JuzaPhoto utilizza cookies tecnici e cookies di terze parti per ottimizzare la navigazione e per rendere possibile il funzionamento della maggior parte delle pagine; ad esempio, è necessario l'utilizzo dei cookie per registarsi e fare il login (maggiori informazioni).
Proseguendo nella navigazione confermi di aver letto e accettato i Termini di utilizzo e Privacy e preso visione delle opzioni per la gestione dei cookie.
Puoi gestire in qualsiasi momento le tue preferenze cookie dalla pagina Preferenze Cookie, raggiugibile da qualsiasi pagina del sito tramite il link a fondo pagina, o direttamente tramite da qui:
Trovare dei bravi street photographers non è proprio facilissimo...e poi bisogna vedere se piace quello che è il loro stile...Fino a poco tempo fa seguivo Thomas Leuthard, ma ultimamente l'ho visto "poco ispirato"...Un ragazzo molto molto bravo, secondo me, è Alex Liverani, che insieme ad altri suoi amici e "colleghi" lavora ad InQuadra (www.inquadra.org....ha vinto parecchi contest, date uno sguardo al suo lavoro... Altrimenti ci sono i mostri sacri, Bruce Gilden, che è specializzato in ritratti di strada (a NY) con il flash, o Alex Webb (che scatta a colori), che non ha bisogno di descrizioni...Su Facebook seguo anche Eduard Frances, lo trovo geniale in alcuni scatti per gestione di luci,ombre e linee geometriche ... Comunque sia, concordo con te sul fatto che si trovino molti street photographers improvvisati proporre fotografie senza un senso logico, "ininterpretabili" e/o poco originali...
“ @ Francesco Non vorrei incitarti ad andare fuori thread Sorriso ma se spieghi bene il tuo pensiero penso che ne potremmo ricavare tutti qualcosa. Almeno a me incuriosisce molto „
Volentieri (che poi non è nemmeno troppo ot in effetti... ). Adesso non riesco a scrivere un post sufficiente, ma più tardi provo a spiegarmi. A dopo
user52615
inviato il 26 Settembre 2016 ore 19:35
“ Ti posso rispondere: si, lo penso. Ma anche: non è esattamente così.
Sono idee che o si sviluppano adeguatamente o servono a poco. Comunque, questo lo penso, il tema indubbiamente c'è, e non solo in fotografia. „
Che 70 anni di colonizzazione culturale, e non solo, ci abbia appiattito è indubbio. Ma non ci vorrà molto tempo per rispolverare le nostre radici millenarie e rinverdire il nostro giardino. Basta guardare cosa hanno fatto in Russia in soli 15 anni.
Mi stai facendo ricordare questo simpatico sketch di Gaber
Esempi,ci vogliono esempi,perche personalmente le mie io le vedo piene di significato,poi magari a te non dicono niente,quindi il discorso é tutt' altro che semplice.
“ Su Facebook seguo anche Eduard Frances, lo trovo geniale in alcuni scatti per gestione di luci,ombre e linee geometriche ... „
Conosco abbastanza bene e da tempo Eduard, e siamo in contatto abbastanza costante: credo sia un esempio interessante, per come vedo io la fotografia perlomeno, in quanto, osservando i suoi lavori nel complesso, non credo si possa definire tipicamente e solo uno streeter. Ma ha la grande qualità di esprimere la vita, in senso ampio, per una ottima via personale, piuttosto che originale...
Come qualcuno ha suddetto il B/W può essere spesso più congeniale alle foto di street per svariati motivi, tra cui le meno distrazioni cromatiche, il dover gestire le alte e basse luci che indubbiamente in B/W è più semplice anche perchè i bruciati a colori sono davvero pessimi e poi ovviamente ai mie tempi quando si scattava a pellicola era molto più semplice allestirsi una piccola C.O e svilupparsi e stamparsi i propri negativi.Oggi con l'avvento del digitale purtroppo si scatta quasi sempre a colori e dopo in PP si elabora, tutto questo rende spesso le foto molto standardizzate e detto di molti poco originali, io venendo dalla vecchia scuola ritengo che la causa di tutto questo sta soprattutto nel fatto che per fare B/W non basta scattare e poi convertire ma occorre essere allenati a vedere pensare e interpretare e questo si acquisisce col tempo. Anch'io che ho scattato per 20 anni a pellicola quasi esclusivamente in B/W da quando uso il digitale ho perso l'abitudine,resta poi il fatto che o B/W o colori occorre che sia il tuo genere nel caso contrario è meglio dedicarsi ad altri generi fotografici
Non so se e street ma io esco in giro e scatto solo se il soggetto o la scena riesco a contestualizzarli nel ambiente componendo a piacere,altrimenti scatto sfumato.Non riesco a scattare a caso.Per quanto riguarda il colore,dipende dal significato a dalla luce.In galleria ho foto street sia a colori che monocromatiche.
Quando riesco mi diletto con la fotografia street; mi stuzzica e affascina al tempo stesso. Per quel che mi riguarda, penso che il colore spesso distragga lo sguardo e, se non usato ottimamente, riesca a spostare l'attenzione dal vero soggetto inquadrato o da quello che si vuole comunicare/trasmettere. Con il bianco-nero, inoltre, si riescono ad evidenziare molto di più i tagli di luce ed i giochi geometrici.
