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Recensione F-Stop Ajna Malibu Blue


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avatarsenior
inviato il 24 Febbraio 2019 ore 10:03

Qualcuno ha provato il Guru UL abbinato alla ICU Shallow Medium?

Per utilizzo limitato ed urbano di reflex con il 70-200 f/2.8 e grandangolo penso sia la combinazione più adatta.

Qualcuno ha provato questa combinazione?

user12181
avatar
inviato il 24 Febbraio 2019 ore 11:00

@Logansnight. Ti faccio notare che ho messo delle foto, e per una ragione. Per quanto riguarda la tua ultima domanda, io uso un ICU medium slope e resta molto spazio. Da questo punto di vista, come avevo detto, va benissimo. Ora lo caricherò bello pieno per andare in Valtellina, sto cercando di perdere tempo perché mi mette pensiero fare tutti i preparativi senza dimenticare nulla...MrGreen .

P.S. Ripeto: senza scomodare l'inarrivabile Osprey, che possiedo (magari guarda qui la sua posizione sul dorso - tra l'altro probabilmente era con cinghia ventrale non troppo tirata, se non slacciata - e confrontala con quella dell'Ajna www.nikonclub.it/forum/uploads/ori/201409/p191cifvebel45ueql31ovn1k6c5 ), un Ferrino Transalp da 60 L, che pure possiedo, nonostante la regolazione del dorso piuttosto rustica tenda continuamente a slittare, è a pieno carico molto più comodo dell'Ajna a pieno carico. Se fossi in te cercherei zaini da montagna con accesso dal dorso (schienale) allo scomparto principale e ci metterei una ICU, probabilmente dovrò fare così. Qui una ragazza ha l'Atlas e è contenta, ma ho capito che anche gli zaini fotografici non fanno eccezione, come tutti gli zaini andrebbero provati a pieno carico in negozio prima dell'acquisto. Poiché è difficile trovare un negozio che abbia una vasta scelta di marche, come avviene per quelli normali, una possibile alternativa sarebbe quella di spulciare per bene le recensioni sul WEB e dar retta a quelle che sollevano critiche (da prendere con cautela però quelle che annunciano il passaggio ad un altro marchio…), in genere sono pochissime, ma si trovano, ecco, quelle è probabile che siano veritiere, quanto meno avvertono di un possibile reale problema.

Qui ad esempio al termine della recensione c'è un'osservazione molto sobria e laconica (con solo un punto esclamativo come massima enfasi) ma chiarissima e simile, anzi quasi identica, alla mia www.lriese.ch/f-stop-gear/ . Fa riferimento al modello Ajna Redbull (è identico agli altri, cambia solo il colore) "Nel modello Ajna-Redbull gli spallacci sono venuti un po' sottili, a pieno carico lo si nota ben presto, qui si dovrebbe intervenire e correggere!" Soltanto, non ha notato che la colpa è più della cinghia ventrale, anch'essa sottile e che offre scarso sostegno, che degli spallacci. Se la cinghia fosse valida gli spallacci avrebbero meno problemi… Ne ho letta un'altra, (di uno svizzero o tedesco) che ora non trovo e che è ancora più esplicita e d'altra parte non sospetta, dal momento che annuncia la rinuncia all'Ajna e il passaggio al Tilopa, della stessa marca.

avatarjunior
inviato il 24 Febbraio 2019 ore 16:13

murmunto@ la tua precisazione è corretta, ho visto che la tua recensione è del 2016 , mi chiedevo a questo punto se gli spallacci nel frattempo sono stati migliorati !? se io inserisco un ICU Large lo spazio è comunque sufficiente ??

avatarsenior
inviato il 24 Febbraio 2019 ore 21:39

Ma invece cosa mi dite sul loka con icu media?

avatarsenior
inviato il 12 Aprile 2019 ore 15:31

Ottimo, ho la serie vecchia.
Non l'UL che c'è solo ora.

avatarsenior
inviato il 13 Aprile 2019 ore 8:14

Con le icu shallow di spazio te ne resta da buttar via.
Se però hai la macchina col BG per riporla devi prendere le slope o le pro.
Tieni sempre conto che non avrai alcune "comodità" che hai su zaini Tamrac/Lowepro, tipo le mille taschine per le schedine, le retine per metterci i "ciaffi", etc..

