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Cosa NON scatto quando mi cimento nella Street


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user104642
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inviato il 28 Settembre 2016 ore 12:46

Magari bastava un 'contenitore' denominato "People" MrGreen

avatarsenior
inviato il 28 Settembre 2016 ore 12:54

Pochissime volte mi sono cimentato nella street e sempre con un grande disagio. Ritrarre una persona, uno sconosciuto nel suo contesto, l'ho sempre percepito come una forma di violenza, come un violare un qualcosa di intimo e personale. Magari esagero, ma questa sensazione mi assale e mi fa desistere dal fare click, anche se è un genere fotografico che non mi dispiace affatto.
In una occasione mi è capitato di essere io il soggetto della fotografia, mentre ero in servizio in divisa. Una bella ragazza armata di teleobiettivo, anche se ad una decina di metri di distanza, mi puntò la reflex e fece click. Quando le passai accanto con la macchina di servizio le chiesi "almeno sono uscito bene in foto ?"
La risposta fu "guardi che non ho fotografato lei". Al che le risposi, con un sorriso cordiale, che conoscevo bene l'attrezzatura che aveva fra le mani. Lei impallidì, ma le feci capire che non mi aveva dato fastidio più di tanto.
In quell'occasione capii però che la street è sì un bel genere fotografico, ma non fa decisamente per me.

user94858
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inviato il 28 Settembre 2016 ore 12:55

Etica, tenete bene a mente ciò che vi dico, non fotografare un barbone per strada o una persona che soffre di handicap vuol dire chiudere gli occhi davanti alla realtà, ed è per questo che io scatto e non me ne vergogno; l'etica non centra nulla, è paura, non sempre è facile guardare ed a volte mette anche a disagio ma non si scappa davanti ai problemi, si affrontano.

E' importante vedere e mostrare alla gente normale con cellulari computer che si nasconde dietro uno schermo e sfugge dalla realtà quello che succede nel mondo anche se a volte fa schifo.

avatarsenior
inviato il 28 Settembre 2016 ore 12:57

E dove sarebbe il lato artistico in una foto che ritrae una persona con handicap evidente ?
Sono persone che già si sentono fin troppo osservate e/o giudicate. Perché rivolgergli altra violenza ?

avatarsenior
inviato il 28 Settembre 2016 ore 13:04

la legge in breve (da wikypedia):;-)
Privacy nelle fotografie
Se si vuole pubblicare una foto in cui si riconosce una persona non famosa, bisogna avere la sua autorizzazione (art. 96 legge 633/41).
Se la foto che si vuole pubblicare a un fine giornalistico e non risulta dannoso per l'individuo. L'autorizzazione dell'individuo non è necessaria. Le foto dei minori non possono essere in ogni caso pubblicate.
Se l'individuo tratto nella foto è famoso e il fine è di tipo giornalistico, non serve l'autorizzazione dell'interessato.
Se la foto che si vuole pubblicare può avere un fine lesivo bisogna chiedere l'autorizzazione del Garante (legge 633/41) o se fornisce indicazioni sullo stato di salute, sull'orientamento politico, sul credo religioso o sulla vita sessuale (dlgs 196/2003).
Bisogna avere l'autorizzazione del Garante se le finalità della pubblicazione della foto sono promozionali, pubblicitarie, di merchandising o comunque non di prevalente informazione o gossip.
Le foto di minori possono essere pubblicate se questi sono resi irriconoscibili o se si è in possesso dell'autorizzazione rilasciata da almeno uno dei due genitori (art. 320 Codice Civile). Tuttavia, se la pubblicazione dell'immagine avviene per finalità giornalistiche il Codice della Privacy prevede deroghe alla disciplina generale per consentire il corretto svolgimento dell'attività di informazione (art. 23-26 Codice della privacy[21] ).