Riassumendo il tuo post: "non mi piace la Street, quella fatta di foto brutte e ripetitive"
Neanche a me, mi piacciono solo quelle belle.
Evidentemente sei stato sovraesposto a questo tipo di immagini, a me è capitato con i paesaggi: non li posso più vedere, troppi tramonti, albe, acque setose, paesini liguri colorati e compagnia bella. Di solito si consiglia : guarda più foto. Nel tuo caso direi: guardane di meno
@francesco.merenda mi è piaciuto il tuo intervento, posato e intelligente. Ho fatto un giro tra i tuoi scatti, sono pronto a scommettere che anche a colori funzionerebbero ugualmente. Molto belli.
Posso dire, da perfetto neofita, che questo insieme di foto ripetitive, dal poco senso, hanno creato in me una curiosità sempre crescente verso questo genere. Che poi, se potessi, odierei chiamare street. Qualcuno lo chiamava reportage. Adesso si chiama street. Fosse ancora vivo, Bresson avrebbe detto la stessa cosa che disse a Scianna quando quest'ultimo gli comunicò che avrebbe fatto il fotografo freelance: fai il disoccupato!
Credo che dovremmo scavare nella vita e animo degli altri per scattare questo genere. E forse anche uscire dalla città. È la vita di strada, ma può essere anche una strada di campagna secondo me.
Io credo che ogni foto ha la sua chiave di lettura, che sia bianco e nero e colori.. la street è una fotografia molto ampia e ogni fotografo ha un suo modo di farla .. guarda Bruce gildens, bresson, Elliot erwitt, Doisneu .. quattro fotografi di street e quattro modi di scattare.. se vuoi vedere i capolavori di street devi vedere quelli poi giudicare gli altri.. capisco a pieno il titolo della discussione..
“ @francesco.merenda mi è piaciuto il tuo intervento, posato e intelligente. Ho fatto un giro tra i tuoi scatti, sono pronto a scommettere che anche a colori funzionerebbero ugualmente. Molto belli. „
Annoluce, innanzitutto grazie per l'apprezzamento alle "chiacchiere"
Per la seconda parte non saprei... Ma ti dirò che non sono così convinto Quando fotografi molto a lungo in bianconero (parlo di tempi veramente lunghi), credo che ti abitui a vedere in un certo modo, ma non solo. Ti abitui, per esempio, anche a esporre e a comporre in un altro modo (anche se per l'esposizione, col digitale tutti i santi aiutano, effettivamente ). Difficilmente dirò mai che "ho visto una foto in bianconero", perchè non capisco bene cosa vuol dire, e temo che spesso si verbalizzino cose del genere perchè fanno di solito buona impressione E' solo questione di abitudine, senza particolari meriti o intuizioni, secondo me. Però è comunque diverso, rispetto allo scattare a colori: certo, alcuni scatti possono rendere ugualmente bene, essere differenti ma sempre buonini. Ma sono convinto che sulla distanza, nell'osservazione di un percorso personale, la demarcazione ci sia tutta
Per la prima parte invece, io credo nell'importanza dell'avere misura. Così come credo nella gentilezza e nella giustezza del "accogliere" l'altro, quando si hanno pensieri diversi. Non "tollerare" (parola che trovo sgradevole e sufficiente), ma proprio accogliere. E non c'entrano niente il buonismo o cose del genere. Spesso, specie in un forum, dove ci si incontra via tastiera, si sottovaluta troppo che dall'altra parte ci sono umani che vivono, amano, soffrono. Hanno le loro pene e le loro proprie sensibilità. I loro percorsi personali, che nemmeno immaginiamo. Molto spesso, quando tranciamo certi pensieri (belli, netti, decisi), passiamo come carri armati su queste sensibilità e questi percorsi, questi dolori e questi amori, senza nemmeno accorgercene. E' per questo che io amo la misura. Cercando, anche e soprattutto nel confronto di idee, di trovare una relazione possibile con l'idea "altra", dialogando senza necessità di integralismi e, perchè no, evitando anche di prendersi troppo sul serio
Questo vuol dire non avere idee chiare, punti di vista consolidati e forti? Direi proprio di no. Solo, vuol dire provare a metterci un po' di attenzione (non sempre riuscendoci purtroppo), anche perchè calarsi nel punto di vista altrui e dialogare senza considerarlo privo di dignità, ha due grossi vantaggi: promuove qualcosa di buono nell'altro senza essere ipo_cri_sia, ma soprattutto fa sempre crescere anche noi, perchè è improbabile che nel nostro punto di vista (e solo in quello) ci sia la verità tutt'intera...
E (ripeto, secondo me), rende più facile e possibile che i contenuti si sviluppino, anzichè essere la diatriba a diventare il punctum in una discussione...
Questa discussione ha raggiunto il limite di 15 pagine: non è possibile inviare nuove risposte.
La discussione NON deve essere riaperta A MENO CHE non ci sia ancora modo di discutere STRETTAMENTE sul tema originale.
Lo scopo della chiusura automatica è rendere il forum più leggibile, soprattutto ai nuovi utenti, evitando i "topic serpentone": un topic oltre le 15 pagine risulta spesso caotico e le informazioni utili vengono "diluite" dal grande numero di messaggi.In ogni caso, i topic non devono diventare un "forum nel forum": se avete un messaggio che non è strettamente legato col tema della discussione, aprite una nuova discussione!