| inviato il 07 Dicembre 2016 ore 22:04
A Paul OM: d'accordo ma Pentax, volendo rappresentarla con un solo corpo macchina, non può che esser questo secondo me : www.pentaxforums.com/camerareviews/pentax-k2-dmd.html Cinque fotogrammi al secondo negli anni '70 in tempi di meccanica pura, ovviamente con il DMD (direct motor drive). |
| inviato il 08 Dicembre 2016 ore 7:52
Che dolce risveglio, grazie Skylab! |
| inviato il 08 Dicembre 2016 ore 11:45
Buon giorno,vorrei vendere una fotocamera analogica del 1986,una OLYMPUS OM10 made in Japan priorita' di diaframma, corredata di obiettivo originale 50mm,zoom 75-200 Vivitar,duplicatore di focale,Flash metz manuale e computerizzato con staffa,manual adapter,flessibile per lunghe esposizioni,il tutto usato per circa tre anni saltuariamente ed in maniera veramente maniacale,con ancora i suoi libretti d'istruzione originali.Vorrei avere una indicazione sommaria circa la richiesta che potrei pretendere in un eventuale annuncio di vendita in blocco del tutto. Ringrazio anticipatamente il Forum. |
| inviato il 13 Dicembre 2016 ore 11:01
Wow, uno splendore. A breve metto qualche foto delle new entry della collezione. |
| inviato il 13 Dicembre 2016 ore 11:02
Grazie a tutti dei contributi. Li ho apprezzati tutti. Io non sono espertissimo del settore ma mi sto appassionando sempre più. |
| inviato il 13 Dicembre 2016 ore 11:09
@Donoterase: “ ...ma mi sto appassionando sempre più „ stai attento! è una malattia inguaribile   (e forse è anche contagiosa) Saluti, Roberto |
| inviato il 13 Dicembre 2016 ore 11:10
Lo so, me ne sono accorto. Il conto in banca se ne sta accorgendo. E manca pure lo spazio. Ma che devi fare... |
| inviato il 13 Dicembre 2016 ore 11:12
... non c'è rimedio! |
| inviato il 13 Dicembre 2016 ore 11:22
non ho avuto il tempo di leggere attentamente tutti i contributi. Colleziono un po' di reflex anni '60 e '70. Diverse sono le motivazioni che spingono a farlo e anche io escludo il ritorno economico, anzi, ultimamente i modelli non proprio pregiatissimi, anche se meno facilmente recuperabili in buone condizioni rispetto a 10 anni fa, hanno spesso avuto cali di prezzo e , quindi, più abbordabili. Io ho cominciato per cercare quelle reflex che negli anni '70, quando ero ragazzo, mi facevano sognare: le guardavo nelle vetrine e non potevo comperarle. Ho cominciato da lì e per me oggi queste valgono davvero tanto. Ma i filoni sono davvero tanti: ci si può dedicare ad un marchio, o, ancora più interessante, ci si può rivolgere a quegli apparecchi che hanno introdotto una novità, un aggiornamento particolare riguardo l'innesto, l'esposimetro, le dotazioni ecc. O quelle che hanno fatto scuola e/o moda all'epoca. Procedere a caso non lo consiglio mai: la ricerca casuale in un mercatino non da soddisfazioni. Riguardo all'utilizzo, qualche scatto lo faccio per divertimento, ma comprare un nuovo modello è l'inizio di una serie di ricerche per capirne di più, per approfondire in rete caratteristiche e novità: forse, addirittura, questa è la parte più interessante, la ricerca, lo studio. Si compra l'oggetto per un motivo e poi man mano se ne scopre l'importanza per l'epoca e la sua collocazione nel panorama tecnologico. In ogni caso mi fa piacere parlare di questo argomento e mi fa piacere che qualcuno lo abbia introdotto |
| inviato il 13 Dicembre 2016 ore 11:34