user104642
avatar
inviato il 28 Settembre 2016 ore 13:06

mentre ero in servizio in divisa. Una bella ragazza armata di teleobiettivo, anche se ad una decina di metri di distanza, mi puntò la reflex e fece click

lo so lo so....è il fascino della divisa MrGreen

avatarjunior
inviato il 28 Settembre 2016 ore 13:06

Sono d'accordo con Filiberto.... E ammiro Fabiopol perché fa quello che io,ancora,non ho coraggio di fare...Tendo a stare dietro le quinte,a passare inosservato,ma nella street,secondo me,ci vuole anche una bella dose di..."presunzione" (passatemi il termine) o "pelo sullo stomaco"... Per ritrarre certe situazioni ENTRANDOCI dentro..
Ciao !

avatarsenior
inviato il 28 Settembre 2016 ore 13:06

Anche non fotografarlo perché ha un handicap e una discriminazione. È lo scopo per cui lo si fa che fa l etica : c'è chi racconta storie e chi vuol vincere concorsi.

user104642
avatar
inviato il 28 Settembre 2016 ore 13:08

Se la foto che si vuole pubblicare a un fine giornalistico e non risulta dannoso per l'individuo. L'autorizzazione dell'individuo non è necessaria.

Quindi, nel 99,99% dei casi, non c'è reato. Dov'è il problema legale?

user94858
avatar
inviato il 28 Settembre 2016 ore 13:22

Anche non fotografarlo perché ha un handicap e una discriminazione. È lo scopo per cui lo si fa che fa l etica : c'è chi racconta storie e chi vuol vincere concorsi.


Noflash ha capito cosa intendo, posso anche riprenderlo senza far vedere il volto ma alcuni di loro vogliono che la loro storia venga ascoltata e sono stufi dell'indifferenza

avatarsenior
inviato il 28 Settembre 2016 ore 13:24

" È lo scopo per cui lo si fa che fa l etica "

Questo può andar bene solo se chi viene fotografato viene messo al corrente dello scopo della fotografia, altrimenti io la vedo solo come una forma di "violenza".

avatarjunior
inviato il 28 Settembre 2016 ore 13:34

Quoto Paul OM

avatarsenior
inviato il 28 Settembre 2016 ore 13:44

Se si vuole pubblicare una foto in cui si riconosce una persona non famosa, bisogna avere la sua autorizzazione (art. 96 legge 633/41).
Se la foto che si vuole pubblicare a un fine giornalistico e non risulta dannoso per l'individuo. L'autorizzazione dell'individuo non è necessaria. Le foto dei minori non possono essere in ogni caso pubblicate.
Se l'individuo tratto nella foto è famoso e il fine è di tipo giornalistico, non serve l'autorizzazione dell'interessato.
Se la foto che si vuole pubblicare può avere un fine lesivo bisogna chiedere l'autorizzazione del Garante (legge 633/41) o se fornisce indicazioni sullo stato di salute, sull'orientamento politico, sul credo religioso o sulla vita sessuale (dlgs 196/2003).
Bisogna avere l'autorizzazione del Garante se le finalità della pubblicazione della foto sono promozionali, pubblicitarie, di merchandising o comunque non di prevalente informazione o gossip.
Le foto di minori possono essere pubblicate se questi sono resi irriconoscibili o se si è in possesso dell'autorizzazione rilasciata da almeno uno dei due genitori (art. 320 Codice Civile). Tuttavia, se la pubblicazione dell'immagine avviene per finalità giornalistiche il Codice della Privacy prevede deroghe alla disciplina generale per consentire il corretto svolgimento dell'attività di informazione (art. 23-26 Codice della privacy[21] ).


La legge 633/41 ha a che fare col "Diritto d'autore" che c'azzecca con la privacy? L'unica legge della Privacy che conosco è il D.Lgs 196/2003 e su questa c'è pure uno specifico allegato per il settore giornalistico, ma non so se può essere esteso al fotoamatore che fa reportage di strada per hobby.

" Se la foto che si vuole pubblicare a un fine giornalistico e non risulta dannoso per l'individuo. L'autorizzazione dell'individuo non è necessaria. "
Quindi, nel 99,99% dei casi, non c'è reato. Dov'è il problema legale?


