| inviato il 10 Novembre 2016 ore 15:07
“ Roby, perché dici che 16€ sono eccessive per - sviluppo rullino b&n 36 pose - stampa delle 36 pose - scansione del negativo - spedizione a casa Lasciando da parte la qualità, ma oggi in giro la migliore soluzione che ho trovato è 6€ di sviluppo e 45 centesimi a foto stampata con processo digitale „ Per tutto quello che fanno e se è inclusa la spedizione effettivamente non è poi tantissimo, però... per ogni rullino b/n spendi una barcata di soldi... Facendo due conti della serva, con 10 rullini gli lasceresti giù 160€. Conta che con circa 80€ ti compri tutto in necessario per sviluppare da te, e il costo "vivo" dello sviluppo b/n è circa 1€ a rullino (oltre a tutti i vantaggi non economici che ne conseguono). La stampa a quel prezzo è poco ma sicuro da scansione (o da macchinetta automatica da lab) e la scansione di bassa qualità... a quel punto tanto vale prendere uno scanner dedicato (100-150€ per un plustek 7*00i usato), farti le scansioni per i fatti tuoi e poi stampare a casa (anche con una stampante non fotografica) quello che ti interessa. Con massimo 15 rullini sei a pari, tutto il resto è in guadagno e passeresti dallo spendere almeno 20€ a rullino a 5-6-7€ (a spanne)... Non mi sembra un cattivo affare... |
| inviato il 10 Novembre 2016 ore 15:56
@Roby sono perfettamente d'accordo con te, ma fino ad un certo punto (a parte che io li pago 14 comprese le spedizioni e passate allo scanner Imacon e se la spedizione riguarda più rulli insieme le spese di spedizione sempre 4 euro sono che si ammortizzano su più rulli). Ti spiego con cosa non sono d'accordo, in primis io sono un pellicolaro incallito (non ho machine digitali) e l'estate ho la fortuna di stare dai 4 ai 6 mesi a vivere su una barca a vela e quindi o sviluppo tutto dopo 6 mesi o devo affidare a qualcuno i lavoro così da averlo man a mano e quindi 10 euro (tolte le spese di spedizione si può fare), in secondo luogo io ho un Plusteck 8100, ma non ha nulla a che vedere con la scansione dell'Imacom di chi affido lo sviluppo ed anche se è vero che sul Web grande differenza non si vede e che per la stampa adotto la stampa chimica riparto sempre dal negativo è anche vero che comunque alle volte serve una scansione a maggior qualità, comunque gli affido comunque un provino a contrasto per l'archiviazione, la CO non posso più averla. In ogni caso qui parliamo del post di un neofita e prima di buttarlo in mezzo ad acidi, bacinelle, spirali, termometri, misurini, ecc per chi non l'ha mai fatto è bene che prima impari l'uso della pellicola (ben diverso dal digitale), testi le varie pellicole e poi passi al fai da te sapendo cosa vuole e cosa può ottenere. Infine ma chi viene dalla pellicola non ha sempre pagato per sviluppo e stampa quando non poteva in proprio? Per concludere va bene un sistema misto con gestione di file digitali e chimici, un doppio archivio, ecc, ma ha senso scattare a pellicola e poi far diventare tutto digitale? secondo me no! |
| inviato il 10 Novembre 2016 ore 16:05
“ In ogni caso qui parliamo del post di un neofita e prima di buttarlo in mezzo ad acidi, bacinelle, spirali, termometri, misurini, ecc per chi non l'ha mai fatto è bene che prima impari l'uso della pellicola (ben diverso dal digitale), testi le varie pellicole e poi passi al fai da te sapendo cosa vuole e cosa può ottenere. „ giusto “ ma ha senso scattare a pellicola e poi far diventare tutto digitale? secondo me no! „ giusto x questo dico che se comincia con un proiettore + dia si diverte senza complicazioni “ l'estate ho la fortuna di stare dai 4 ai 6 mesi a vivere su una barca a vela „ invidia profonda |
| inviato il 10 Novembre 2016 ore 16:09
“ x questo dico che se comincia con un proiettore + dia si diverte senza complicazioni „ Assolutamente sì, ma le Dia sono difficili da gestire in esposizione, però se affida la lavorazione di sviluppo e scanner non è molto diverso, inizia senza complicazioni “ invidia profonda ;-) „   |
user90373 | inviato il 10 Novembre 2016 ore 16:32
Credo di aver fatto un pò tutto, negativo B/N e stampa, negativo colore e stampa, diapositiva proiezione e stampa Cibachrome. Attualmente sviluppo e stampo solo il B/N quasi esclusivamente negativo 24x36 mm e stampa 30x40 cm. Il procedimento attuale comprende lo sviluppo del negativo, la scansione dei fotogrammi mediante scanner dedicato, ma economico, la scelta al computer dei migliori scatti e relativo taglio, la stampa analogica, e la scansione della stampa per la pubblicazione sul Web. Anch'io ritengo la stampa, su carta sensibile, parte integrante del processo analogico. La scansione elettronica del negativo e relativa stampa digitale non si discosta molto dal procedimento puramente digitale e mi sembra più un "vezzo" che una scelta di fondo. Un saluto. |
