“ Un'immagine contiene coordinate RGB, tali coordinate NON esprimono colori, sono solo coordinate di un modo colore, quello RGB appunto, ma non possiamo attribuire un significato preciso a quei numeri senza che ci sia un traduttore, per questo ogni immagine deve (o dovrebbe) avere un profilo incorporato; il profilo incorporato è sempre un descrittore di uno spazio teorico, come sRGB, AdobeRGB, ProPhoto, o altri. Tramite il profilo incorporato il CMS da un significato colorimetrico alle coordinate grezze RGB.
Quando un'applicazione legge i dati di una immagine passa le coordinate RGB al CMS, il CMS interroga il profilo incorporato e tramite questo traduce le coordinate RGB nel PCS (profile connection space) abbinato. Gli spazi teorici come AdobeRGB, ProPhoto ecc.. hanno il PCS a XYZ; per cui le coordinate RGB diventano coordinate XYZ.
Per inviare l'immagine a monitor il percorso è inverso, cioè da XYZ di nuovo a RGB del monitor.
Per fare questa conversione serve un profilo, che invece di essere teorico descrive una periferica reale, cioè il profilo generato dal colorimetro e relativo sw.
Se tutto funziona, un'immagine con un profilo xxxRGB si dovrebbe vedere correttamente sia sul monitor scrauso che sull'Eizo CG che sullo smartphone...
è però fondamentale che tutta la catena soddisfi alcuni requisiti:
- il monitor (la periferica in genere) deve essere descritto da un profilo corretto
- l'applicazione deve gestire il colore in modo ortodosso (quindi non inviare numeri a casaccio al monitor come alcuni visualizzatori) ed eseguire una corretta compensazione a monitor
- l'immagine deve avere un profilo teorico incorporato.
Quindi se salvi le foto e converti correttamente in sRGB tutti le vedranno in modo corretto, perchè (quasi) tutti i programmi e browser partono dall'assunto che la foto sia sRGB.
Il modo peggiore per pubblicare le foto è non abbinare un profilo all'immagine (capita molto spesso), privando così la catena dell'indispensabile traduttore.
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Ottima sintesi Maurizio