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L'evoluzione di un fotografo passa (anche) attraverso la sua attrezzatura?


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avatarsenior
inviato il 30 Settembre 2016 ore 17:26

Io mi riferivo di più ad un percorso di crescita, può passare anche attraverso gli upgrade dell'attrezzatura? Per dire, passare dal 50mm f/1.8 al 50mm f/1.2L, oppure dall'80-200mm f/2.8 alla coppia 85mm f/1.4 + 105mm f/2 o f/2.5, per un ritrattista.


Secondo me è una crescita SE con l'attrezzatura nuova puoi fare (e fai) cose che prima non potevi fare (e non facevi).
Altrimenti è uno sfizio.
Non "cresci", però magari ti diverti di più, e, visto che "non di solo pane", può valerne la pena ugualmente (e ti garantisco che il Canon 70-200 2.8 IS II è stato molto divertente anche se lo uso come usavo il precedente)

avatarsenior
inviato il 30 Settembre 2016 ore 17:47

Alvar Mayor la pensiamo in modo molto simile.
Ad esempio con un 80-200mm f/2.8 ho il 105 come focale, e la differenza tra f/2.5 e f/2.8 è risibile, sia come pdc che come luminosità.

Eppure i ritratti che mi escono con quel gioiellino del Nikon AIS 105mm f/2.5 non riesco nemmeno a concepirli con l'80-200/2.8 (che tu conosci, se ricordi hai commentato una delle prime foto che ho caricato qui, innamorato del bokeh che questo 80-200 riesce a creare).

avatarsenior
inviato il 30 Settembre 2016 ore 17:51

Maxbini confesso che il focus principale del mio discorso era sugli obiettivi,


E allora la faccio breve: all'acquisto del 17-55 mi è cambiata la vita (fotografica), facendo piazza pulita di tutti i limiti delle ottiche che avevo (ciofegon inutilizzabile, stabilotto buono ma solo da f8 a f11, 50mm e 28mm ottime lenti ma il cambio continuo era diventato uno stress).
Idem sulla FF: quando è arrivato il 24-70 f4 L mi si è aperto un mondo, ma non sono ancora riuscito a sfruttarlo (mancanza di tempo)

avatarsenior
inviato il 30 Settembre 2016 ore 18:00

Il senso alle cose lo si dà sempre e facilmente.
Un anno fa presi una 30D per "involvere" il mio corredo e tornare all'essenziale Eeeek!!!

La questione é un altra forse :
- il fotoamatore da più rilevanza all'esperienza di scatto piuttosto che al risultato finale. Per il semplice motivo che è quello che cerca e che lo appaga in primis e non deve vendere a nessuno le sue foto...
Buona parte del godimento nel praticare la fotografia non per professione lo trova nel possesso e nella fase di scatto.
Butto li a caso:
50% del "valore" che si dà alla fotografia sta li.
30/40% nella post e nei mega ingrandimenti a pc.
10/20% nella condivisione. Di questi una minima parte nella stampa.

Per un pro la cosa è ben diversa.

Cercare quindi esperienze di scatto nuove, con nuove o diverse attrezzature, può essere fondamentale. A scapito della produzione di risultati "artistici" per i quali l'attrezzatura é solo e soltanto uno strumento, al pari di un pennello o di uno scalpello.
Cool
Forse eh...MrGreen

avatarsenior
inviato il 30 Settembre 2016 ore 18:06

Ogniuno si diverta a stimare le percentuali dei suo "valori fotografici".
Ma ricordate che nel vedere una foto di Salgado rimanendo esterrefatti nessuno si chiede con cosa sia stata fatta. É del tutto irrilevante. ..

avatarsenior
inviato il 30 Settembre 2016 ore 18:47

Per me è stato fondamentale il passaggio alle ml Sony, le quali mi hanno fatto apprezzare tantissimo i fissi (di qualità come il 55 1.8) e soprattutto i vecchi obiettivi di mio padre a fuoco manuale, soprattutto un nikkor 50mm 1.4.
Ma penso che l'uso nel tempo faccia già crescere, ed usare il materiale con maggiore consapevolezza.
Ad esempio avevo fatto l'errore di acquistare un bellissimo sigma 105 macro, ottimo anche per ritratti ma mi sono reso conto che per me era più importante avere un 50 di qualità ed è stato sacrificato per acquistare il sigma 50 art.
In breve penao che l'acquisto di nuovo materiale non è fondamentale ma importante se fatto in modo consapevole.

