user104939 | inviato il 16 Settembre 2016 ore 15:15
70-200 Nikon F/4 |
| inviato il 16 Settembre 2016 ore 16:08
“ non di minor importanza il PREZZO „ Anche per questo stavo valutando il Tamron 70-200 "macro", il modello precedente. Suo punto debole, l'AF rumoroso e poco preciso a quanto pare. Ma alla fine, se la qualità ottica è paragonabile e il bokeh eccellente, con 500 euro mi prenderei un'ottica adatta a quel che cerco (ritratti e paesaggi dove posso studiare con calma la composizione) cominciando a risparmiare qualcosa magari per un buon fisso (come potrebbe essere il 135). Tuttavia mi spaventa la poca versatilità... Cioè, dovessi usare questo tele un giorno per un altro scopo, non so quanto riuscirei a cavarne fuori. Per queste ragioni credo protenderò verso il Tamron VR, quello stop in più mi alletta parecchio |
| inviato il 16 Settembre 2016 ore 17:14
www.the-digital-picture.com/Reviews/ISO-12233-Sample-Crops.aspx?Lens=6 Come si può facilmente vedere dal test allegato il Tamron VC, quantomeno dal punto di vista della resa ottica, ha davvero nulla da invidiare al blasonatissimo Nikkor VR II, anzi addirittura soffre meno il colore laterale , per il resto delle caratteristiche: stabilizzazione, velocità e precisione dell'AF, tropicalizzazione, forma, precisione e funzionalità del diaframma e anche dal punto di vista qualità costruttiva nel suo complesso non saprei dirti ... ma non mi sento di escludere che gli oltre mille euro di differenza non possano essere comunque giustificati! |
| inviato il 16 Settembre 2016 ore 17:29
A proposito: il confronto fra il Nikkor 70-200/4 e il fratellone maggiore 70-200/2.8 (o il Tamron omologo) rischia di essere quantomeno fuorviante, per non dire assolutamente improprio (e aggiungo anche quasi sempre fuori luogo) e questo per almeno due motivi: il primo è che sono realizzati per scopi diversi ... e alla fine un stop in più fa la differenza se, come nel mio caso, adoperando le diapositive si hanno al massimo 50 ASA su cui fare affidamento; e il secondo è che in ogni caso la versione f 4 è leggermente inferiore, come resa ottica (ma anche come costruzione), rispetto al 2,8. Il tutto, infine, senza voler affatto considerare che essendo ottiche complementari non si dovrebbe rimanere indecisi su quale dei due prendere quanto piuttosto capire che è utilissimo averli entrambi! E quest'ultima è la scelta per la quale ho optato io ... anche se riguardo ai prodotti di una casa diversa. |
| inviato il 16 Settembre 2016 ore 18:50
Per paesaggistica, il Nikon 70-200/4 è perfetto, oltretutto è una lama già a TA. Per ritratti, mi dispiace, ma un f/4 diventa limitante. Non per la luminosità bensì per la profondità di campo e di conseguenza lo stacco dei piani. È vero che a 200mm la differenza tra f/2.8 e f/4 è difficile da vedere, ma usando quelle focali che sono più adatte per i ritratti, cioè tra 85mm e 135mm, basta stare a più di 3 metri di distanza per avere uno sfondo e un bokeh troppo impastato e definito che si confonde con il soggetto. Se il peso non ti spaventa io credo che il Tamron 70-200/2.8 sia più versatile, consentendoti di fare sia l'uno che l'altro molto bene. In alternativa potresti provare ad affiancare al 70-200/4 uno o due fissi per ritratti (ad esempio il buon 85mm f/1.8D o G, e il fantastico 105mm f/2.5 AIS, con 400-450 euro acquisti entrambi). |
| inviato il 21 Settembre 2016 ore 16:15
Penso che come primo obiettivo serio di questa tipologia, la versatilità del Tamron sia imbattibile. E' vero, forse in certe situazioni il Nikon f/4 sarà più nitido o migliore (FORSE) come resa cromatica, ma credo che la differenza sia non significativa per lo scopo dei miei scatti: non li devo pubblicare su National Geagraphic né stampare dimensioni A1, ma piuttosto conservarli per piacere personale. Da amante del bokeh e dello sfocato, già da 70/80 a circa 130mm rimpiangerei l'apertura 2.8 del Tamron (per una ridotta pdc) se avessi un'ottica f/4. Ovviamente il Tamron sarebbe il "tuttofare delle lunghe focali", senza escludere il futuro acquisto di una buona ottica da ritratto fissa |
| inviato il 13 Ottobre 2016 ore 16:42
Non ho detto che non c'è differenza fra 700 grammi e un chilo e mezzo. Ho detto che il peso non è un problema, SE usi il cannone solo in alcuni contesti specifici e non come zoom tele da portare in giro sempre. E ancora, come ho detto, ho avuto il sigma 50-150 OS, quindi so di cosa sto parlando. (nota: ripeto, il sigma OS, non quello liscio). A livello professionale non mi esprimo, però pensavo che non ci fosse differenza fra 2.8 e 4 a livello di luce perchè se rischi di sottoesporre per uno stop di diaframma significa che sei già parecchio al limite, ossia che non hai neanche uno stop di tempi o di iso di margine. In condizioni normali, una sottoesposizione di uno stop la si recupera facilmente (sia pre che post scatto). Ma ritiro subito questa frase se chi ci lavora afferma che mi sbaglio. |
| inviato il 13 Ottobre 2016 ore 16:49
Tra 2.8 e 4 c'è la stessa differenza di luce che c'è tra 4 e 5.6, o tra 5.6 e 8, o tra 8 e 11, o tra 11 e 16, e posso continuare se vuoi Uno stop è tanto, uno stop ti consente di scattare a ISO 3200 invece di ISO 6400, ti permette di scattare a 1/250s invece di 1/125s (con un 70-200 può essere un punto di vitale importanza) e così via. |
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