| inviato il 11 Marzo 2017 ore 9:26
Il distinguo da fare è sull'utilizzo. Se l'utilizzo è editoriale, quindi finalizzato alla cronaca di un evento, c'è parecchia libertà di pubblicare, anche se le persone ritratte sono poche. Se l'utizzo, invece, è commerciale, il discorso cambia completamente. Anche perché la persona ritratta, vista la natura commerciale, è portata a ritenere di dover avere un compenso per far parte della foto. Quindi è molto maggiore il rischio di una denuncia, dalla quale è molto difficile difendersi. Nel utilizzo commerciale, poi, devono sparire tutti i marchi e i loghi dall'abbigliamento e dall'attrezzatura sportiva. |
| inviato il 11 Marzo 2017 ore 9:44
Secondo me bisogna fare una distinzione tra la possibilità di pubblicare una foto in base alle leggi sulla privacy (e su questo mi sembra che Andrea Ferrari dica giusto...) e lo sfruttamento commerciale delle immagini. |
user3834 | inviato il 11 Marzo 2017 ore 9:51
Se è per questo, la responsabilità della foto pubblicata è dell'editore e non del fotografo, se vendo una foto di un tizio che scia ad un agenzia pubblicitaria senza nessun documento che ne autorizza la pubblicazione sono affari dell'agenzia pubblicitaria e non del fotografo. Qui un esempio... www.google.it/amp/www.ilmessaggero.it/AMP/le_sigarette_non_c_entrano_m Fa causa a Bruxelles. |
| inviato il 11 Marzo 2017 ore 17:08
Non mi torna una cosa: se una persona indossa uno sponsor cessa il diritto di poterla fotografare? Mi sfugge la logica. |
user3834 | inviato il 11 Marzo 2017 ore 17:22
Assolutamente no. |
| inviato il 11 Marzo 2017 ore 18:28
Mi sono espresso male, sorry. Volevo dire che i fine giornalistico non elide il diritto alla privacy, restando valido il distinguo su quale sia il reale soggetto della foto: se il motivo principale è il fatto, la presenza di una persona diventa elemento incidentale (la foto sarebbe la stessa se la persona non ci fosse?), se la persona è il soggetto principale (es. scoop giornalistico tipo "ecco il vincitore di 100.000.000 al Superenalotto) le cose cambiano, anche perchè si parla di un fatto attinente alla sfera privata benchè di potenziale interesse generale. Quanto allo sfruttamento commerciale, penso che anche qui il diritto a compenso (e conseguente necessità di liberatoria) sia vincolato ai criteri di cui sopra: se fotografo la folla (e nessuno dei soggetti fotografati diventa protagonista, ma tutti soono presenze casuali) è il contesto e non il convenuto a dare valore all'immagine. Se eseguo un ritratto, anche se fotografo unoo sconosciuto sto sfruttando la sua immagine perchè la foto, togliendo lui, non sarebbe la stessa. Poi, penso che qualsias professionista, assolutamente restio a impegolarsi in tali questioni quanto mai fumose, eviti accuratamente di fare foto commerciali con sconosciuti... |
| inviato il 11 Marzo 2017 ore 18:29
Per tornare al caso proposto, se lo sciatore non ha il viso riconoscibile e il luogo non ha un accesso esclusivo allora credo che la sua foto possa essere utilizzata anche commercialmente. Anche perchè la persona ritratta non potrebbe dimostrare la sua identità (a meno di avere una tuta fatta appositamente come nel caso di un atleta). C. |
| inviato il 11 Marzo 2017 ore 18:37
Ma anche se uno si fa una tuta unica al mondo, in quale modo una sua caratteristica potrebbe modificare i parametri normativi e i diritti altrui? Se vuole rendersi univocamente riconoscibile anche senza guardarne il volto saranno anche problemi suoi. |
| inviato il 11 Marzo 2017 ore 21:10
Perchè se dalla tuta (unica al mondo) puoi risalire alla persona non puoi fare un uso commerciale della sua fotografia. C. |
| inviato il 11 Marzo 2017 ore 21:24
Il problema fondamentale è la neanche sottile differenza tra utilizzo commerciale o no. E faccio l'avvocato da 30 anni. Io comunque, nel dubbio, non ho quasi mai postato le mie foto sui vari FORUM proprio per questo ... Cosa che, mi pare, non molto diffusa! Vorrei proprio vedere se le foto delle diverse gallerie hanno tutte la relativa liberatoria ... |
| inviato il 11 Marzo 2017 ore 22:51
COMUNQUE continuiamo a girare in tondo. Per l'uso commerciale, un ritratto ambientato dove il soggetto ha mezza faccia coperta e' soggetto a liberatoria? forse SI E FORSE NO... pero' mi piacerebbe capire bene. Se io fotografassi un cestello di seggiovia carica di sei persone (turisti bellicome il sole ma coperti da casco e maschera) e lo usassi per il manifesto della seggiovia... o per il cartellone, dovrei inseguirli tutti per chiedere loro ls liberatoria? |
user117231 | inviato il 11 Marzo 2017 ore 23:00
Facciamo una domanda semplice. Se domani trovo una foto dove io sono fotografato in primopiano.... caricata in una galleria qui su Juza. Senza mio consenso. Posso procedere legalmente contro l'autore ? |
| inviato il 12 Marzo 2017 ore 1:12
Puoi procedere legalmente anche se difficilmente il giudice ti riconoscerà un indennizzo a meno che chi ha scattato la foto abbia volutamente lasciata esposta l'immagine sul sito dopo tua richiesta di rimozione. Sempre che non ci sia stato profitto economico dalla pubblicazione della foto che ti ritrae. Almeno secondo me..... Una delle assurdità del sistema legislativo è poi la discrezionalità dei PM. Ma andiamo OT. |
| inviato il 12 Marzo 2017 ore 8:46
Salt e Io Ro: secondo me SI e SI. Mentre nel caso di Salt la foto è pubblicabile nei riguardi della privacy (quindi una volta escluso il lucro) tipo per partecipare ad una mostra o per metterla su una pagina personale. Sempre secondo l'opinione che mi sono fatto della questione. |
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