user52615 | inviato il 27 Settembre 2016 ore 18:09
@ Adrian, ma dov'è l'artigianalità? Nello scatto sicuramente no, nello sviluppo della pellicola no, nello sviluppo della foto nemmeno, perchè il lavoro lo facevano gli acidi. Era forse nell'appendere le foto con una molletta? Ma vuoi mettere l'impegno intellettivo e manuale nel muovere in continuazione il mouse, aprire e chiudere menù, finestre, livelli ecc. ecc. ecc. Senza contare lo studio e la sperimentazione delle infinite funzione di PS, delle actions, dei plugin, oltre alle soddisfazioni conseguenti nel riuscire a fare esattamente quello che si aveva in mente Io penso proprio che non ci sia paragone. |
user52615 | inviato il 27 Settembre 2016 ore 18:19
“ Un pò come dire: com'era bello il treno a vapore...ti apriva i polmoni con i suoi gas di combustione e faceva bene...ecc ecc „ Le esalazioni degli acidi in camera oscura come si comportavano con i polmoni? Erano più o meno dannose di Photoshop? |
| inviato il 27 Settembre 2016 ore 18:21
era più emozionante la camera oscura: davanti al PC ci passo già 8 ore al giorno... Ciò non toglie che preferisco il digitale, ma le foto le tocco poco. O vengono o non vengono. |
| inviato il 27 Settembre 2016 ore 18:22
“ @ Adrian, ma dov'è l'artigianalità? Nello scatto sicuramente no, nello sviluppo della pellicola no, nello sviluppo della foto nemmeno, perchè il lavoro lo facevano gli acidi. Era forse nell'appendere le foto con una molletta? Ma vuoi mettere l'impegno intellettivo e manuale nel muovere in continuazione il mouse, aprire e chiudere menù, finestre, livelli ecc. ecc. ecc. Senza contare lo studio e la sperimentazione delle infinite funzione di PS, delle actions, dei plugin, oltre alle soddisfazioni conseguenti nel riuscire a fare esattamente quello che si aveva in mente Eeeek!!! Io penso proprio che non ci sia paragone. „ È un post fortemente ironico, vero? P.S. di acido c'è solo l'arresto, che solitamente è pericolosissimo acido citrico o acetico fortemente diluito |
user52615 | inviato il 27 Settembre 2016 ore 18:24
Tu che dici? |
| inviato il 27 Settembre 2016 ore 18:28
È difficile capire il tono di un post senza faccine |
user23890 | inviato il 27 Settembre 2016 ore 18:37
...l'unico aspetto negativo del digitale è stata la chiusura di tanti laboratori di fotografia... Per il resto non c'è storia... |
user52615 | inviato il 27 Settembre 2016 ore 18:38
“ L'analogico, un piacevole esercizio di riflessione „ Ora che c'è questo nuovo titolo mi chiedo se quel piacevole esercizio di riflessione è scomparso per assenza della pellicola e della camera oscura. Ammesso che tutti sviluppassero in casa le loro foto. Ah! Poi ci stiamo dimenticando di altre due cose: l'archiviazione e la consultazione. Sai che gioia dover destinare armadi e bauli invece di un piccolo hard disk! E quando le vuoi rivedere, sai che bello dover svuotare un baule e impiegarci mezza giornata prima di trovare quella che cercavi. Quella sì che era una conquista! Oggi digiti una parola ed eccole lì tutte quelle che rispondono a quel citerio di ricerca. Che noia! E po sono sempre perfette, come quando le hai scattate, il tempo non ha lasciato i segni dell'invecchiamento. |
| inviato il 27 Settembre 2016 ore 18:42
... sugli hard disk nutro qualche dubbio... Fra 50 anni qualcuno trova un HD in soffitta e che fa? Te lo dico io: si attacca al tram. Milioni, miliardi di foto perse. Poco male, visto che il 99% è inutile e privo di qualsiasi significato. |
| inviato il 27 Settembre 2016 ore 18:48
