da analizzare. Ma il fotografo può anche introdurre un caos o una difficoltà comunicativa nella sua immagine, e se sottrae in tal caso erra.

potrebbe interessare
www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=1591217

avatarsenior
inviato il 24 Aprile 2017 ore 15:30

Credo che questo modo di dire vada interpretato .
Il concetto e' quello dei film dove essendo tutto precostruito,nulla e' lasciato sulla scena
se distrae lo spettatore.
Non per questo sono tutte scarne o minimali.

avatarsenior
inviato il 24 Aprile 2017 ore 16:59

Certo che sia consiglio generale, ma non far valere sempre e comunque, come ho cercato di sottolineare con quanto ho linkato in precedenza.

Comunque quello del togliere, per in realtà aggiungere (attenzione, contenuti etc.), è concetto ribadito da sempre e ben impersonificato da F.Fontana. E da tanti altri.

la regola più tolgo più è bello è fasulla tanto quanto la regola più sfoco e più è bello.


Riprendo quanto scrivi perchè costituisce una vera battaglia o rivoluzione copernicana da rivolgere a parecchi utenti che sembrano (stando a quanto postano nelle gallerie) altro che fotografare sempre e comunque a tutta apertura o nel range compreso di uno stop in più.

Una "moda", o meglio un'epidemia che è diventata completamente fuorviante e "perversa", e che spesso in molti generi anzichè arricchire, invece impoverisce considerevolmente molte foto.
Ovviamente non faccio riferimento a primi piani di volti o animali, ma in tantissimi altre occasioni. ;-)

Ma so che è una battaglia inutile, in quanto pressochè tutti gli incalliti continueranno come ormai granaticamente abituati, ma questo a discapito di molte loro foto. MrGreen Sorriso

avatarsenior
inviato il 24 Aprile 2017 ore 17:12

Si si, concordo, quella dello sfocato ormai è una mania, è più importante la parte sfocata di quella a fuoco MrGreen

avatarsenior
inviato il 24 Aprile 2017 ore 17:32

Bisogna pur giustificare la spesa di un obiettivo superluminoso.
Se lo si usa a f/5.6 a che serve spendere 2.000 Euro per una lente? MrGreen

avatarsenior
inviato il 24 Aprile 2017 ore 17:44

lo sfocato è una buona opportunità, se usato a senso.

user46920
avatar
inviato il 24 Aprile 2017 ore 17:53

ci vorrebbe un bel Gruppo f/64 ... ma prima bisognerebbe anche capirlo Cool

avatarsenior
inviato il 24 Aprile 2017 ore 18:14

È difficile trovare delle foto con uno sfocato che esalta un soggetto rispetto ad altri e con la volontà di rappresentare e non di sfoderare uno sfocato perché fa figo,non dico solo qui ma in generale.

avatarsenior
inviato il 25 Aprile 2017 ore 0:16

Io non sono nessuno, quindi citerò qualcuno.



Less is more

(Mies Van Der Rohe)



“Complicare è facile, semplificare è difficile. Per complicare basta aggiungere, tutto quello che si vuole: colori, forme, azioni, decorazioni, personaggi, ambienti pieni di cose. Tutti sono capaci di complicare. Pochi sono capaci di semplificare. Piero Angela ha detto un giorno è difficile essere facili. Per semplificare bisogna togliere, e per togliere bisogna sapere cosa togliere, come fa lo scultore quando a colpi di scalpello toglie dal masso di pietra tutto quel materiale che c'è in più della scultura che vuole fare.

Teoricamente ogni masso di pietra può avere al suo interno una scultura bellissima, come si fa a sapere dove ci si deve fermare per togliere, senza rovinare la scultura?
Togliere invece che aggiungere potrebbe essere la regola anche per la comunicazione visiva a due dimensioni come il disegno e la pittura, a tre come la scultura o l'architettura, a quattro dimensioni come il cinema.
Togliere invece che aggiungere vuol dire riconoscere l'essenza delle cose e comunicarle nella loro essenzialità. Questo processo porta fuori dal tempo e dalle mode, il teorema di Pitagora ha una data di nascita, ma per la sua essenzialità è fuori dal tempo. Potrebbe essere complicato aggiungendogli fronzoli non essenziali secondo la moda del momento, ma questo non ha alcun senso secondo i principi della comunicazione visiva relativa al fenomeno.
Eppure la gente quando si trova di fronte a certe espressioni di semplicità o di essenzialità dice inevitabilmente questo lo so fare anch'io, intendendo di non dare valore alle cose semplici perché a quel punto diventano quasi ovvie.
In realtà quando la gente dice quella frase intende dire che lo può Rifare, altrimenti lo avrebbe già fatto prima.
La semplificazione è il segno dell'intelligenza, un antico detto cinese dice: quello che non si può dire in poche parole non si può dirlo neanche in molte.”

(Bruno Munari. Verbale scritto)

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