avatarsenior
inviato il 01 Ottobre 2016 ore 8:57

Per quanto uno possa essere bravo a spremere strumenti mediocri traendone il massimo,
una strumentazione elevata permette comunque di conseguire risultati in buona misura migliori e più semplici da ottenere.
Se fossi rimasto su D60, oggi, non sarei arrivato a capire tante cose della fotografia, che grazie a D3 ho imparato a gestire.
La strada è ancora lunga, intendiamoci, ma la strumentazione, nel mio caso, ha giocato il suo ruolo, se non altro facendomi capire cosa mi piace di più fare e cosa tendenzialmente di delude o demotiva.
Aggiungerei, in ultima battuta, l'importanza didattica dei software (Photoshop e Lightroom), grazie ai quali è possibile imparare a gestire luci/ombre/colori/contrasti (correggendole/i), facendone tesoro per le volte successive, a mano a mano, al fine di migliorare l'esposizione on camera senza bisogno di dannarsi poi l'anima in PP.

user39791
avatar
inviato il 01 Ottobre 2016 ore 9:05

Fino ad un certo punto l'attrezzatura aiuta, ma non è un punto tanto elevato. Dopo entrano in gioco altri fattori che poco hanno a che vedere con la fotografia. Almeno per certi generi fotografici (vale quasi tutti), per altri (che sono molto pochi) il discorso cambia (ad esempio un fotonaturalista con un 600 4 può fare cose che non può fare con un'ottica che costa un decimo).

avatarsenior
inviato il 01 Ottobre 2016 ore 9:27

ci sono generi dove l'attrezzatura più che essere importante è fondamentale, altri generi si fanno benissimo con una RX100 da mettere in tasca, dipende molto da quello.

Poi a seconda dei generi la maturità sta nel trovare un assetto ottimale e bilanciato che tiene conto di performance, ingombro, costi, ed effettivo utilizzo/e ammortamento (che vale anche per i non professionisti) dell'attrezzatura. Comprare decine di lenti per tenerle a prendere polvere perchè tanto uno non può uscire con 15 lenti fa parte della fase compulsiva.
La fase della razionalizzazione è una fase più matura dove si compra solo quello che si usa costantemente.

Io prima di prendere il Sigma 150-600 S non potevo fare foto ad uccelli ad esempio. Un trepiedi efficiente e testa a sfera TOP quality non sono un capriccio anche se costano più di 1000€ , sonouna necessità x chi fa paesaggi, così come un costoso sistema di filtri a lastre da 150 , così come la macchina con il miglior sensore possibile (810).
Se devo fare street una Sony RX 100 o varie mirrorless sono più adeguate , convenienti e funzionali.

avatarjunior
inviato il 01 Ottobre 2016 ore 14:47

Credo che il rapporto tra fotografia, fotografo e attrezzatura fotografica sia complesso.
Personalmente continuo ad arrovellarmici.

Per carattere io preferisco il meno al più.
Il mio ideale di attrezzatura è un kit ridotto all'osso, funzionale, ma senza nulla di superfluo, anche dalla macchina eliminerei un sacco di roba, tipo autofocus, video e compagnia bella.
Non provo un interesse particolare per il lancio di nuove macchine o lenti, fosse per me potrebbero rinnovare i prodotti ogni dieci anni.
Ancor meno mi appassionano le marche.
Secondo logica dovrei quindi essere immune da inquietudini circa l'attrezzatura

La realtà è molto diversa.
L'attrezzatura non è solo uno strumento ma, entro certi limiti, è parte della propria identità stilistica.
Ad esempio: io sono due anni che praticamente scatto tutto e solo con focale fissa 35 mm.
E' la mia focale?
La risposta che mi do in questi giorni: NON LO SO.
Mi chiedo sempre più spesso cosa scatterei se avessi su solo un 24 mm, un 50 mm.
Certo, mi direte, se sei interessato ad una determinata focale puoi studiare i lavori degli altri.
O ancora: prendere uno zoom, settarlo su quella focale, uscire e vedere come ti ci trovi.
Sinceramente non credo che nessuna di queste due strade mi porti a comprendere se un 24 mm sia per me una scelta più naturale del 35 mm.
In primis perché le “foto degli altri” sono “foto degli altri”, e non le mie. Magari con un 24 mm io sono un vero incapace, cosa che probabilmente sono anche a 35 mm.
Poi dubito che uscire un paio di volte con il 24-70 bloccato su una determinata focale mi insegni molto.
Più realisticamente, per capire davvero qualcosa dovrei farmi prestare un fisso e usare solo quello per sei mesi.
Forse a quel punto sarei in grado di dire se il mio sguardo è più forte, più personale dietro ad un 35 o un 24 mm.

Altro esempio: dopo anni di colore, sto lentamente realizzando che forse la mia fotografia è soprattutto monocromatica, probabilmente analogica.
E' strano, ma dalle conversioni postume dei miei files in monocromo, io non sono in grado di capire nulla.
Rimbalzo con lo sguardo dalla versione a colore a quella bianconera, senza che una vera preferenza emerga.
Viceversa non ho dubbi su ciò che mi piace nei lavori degli altri.
Sono molto più affascinato dalla monocromia.
Stufo dei dubbi, sono uscito dallo stallo spendendo soldi, comprando una macchina analogica e dei rullini bianconero.
Per mesi ho fotografato solo con questa attrezzatura e, così come la focale fissa, ho realizzato che per me anche la monocromia nasce dietro l'obiettivo, non puoi appiccicarcela sopra a posteriori. Prima scelgo, anche se lavoro in digitale.
E' stato un grande acquisto, vorrei averlo fatto prima.

