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A me non piacciono solo i selfie senza senso, tipo nel cesso, quelli con la bocca a culo di gallina... Per il resto alla fine sono foto ricordo, non vedo che male ci sia. Non credo che il problema della gente che non ammira la bellezza dei luoghi siano i selfie, fanno viaggi e vanno in luoghi giusto per dire che girano, viaggiare è diventato uno status symbol per cui la cosa importante è farlo sapere, quindi fare tanti selfie anche perché per la maggior parte della gente risulterebbe difficile fare foto di monumenti e/o paesaggi in modo "artistico", sarebbe solo una foto come 1000 altre fatte con il cellulare e magari condividendola non si capirebbe bene che loro erano lì.
A proposito di selfie del futuro che diventeranno video selfie, esistono già, ne ho fatti diversi per le vacanze estive l'anno scorso
“ Senonchè sono bravo a comporre con la fotocamera, ma non lo sono assolutamente con il telefono, oltretutto non con il telefono di qualcun altro, che non so come si comporti, a volte devo farmi spiegare come si scatta. Faccio la cortesia, ma i risultati sono quello che sono, spiego sempre che sono abituato ad usare un altro strumento (che vedono che ho in mano). „
Idem. Ovvero, non so se sono bravo a comporre con la fotocamera, ma di sicuro coi cellulari altrui faccio schifo, sono impacciato e non so dove mettere le mani - cosa che non succede usando il mio, che pure funziona esattamente come tutti gli altri (e non ci vuole esattamente una laurea per usare sti aggeggi).
Comunque sul tema selfie mi è venuto in mente un ricordo... qualche anno fa una mia amica che studiava fotografia alla University of Westminster mi invitò all'esibizione di laurea degli studenti del corso. Tra i compagni di corso della mia amica c'era una ragazza russa dall'aspetto diciamo particolare - secca come un chiodo, incarnato bianco 255/255/255, capelli neri lunghissimi, espressione perennemente depressa o assente. Questa ragazza aveva presentato un progetto di fine corso in cui, dopo aver fatto un voto del silenzio per un mese, si era scattata un autoritratto ogni mattina - pellicola B&N, primo piano e flash sparato in faccia, per capire l'effetto. Li aveva quindi presentati all'esposizione in stampe A4, tutte in fila su una parete bianca. L'effetto era inquietante: aveva la stessa identica faccia ed espressione in tutte e trenta le foto, bisognava davvero esaminarle col loupe per rendersi conto che non erano trenta copie della stessa foto. Le reazioni in media furono piuttosto perplesse, ma la cosa migliore fu il commento a caldo di uno degli invitati, un romano - "bella, me sa che hai sbajato festa: quella de medicina legale sta nel palazzo a fianco"
Come ha scritto qualcuno... posso capire i selfie in bagno con la duck face, ma non capisco questo astio verso i selfie in generale. Io quando viaggio solitamente ho sempre reflex e treppiede, qualche volta mi è capitato di montare tutto e usarla solo per scattare una foto ricordo, c'è differenza tra fare così ed usare uno smartphone? tra 10 anni avrò la foto di me in viaggio con la mia ragazza, o i miei amici, o la mia famiglia... Ora, io uso la reflex e la allontano perché so cos'è la distorsione prospettica, se posso scattare da 3 metri invece che da 50 cm è meglio ma se non la avessi con me e volessi immortalare un bel momento con qualcuno non mi fare troppi problemi ad usare lo smartphone.
Si Mattz, c'e' differenza. Un viaggio e' un percorso... arrivare da soli (o in compagnia) in un qualsiasi luogo, significa aver acquisito almeno le competenze di base per poter raggiungere quel luogo e viverci. Il viaggio e' sempre stato considerato da religioni e culture come un traguardo ed un mezzo per emanciparsi e crescere. Senza scomodare Kerouac o Conrad , viaggiare comporta fatica ed impegno. Serve attenzione e spirito d'osservazione. Il viaggio ti apre verso l'altrove e ti costringe ad osservare al di fuori della tua sfera.
Il selfie e' divenuto oggi l'emblema del viaggio NON viaggio. persone trasportate in massa da A a B che come unico obiettivo hanno quello di scattare un'autoscatto come prova del "sono stato qui". E' il trionfo dell'ego. L'opposto di quello che si cerca da un viaggio. A cosa serve fare un milione di km se poi, invece di rivolgere l'attenzione all'ambiente che hai raggiunto, sprechi il tuo tempo ad osservare te stesso in uno specchio digitale?.