Sono zaini "da trekking" con uno scomparto fotografico, non sono zaini fotografici che hanno anche dello spazio per portare altro.

C'è da dire che il la serie UL è veramente leggera, il mio Loka pesa come il mio Lowe flipside trek che è capiente la metà in extra-fotografico.

Però, Salvo, sai bene che riempire il Loka e fare 15 kg di zaino poi è un attimo!

Valuta bene le tue necessità, se vai di F-stop ti toccherà prendere anche il Guru per le uscite "leggere": uscire per due foto in spiaggia o con gli amici con un 30l sulle spalle mi farebbe specie..


P.S.: sia Loka che Tilopa passano come bagaglio a mano. Provato su Icelandair e su AirDolomiti (solo Loka, ma non mi hanno degnato di uno sguardo).
In aggiunta avevo anche il portatile in un altro zainetto micro della Decathlon.

avatarjunior
inviato il 01 Giugno 2020 ore 20:27

Quoto Marmunto, i cui commenti su questi zaino dovrebbero essere più diffusi.

Per questo motivo riapro il 3D dopo un anno.

Zaini certamente ben studiati e anche molto belli, comodissimo il sistema ICU ma non sono affatto da trekking:

- gli schienali non sono ergonomici
- la fascia ventrale è sottile e non assolve alla funzione di scaricare c.a. Il 70% del peso dello zaino sulle ossa iliache (fino al kashimire, come dimensioni, neppure arrivano a quelle ossa su persone sopra i 188 cm)
- gli spallacci sono troppo sottili per non spaccare le spalle e distribuire bene il peso
- il telaietto di alluminio tende a flettere facilmente
- la conformazione porta a sbilanciare molto verso dietro, gravando ancora di più sulla schiena.

Provate un EVOC 35 cp.

Personalmente se devo camminare molto per le montagne preferisco usare zaini tecnici Osprey da 50 lt in su nei quale caccio le ICU, la small sta nell tasca sotto dedicata al sacco a pelo, la medium sta all'interno del vano principale accessibile da tasca frontale e superiore.

QUESTI sono zaini tecnici studiati per carichi pesanti e per non gravare su spalle e si schiena.

Non ho mai stracciato il tessuto di un Osprey su un ramo o su un roccia ma ho aperto ben due F-Stop.

Non sono un delatore, uso il khenti tutti i giorni e lo trovo superlativo - ma non ci cammino ore o giorni per monti e boschi e non supero i 4-5 kg.

user12181
avatar
inviato il 02 Giugno 2020 ore 12:02

Però, per spezzare una lancia per l'Ajna dopo averlo criticato, devo dire, come ho sempre detto, che dal punto di vista della praticità dello stivaggio del materiale fotografico e non in montagna è pensato eccezionalmente bene. Se non lo si carica troppo, non dà troppo fastidio, d'altra parte è previsto espressamente per escursioni di un giorno. Nell'assetto leggero in cui lo sto usando in questi giorni di passeggiatine fotografiche cardiobotaniche, devo dire che è impagabile e robustissimo, anche se non fa urlare di soddisfazione per il piacere di averlo sulle spalle. Flash Metz grosso, con tre set di batterie, Nikon D800E,+ quattro batterie, macro 100mm metallo + aggiuntivo ottico Elpro metallo, Zeiss 25mm 2,8 ZF2, mini treppiede di 680 g, testa da 400g e slitta di messa a fuoco da 620g più carabattole varie (brugole, anelli, pennello, soffietto, pannicelli ecc.). Un litro o un po' più di acqua, gilet e giacca nano air Patagonia leggeri, softshell antivento Crazyidea peso normale (ottima e per di più regalata, insieme ad un'altra più pesante, per aver fatto un acquisto superiore a 300 euro...), giacca impemeabile e antivento ultraleggera di pertex (eccezionale, ma si strappa solo a guardarla, quanto durerà?), poncho ultraleggero Camp (non lo fanno più), 75 mg di Cardirene con bicchierino di plastica, altre carabattole nella patella, panino, la mia piccola bibbia floristica (Ferranti, Flora di Valtellina e Valchiavenna 2 ed.), già consumata per l'assiduo compulsare e fatta rilegare, insieme a diversi vocabolari, in mezza tela con titolo a caratteri dorati sul dorso, dalla legatoria della coopertiva sociale Solares di Bormio, bravi.

