| inviato il 09 Marzo 2017 ore 23:37
Kark8 dixit: “ Si legge di tutto.... e' il bello dei forum. Provo un' ultima volta, poi mi arrendo „ Ehm... forse sarebbe il caso di non mettersi su un piedistallo e giudicare gli altri una manica di ciarlatani... Proviamo a confrontarci serenamente e con mente "aperta" Karl, non ho mai riflettuto piu' di tanto sulla cosa, ma me il fatto che la distanza tra punto di ripresa e magari una montagna/albero sia infinitesimale rispetto a quella tra punto di ripresa e luna sullo sfondo, significa solo che anche se vario parecchio il punto di ripresa, lo schiacciamento apparirà più' o meno simile p.s. mi posti una delle foto di cui parli, così da capire meglio cosa intendi? |
| inviato il 09 Marzo 2017 ore 23:44
Giuliano dixit: “ Mi chiedo quale sia l'utilità pratica di questa discussione „ giuliano se la discussione non interessa, la si può sempre saltare Ci sono diverse "scuole di pensiero", sarebbe bello chiarire definitivamente la cosa in modo da capire se l'affermazione che si legge " lo schiacciamento tipico dei piani di un teleobiettivo" abbia senso o no... |
| inviato il 09 Marzo 2017 ore 23:46
Non ho detto che non mi interessa ma non capisco il senso . |
| inviato il 09 Marzo 2017 ore 23:49
“ Mi chiedo quale sia l'utilità pratica di questa discussione „ Probabilmente non servirà a nulla perché magari come in altre discussioni simili si finisce per non capire o non voler capire. Ma credo sia importante per chiunque si dedichi alla fotografia con un minimo di consapevolezza comprendere che differenza passa tra «stare fermi» e cambiare focale oppure avvicinarsi o allontanarsi dal soggetto utilizzando la stessa focale. Prima o poi la tecnologia ci permetterà di fotografare potendoci disinteressare di ISO, esposizione e sfuocati, ma il fotografo continuerà sempre a trovarsi in un punto nello spazio in rapporto con il soggetto che fotografa. |
| inviato il 09 Marzo 2017 ore 23:52
Il pdr e' sulla terra....a meno di andare su Marte, non cambia :-). Il telefonino = grandangolo. Mi sembrava d'averlo chiarito (= 30 mm). Per tutto il resto c'e' la vulgata del web. Ad esempio (uno tra i tanti, che a me sembra chiaro): www.slrlounge.com/lens-compression/. In sintesi: il tele ingrandisce di piu' gli oggetti lontani. Il grandangolo quelli vicini. Ora, nelle foto portate ad esempio nel post precedente, il capannone ed il Rosa sono entrambi "lontani" anche per un 200 mm (ed a maggior ragione per un 20 mm), quindi vengono ingranditi nella stessa misura e non si ha compressione. Il capannone e la luna sono invece, vicino e lontana, rispettivamente e quindi la Luna viene ingrandira di piu', rispetto al capannone e tanto piu' quanto piu' lungo e' il tele. |
| inviato il 09 Marzo 2017 ore 23:54
Se io sto fermo e cambio focale, avrò pure la stessa prospettiva ma l'effetto sulla foto cambia. Che me ne importa se croppo il grandangolo in modo tale che ingrandendo dimostro che la prospettiva è la stessa? |
| inviato il 09 Marzo 2017 ore 23:57
Cosa fai quando con una u43 vuoi fare la stessa foto che fai con una FF? tralasciando il discorso sui diversi rapporti d'aspetto |
| inviato il 09 Marzo 2017 ore 23:57
Discussioni infinite.... Se voglio la luna grande devo usate focali molto lunghe come un 400 o un 600. Con un 35 dallo stesso punto avrò la luna che mi diventerà un punto. E allora? Non capisco. |
| inviato il 10 Marzo 2017 ore 0:00
Luca: se con un 100 faccio un ritratto con ff, prenderò un 50 su m4/3 |
| inviato il 10 Marzo 2017 ore 0:01