Lippo nn sono in associazione con nessuno e tornando per un momento serio ti dico che sostengo la visione di bala per quanto il mio parere non conti niente e si fermera in questo topic Inciso Cmq proprio ieri mi sono rivisto varie interviste di salgado uno dei grandi che ha portato a fondo entrambe le tecniche Di grande ispirazione Tornando al mio minuscolo parere alla qui si parla di estetica. Nn importa come le produci ma se le immagini sono buone e rappresentative e vengono apprezzate si spera dai più Quindi divertiamoci con ogni mezzo possibile immaginabile dalla pellicola alla dslr allo smartphone alla GoPro al drone. E facciamo belle foto! Ciao! |
| inviato il 27 Settembre 2016 ore 18:50
Dimenticavo Nn sono convinto che l estetica e la bellezza si imparino da qualsiasi strumento. Li serve studio e osservazione per lo più |
| inviato il 27 Settembre 2016 ore 19:06
Una riflessione un po' più articolata. Escludendo le sessioni di fotografia aerea in cui mi muovo con SD da 128 gb, nell'utilizzo normale, da terra scatto tanto quanto prima. La differenza la fa il costo. Prima decine di rulli, adesso 0. In un viaggio in Norvegia, l'ultimo fatto in pellicola (avevo con me anche una compatta digitale, acquistata per la modica cifra di 1.900.000 lire, era il 2002) tornai a casa con 45 rulli da 36 pose scattati. Il viaggio successivo (Londra ed Edimburgo) con la mitica D100, prima reflex digitale che ho avuto, tornai a casa con circa 1300 scatti, (e 5 rulli in bianco e nero, sviluppati a caro prezzo sul posto). Scatto se serve, scatto se devo, e faccio le stesse cose di prima. Quello che cambia è la certezza immediata di aver ottenuto quanto volevo. Ottenuta la foto che volevo è inutile continuare a sprecare tempo, pellicola o bit. Paradossalmente in pellicola, in situazioni limite scattavo più volte con esposizioni diverse per essere sicuro di aver fatto il possibile. Per il resto, non c'è paragone a poter "avere" la pellicola adatta ad ogni esigenza, dai Kelvin alla sensibilità, non doversi fermare ogni 36 scatti a cambiare il rullino etc.. Sinceramente sto pensando di rispolverare la fotografia chimica, ma con l'idea di usare un banco ottico. Sul formato 36x24 personalmente credo che la pellicola non abbia più nulla da dire e da dare. |
user52615 | inviato il 27 Settembre 2016 ore 19:17
“ ... sugli hard disk nutro qualche dubbio... Triste Fra 50 anni qualcuno trova un HD in soffitta e che fa? Te lo dico io: si attacca al tram. Milioni, miliardi di foto perse. Poco male, visto che il 99% è inutile e privo di qualsiasi significato. „ Premesso che il digitale non impedisce di stampare, che fine avranno fatto le pellicole dopo 50 o 100 anni? Tutti sappiamo che anche supporti magnetici si deteriorano, infatti per evitare di correre questi rischi si adottano appropriate procedure di back up dei dati. Duplicare degli archivi è facilissimo e altrettanto facilmente possiamo conservarne più copie e in luoghi diversi, incluso il caveau di una banca, o più semplicemente su un server cloud. Prova a duplicare, rinnovare e conservare archivi di decine o centinaia di migliaia di foto, poi me lo racconti. Hai presente la praticità di un archivio cartaceo ed uno digitale?

 |
| inviato il 27 Settembre 2016 ore 19:30
io ho portato un rullino da sviluppare proprio 5 minuti fa, il fotografo mi ha guardato con gli occhi sgranati.. è la prima pellicola che faccio sviluppare e sono abbastanza emozionato.. emozione dovuta al fatto che ogni foto è stata ragionata, sia dal punto di vista compositivo che tecnico. Processo cognitivo che con il digitale applico non sempre, per questo al di là del risultato sono già felice così... |
|

Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info) |