| inviato il 20 Dicembre 2016 ore 15:56
“ Con un Tele avrai sempre lo schiacciamento dei piani nella profondità della scena ripresa (o sbaglio?), mentre con un Grandangolo avrai sempre un allungamento dei piani nella profondità della scena ripresa „ Esempio pratico Prendiamo un 50mm e facciamo un ritratto (un primopiano), avremo un certo tipo di allungamento dei piani che "deforma" la faccia (la allunga, ingrandisce il naso e diminuisce i capelli). Sempre con la stesso obiettivo faccio qualche passo indietro (cambio PDR) e scatto un'altra foto (figura intera) a questo punto ho uno schiacciamento dei piani tipo Tele. Quindi con la stessa focale ho ottenuto due risultati differenti sul stesso soggetto a PDR differenti. Il cambiamento c'è (non come tra un 14 e un 500 ma c'è), o per lo meno io percepisco una differenza di schiacciamento dei piani rispetto al viso della persona ritratta |
| inviato il 20 Dicembre 2016 ore 15:56
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user46920 | inviato il 20 Dicembre 2016 ore 16:09
“ Il cambiamento c'è (non come tra un 14 e un 500 ma c'è), o per lo meno io percepisco una differenza di schiacciamento dei piani rispetto al viso della persona ritratta „ certo, infatti lo percepisci se ingrandisci il volto, che è quindi come usare una focale molto maggiore del 50mm ... un 150? ma se guardi tutta la foto e lo spazio che hai ripreso (quindi non solo il volto del soggetto) vedrai che la proporzione tridimensionale della scena sarà la stessa di quella che avevi ripreso prima da vicino al soggetto. Ovvero, una ripresa grandangolare avrà una profondità sempre maggiore, rispetto all'altezza e la larghezza del fotogramma ... sempre, da qualsiasi distanza tu riprenda, perchè è un grandangolare ed ha le caratteristiche geometriche del grandangolare (viceversa per il Tele). |
| inviato il 20 Dicembre 2016 ore 16:43
“ certo, infatti lo percepisci se ingrandisci il volto, che è quindi come usare una focale molto maggiore del 50mm ... un 150? „ Anche senza ingrandire si può notare un cambiamento del viso. Infatti se ho un 50mm e voglio fare un ritratto tendo ad allontanarmi dal soggetto (personalmente preferisco un tele per ritratti) Logico che con il ringrandimento poi non hai più la stessa focale e senza ingrandimento non hai la stessa scena, quindi risulta difficile ottenere lo stesso risultato con focali differenti (direi impossibile). |
| inviato il 20 Dicembre 2016 ore 17:11
Guarda qui questa foto che ho fatto qualche mese fa:
 (tralascia la bassa risoluzione dovuta al fatto che non ho qui con me il file ma sto aprendo l'anteprima di lightroom, ma si riesce a capire lo stesso quello che voglio dire). Guarda quello sfocato tipico da teleobiettivo, sembra fatta con un 200 o un 300 addirittura! Se invece guardi nella miniatura in alto a sinistra noterai che è scattata con un 50mm. Bene! Se io avessi avuto un 300mm (esempio) avrei ottenuto la stessa identica (diamo per buona la pdc, qui stiamo parlando solo di prospettiva) foto che vedi nel riquadro grande, ovviamente senza muovermi dal punto dal quale l'ho scattata con il 50. |
| inviato il 20 Dicembre 2016 ore 17:11
Seguendo la discussione ho sintetizzato l'argomento con uno schizzetto. Condividendo che la PDR non cambia dall'utilizzo di un grandangolare ad un tele. Ma si ha una deformazione prospettica e relativi schiacciamenti dei piani. Edit: Immagine non corretta da non considerare come esempio.