“ il fenomeno ha più a che spartire con l'antropologia, le annotazioni, la media-comunicazione social, che non strettamente con la fotografia. „
Sono abbastanza d'accordo. Tra l'altro alcuni li trovo anche interessanti. Se non per motivi fotografici, per motivi sociali. Almeno vogliono comunicare qualcosa... Non vedo perché ad esempio lo scatto col pilota automatico dell'ennesimo tramonto dovrebbe essere più stimolante a priori solo perché fatto con la reflex... Ma sto generalizzando un po' troppo. Comunque anche se chi ha un cellulare in mano non si può certo definire automaticamente "fotografo", la "fotografia" resta un enorme contenitore. Per cui alla fine, i selfie, se non dalla porta principale, entrano dalla finestra. Andando pure ad intaccare elementi del linguaggio fotografico condiviso. Il fotografo "serio" oltre che a guardarli comprensibilmente con un sorriso penso possa contribuire "attivamente" in vari modi. Documentando il fenomeno (come ha fatto Massimogreco) o accettando la sfida e provando a inglobare la nuova forma comunicativa nei suoi scatti. Ad esempio provando a creare lui stesso selfie "d'autore"...
user14286
inviato il 17 Marzo 2017 ore 12:48
“ Come ha scritto qualcuno... posso capire i selfie in bagno con la duck face, ma non capisco questo astio verso i selfie in generale. „
E' l'astio verso la vanità, la frivolezza, la superficialità che i selfie rappresentano. Personalmente non amo fotografare soggetti umani...men che meno me stesso...men che meno foto ricordo...men che meno per "dimostrare" ad altri che sono stato nel tal posto nel tal periodo...
io non ho mai capito l' io qui " e credo sia una questione caratteriale. chi farebbe di tutto per essere in mezzo ad una cornice, chi invece lo evita, specie in ridondanza. vedi anche l'avatar che in qualche modo riflette la personalità. Trimoto , ci si è messo, addirittura fotografante e multiriflesso, e chissà che il nickname "trimoto" non indichi un'altra passione. io sono ooo , non sondabile con quel nome, nè con l'immagine in avatar.
chi adora essere un frontman e chi lo evita come la peste.
Indovinato Ooo, Trimoto sta per Trinacria + motocicletta (Trinacria è uno degli antichi nomi della Sicilia) che sono il posto in cui sono nato e vivo e il mezzo che mi dà più emozioni. Ma non mi sono incorniciato perché mi piace essere in vista ma solo perché mi piace metterci la faccia, non mi piace l'anonimato, non ho nulla da nascondere e la privacy non mi interessa. Anzi sono uno che si sente in imbarazzo quando fotografato o al centro dell'attenzione La foto del profilo l'ho fatta su richiesta del direttore artistico dell'infiorata di Siracusa per metterla nel post in cui dava la notizia che sarei stato il fotografo ufficiale
Io invece sto stampando 2 fotolibro delle vacanze di famiglia e tutti non ci siamo mai. Il selfie non sempre fare male. Però quando un utente di forum chiede consiglio sulla D5300 che per lui sarebbe l'ideale per i selfie a me viene uno sciopón
nulla da ridire Trimoto, in ogni caso la scelta di mettere il proprio volto sempre una scelta rimane, seppur motivata. Io ne ho una mia per NON mettere la mia faccia. Non mi va di essere pubblico in questa sezione, non mi interessa esserlo.
Alcuni sostengono sia meglio "metterci la faccia", l'ho sentito dire molte volte. Io penso diversamente e per moltissimi motivi. Penso per es. che sia più vero, in un mondo di "amici", "like", affermazioni insondabili, mettere un avatar anonimo. Mi sento più vero ad essere un anonimo piuttosto che metterci la faccia, perchè, come da pirandelliana memoria, uno, nessuno, centomila.
Io qui sono quello che vedete, una cozza ed un uovo, e sono le immagini che vedete nella mia sezione, e sono le parole che scrivo, e mi chiamo ooo.
Ma per quello vero non c'è forum che vada bene, prendetemi per quel che do e che chiedo qui, perchè tanto qui non potrei essere altro.
ne discende anche tutta una serie di atteggiamenti sul selfie probabilmente (nonchè facebook mode, ecc...), e dubito che coloro che non si fanno i selfie abbiano qualcosa da nascondere. ma dubito anche che tutti coloro che ci mettono la faccia non abbiano nulla da nascondere. a volte dicono, il miglior modo per nascondere è mettere in evidenza. La stessa abolizione della privacy come atteggiamento di fondo a mio parere può contenere il desiderio di nascondere sè stesso a sè, anche se detta così appare un po' estrema come affermazione. In pratica, molti faticano a stare con sè stessi, specie da soli.
Non l'ho vista come una critica, era tanto per parlare e nemmeno io ho qualcosa contro chi preferisce la privacy e l'anonimato, chiaro che ognuno fa quel che gli pare, infatti ho scritto che preferisco metterci la faccia non che sia giusto metterci la faccia. Il mio discorso sul qualcosa da nascondere non è rivolto a tutti solo che chiaramente con l'anonimato si può nascondere qualcosa non che si debba per forza di cose nascondere qualcosa Come magari potrebbe sembrare per me che mi espongo ma non lo faccio per apparire. La fame di fama è un male moderno, Caparezza ci ha fatto pure una canzone
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