| inviato il 10 Novembre 2016 ore 16:43
Allora ragazzi.. grazie a voi sto facendo sempre più chiarezza in mente e mi sto orientando sul negativo e su una macchina 35mm. Non so perché ma preferisco stampare la foto piuttosto che guardarla tramite proiettore (non avendo mai provato però magari mi sbaglio e in futuro cambierò idea). Bianco e nero o colori non fa differenza, sono uno a cui piace provare e sperimentare e vorrei provare un po' le varie pellicole (intendo sia a livello di marca che di sensibilità ecc.) che ci sono per trovare quella che piace a me. Per il momento accantono l'idea di poter fare tutto io in casa e mi rivolgerò a qualche centro specializzato. Eviterei di spendere almeno inizialmente soldi in materiale che ancora non so quanto userò, visto che non avendo mai provato non so se con la pellicola sarà amore oppure odio. Del resto come dicevo all'inizio non ho intenzione di andare in giro a scattare "a caso" con la macchina analogica, ma la userei solo per foto ragionate e pensate, quindi quei 10€ totali circa per affidare il lavoro all'esterno ogni tanto li posso anche spendere. Detto questo avete qualche consiglio sulla macchina sulla quale orientarmi ed eventualmente su quali obiettivi abbinargli? Non ho preferenze di marche anche perché attualmente uso Fuji quindi non credo proprio i miei obiettivi possano andare benen anche su vecchi corpi. La userei principalmente per: paesaggistica, architettura e perché no anche un poco di street e reportage (ritratti poco niente, ma potrebbe piacermi sperimentarne qualcuno in b/n). Inoltre mi piace giocare parecchio con le lunghe, lunghissime esposiozioni, quindi se ha la posa bulb sarebbe un fattore che non sottovaluterei. Non chiedo troppo vero? |
| inviato il 10 Novembre 2016 ore 16:44
Ettore che dire hai condensato il mio pensiero ed il mio modus operandi. Felice di trovare qualcun altro che lo condivide |
| inviato il 10 Novembre 2016 ore 16:46
[I ] ma lo sviluppo dia costa 10€ a rullino? mi sembra poco. Mi stai incuriosendo, non ho preso in considerazione le dia Francamente io fra sviluppo e intelaiatura spendo solo sette euro ... ma va detto che il fotografo da cui mi servo è un amico di vecchia data. Da quel che so io, da quel che mi dicono alcuni amici che come me fotografano ancora in diapositiva, il prezzo medio è intorno alla decina di euro; esistono ovviamente delle eccellenze che si pagano un pochino di più: l'Agenzia Luce di Trieste per esempio fa dei trattamenti di qualità assoluta che costano nove euro per il solo sviluppo, l'intelaiatura si paga a parte o, come nel mio caso, si fa in proprio; il mio carissimo amico Sandro Presta, a Genova, da qualche tempo ha iniziato anch'egli a fare qualche lavoro per conto terzi, e lo sviluppo lo fa pagare sette euro ... sempre intelaiatura esclusa chiaramente, l'unico problema in questi casi è che i tuoi rullini glie li devi inviare di persona, la qual cosa, fra andata e ritorno ti viene a costare comunque una ventina di euro, ragione per cui è una strada da percorrere, questa di queste due eccellenze appunto, solo se si devono sviluppare un discreto numero di pellicole oppure se e quando si necessita di un servizio assolutamente superiore e assolutamente sicuro! |
| inviato il 10 Novembre 2016 ore 17:10
“ rullini glie li devi inviare di persona, la qual cosa, fra andata e ritorno ti viene a costare comunque una ventina di euro „ usa la raccomandata "piego libri" e spendi 3,60 euro mi piacerebbe sapere chi possa intelaiare e sviluppare le mie future dia visto che a me hanno chiesto 20 euro a rullo per la intelaiatura motivo per il quale o rinunciato |
| inviato il 10 Novembre 2016 ore 17:13
“ Detto questo avete qualche consiglio sulla macchina sulla quale orientarmi ed eventualmente su quali obiettivi abbinargli? „ Pentax MX o Nikon FM2 trovi accessori ed obiettivi a volontà a prezzi accettabili poi se vuoi in pvt ti passo il mio contatto per sviluppo e scanner |
user90373 | inviato il 10 Novembre 2016 ore 17:21
In Fotomatica ci sono i telaietti per diapositiva, 100 costano 9,50 euro/i. Ai bei tempi sviluppavo e intelaiavo le dia. Quasi quasi ci riprovo visto che ho ancora un sistema di proiettori a dissolvenza incrociata che al tempo era una "figata". Un saluto. |
| inviato il 10 Novembre 2016 ore 17:28
“ Detto questo avete qualche consiglio sulla macchina sulla quale orientarmi ed eventualmente su quali obiettivi abbinargli? „ Sottoscrivo il consiglio di Ivan61 di puntare su una buona fotocamera meccanica come quelle che ha già indicato. Altre macchine del genere reperibili senza troppe difficoltà a costi molto ragionevoli potrebbero essere la Pentax K1000 o la Olympus OM-1. Come obiettivi, visti i tuoi interessi, suggerirei in generale di partire con un 50mm (facilmente venduto insieme al corpo) e un 28mm. |
