| inviato il 02 Ottobre 2016 ore 22:44
“ Del libro di Panofsky ho anch'io l'edizione Feltrinelli (quella vecchia con la copertina verde). „ Appunto questa:
 La mia è del 1983 e devo averla comprata che era appena stata stampata, perché era uno dei testi fondamentali del corso di estetica tenuto all'IUAV da Massimo Cacciari che ho frequentato, penso, nell'anno accademico 1983-84 (o forse era 84-85). Diversi anni dopo Cacciari tenne un altro corso in cui il testo fondamentale era questo: www.ibs.it/code/9788874480050/florenskij-pavel-a-/prospettiva-rovescia in quanto offriva un punto di vista alternativo rispetto a quello del Panofsky (va da sé che raccomandava di leggere il Panofsky prima di affrontare il Florenskij). “ Comunque le «aberrazioni marginali» dal punto di vista percettivo scompaiono se si guarda la prospettiva dalla «giusta» distanza. Cosa che però normalmente non si fa: dovremmo avvicinarci notevolmente all'immagine. „ Qui tocchi un punto al quale, in genere, si pensa raramente. Ad esempio si dice spesso: "gli obiettivi rettilineari rettificano le linee ma il nostro occhio le vede curve". Però bisogna considerare che poi le foto fatte con quegli obiettivi le vediamo sempre con i nostri occhi, e quindi le linee ridiventano curve, e questo specialmente se le guardiamo da molto vicino. |
| inviato il 02 Ottobre 2016 ore 22:55
Per quanto mi riguarda non posso che consigliare il ts24. L angolo di ripresa è già molto ampio, l esigenza di un ts17 va ponderata in seconda battuta, imho... |
| inviato il 02 Ottobre 2016 ore 23:32
Niko “ Del libro di Panofsky ho anch'io l'edizione Feltrinelli (quella vecchia con la copertina verde). „ Roberto P “ La mia è del 1983 e devo averla comprata che era appena stata stampata „ Vi batto tutti La mia copia è del 1976 (Lire 3000), quando frequentavo il terzo anno di Architettura. |
| inviato il 02 Ottobre 2016 ore 23:58
Sul retro della mia c'è scritto "L. 13.000 (IVA inclusa)". Tra il '76 e l'83 c'è stata un'inflazione micidiale. |
| inviato il 03 Ottobre 2016 ore 0:02
“ Per quanto mi riguarda non posso che consigliare il ts24. L angolo di ripresa è già molto ampio, l esigenza di un ts17 va ponderata in seconda battuta, imho... „ Io invece andrei di 17...secondo me per gli interni 24 potrebbe risultare strettino in certe circostanze, il 17 in molte più occasioni potrebbe permetterti di risolvere il tutto con un singolo scatto invece di doverne unire più in post |
| inviato il 03 Ottobre 2016 ore 19:44
Salve a tutti, scusate se rispondo solo ora. Innanzitutto grazie mille per le molte osservazioni e consigli, sempre preziosi. Le distorsioni a cui mi riferivo sono le curvature che si hanno verso il bordo dell'immagine quando le linee verticali sono troppo vicine ai bordi, visibili anche con una buona ottica come il 24/70mm. Con un'ottica TS la possibilità di "shiftare" la lente frontale aiuta moltissimo. Devo valutare un'investimento per la mia attività, per documentare lavori miei e di altri. Ho la disponibilità per valutare l'acquisto di una lente TS, ma non riesco ad arrivare a due. Preferirei abbinare a una TS specifica, un 24mm per inciso, ad un grandangolo più spinto per alcuni casi particolari. Ottiche molto corte sono indispensabili negli interni, o negli esterni quando il punto di ripresa è troppo ravvicinato al soggetto. Non apprezzo una focale come il 17mm perchè produce un effetto di distorsione spaziale che falsa in modo eccessivo la comprensione dello spazio, preferisco quindi fotografare, quando possibile, almeno a 24mm se non a 35mm. Quindi, sono orientato verso il 24mmTS, Canon è nelle mie idee ma mi chiedevo se esiste un'alternativa più economica ma con una sufficiente qualità. Se ho ben inteso, mi pare di capire di no. Per un'alternativa grandangolare più generica, e più spinta, ho provato per un periodo il 16/35 f2.8II di Canon e lo avevo apprezzato, a 16mm la distorsione era più che accettabile, e correggibile con Photoshop. Da quello che ho capito leggendo i vostri gentilissimi e accurati commenti, valide alternative possono essere il 16/35f4.0 sempre di Canon e l'11/24 f4.0, che presentano distorsioni accettabili e gestibili. Alternative più economiche, mi par di capire, non ce ne sono... Grazie ancora di tutto Enrico |
| inviato il 03 Ottobre 2016 ore 21:56