Fine giornalistico o fine personale per soddisfare il proprio hobby? ;-) Dubito sia la stessa cosa.
Se vai a caccia col porto d'armi ed il permesso di caccia sei in regola, altrimenti sei un bracconiere e commetti reati penali.

Giorgio B.

user104642
avatar
inviato il 28 Settembre 2016 ore 13:56

Fine giornalistico o fine personale per soddisfare il proprio hobby? ;-) Dubito sia la stessa cosa.
Se vai a caccia col porto d'armi ed il permesso di caccia sei in regola, altrimenti sei un bracconiere e commetti reati penali.


Se non arrechi un danno d'immagine nessuno può dirti nulla al massimo possono chiedere la rimozione se l'hai mostrata sul web, che poi è quanto mi riguarda e quanto riguarda il 90% delle foto che vedo pubblicate.
Vogliamo parlare della privacy al giorno d'oggi? Delle miriadi di telecamere sparse per la città o nei locali pubblici?

;-)

avatarjunior
inviato il 28 Settembre 2016 ore 14:11

Argomento molto interessante.

Per ovvie ragioni ognuno fa le proprie scelte (etiche, pratiche, dettate magari anche da esperienze personali) per porsi volontariamente dei limiti, quindi non si tratta di dare torto o ragione a nessuno, al massimo si può dire di condividerne o meno il punto di vista.

Per quanto mi riguarda, mi sto avvicinando da poco a quella che potrei definire, molto umilmente :D, "street photography", ed affiancare una mirrorless al mio mini-corredo nikon ha aiutato non poco in questo passaggio.
Non ho ancora messo ben a fuoco il modo in cui approcciare i soggetti quando si tratta di persone, soprattutto per mia timidezza più che per altre remore, quindi parlo più da un punto di vista ideale che pratico.

Credo però che generalizzare troppo non aiuti e non sia necessariamente un segno di maggior "rispetto".
Mi soffermo in particolare su un paio delle "categorie" (passatemi il termine) elencate da max:

Mendicanti, clochard e persone in difficoltà.
Persone il cui handicap fisico sia evidente.

Credo che il succo stia tutto nel modo in cui ci si riesce a porre in relazione con il soggetto, come anche Stefano sottolineava.
Ho visto "ritratti street" di clochard, di mendicanti, di persone con handicap che con uno sguardo trasmettono molta più dignità e umanità di un'infinità di altri soggetti molto meno "problematici".
Se si incrocia una persona interessante può valere la pena fare quel passo in più per provare ad intuire se davvero la si stia infastidendo o se invece il nostro interesse può essere ben visto e con un incrocio di sguardi quella persona potrebbe "raccontarsi" un po', e lo stesso vale nel caso di foto rubate.
La discriminante vera secondo il mio modestissimo parere è l'intenzione del fotografo e la ragione di fondo, a volte anche un po' inconscia, che lo porta a scattare la foto.
Si vuol suscitare in chi vedrà lo scatto un senso di pietà/tristezza/"colpa" in chi poi vedrà la foto? Allora decisamente meglio evitare.
Si vuol provare a "raccontare" qualcosa di quel soggetto? Allora non trovo niente di sbagliato nel "provarci".
La bella foto postata da Stefano credo sia un ottimo esempio di quello che intendo.

Sia che ne venga fuori una foto bellissima, sia che foto sia brutta, poi si ha comunque tutta la libertà di decidere o meno se condividerla con un pubblico, se non la si ritiene convincente o la si vede come rappresentativa solo di un qualcosa di "non positivo".

Ribaltando per un attimo il punto di vista, da leggersi in tono leggero ma rispettosissimo: già le persone con handicap sono spesso trattate come "diversi", sapere che un fotografo anche se mi trova un soggetto interessante preferisce non riprendermi in quanto portatore di handicap non credo che mi renderebbe più felice :-P ;-)

p.s. ci ho messo un filino troppo a scrivere sto post, e vedo che alcuni concetti son stati già espressi anche da altri nel frattempo Sorry

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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