Se hai una macchina big mpx da 200mpx e usi un 35mm puoi in teoria fare la stessa foto che fai con un tele semplicemente croppando... Non sono discorsi cosi' inutili e magari tra qualche hanno vedremo situazioni simili :) e comunque è teoria che e' bene padroneggiare. |
| inviato il 10 Marzo 2017 ore 0:04
“ Luca: se con un 100 faccio un ritratto con ff, prenderò un 50 su m4/3 „ giuliano scusa, non era una domanda.. So benissimo che sai la risposta... Cercavo di far capire il concetto 'pratico' che c'è dietro una discussione apparentemente stupida... |
| inviato il 10 Marzo 2017 ore 0:04
Ovvio Luca.Lo scrissi tempo fa...... I campioni della foto a tavolino ne saranno felici |
| inviato il 10 Marzo 2017 ore 0:06
È meglio che cominci a vendere tutti i miei tele....... |
| inviato il 10 Marzo 2017 ore 0:06
Giuliano “ Non ho detto che non mi interessa ma non capisco il senso „ Il senso è semplice: lo schiacciamento dei piani NON dipende dalla focale. La frase "prospettiva di una focale" è un nonsenso, nonostante si trovi riportata per iscritto anche da illustri fotografi, p. es. nella traduzione italiana di alcuni libri di A. Feininger. Che poi, correttamente, in altre parti dei suoi libri parlando delle 4 fonti di distorsione presenti in fotografia, ed in particolare di quella responsabile di questo problema, cioè quella cosiddetta "prospettica" (che in realtà è esattamente lo stesso fenomeno che conduce allo schiacciamento dei piani di cui si discute qui), affermava correttamente che dipende esclusivamente dalla distanza di presa, e non dalla focale. Si può presumere che l'espressione ingannevole sia usata, se da lui, in senso... "suggestivo" più che fisico. Riflette il fatto che, grosso modo, le foto con le focali più lunghe si fanno anche a distanze maggiori. O meglio: che la differenza di resa che si pretende dovuta alla focale dipende invece dalla diversa distanza di presa cui le focali più lunghe costringono quando si desidera mantenere inquadrature paragonabili a quelle ottenibili con focali più corte. Il problema assomiglia vagamente a quello del rapporto della PdC con la dimensione del fotosito. Anche in questo caso il fenomeno che la determina dipende da tutt'altro (acuità visiva dell'occhio stimata); tuttavia il fatto che dimensioni dei fotositi più piccole consentono di scegliere CdC più piccoli dà l'illusoria sensazione (a qualcuno...) che la PdC dipenda da loro. La somiglianza: il fenomeno osservato dipende da un terzo parametro (la distanza di presa oppure la acuità visiva) che determina la relazione di dipendenza. Il terzo parametro "viene condizionato" (nel primo caso) da quello presunto oppure "ne costituisce il limite inferiore" (nel secondo). |
| inviato il 10 Marzo 2017 ore 0:07
“ Il pdr e' sulla terra....a meno di andare su Marte, non cambia :-). Il telefonino = grandangolo. Mi sembrava d'averlo chiarito (= 30 mm). Per tutto il resto c'e' la vulgata del web. Ad esempio (uno tra i tanti, che a me sembra chiaro): www.slrlounge.com/lens-compression/. In sintesi: il tele ingrandisce di piu' gli oggetti lontani. Il grandangolo quelli vicini. „ La pagina al link che hai indicato descrive (correttamente, per quel che ho letto) l'effetto del cambio di punto di ripresa con il cambio di focale per ottenere il soggetto grande uguale ma ripreso con prospettiva diversa. Nell'esempio a inizio discussione il punto di ripresa è invece fisso. Nel tuo esempio ancora non l'ho capito: va bene, è sulla Terra, ma la Terra è grande, e quello che interessava sapere è se con il supertele e il telefonino/grandangolo il punto è proprio lo stesso. Ad ogni modo, il tele ingrandisce di più tutto e il grandangolo rimpicciolisce di più tutto. |
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