avatarsenior
inviato il 02 Giugno 2020 ore 13:37

Un volume della treccani pure ce l'avrei messo, non si può mai sapere.

user12181
avatar
inviato il 02 Giugno 2020 ore 21:53

Centaurorosso, prima della rottura del cuore portavo tre manualetti e la Flora Helvetica (che ovviamente copre tranquillamente quella valtellinese) che, se pur di dimensioni compatte, proprio un volumetto non è, 1650 pagine più altre 250 del volumetto delle chiavi di determinazione, anche quello mi portavo... Comunque, oggi al Lago di Malghera ho usato praticamente tutta l'attrezzatura per la montagna, poco invece quella fotografica, una bella grandinata (di quelle gentili, di montagna, fra grandine e neve), forti raffiche di vento, crollo immediato della temperatura, la vedevo arrivare dalla Sassa nera mentre cercavo di fotografare una Pulsatilla alpina subsp. apiifolia (quella gialla) con lo sfondo del lago e della riva opposta ancora innevata. Era in posizione difficile al riparo di una pietra, non avevo spazio dietro di lei per trovarmi lo sfondo migliore verso il Sassalbo. Sono entrato nel vicino bivacco in pietra, mi sono messo tutti gli strati elencati sopra più un cappello impermeabile e dopo due minuti sono uscito. Sulla pietra davanti alla porta del bivacco una tenerissima viperetta si stava dando da fare per cercare un riparo, nonostante l'evidente intorpidimento causato dal crollo della temperatura. Probabilmente cercava di guadagnare qualche buco sotto la porta e anche scaldarsi con il calore conservato dalle pietre. Il bivacco è usato da pastori, escursionisti, e purtroppo oggi anche da bikers, (hanno fatto una devastante pista fino al passo, compresa una assurda passerella in legno per superare l'emissario del laghetto, al massimo della sua portata avrà 10 cm d'acqua, ora che ci penso però di bikers a Malghera ne ho visti pochi, preferiscono Eita, dove c'è una vera stradina che porta alla Val Viola e al bormiese), ma anche dalle vipere... Insomma, ero andato per fotografare qualche fiore e tenere in esercizio il cuore, sono tornato con il regalo di un perfetto e completo momento panico, forse solo in montagna capitano queste cose.

avatarsenior
inviato il 03 Giugno 2020 ore 6:43

Hmmm... penso di non essere in sintonia quanto te con la montagna, però mi aveva colpito la mole di cartaceo da portarsi dietro. Per il resto, che dire, manco al massimo della forma mi scarrozzerei libri in montagna, ma forse io sono di una generazione debole o forse semplicemente non ci sono abituato. Però quando c'è la passione, c'è tutto e si porta, sopporta tutto. Per la tenerissima viperetta, lo sarà pure stata, ma il mio ultimo e spero unico, incontro ravvicinato, non è stato molto piacevole. Avevo meno di vent'anni e si concluse fortunatamente col cuore a mille e basta.

Bel racconto!

P.S. Non avercela coi biker, al limite solo con quelli a motore o col trucco sotto, ahaha MrGreen

user12181
avatar
inviato il 04 Giugno 2020 ore 2:21

Christian, non credo che la tua ammirazione possa riguardare anche me, che ho 65 anni, ho fatto in vita mia un unico quinto grado inferiore sul Sasso di Remenno, ben legato, e cerco regolarmente di evitare sentieri e passaggi esposti...

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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