@Claudio Santoro: Interessante quanto scrivi. In particolare “ ci si può rivolgere a quegli apparecchi che hanno introdotto una novità „ . Per me personalmente questo vale per tutte le epoche. Le grosse rivoluzioni sono avvenute negli anni 30-50, e in quegli anni sono stati prodotti gli apparecchi che mi piacciono di più. Cerco anche solo obiettivi, e cerco di usarli sulla A7 (che in questo ambito è imbattibile). E' veramente divertente. Vi propongo la mia galleria NONNI ZEISS www.juzaphoto.com/me.php?pg=183355&l=it con foto scattate con lenti del 1918, 1936 e 1937. Scusate, non volevo diffondere un nuovo contagio Ciao, Roberto |
| inviato il 13 Dicembre 2016 ore 11:46
per Francesco Sestili: tu indichi la K2 come un esempio fondamentale per il marchio Pentax (allora ancora Asahi Pentax: perderà Asahi solo qualche anno dopo, nell'80, con la ME Super). Io penso che sia una bellissima reflex la K2, all'epoca considerata la professionale, rispetto alle altre comparse tutte nel 1975 (KX, KM e K1000) e che vedevano la nascita del nuovo innesto a baionetta (un po' in ritardo rispetto a d altri marchi, mentre prima avevano l'innesto a vite 42x1). Io, però, trovo interessanti anche tante altre Pentax, come le Asahi Pentax Spotmatic a vite, molto eleganti, piccole e maneggevoli e, perchè no, modaiole all'epoca. Interessantissima la prima reflex a priorità di diaframmi, la ES, meglio ancora la Electro Spotmatic, venduta così solo in pochi esemplari e solo in Giappone, seguita dalla ES in tutto il mondo nello stesso 1971 e con elettronica migliorata. E perchè no la introvabile NOCTA del '66 solo per riprese ad infrarosso o la strana SL del '68, stranamente senza esposimetro. E perchè non prendere in considerazione i modelli che hanno soppiantato le K l'anno successivo, nel '76, le reflex più compatte del mondo, la Asahi Pentax ME e la MX? Insomma, difficile dire: le collezioni coincidono con gli interessi del singolo e possono essere spesso dettate da criteri programmatici |
| inviato il 13 Dicembre 2016 ore 11:58
per Skylab59: ribadisci quanto io dicevo. Le collezioni possono rispondere ad un mare di requisiti programmatici. A me interessa molto l'evoluzione della reflex, del box specchio, dell'esposimetro TTL, del mirino pentaprismatico, dell'inizio dell'elettronica e , per questo, mi piacciono i modelli anni '60-'70. Ma ogni epoca offre il pretesto per collezionare e, soprattutto per quel che dicevo, per imparare, ricercare, studiare e anche, come fai tu, per provare gli effetti creati dai vecchi obiettivi e testarli su macchine di oggi Vangogh: Miranda. Un bel marchio persosi, purtroppo, alla fine degli anni '70. Ottime reflex. Ho avuto la possibilità, tanti anni fa, di provare una Sensorex EE, completamente nera, bellissima sul piano estetico, compattissima secondo la moda dell'epoca,appena comprata e con obiettivo macro. Per una giornata ho scattato foto prevalentemente macro (i negativi e le diapositive li ho ancora): funzionava a meraviglia, completa nelle funzioni e dal rumore di scatto cupo, molto caratteristico che ancora ricordo. Purtroppo era un regalo per un amico di mio padre e l'ho potuta tenere in mano solo un giorno. Ma non era affatto male |
user109536 | inviato il 13 Dicembre 2016 ore 12:54
Anche le compatte sono un settore interessante per una collezione. Ad un certo punto ne avevo in casa una decina ( olympus ovetto, Yashica T4, Minox, una Leica , la mitica Rollei 35, ... ) che ho regolarmente usato in montagna prima del l'avvento del digitale. Le ho regalate ad un giovane appassionato alcuni anni fa ma mi sono tenuto l'Olympus XA che uso ancora. Me la porto in montagna con 2 pellicole così sono sicuro di portare a casa sempre delle fotografie. In ogni caso buon divertimento ! |
|

Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info) |