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| inviato il 20 Dicembre 2016 ore 17:35
“ Seguendo la discussione ho sintetizzato l'argomento con uno schizzetto. Condividendo che la PDR non cambia dall'utilizzo di un grandangolare ad un tele. Ma si ha una deformazione prospettica e relativi schiacciamenti dei piani. „ Quella figura non ha alcun senso. Se il punto di ripresa non cambia, la foto scattata con l'obiettivo tele è geometricamente identica al corrispondente ritaglio di quella scattata con il grandangolo. |
| inviato il 20 Dicembre 2016 ore 17:36
@Fireshoot. L'impegno è lodevole, ma dire che "la prospettiva è invariata, ma c'è una deformazione prospettica" è un una contraddizione. Scusate, ma perchè non fate la cosa più semplice: non fidatevi di nessuno e di nessuna teoria. PROVATE con la fotocamera alla mano. Il metodo sperimentale funziona da 400 anni e ci ha portato ad avere le fotocamere, i computer, i cellulari. I modelli teorici sono costruiti dopo l'osservazione dei fenomeni (tranne rari casi). Se uno non riesce a montare un esperimento fotografico che riesca a provare una tesi o l'altra, è pure difficile che possa essere un bravo fotografo. Quindi, provare per credere! |
user46920 | inviato il 20 Dicembre 2016 ore 17:39
“ Anche senza ingrandire si può notare un cambiamento del viso. „ si, ma la proprozione tridimensionale della scena ripresa (che è quello che conta, ovvero la foto intera, l'inquadratura della foto, tutta) è sempre la stessa di prima, perché non hai cambiato la focale, ma ti sei solo spostato nello spazio tridimensionale. L'errore di stabilire la prospettiva come la causa dello schiacciamento dei piani, porta poi anche ad affermare che le varie focali hanno una loro prospettiva congenita e caratteristica, o a dire che i grandangolari distorcono le immagini (come quella della mucca), ecc ... che sappiamo bene entrambi, essere delle minkiatelle “ Logico che con il ringrandimento poi non hai più la stessa focale e senza ingrandimento non hai la stessa scena, quindi risulta difficile ottenere lo stesso risultato con focali differenti (direi impossibile). „ ed è per quello che la foto della mucca, non si può fare con un 500mm ... perchè non si riuscirà mai a registrare sul fotogramma quella stessa precisa sproporzione tridimensionale (nel caso, un allungamento dei piani nella profondità). E da qui il fatto che è la focale a fare lo schiacciamento dei piani e non la prospettiva (che è comunque un effetto ottico anch'essa). |
| inviato il 20 Dicembre 2016 ore 17:45
In queste noiose giornate di pioggia, chi ha dubbi si procuri un buon manuale di disegno prospettico , ne basta anche uno da disegno tecnico per scuole superiori senza andare a cercare niente di troppo complesso, e provi a disegnarla una vista prospettica, si accorgerà che questa varia solo ed esclusivamente in relazione al variare del punto di vista (detto punto di ripresa, se si tratta di foto, ma il concetto è identico) e non si menziona da nessuna parte la possibilità che la vista prospettica vari in funzione dell'angolo di campo che si vuole utilizzare, anzi, non si parla proprio di angolo di campo! Se poi ci si volesse rifare alle distorsioni prospettiche, basta eseguire una vista prospettica a 3 punti di fuga con punto di vista apprezzabilmente più basso rispetto alla linea di orizzonte e si fugano tutti i dubbi anche in relazione a questo... |
| inviato il 20 Dicembre 2016 ore 17:47
“ si accorgerà che questa varia solo ed esclusivamente in relazione al variare del punto di vista (detto punto di ripresa, se si tratta di foto, ma il concetto è identico) „ @ADexu Quoto “ L'impegno è lodevole, ma dire che "la prospettiva è invariata, ma c'è una deformazione prospettica" è un una contraddizione. „ Sono due cose diverse. Deformazione prospettica e prospettiva. |
| inviato il 20 Dicembre 2016 ore 17:47
Se postessimo disporre di obbiettivi perfetti, ovvero con nitidezza infinita e privi di distorsioni e aberrazioni, e di sensori con risoluzione infinita, tutte le fotocamere sarebbero delle supergrandangolari con ottica fissa, al resto ci penserebbe un bel crop (in PP o in macchina poco cambia). |
| inviato il 20 Dicembre 2016 ore 17:52
Da wikipedia La distorsione prospettica o deformazione prospettica indica qualunque variazione della "prospettiva", rispetto a quella della visione ad occhio nudo. L'obiettivo con focale standard e quindi ad angolo "normale", restituisce sull'immagine catturata, la stessa "prospettiva" visiva dell'occhio umano. Per questo anche un occhio non allenato o inesperto, può vedere lo schiacciamento dei piani prodotto da un teleobiettivo o l'allungamento irreale di un grandangolo, effetti che verranno valutati come distorsioni prospettiche. Senza entrare in particolari troppo specifici, si può inquadrare la prospettiva visiva umana, in un'immagine fotografica, copiando la stessa angolatura delle linee parallele (o delle linee cadenti). Per ottenere questa "prospettiva", la diagonale del formato immagine, dovrà equivalere la lunghezza focale dell'obiettivo usato. Per il formato Leica 24x36, l'ottica giusta corrisponde ad una focale di 43 mm, con un angolo di copertura orizzontale di 45° e diagonale di 53° (quest'ultimo valore è valido per qualunque formato). Secondo questo criterio, se il formato fotografico o il rapporto d'aspetto è 3:2, ogni obiettivo che produce nell'immagine catturata una copertura orizzontale maggiore o minore di 45° (minore di 40° o maggiore di 50°), genera inevitabilmente una distorsione prospettica visibile. una distorsione prospettica e non un cambio di prospettiva |
| inviato il 20 Dicembre 2016 ore 17:55
e sempre da wikipedia In realtà, secondo la definizione geometrica del termine prospettiva, non è corretto valutare, come "cambiamento della prospettiva", un cambiamento dell'angolo della ripresa ottica , in quanto la prospettiva è tecnicamente “il punto di vista o la posizione trigonometrica nello spazio, da cui si mira” e quindi è indipendente dalla focale o dall'angolo di campo e di eventuali restringimenti o allungamenti dei piani fotografici ripresi. |
| inviato il 20 Dicembre 2016 ore 18:04
Fireshoot, sei consapevole del fatto che se dallo stesso punto scatti una fotografia con un grandagolo e una con un tele, la parte centrale della prima foto è geometricamente uguale alla seconda foto? E che quindi la figura che hai proposto sopra è un'emerita assurdità? |
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