“ Le distorsioni a cui mi riferivo sono le curvature che si hanno verso il bordo dell'immagine quando le linee verticali sono troppo vicine ai bordi, visibili anche con una buona ottica come il 24/70mm. Con un'ottica TS la possibilità di "shiftare" la lente frontale aiuta moltissimo. „ Quella a barilotto è una distorsione che puoi correggere facilmente applicando uno dei profili normalmente presenti nei programmi per l'elaborazione dei Raw e naturalmente in Photoshop. Tra l'altro appare strana la tua delusione con il 24-70 e che invece hai trovato accettabile la distorsione del 16-35: tutti i Canon 16-35 a 16 mm distorcono sicuramente di più dei 24-70 a 24 mm. A meno che non ti riferisca alla focale 24 mm del 16-35 f/2.8 II che è praticamente perfetta quanto a distorsione. P.S. So di essere ripetitivo, ma ribadisco che le «linee cadenti» si evitano solo mettendo in bolla la fotocamera (con il piano del sensore parallelo alle verticali di un edificio). In caso contrario, pure un obiettivo decentrabile non si comporta certo diversamente. |
| inviato il 03 Ottobre 2016 ore 22:10
“ So di essere ripetitivo, ma ribadisco che le «linee cadenti» si evitano solo mettendo in bolla la fotocamera (con il piano del sensore parallelo alle verticali di un edificio). In caso contrario, pure un obiettivo decentrabile non si comporta certo diversamente. „ Mi pareva ovvio!! Per quanto concerne la distorsione ai bordi, beh si corregge facilmente in PP, così come la (eventuale) vignettatura. La questione a questo punto è solo capire cosa si vuole. Io potendo spendere sceglierei tra ts17 e 11-24. Lo zoom risulta poi molto fruibile anche per altre occasioni e copre tutte le focali grandangolari (non sei obbligato a scattare sempre a 11mm se ti pare troppo falsata la profondità, ma in certe circostanze se lo spazio non c'è non lo puoi inventare) e ti da copertura da 11 a 70mm |
| inviato il 03 Ottobre 2016 ore 22:59
Sono d'accordo nel considerare - pur non avendolo - uno zoom 11-24 uno strumento molto potente. Utilizzato naturalmente con attenzione, non mi starei certo a preoccupare dell'ampio angolo di campo alla focale minima. È vero che in alcuni casi, avvicinandosi o allontanandosi da un edificio, si riescono a risolvere problemi di inquadratura anche con focali meno «speciali»; ma non sempre è così. E non mi riferisco solo a certi ambienti che si vuole fotografare in maniera quanto più possibile immersiva. Un caso tipico in cui una focale molto ampia è necessaria (e uno zoom molto comodo) è ad esempio nella fotografia di volte o cupole: non è raro scoprire che anche una focale di 15-16 mm è insufficiente per riprenderle in maniera completa. P.S. Non ho mai potuto utilizzare sinora lo zoom 11-24 ma ho potuto verificare le possibilità davvero non comuni di un Voitgländer 10 mm su Sony A7r II. |
| inviato il 03 Ottobre 2016 ore 23:19
Seguo interessato |
| inviato il 03 Ottobre 2016 ore 23:42
Per questo puntavo al 17mm tra i due ts, secondo me se si fotografano interni il 24mm è stretto. Secondo me resta da capire se Enrico ritiene fondamentale o meno la funzione ts, risolto ciò la scelta (a mio avviso) è fatta |
| inviato il 04 Ottobre 2016 ore 5:10
Recentemente ho provato il sigma Art 20mm ma bisogna capire se è sufficente come grandangolo. Al limite ci puoi mettere insieme il 24 o il 35 per completare. |
| inviato il 04 Ottobre 2016 ore 7:53
Proprio ieri ero in un albergo a fare foto alle loro camere, ho una 7DII (APS-C) e mi ero portato diverse lenti, alla fine però ho scattato quasi esclusivamente con il Tokina 11-16 e raramente ho lasciato gli 11mm (18 equivalenti). Quindi se il 24 con i suoi movimenti copre quanto un 16, potrebbe essere sufficiente, ovviamente su FF. ;-) |
| inviato il 04 Ottobre 2016 ore 8:38
Con un TS-E 24 mm, per avere un'inquadratura orizzontale la più ampia possibile (credo sia questa la necessità fotografando un ambiente come una camera d'albergo), bisogna unire tre scatti verticali. Il risultato è un'immagine (dalle proporzioni più vicine ai 4:3) simile a quella ottenibile con la focale di 18 mm. Sinceramente mi pare solo uno stress inutile. Preferirei di gran lunga fare a meno dell'obiettivo decentrabile e scattare con uno zoom 16-35 o, probabilmente ancora meglio, con un 14 mm. |
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