| inviato il 02 Gennaio 2017 ore 21:38
E comunque l'apparato riproduttivo di Caneca non reggerà a un altro anno di questi topic :) |
user46920 | inviato il 03 Gennaio 2017 ore 0:18
“ E comunque l'apparato riproduttivo di Caneca non reggerà a un altro anno di questi topic :) „ dipende da chi poi interviene nei thread e a proposito, ci sarebbe da specificare che il povero Caneca, ogni tanto inciampa e cade da solo ... è per quello che forse si rompe le scatole così facilmente faccio un esempio: “ Mi riferivo alla reiterazione di temi ormai inflazionati, qui sul forum. Un po' come denigrare il cubismo pittorico, in quanto espressione non fedele della realtà, o bandire le pennellate di VanGogh e Renoir perchè ingiustificabili. Tradotto in soldoni: che due palle! ;-) „ è irreale l'analogia dell'argomento "fotografia vs disegno" in ambito fotografico, a quello del "cubismo vs realismo" in ambito pittorico ... ed è proprio lì che inciampa il Caneca, in questo caso (oltre che in altri punti). Proprio come descrive la sua "etimologia", la postproduzione è una parola dal significato composto dai termini post e productio, ovvero il lavoro che viene svolto dopo la produzione ... e nel caso, la produzione è la ripresa fotografica . Post Produzione, vuol dire ritocco, regolazione, rifinitura, ma anche manipolazione, taroccaggio, ricostruzione, ecc, ecc, dell'immagine ripresa. E' sempre, ed in ogni modo, un lavoro postumo ... svolto per mano del post-produttore, nel 90% dei casi tramite software di Grafica digitale. Infatti, confondere la semplice conversione standard con il lavoro di PP, mescola soltanto le carte in tavola, inducendo gli ignari e soprattutto gli ignoranti, a sfuggire dalla realtà utilizzando il dogma mentale più seguìto: "qualsiasi cosa esca dal mio PC, è una fotografia!" Io la chiamerei una Idiozìa Pura , ma forse è solo una frescata da incompetente ... perché in realtà, se anche tutte le fotografie sono immagini, non tutte le immagini sono fotografie. E da qui, la banale ma giusta differenza tra fotografia e disegno !!! Questa è la vera ed unica radice che stimola la crescita di questi topic ... ma non essendoci un diserbante idoneo (sarebbe come voler prosciugare gli oceani con una cannuccia, bevendo), è inutile tagliare ogni volta la piantina che cresce, appena spunta, con delle favole poi irreali e alle quali ci si aggrappa inutilmente (che poi si inciampa) ... bisogna prima accettare la realtà e poi fare le proprie scelte: faccio il Grafico o faccio il Fotografo ... o faccio l'Artista, così lo metto in c..o a tutti quanti ??? ps: prendere il tutto, con un po' di sale in zucca |
| inviato il 03 Gennaio 2017 ore 1:32
A me l'analogia con la pittura sembra perfettamente calzante. |
user46920 | inviato il 03 Gennaio 2017 ore 2:39
allora, forse ho letto male io |
| inviato il 03 Gennaio 2017 ore 9:45
Mi piacerebbe capire, occhio, dove poni il limite tra "conversione standard" e "lavoro di PP". Ammetto di non aver alcuna idea di cosa sia una "conversione standard": faccio fatica a capire perché parlare di "conversione" (se il raw è un file grezzo mi pare che il termine "sviluppo" sia maggiormente esplicativo del processo al quale viene sottoposto) e non conosco lo "standard" al quale fai riferimento. |
user109536 | inviato il 03 Gennaio 2017 ore 9:55
I limiti se li fa ognuno ! Fotografare come dove e quando si vuole, fare post come si vuole, magari dirlo (ma non é obbligatorio ) e divertirsi ! Altrimenti le discussioni diventano un po surreali . |
| inviato il 03 Gennaio 2017 ore 10:12
Le analogie (secondo la mia logica) servono come spunto di riflessione, e non come corrispondenza speculare di un qualcosa preso in esame. Mi chiarisco: se io dicessi che correre dietro alle donne, per un uomo, è un po' come l'inseguimento di una gazzella da parte di un ghepardo, e qualcuno ribattesse che l'uomo non corre a quattro zampe, nella savana e ricoperto da una pelliccia maculata, credo che qualsiasi spunto di riflessione decadrebbe, in quel caso. Quello è fanatismo o semplice cecità. Come ho già sottolineato più volte: riprendere un file (parliamo di era digitale, quindi di files) mediante software, non sempre (e soprattutto non necessariamente) implica stravolgimenti della realtà, manipolazioni, camuffamenti, falsi ideologici... ma molto molto spesso, un banalissimo (necessario) intervento di recupero delle aberrazioni cromatiche, cadute di contrasto, vignettature, riverberi di luce, viraggio delle tinte... difetti peraltro imputabili alle lenti utilizzate, piuttosto che all'incompiutezza del fotografo. Ignorare questo aspetto significa esprimersi in cattiva fede, difendere una posizione piuttosto che un'altra a prescindere. Un po' come dire: "Mi sono macchiato la camicia (accidentalmente, e non per colpa mia) con il caffè, ma la camicia me la tengo così com'è, per non cambiare la realtà dei fatti". |
| inviato il 03 Gennaio 2017 ore 10:23
“ I limiti se li fa ognuno ! Fotografare come dove e quando si vuole, fare post come si vuole, magari (ma non é obbligatorio ) e divertirsi ! Altrimenti le discussioni diventano un po surreali . „ come disse Giacomelli," La fotografia è una cosa semplice. A condizione di avere qualcosa da dire." Il resto è noia. |