La fotografia è una ricerca, si tira fuori la macchina per metterci dentro qualcosa, qualcosa che tu hai cercato e credi in quel momento di aver trovato. Quando poi la guardi (la foto) il contenuto emerge molto più del mezzo.
Ma il contenuto è anche fatto di linguaggio.
Hai scelto un soggetto che senti come tuo.
Lo vuoi anche fissare in modo tuo, vorresti ritrovarci una tua personale visione.
In questo, alcuni aspetti dell'attrezzatura secondo me contano.
Si inizia avendo in mano la prima cosa che ci può permettere, magari si fanno già cose fantastiche.
Ma o si è dotati di un istinto incredibile oppure non è semplice stabilire se quella combinazione di strumenti è quella più naturale e forte per te.

Ci vorrebbe davvero una biblioteca di strumenti, dove prendi a prestito, provi, sperimenti e pian piano capisci. MrGreen

Saluti, S

avatarsenior
inviato il 04 Ottobre 2016 ore 22:12

L'evoluzione di un fotografo passa (anche) attraverso la sua attrezzatura?
Si certamente: passare dal 18-55 delle reflex base (che usavo 10 anni fa) al 17-55 2,8 o al 50 1,4 apre un universo da esplorare e da conoscere. Poi la tecnica migliora e si cercano anche risultati più raffinati.

...ma il quanto dipende anche da cosa si fotografa.
Parlando di avifauna l'attrezzatura condiziona fortemente il risultato però bisogna imparare ad usarla e a sfruttarla, in macro invece penso che la tecnica valga il 90%.

Personalmente per la naturalistica ho cambiato reflex e tele solo dopo averli portati al limite e mi erano diventati un po' stretti... Poi è chiaro che con le ammiraglie hai il controllo totale... ma devi saperle usare e sfruttare.

Nella street, invece, dovrei fare molte più uscite ma cambiare anche il mio occhio MrGreen che ritengo lo strumento fondamentale!

user62994
avatar
inviato il 04 Ottobre 2016 ore 22:44

La necessità di cambiare l'attrezzatura non necessariamente è una via di crescita....anzi per la verità....almeno per quanto mi riguarda, non lo è mai stato....quando passai da una nota marca ad altra fu perchè mi si scaricò all'improvviso, causa freddo, la batteria.....e mi venne la necessità di avere un corpo tutto meccanico che non era presente nel catalogo della marca che usavo all'epoca....quando all'inizio passai da una macchina "amatoriale" ad una semiprofessionale (quella che mi lasciò senza pile) fu una crescita?...no...o meglio dal punto di vista del mezzo sì...era ben più "prestazionale"...ma non credo di aver fatto per questo foto migliori o diverse da quelle che avrei potuto fare con la macchina "amatoriale"....oggi dopo 30 anni di una certa marca ogni tanto sento l'esigenza di cambiare.....non mi dispiacciono le A7 e mi piace anche l'ultima Pentax FF......ogni tanto penso: vendo tutto e cambio....ma giusto per una ventata di aria nuova non per necessità...giusto per avere il giocattolo nuovo....poi la ragione riprende il sopravvento e rimango (soddisfatto) dove sono da 30 anni.....in fondo un paio di vecchie pantofole comode sono rassicuranti...no?.....ho usato per anni un 28 f3,5 criticato da tutti e che invece a me andava a pennello....e non mi sono mai sentito limitato, nè mi ha limitato.....magari investo in un viaggio
PS
magari il 24-120 non è male neppure per quella che oggi si dice street

avatarsenior
inviato il 05 Ottobre 2016 ore 9:11

Mah! Gtb4... Sarò sincero: l'immagine di un fotografo con le comode pantofole mi parere la negazione di tutto ciò che è fotografia.

avatarjunior
inviato il 06 Ottobre 2016 ore 12:57

Mah! Gtb4... Sarò sincero: l'immagine di un fotografo con le comode pantofole mi parere la negazione di tutto ciò che è fotografia.

eh no! un mio concittadino non sarebbe per niente d'accordo: www.lespressesdureel.com/EN/ouvrage.php?id=3326&menu= MrGreen MrGreenMrGreen

avatarsenior
inviato il 07 Ottobre 2016 ore 11:38

Nella fase evolutiva di un amatore che ricerca diverse esperienze sicuramente si, anche se a "fine carriera" basta un'attrezzatura minimale dedicata al genere prediletto.

Se si è professionisti la scelta è dettata dall'impiego ed il cambio attrezzatura dettato solo da limiti tecnologici/obsolescenza/termine dell'ammortamento. Quindi anche qui la risposta è si ma per altre ragioni.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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