| inviato il 10 Novembre 2016 ore 17:30
“ Ti spiego con cosa non sono d'accordo, in primis io sono un pellicolaro incallito (non ho machine digitali) e l'estate ho la fortuna di stare dai 4 ai 6 mesi a vivere su una barca a vela e quindi o sviluppo tutto dopo 6 mesi o devo affidare a qualcuno i lavoro così da averlo man a mano e quindi 10 euro (tolte le spese di spedizione si può fare), in secondo luogo io ho un Plusteck 8100, ma non ha nulla a che vedere con la scansione dell'Imacom di chi affido lo sviluppo ed anche se è vero che sul Web grande differenza non si vede e che per la stampa adotto la stampa chimica riparto sempre dal negativo è anche vero che comunque alle volte serve una scansione a maggior qualità, comunque gli affido comunque un provino a contrasto per l'archiviazione, la CO non posso più averla. In ogni caso qui parliamo del post di un neofita e prima di buttarlo in mezzo ad acidi, bacinelle, spirali, termometri, misurini, ecc per chi non l'ha mai fatto è bene che prima impari l'uso della pellicola (ben diverso dal digitale), testi le varie pellicole e poi passi al fai da te sapendo cosa vuole e cosa può ottenere. Infine ma chi viene dalla pellicola non ha sempre pagato per sviluppo e stampa quando non poteva in proprio? Per concludere va bene un sistema misto con gestione di file digitali e chimici, un doppio archivio, ecc, ma ha senso scattare a pellicola e poi far diventare tutto digitale? secondo me no! „ Innanzi tutto profonda invidia per i 4/6 mesi l'anno in barca a vela  Per il resto, sono completamente d'accordo con te, e vista la particolarità della situazione (non tutti passano 4/6 mesi l'anno in barca a vela), mi rimango quanto ho detto sullo sviluppo in proprio... probabilmente farei lo stesso anche io nella tua situazione. Su una cosa, però, avrei da obiettare... anche per un neofita totale, un ingranditorino 35mm solo b/n e l'occorrente per sviluppare... non è che sia così complicato da usare o frustrante (sempre che lo spazio permetta una CO). Alla fine con 100-150€ porti a casa tutto. Io il mio primo rullino l'ho sviluppato da me... non è che sia 'sta bellezza ma è comunque stampabile. Col senno di poi, avrei fatto fin da subito la CO e iniziato da subito con la stampa b/n. Le prime stampe sono ciofeche, a prescindere dal numero di rullini scattati, ma a quel punto meglio iniziare subito, no? “ Credo di aver fatto un pò tutto, negativo B/N e stampa, negativo colore e stampa, diapositiva proiezione e stampa Cibachrome. Attualmente sviluppo e stampo solo il B/N quasi esclusivamente negativo 24x36 mm e stampa 30x40 cm. Il procedimento attuale comprende lo sviluppo del negativo, la scansione dei fotogrammi mediante scanner dedicato, ma economico, la scelta al computer dei migliori scatti e relativo taglio, la stampa analogica, e la scansione della stampa per la pubblicazione sul Web. Anch'io ritengo la stampa, su carta sensibile, parte integrante del processo analogico. La scansione elettronica del negativo e relativa stampa digitale non si discosta molto dal procedimento puramente digitale e mi sembra più un "vezzo" che una scelta di fondo. Un saluto. „ La penso come te e seguo lo stesso iter (eccetto la scansione e pubblicazione delle stampe sul web) . La scansione dei negativi la tengo solo come archivio e per non dover scartabellare ogni volta tra i negativi, ma poterli invece scegliere comodamente a pc prima di metterli nell'ingranditore. |
user108700 | inviato il 10 Novembre 2016 ore 17:34
Paolo, siccome ho da poco ricominciato con l'analogico per disintossicarmi da alcuni vizi del digitale, ti devi chiedere un'altra cosa per scegliere il corpo macchina: quanto manuale lo vuoi? Nel senso che puoi partire da un corpo completamente manuale (niente esposimetro, fuoco manuale, carica meccanica e via dicendo) fino ad un corpo recente con praticamente tutti gli orpelli delle digitali (autofocus, Tv, Av, full Auto...) Io, per me, ho preso una Yashica F3x che è totalmente meccanica, ma ha l'esposimetro (non sono così bravo da rischiare i rullini con valutazione a occhio) che secondo me è un otrimo punto di partenza. Cheers |
| inviato il 10 Novembre 2016 ore 17:42
“ Io, per me, ho preso una Yashica F3x che è totalmente meccanica, ma ha l'esposimetro (non sono così bravo da rischiare i rullini con valutazione a occhio) che secondo me è un otrimo punto di partenza. „ quoto per il tutto meccanico, ma almeno l'esposimetro ci vuole, il resto, soprattutto mettere a fuoco a mano è tutta un altra soddisfazione. Le altre cose invece lasciale pure stare che non servono, tanto non ti corre dietro nessuno, non hai da fare 10 scatti al secondo. |
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