| inviato il 03 Gennaio 2017 ore 10:28
Caneca for president! (+1) |
| inviato il 03 Gennaio 2017 ore 10:49
se vi piace, chiamatelo pure fotoritocco, i limiti si intersecano e si sprecano. Si andava dall'agitare una balletta di cotone con le pinze sotto l'ingranditore, per scurire una certa area, alla solarizzazione chimica, al passare con la matita a corboncino e china sugli occhi per metterli meglio in risalto. ed eravamo agli arbori della fotografia. Questo accompagna la fotografia dall'origine e così va intesa nella memoria storica di quello che è stata (e continua ad essere). Non solo ottiche e luce quindi, con buona pace di puristi e cyborg del 1+1=2 Quel 2 è 3, 4, 5, 6, ecc... poichè ad ottica e luce, con i quali non si impressiona semplicemente la pellicola o il sensore, non si fa quello che normalmente si intende per fotografia, dove l'intervento antropico e la propria sensibilità fa ciò che rende fruibile l'immagine finale, dalla costruzione delle ottiche e delle fotocamere, alla scelta dell'idea, l'inquadratura, scelta del colore o b/n, ritocco, viraggi, ecc... Poi se mi dite che anche l'autovelox fa fotografie, non posso che darvi ragione. Ma presa questa ragione vi prego di ripassare mentalmente alla differenza tra una definizione tecnica, ed un comune sentire. leggete cosa dice wiki Una fotografia è una immagine ottenuta tramite un processo di registrazione permanente e statica delle emanazioni luminose di oggetti presenti nel mondo fisico, selezionate e proiettate da un sistema ottico su una superficie fotosensibile: emulsione chimica per la fotografia fotochimica, cioè quella tradizionale dalle origini ai giorni nostri, sensore elettronico per la fotografia elettronica, oggi digitale. Con il termine "fotografia" si indicano tanto la tecnica quanto l'immagine ripresa e, per estensione, il supporto che la contiene . e cosa dice su tecnica: La tecnica (dal greco), "arte" nel senso di "perizia", "saper fare", "saper operare") è l'insieme delle norme applicate e seguite in una attività, sia essa esclusivamente intellettuale o anche manuale. ne consegue, che anche chi ha la velleità di amare le definizioni, non può separare la fotografia dall'elemento caratterizzante umano, di conseguenza dire che la fotografia è fatta di luce e ottiche non è corretto, poichè si è escluso l'elemento umano. se proprio volete escluderlo parlate di ottica , ma non di fotografia . |
| inviato il 03 Gennaio 2017 ore 10:49
Si ma, Matteo, questi sono casi particolari, e che allontanano dalla discussione o ne alimentano le vampate di calore Intendiamoci, io adoro Witkin, ma per molti lettori di questo topic, acerbi nell'uso di Phs o Lr, può essere utile sapere che si può preservare la naturalezza di una fotografia limitandosi alla correzione di qualche difetto o incidente di percorso, oltre che, naturalmente, ricostruirla o trasformarla a piacimento per tutti gli utilizzi consentiti dalla legge e giustificati dal buonsenso, buongusto, senso della misura... Tanto per fare un esempio di naturalezza, questa mia foto credo sia tutto fuorchè innaturale o deprecabile: www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=2019910 Mi sono limitato a ridurre il giallo che c'era sugli zigomi, il quale guastava ingiustamente una foto di base 'a posto'. |
| inviato il 03 Gennaio 2017 ore 11:02
il fotomontaggio è fotografia. mio padre nel 1952 chiese al fotografo di unire 2 immagini, sua e di quella che sarebbe diventata sua moglie. un fotomontaggio che oggi fa sorridere nella sua ingenuità. Ma la storia della fotografia è quanto più lontano possa esistere da certi purismi ottici. |
| inviato il 03 Gennaio 2017 ore 11:12
“ Si ma, Matteo, questi sono casi particolari, e che allontanano dalla discussione o ne alimentano le vampate di calore ;-) Intendiamoci, io adoro Witkin, ma per molti lettori di questo topic, acerbi nell'uso di Phs o Lr, può essere utile sapere che si può preservare la naturalezza di una fotografia limitandosi alla correzione di qualche difetto o incidente di percorso, oltre che, naturalmente, ricostruirla o trasformarla a piacimento per tutti gli utilizzi consentiti dalla legge e giustificati dal buonsenso, buongusto, senso della misura... „ ma io la penso in questo modo. Il problema è che si insiste a scrivere "se usi photoshop, non è fotografia", è allora obbligatorio che si mostrino sia fotomontaggi esagerati ma con un senso molto solido (Witkin ad esmpio), sia fotomontaggi degli anni 30. E che sono fotografie entrambi! E' importante sottolineare questo! Che poi, io mi limiti ad agire su i soliti parametri (luci, contrasti, ombre, ecc.) e anche questa è fotografia, è indubbio . Non sono opinioni, tengo a precisare anche questo. |
| inviato il 03 Gennaio 2017 ore 11:55
Caneca for president (l'ho già detto ? maledetto Alzheimer) Cigno questa volta non mi sei piaciuto. Hai guardato il dito e non la luna. (bella la risposta di Caneca ) "conversione standard" è un inciampo che violenta la tua intelligenza |
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